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Autore: iskachan    16/07/2009    0 recensioni
è solo una scena. il racconto di alcune sensazioni,utilizzate nella situazione tipica di un animale che caccia..Non so ancora se diventerà un insieme di racconti su quanto è grande l'egoismo. Questo,è quello che mi è uscito dopo aver ricevuto tante belle batoste,in una sera d'estate. Fatene quello che volete,la storia è servita al suo scopo: far sfogare l'autrice.
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Dio,che bello sentirsi predatori

 

 

Dio,che bello sentirsi predatori. Cacciare. Sentire gli arti che si piegano,i muscoli che lavorano,macinano chilometri. Corro. Stanotte non c’è posto per il ripensamento,non c’è posto per la coscienza,non c’è posto per nulla che non sia puro istinto. Sento sotto gli artigli il terreno,morbido,scroscia sotto le mie falangi spalancate. Mi fermo. Il cielo stellato mi copre,mi avvolge,riconosco ogni stella come sorella e nessuna come compagna,oggi non c’è nessun amico tranne il mio orgoglio. Oh, e la fame. La Voglia di affondare la bocca in qualcosa,qualunque cosa, pur che sia piena di vita,pur che il sangue mi addolcisca le membra con la sua canzone,pur che io sfoghi la mia violenza stanotte….pur che la rabbia sia sfogata.

Cerco una vittima in questa notte. Ricerco qualcuno a cui legarmi,seppur in un momento,sino a che la morte non lo colga sotto i miei colpi. Sentire il suo amore verso quel dolore dolce eppur così malvagio,che gli divora le interiora,sentire il suo abbraccio,la sua volontà annullata, il suo sguardo solo su di me,io,io,io,Io conto,solo io in quel momento,l’ultima cosa che vedrà quella creatura azzannata.

Per riempire questo vuoto che hai lasciato.                                              

Oh mio signore,cacciatore del mio cuore,dove sei? Dove sei tu,che con un solo sguardo potresti calmare questa ferocia? Tu che colmi la mia anima,il mio essere,in una maniera così inverosimile da far quasi pensare che non sia vero? Dove sei?.

Oh,ma in questa notte le domande non valgono,l’amore non vale,la  vita non vale,voglio solo la caccia,ah l’aspettativa,le emozioni forti di una corsa..

Finalmente odo qualcosa. Sì. Sì!!!.questo essere colmerà la mia fame. Allora mi apposto,attendo,aspetto,paziento. Nascondo il mio corpo dove la mia preda non potrà ne vedermi ne sentirmi,dove la trappola scatterà….Dio,ma non lo senti l’odore della morte? Scappa,piccola creatura,scappa!! Via,da questo predatore,via,fuggi!! Ma continui a restare lì.,ferma,indifesa…oh,bhè. Io ti ho avvertito. Ora Morrai.

E con un balzo le sono sopra e mordo,OH MORDO, lacero la debole carne sotto le mie fauci e sì,sì,DIO….che buono,è così dolce,così appagante…

E ricomincio a piangere. Ho di nuovo ucciso. Non volevo. Non sono abbastanza forte per resistere alla fame,ho così paura,AIUTO,c’è qualcuno che mi ascolta? No.

E vicino al cadavere del mio desiderio le lacrime scorrono, e lassù,le stelle, guardano indifferenti un'altra creatura che sbaglia.

 

  
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