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Autore: occhiverdi1972    26/12/2018    8 recensioni
Cosa nasconde Oscar??
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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La tiepida luce di un nuovo giorno inondò la stanza. Andrè era già sveglio da un pezzo, anche quella notte Oscar non era andata a  trovarlo nella sua stanza. Ultimamente succedeva sempre piu' spesso.
C'era qualcosa che non andava.
Lo sentiva.
Erano già passati sei mesi da quando lei gli aveva confessato di amarlo.
Sei mesi divini...
Sei mesi di amore smisurato .
Oscar andava a trovarlo tutte le notti, l'amore fra loro era sempre piu' forte, Andrè era felice, finalmente dopo anni di sofferenza.
Fra poco sarebbe stato Natale e il compleanno di Oscar , il primo natale da coppia.
Andrè era sicuro , sarebbe stato un Natale speciale.
Si rigirò nel letto, apparentemente tutto andava bene , ma allora perchè oscar non aveva sentito il bisogno di stare con lui in quelle due notti?
Poichè era fermamente convinto che il dialogo fosse la prima cosa necessaria in un rapporto, decise che glielo avrebbe chiesto quella mattina stessa.
Si alzò, si sciacquò con l'acqua fresca del catino e scese giù', Nanny lo accolse con un sorriso.
- Oscar non è ancora scesa? - chiese sedendosi al tavolo.
- Oscar non c'è! - sussurrò la nonna versandogli del thè nella tazza.
Andrè la fissò stupito:
- Non c'è?
- No, anzi...mi ha raccomandato di avvisarti che domani non andrete a Versailles!
Il giovane rimase di stucco, due giorni di riposo consecutivi, non capitava mai, c'era qualcosa che bolliva in pentola , lo sentiva , ed era qualcosa che non gli piaceva per niente.
Il sole sparì di colpo , il cielo si oscurò:
- Sta per arrivare una bella nevicata ! - sussurrò – sai se Oscar tardera'?
La vecchina lo fissò, poi distolse lo sguardo:
- Non rientrerà stanotte!
Andrè rimase di stucco ,  non sarebbe rientrata , la cosa era già strana di per se' e lo diventava ancora di piu'se pensava che non glielo aveva nemmeno detto e non aveva nemmeno pensato a salutarlo.
La faccenda era sempre piu' strana .
- Dov'è andata? - chiese preoccupato
- Non sono autorizzata a dirtelo|
- Cosa vuol dire che non sei autorizzata ? Da vent'anni sono la sua ombra...
- Significa che Oscar mi ha chiesto espressamente di non rivelarti dov'è!
 La preoccupazione di Andrè adesso era quasi terrore, perchè tutto quel mistero?
Si alzò fermamene intenzionato a scoprire cosa succedeva alla sua donna , si avvicinò alla Nonna :
- Ascoltami..- sussurrò –  sta' per nevicare , Oscar è là fuori da sola , non rientrerà stanotte e la cosa non mi piace per niente! Se le succederà qualcosa la colpa sarà mia perchè non l'ho accompagnata e tua perchè hai taciuto la sua destinazione.
Nanny guardò il nipote , aveva fatto leva sui suoi sensi di colpa.
- E' andata allo chalet . Ha detto che voleva rimanere da sola qualche giorno! - confessò .
Andrè sbarrò gli occhi stupito:
- Allo Chalet? - c'erano quasi tre ore di cammino – mah...stà per nevicare , rimarrà isolata , la strada fra poco sarà impraticabile. Non mi piace saperla sola . Non mi piace per niente! Devo andare lì...assolutamente!
Nanny cambiò espressione:
- Non osare Andrè...si arrabbierà con me! Poi...voi due da soli nello chalet, ti sembra conveniente? Pensa se lo sapesse il generale!!
- Ahh...davvero? Pensa se il generale sapesse che sua figlia è isolata in mezzo alla neve , da sola, per giorni!
Hai ragione! - sbottò la vecchina – ahhh quella ragazza è una testona!

-Stai attento Andrè! - sussurrò la vecchina fissando il nipote a cavallo.
- Sta tranquilla Nonna! E ti raccomando, non stare in pensiero, probabilmente per qualche giorno non potremo muoverci.
La vecchina annuì.
Andrè si avviò sotto il cielo plumbeo e la minaccia di una nevicata incombente.
“Amore mio..sto per arrivare!” - pensò - “ E Adesso dovrai spiegarmi cosa succede!”

Oscar sorseggiò il liquido bollente , fissò le fiamme serpeggianti nel camino , fuori cominciava a nevicare, c'era tutta l'atmosfera bellissima del Natale imminente.
Erano poche ore che non vedeva Andrè e già le mancava ma quel distacco era necessario, doveva riflettere...pensare.
Lo amava immensamente e tutto era stato una bellissima favola sin ad ora. 
Sospirò affranta, come avrebbe reagito Andrè sapendo del suo segreto ? Si portò una mano alla testa scoraggiata ...lo avrebbe perso...non voleva perderlo...Voleva stare con lui.
Per sempre!
Doveva dirglielo , non poteva pi' nascondersi, ma come e soprattutto con che coraggio?

Cominciava a nevicare ed il freddo sferzava  sul viso provocando la sensazione di miriadi di lame che tagliavano la pelle.
Andrè camminava da ore ormai , per riscaldarsi aveva sorseggiato il liquido caldo che aveva portato nella borraccia me non ne era rimasto ormai che qualche goccia.
Per fortuna stava per arrivare , anche Alexander era provato per il viaggio.
Camminò un'altra buona mezz'ora , poi avvistò lo Chalet, le luci di alcune candele erano accese e il camino funzionante a giudicare dal fumo che usciva dal comignolo.
La baita in legno col grande abete a fianco e il paesaggio innevato sembravano un presepe in miniatura.
Sorrise contento , fra poco avrebbe riabbracciato l'amore della sua vita.

Oscar si avviluppo' meglio nella grande coperta , avrebbe dovuto mangiare qualcosa ma in realtà non aveva voglia di far nulla . Chiuse gli occhi pigramente , li sbarrò quando udì due tonfi alla porta.
Non poteva che essere Andrè.
“ No...non è possibile! – pensò alzandosi e raggiungendo la porta.
- Oscar...sono io! Apri!
Era proprio Andrè, lei aprì di botto e se lo trovò davanti, infreddolito, avvolto nel suo cappotto e sorridente . Bello come il sole.
Bello piu' che mai!
- Ciao amore! Mi fai entrare prima che mi trasformi in un omino di neve? - sorrise.
Lei si scanso' liberando il passaggio , Andrè entrò e si catapultò vicino al fuoco , tolse il cappotto e avvicinò le mani al tepore della fiamma.
Lei chiuse la porta , lo fissò .
Andrè le sorrise:
- Amore mio...non mi saluti?
- Cosa ci fai qui...? avevo detto a Nanny che nessuno doveva sapere dov'ero!
- L'ho corrotta per sapere dove stavi e comunque...grazie per la tua calorosa accoglienza , ho viaggiato quasi tre ore fra il freddo.
Lei si avvicinò , lo abbracciò stringendolo forte, Andrè aveva il naso gelato Oscar lo scaldo' con la sua guancia.
- Perchè sei venuta qui da sola? - esclamò lui fissandola – cosa c'è che non va amore mio.
- Baciami...! - esclamò lei offrendogli le labbra .
Il profumo di Andrè, il suo sapore , il suo abbraccio le stordirono i sensi .
Non voleva perderlo...non poteva.
Si staccarono dai loro baci solo dopo qualche minuto .
Andrè la fissò duramente : 
- Vuoi spiegarmi cosa succede per favore?
- Te lo dirò...ma non ora!- sussurrò lei .
Il giovane si arrese, sapeva che Oscar aveva i suoi tempi.
- hai mangiato? - chiese
- No...- confessò lei 
- Lo immaginavo...sei sempre la solita, vado a preparare qualcosa ! - sorrise, le baciò le labbra e si allontanò 
Oscar sorrise , il suo angelo custode era arrivato!

- Grazie amore...era tutto buonissimo! - sussurrò Oscar guardando Andrè e posando il piatto sul piccolo tavolo . Avevano cenato sul tappeto vicino al fuoco. Andrè posò il suo piatto, si avvicinò ulteriormente ad Oscar , lei poggiò le spalle sul petto di lui,il giovane la abbracciò da dietro e posò il mento nell'incavo della sua spalla .
Le guance erano vicine, rimasero così , abbracciati fissando le fiamme e godendo del loro contatto. Poi Andrè parlò:
- Oscar...vuoi dirmi il perchè di questa fuga?
Lei non poteva vederlo in viso ma intuì dal suo tono tutta la sua preoccupazione.
- avevo bisogno di stare sola...di pensare!
Lui sospirò :
- Non ti sarai pentita di...di  star con me...vero?
Lei si girò, lo guardò nei grandi occhi verdi .
- No! Non pensarlo ! - sorrise – non potrei mai pentirmi. Sei la cosa piu' cara che io abbia nella mia vita  e ti amo totalmente Andrè Grandier!
Lui l'attirò a se e la baciò  a lungo , Oscar mugugnò di desiderio mentre infilava le mani sotto la pesante giacca in cerca della pelle liscia del suo uomo .Le mani fredde la trovarono provocando in Andrè brividi di desiderio.
- Hummm! - sussurrò lui con voce arrochita dal l'eccitazione che quello mani avevano risvegliato – cosa vuole il mio comandante?
- Te! - sussurrò Oscar avvicinando le labbra alle sue – voglio te!
Andrè sorrise, giocherellò con quelle labbra di rosa che tanto amava finchè Oscar le schiuse, le lingue si cercarono trovandosi ed assaggiandosi a vicenda .
Lei continuava ad esplorare la pelle del suo uomo, si scostò da lui giusto un attimo , lo guardò nei grandi occhi:
- Ti Amo...ti Amo Andrè Grandier!
Lui sorrise, i “ Ti amo!” di Oscar gli riempivano il cuore , non lo sussurrava spesso , ma quando lo diceva era il paradiso.
La attirò a se e la bacio' ancora ed ancora finchè i baci da dolci diventarono infuocati.
Le loro mani ansimavano sotto i vestiti.
Le dita di Andrè raggiunsero i seni di Oscar , li sfiorarono piano , un gemito soffocato uscì dalle sue labbra quando lui giocherellò con i pollici torturandole i capezzoli.
Oscar lo fissò con gli occhi velati dal desiderio, alzò le braccia , Andrè le sfilò il pesante indumento sotto il quale lei era nuda.
- Amami...! - sussurrò .                                              Lui  baciò ogni centimetro di quella pelle finché Oscar ansimando non si abbandonò all'indietro sul pesante tappeto in una resa totale .
Il giovane le sfilò i pantaloni , poi si spogliò in un nanosecondo .
La abbracciò,lei  ansimò di piacere, il contatto pelle su pelle risvegliava ogni singolo ormone .
Era dolce il suo Andrè, dolce mentre baciava ogni suo centimetro di pelle , dolce mentre stuzzicava con la lingua calda ed umida il centro della sua femminilità facendola gemere e contorcere dal piacere. Fu dolcissimo mentre entrò in lei rabbrividendo. Sensuale mentre la guardava , i muscoli tesi ed il viso contratto dal piacere che i loro corpi sapevano donarsi. Era dolce mentre spingeva in lei adeguandosi al suo ritmo lento . Fu dolcissimo quando urlò il suo nome e sbarrò gli occhi perso nel piacere piu' totale.
Si avvinghiarono a loro mentre i corpi venivano scossi dagli ultimi spasmi del piacere, si guardarono dolcemente rimanendo abbracciati e scivolando entrambi in un sonno profondo.

Oscar aprì gli occhi, cercò con le mani il corpo del suo uomo, non lo trovò.
Si alzò, la schiena le faceva male ,il tappeto non era esattamente un posto comodo per dormire .
- Buongiorno Comandante! -la salutò Andrè.
Il giovane stava apparecchiando il tavolo per la colazione , lei si avvicinò lo abbracciò e baciò dolcemente, poi si crogiolò a lungo nel suo abbraccio.
- Dovresti coprirti o prenderai freddo!- sussurrò lui raccattando i suoi abiti e rivestendola .
Oscar rise :
- Saresti un ottimo padre Andrè!
- Forse...un giorno..- sorrise lui .
Lei seguì un pensiero lontano, poi si sedette al tavolo e mangiò tutto quello che Andrè aveva preparato.
-Però...!! avevi fame capitano! - scherzò lui.
- L'amore con te mi mette sempre appetito! - sussurrò lei .
Andrè guardò fuori dalla finestra , c'era il sole:
- la neve si scioglierà , nel pomeriggio dovremmo rientrare , domani è Natale!
Oscar lo fissò mestamente:
- Vorrei rimanere qui...
Anch'io! - sussurrò lui carezzandole i capelli – ma non si puo'.

- Guarda Andrè! - esclamò Oscar contenta  - ti ricordi questi? - sussurrò mostrandogli il contenuto della scatola .
- Non sono i nastri con cui da piccoli addobbavamo l'abete che sta qua fuori?
Oscar annuì, si fissarono intendendosi immediatamente.
Si imbacuccarono ed uscirono fuori ad addobbarlo, finirono poi per tirarsi le palle di neve e continuarono rotolandosi sul ghiaccio baciandosi felici.
Rientrarono allegri ed infreddoliti .
- Hai il naso ghiacciato! - sussurrò Oscar baciando andrè.
Il giovane sorrise :
- E se rispolverassi la grande vasca , la riempissi d'acqua calda e ti offrissi un bel bagno fra le mie possenti braccia magari ...vicino la finestra guardando il paesaggio?
- Siii! - sorrise Oscar entusiasta.

- Ecco  qua ! - sorrise Andrè – riempiendo la grane vasca con l'ultimo secchio d'acqua che aveva riscaldato-
Oscar ci infilò un dito :
- E' troppo calda! - sussurrò .
Andrè sospirò :
- Intanto che aspettiamo si raffreddi, potresti dirmi perchè sei scappata da casa!
- Non sono scappata!
- Si che l'hai fatto!- escalmò lui – sei andata via senza nemmeno avvertirmi!
- Beh...ho detto a tua Nonna dov'ero!
- A mia nonna...- sbottò lui – non a me!
- Non ritenevo necessario dirtelo! - sbottò lei.
Quell'affermazione fece infiammare Andrè , era davvero scocciato quando parlò:
- Non era necessario???- si avvicinò, strinse i pugni  - tu...tu stai con me e pensi non sia necessario avvertirmi se mancherai due giorni da casa?
- Si! - esclamò lei alzando lo sguardo.
- Sei incredibile Oscar! Sai...spesso mi chiedo cosa sono per te! Mi chiedo sempre se sono il tuo uomo o il ragazzo che puoi portarti a letto quando ti va!
- Ma...cosa stai dicendo?- sbottò lei incredula.
Andrè aveva gli occhi lucidi quando parlò:
- Per vent'anni sei stata il mio sogno irraggiungibile . Non sono nobile Oscar, il rango gioca a mio sfavore , ma ti amo e ti ho amato per tutta la vita, ma...ma spesso per te sembro non contare niente!
- No dirlo...ti prego!
- E' così Oscar...se non lo fosse non saresti fuggita via per stare due giorni da sola, se non lo fosse non ti nasconderesti nel rivelarmi cos'è questo grande peso che ti porti dentro da giorni...se mi considerassi davvero il tuo uomo oscar, me lo avresti già detto! Ma non sono niente per te...è inutile girarci attorno.
Oscar abbassò lo sguardo:
- Io...io non so come dirtelo!
- Provaci...!- sussurrò lui 
Lei aprì la bocca per parlare, la richiuse.
- Vedi Oscar...?- sussurrò lui tristemente.
Si avviò verso la porta mestamente.
Lei lo fissò:
- Dove vai?
- A prendere un po' d'aria, magari mi passa l'arrabbiatura! - sbottò uscendo e chiudendosi la porta alle spalle.
Oscar rimase sola .
Doveva dirglielo, doveva farlo il prima possibile.

Andrè rientrò poco dopo, aprì la porta , guardò avanti a sé e gli si mozzò il respiro.
Oscar era completamente nuda e lo guardava sensualmente, poi entrò in vasca e lo fissò sorridendo:
- Allora amore....lo facciamo questo bagno...o no?
Era bellissima , stava con i piedi dentro l'acqua ma non si era ancora immersa , Andrè osservò i seni piccoli e sodi, le lunghe gambe , il suo ventre piatto, era un Dea.
La sua Dea.
Il giovane si spogliò in un millesimo di secondo, entrò in acqua, si posizionò dietro di lei , Oscar poggiò le spalle sul suo petto, lui la circondò con le braccia .
Le calde mani cominciarono a carezzarle il corpo , Oscar si abbandonò a quelle carezze .
- Hai il seno piu' bello ultimamente ! - sorrise lui .
- Ti dispiace? - scherzo' lei
- No...affatto! Huhmm... - le sussurrò Andrè torturandole il lobo dell'orecchio.
Oscar sentiva il corpo del suo uomo dietro al suo, la sua virilità viva e le sue mani che vagavano sul suo corpo mentre l'acqua scrosciava ad ogni loro movimento.
Si abbandonò alle sue carezze , alle sue mani, alla sua bocca che le continuava a torturare il collo. Si girò fissandolo.
- Sei un diavoletto Andrè....
- Anche tu non sei da meno. Mi fai infuriare a bestia, poi mi basta guardarti o toccarti e...
- E...? - sussurrò lei baciandolo , poi sensualmente si alzò calando sulla sua mascolinità eretta , rabbrividendo.
- Sei una strega! - ansimò il giovane mentre lei si muoveva impartendo un movimento lento.
Il corpo caldo di Oscar...il suo profumo, i suoi affondi, Andrè ansimò perduto:
- Oscar...oscar fermati...io...
- Non importa! - le sussurrò lei – rilassati...rilassati amore mio!
Il piacere arrivò prorompente per entrambi trasportandoli in un'altra dimensione.

- Peccato dover tornare ..! - sussurrò Oscar
- Già...- asserì Andrè – ma la neve si sarà già sciolta , le strade sono libere , non abbiamo più ' nessuna scusa per restare.
Oscar annuì. Doveva parlare con Andrè, prima di arrivare a palazzo jaryayes, stava quasi per farlo quando lui la bloccò:
- Devo dirti una cosa...- sussurrò – domani sarà il tuo compleanno ..- sorrise dolcemente carezzandole i capelli – e vorrei che tu sapessi che...malgrado i nostri caratteri siano un po' differenti...Io ti Amo Oscar! Piu' della mia vita!
Una lacrima scese giu' dagli occhi blu sentendo quelle parole.
Non voleva perderlo...non adesso!
Lui aprì un cassetto , ne tirò fuori una scatolina , si avvicinò:
-Buon compleanno Oscar! - esclamò porgendogliela.
Oscar la afferrò con mani tremanti .
- Avrei dovuto dartela domani ma...quale migliore occasione dell'essere qui...da soli?
Lei aprì la piccola scatoletta in velluto, una collanina con una piccola stella riluceva di luce propria, Oscar la carezzò seguendone i contorni con un dito.
- Perchè...perchè in fondo tu sei la mia stella! - sussurrò Andrè – so bene che non è preziosa come i gioielli che potresti permetterti ma...
Oscar non lo lasciò finire , si fiondò fra le sue braccia , lo baciò, lo strinse piangendo.
- E' bellissima...è stupenda! - sussurrò piangendo .
Poi si allontanò, fissò Andrè :
- Prima di accettarla devo dirti una cosa...e...e forse dopo non vorrai piu' darmela!
Andrè sbarrò gli occhi:
- Allora...è qualcosa che riguarda noi …
Lei annui.
- E'...è cosi grave? - il volto del giovane era preoccupato
- No! - sussurrò lei – ma ...ma è qualcos che forse...è un po' forte da sapere, che...che potresti non accettare! Qualcosa per cui potresti non essere pronto!
Oscar piangeva, Andrè adesso era terrorizzato:
- C'è...C'è un altro?
Lei annui.
Andrè cadde nella disperazione totale:
- Ma...ma ...hai fatto l'amore con me mezz'ora fa! Chi...chi è? Perchè...?
Lei lo fissò :
- Io non so il perchè ma...c'è!   Sono incinta Andrè ! - si toccò la pancia – In me cresce tuo figlio!
Andrè sbarrò gli occhi:
- Mio...mio figlio?
Oscar continuava a piangere:
- Lo so che non è il momento , lo so che la cosa ti fa paura...
- Un figlio...un figlio! - ripeteva lui confuso
- Io non ti chiederò nulla Andrè, tu sei libero di non accettarlo,non dirò a mio padre che è tuo...non sei obbligato a...
- Tu sei pazza! - esclamò lui avvicinandosi e prendendole il viso fra le mani – tu sei pazza Oscar! Un figlio tuo...nostro! E' un dono stupendo come puoi pensare che io non lo voglia?
Lei sorrise di sollievo e felicità.
- Perchè non me lo hai detto prima...Perchè?
Pensavo...pensavo che la cosa ti avrebbe spaventato..c'è mio padre da affrontare e ...e il giudizio della gente!
- Non mi interessa la gente Oscar! Io ti amo...Ti amo!
Si abbracciarono e piansero di gioia , Andrè la baciò dolcemente poi le sfiorò la pancia :
- Non posso crederci...tu e nostro figlio...ho una famiglia adesso! - sussurrò felice.
Oscar pianse di Gioia stringendosi al suo uomo.

Andrè si avviò verso palazzo jarjayes orgoglioso e fiero, guardò Oscar , il suo sorriso , la sua pancia.
La sua famiglia era appena nata , nuove sfide l'attendevano … la furia del generale , la nonna , le chiacchiere della gente...ma il loro amore era forte e a lui bastava solo quello.
Adesso ne era proprio sicuro ...quello sarebbe stato un Natale speciale! .
   
 
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