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Autore: ArIeL_91    07/01/2019    0 recensioni
Non mi aspettavo un Draco Malfoy in lacrime, dopo la fine della mia storia con Cormac McLaggen pensavo che nessuno sarebbe più riuscito a scuotermi l'anima.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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  Il ragazzo dagli occhi di ghiaccio


Nemico da sempre di Harry, ha cercato di ucciderlo milioni di volte, odiato da tutti tranne dai suoi seguaci di Serpeverde, ed io, innamorata di lui. Non poteva succedere, non doveva succedere, andava contro ogni aspettativa di vita, la fine della mia storia con Cormac mi aveva destabilizzata emotivamente, Draco Malfoy era stato l’unico capace di far uscire la ribelle sepolta dentro di me, l’unico che poteva farmi pensare una volta in meno di quello che ero abituata,  lo stesso Malfoy che qualche anno fa mi chiamava mezzosangue, mi riempiva di insulti davanti a tutti e mi disprezzava; si era trasformato mi aveva fatto capire quanto in realtà io contassi per me stessa, aveva ridato fiducia ad ogni singola parte del mio corpo, mi aveva fatto rivivere e questo io, non l’avevo ancora dimenticato. Era il ventiquattro aprile, quando uscendo dall’aula di erbologia, incrociai lo sguardo di Cormac più avanti, e come sempre, gli corsi incontro sfuggendo agli sguardi arrabbiati e nervosi di Ron. Cormac non mi piaceva, o per lo meno non all’inizio, era cominciata come semplice ripicca nei confronti di Ron e Lavanda, ero parecchio sconvolta, e mi sembrava che l’unica cosa che poteva effettivamente placare quella rabbia fosse concentrarmi su qualcun altro, anche se poi si rivelò una pessima idea. Eppure quel giorno Cormac era diverso, aveva un non so che di strano, notai che la solita allegria che lo caratterizzava era quasi del tutto scomparsa, sembrava non avesse voglia di vedermi. La cosa non mi incuriosì più di tanto, fu quello stesso giorno però che mi lasciò, piantandomi davanti a tutta la scuola, ricordo ancora l’istante in cui mi disse che non voleva più stare con me, che mi sentiva distante e che era meglio se non si fosse mai fatto avanti, ricordo anche il pugno in faccia che gli arrivò da parte di Ron non appena finì di urlarmi contro, e ricordo anche la corsa folle per i corridoi della scuola che terminò tra le braccia di Malfoy.
Non sapevo se rispondergli oppure scappare via, scelsi la seconda, anche perché riguardo alla prima ci aveva già pensato Ron; in lacrime corsi per i corridoi della scuola, senza una metà, apparentemente, il pianto mi soffocava i respiri, avevo solo voglia stare da sola e soprattutto di stare in silenzio; Non piangevo tanto per la rottura con Cormac ma per quello che ero stata capace di fare per togliermi dalla testa Ron e Lavanda, odiavo me stessa per aver messo nelle mani di un ragazzo che non amavo il mio cuore, la mia mente e il mio corpo, ero arrabbiata e mi sentivo come se tutte le certezze fossero di colpo crollate, non avevo apprezzato nemmeno il gesto di Ron nei miei confronti, volevo godermi un attimo di tranquillità e volevo liberare quelle lacrime che da tempo tenevo nascoste dentro di me. Stavo seguendo le scale del castello che avevano l’abitudine di muoversi, avevo attraversato tanti corridoi e mi resi conto che nella folle corsa mi trovavo nel corridoio che portava alla sala comune dei Serpeverde. Si era fatto buio, la luna piena illuminava soltanto una piccola parte del lungo corridoio, faceva anche freddo, mi fermai davanti la finestra che dava sul lago,mi asciugai le lacrime con una manica della giacca, d’un tratto fui distratta da alcuni passi veloci, presa dalla paura iniziai ad indietreggiare poco alla volta fino a quando con un urlo mi ritrovai tra le braccia di Draco Malfoy.

I suoi occhi color ghiaccio mi guardarono, << Granger, che ci fai nei sotterranei? >> mi chiese aiutandomi a mettermi in piedi, << io… scusa, non volevo…cioè volevo stare un po da sola >> gli risposi sistemandomi la divisa scolastica e facendo il possibile per non sembrare disperata << non è di certo il posto per una ragazza questo >> continuò lui, la sua affermazione mi sorprese, così tanto che mi chiesi anche se stessi veramente parlando con un Malfoy,  << si, lo so…bè adesso vado >> conclusi e ripresi a camminare nel verso opposto sistemandomi la giacca dei Grifondoro, << Granger >> mi urlò Draco, << va tutto bene? >> , la sua domanda mi spiazzò ancora una volta, mi voltai a guardarlo ed annuì, lui si avvicinò, sembrava così tranquillo, non aveva niente a che vedere col Draco degli anni scorsi, ebbi quasi paura nel vederlo così, avevo l’impressione che da un momento all’altro potesse uscire la bacchetta e uccidermi, i suoi occhi ghiaccio mi scrutarono a lungo prima di farmi cenno di sedermi per terra accanto a lui, << come mai quelle lacrime? >> mi chiese fissando un punto nel muro di fronte a noi, io mi sedetti con tutta la delicatezza di cui ero capace ed incrociai le braccia sulle ginocchia. La luna gli illuminava la pelle molto chiara, Draco quella sera aveva l’aria di chi stava per abbandonare le sue paure, era sempre stato un’anima scura, impenetrabile, non aveva mai lasciato trasparire emozioni.  Mi accorsi dopo svariati minuti che aspettava una mia risposta, abbassai lo sguardo, << Cormac >> bisbigliai, lui fece per ridere << ti ha mollato? >> mi chiese, << si, ma credimi, in realtà non mi dispiace >> ripresi << più che altro per averlo detto davanti a tutti >> mi inventai, un leggero venticello gli portò delicatamente i capelli biondi indietro, e non potei fare a meno di pensare che era veramente carino quella sera, aveva una strana influenza su di me, mi sentivo per la prima volta a mio agio con un Malfoy accanto, la cosa mi fece venire i brividi, << Cormac è un idiota >> commentò lui << alla partita contro i serpeverde non ne ha presa una >> disse cercando di essere simpatico, il che mi fece sorridere, << si è un po’ imbranato >> aggiunsi marcando ancora di più il sorriso, lui fece una smorfia che riconobbi come accenno di una risata , << sei bella quando sorridi> disse di getto, nella speranza forse che non l’avessi sentito, mi si gelò il sangue e d’un tratto guardandolo capì che qualcosa in lui stava cambiando, decisi dunque di essere il più gentile possibile, dopotutto si stava mostrando tutt’altro che maleducato, << bè, ti ringrazio Draco >> gli risposi incerta ma anche un po’ spaventata da quell’atteggiamento un po’ strano. << non sono quello che vedi in giro >> disse dopo un po’ e si alzò, io lo guardai;

Malfoy aveva avuto sempre l’aria seria, da duro, uno di quelli che se non fai ciò che dice è capace di ucciderti, aveva i capelli biondi molto chiari con un ciuffo ribelle a lato, aveva la pelle chiarissima quasi come quella di Ron, il viso scarno e quegli occhi color ghiaccio che quella sera lo facevano sembrare irresistibile; << Draco ti sta cercando il professor Piton >> urlò una voce da dietro la porta della sala comune di Serpeverde che riconobbi come quella di Tiger, ci girammo entrambi verso la grande porta di ciliegio dalla quale si sentiva la voce, riuscì a malapena a vedere la maniglia della porta abbassarsi, prima che Malfoy ci mettesse una mano sopra per non farla aprire, urlò di rimando, io nel frattempo mi alzai << adesso vado >> gli dissi spaventata << no aspetta >> lo disse con un tono di voce freddo che sembrava più un ordine che una richiesta, senza rendermene conto portai una mano alla mia tasca ed afferrai la bacchetta, ero pronta a difendermi, << scusami >> continuò avvicinandosi, << non sono sempre così >> disse poi rivolgendo lo sguardo verso di me, io ero sempre più spaventata e non riuscivo a staccare la mano dalla bacchetta come non riuscivo nemmeno a muovermi, << immagino >> mormorai poi voltandomi, << Hermione >> urlò ancora una volta Draco, sentì i suoi passi avvicinarsi e d’istinto tirai fuori la bacchetta e gliela puntai contro, << ehi che vuoi fare? >> mi chiese alzando le mani e irrigidendosi, << che vuoi fare tu Malfoy >> gli risposi con la mano tremante, lui cadde in ginocchio coprendosi il viso con le mani , lo guardai cercando di decidermi se aspettare qualche minuto prima di abbassare la bacchetta ed avvicinarmi, oppure correre a vedere cosa gli fosse preso. Decisi che fosse stato meglio attendere , poi quando ebbi conferma che non stesse fingendo mi inginocchiai accanto a lui, lasciando cadere la bacchetta , gli accarezzai i capelli biondi e poi nel modo più delicato possibile gli tolsi le mani formando una specie di carezza, aveva gli occhi stretti in una fessura le labbra tremanti e una piccola lacrima che gli solcava il viso pallido. Nell’arco di qualche ora riuscì a provare un numero illimitato di emozioni, non pensavo che un ragazzo così duro fuori dentro potesse nascondere un’anima tanto fragile, << tu mi credi vero? >> mi chiese sembrava quasi che mi stesse supplicando un qualche tipo di perdono, continuava a piangere in silenzio, mi si straziava il cuore vederlo così fragile tra le mie braccia, << perché >> dissi piano << perché fai così, che succede? >> gli chiesi sussurrando, Draco si alzò ed io feci lo stesso non prima di aver preso la bacchetta da terra, << non ti fidi? Vero? >> urlò non appena riposi la bacchetta nella tasca, << vero Hermione? >> continuò sempre con il tono di voce alto e severo;
indietreggiai.
<< si mi fido ma adesso calmati Draco >> gli risposi cercando di rimanere calma, << allora perché hai ripreso la bacchetta?, credi che voglia ucciderti, vero?, è così vero? >> continuò ,mentre le lacrime sul suo volto erano più copiose, era diventato rosso in viso e mi fu chiaro percepire la paura in fondo ai suoi occhi grigi, << Draco dovevo raccoglierla tutto qua >> cercai di calmarlo ma lui mi venne incontro e con decisione mi prese il viso con le sue mani fredde e mi baciò. Furono secondi pieni di pensieri e dubbi quelli che caratterizzarono il nostro primo bacio, le sue labbra dolci e calde annullarono tutta la tristezza che avevo dentro. Aprì gli occhi mentre lui piano si allontanava, << adesso mi credi? >> mi sussurrò stampandomi un altro bacio, << io ti credevo già prima >> gli dissi, << ma non hai paura di quello che penseranno gli altri >> continuai con un filo di voce, << non importa , era da tempo che volevo farlo Hermione >> mi confessò asciugandosi una piccola lacrima con la mano, << Ti amo Granger >> concluse con un sorriso, mentre io incredula poggiai la testa sul suo petto osservando la luna fuori e chiedendomi come sarebbe andata da quel momento in poi.
   
 
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