Cara Rika...
non ho mai fatto nulla di simile prima d'ora. Ma è vero anche che non ho mai avuto qualcuno per cui farlo.
Tu sei un'umana e io una Digimon. Ma ci siamo legate come non credevo sarebbe mai stato possibile.
Certo, la cosa non è stata istantanea. Al contrario. Tu volevi soltanto un guerriero, un Digimon che fosse il combattente perfetto. Senza falsa modestia io sono una dei più forti, e sono stata destinata a te. Destinata, non so da chi. Ma ti confesso che non ne sono stata entusiasta.
In molte cose ci somigliamo, e in una di certo è il fatto che entrambe lavoriamo da sole. Io ho sempre vissuto sola, e non è stato facile per me abituarmi a dover stare con qualcuno. E soprattutto, dover prendere ordini da qualcuno.
Tu sei stata subito imbattibile per questo. Per te non ero nulla di più di una macchina da combattimento, ma tu per me cos'eri? Mi sono trovata molto a riflettere sull'amicizia.
Soprattutto osservando Terriermon e Guilmon con i loro domatori, mi rendevo conto che tra loro c'era un rapporto speciale, non solo quello di un Digimon e il suo padrone. Loro sì, erano amici.
Io ti stavo vicino più che potevo. Mi sono affezionata a te prima di avere il tempo di accorgermene, ma i miei approcci rimanevano inascoltati o venivano respinti. Su una cosa hai ragione, sul fatto che ti comparivo quando meno te l'aspettavi. In verità sapevo quando avevi bisogno di me, ma era una cosa che non apprezzavi. Allora ho riflettuto molto. Che cos'era un amico, questa persona di cui non si poteva fare a meno? Non si poteva davvero vivere senza? E tu, potevi essere un'amica?
Anche con gli altri Digimon la cosa è stata difficile. Come tu non ti sei fidata subito di Henry e Takato, io ho avuto difficoltà a relazionarmi con Guilmon e Terriermon, che avevano tutto un altro carattere. Erano davvero troppo esuberanti per me. Certo tu non avevi questo problema, ma neanche con te è stato facile, anzi.
Non mi sono accorta subito che senza la tua presenza non riuscivo a digievolvere. Ma del resto, per me i rapporti di qualsiasi tipo erano un mistero assoluto.
Non so quando ho iniziato a considerarti un'amica. Forse nello stesso tempo in cui hai cominciato a farlo tu, nonostante non ce lo siamo mai detto. Siamo così orgogliose. 
Ma dopo gli scogli iniziali tutto è andato a meraviglia. Ho conosciuto tua nonna, una persona squisita, e le ho promesso che mi sarei presa cura di te sempre. Ho cercato di mantenere la parola, e lo farei ancora se non avessi dovuto andarmene.
Non pensavo certo di poter restare con te per sempre, ma mi ero abituata a te, alla tua presenza silenziosa: non ami parlare, proprio come me. Persino alla tua scontrosità e ai tuoi mille capricci. Devo confessarti che mi divertiva rimproverarti quando esageravi, anche se apprezzavo la tua sincerità. Sei una persona vera.
Posso essere certa che tu la pensi come me perchè non sei in grado di mentire, anche se non sai come esprimere sentimenti. Neanch'io lo so, ma ho voluto scriverti per dirti che sarai per sempre la mia unica amica. Non sai quanto bene ti ho voluto e quanto continuo a volertene.
Forse, un giorno, chissà dove e chissà quando, ci vedremo ancora. Forse sarai una persona adulta, avrai marito e figli, ma dentro sarai sempre la mia amica Rika. La mia Tamer, se preferisci. Non te l'ho mai detto, ma ti voglio un mondo di bene.
A presto, spero.
Renamon