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Autore: Shainareth    17/07/2009    2 recensioni
[Gundam SEED Destiny] Col senno di poi, mi sono reso conto che sono stati principalmente loro a salvarmi: un Coordinator che lottava contro i propri simili per proteggere i suoi amici Naturals ed una Natural che aveva come hobby quello di salvare la vita a me, soldato di ZAFT.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Athrun Zala, Cagalli Yula Athha, Lunamaria Hawke, Meyrin Hawke, Shinn Asuka
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Nomignoli




«Cagalli è in riunione, temo ne avrà ancora per un po’», li informò l’Ammiraglio Zala, facendo gli onori di casa mentre una delle domestiche si prodigava per servire il tè agli ospiti.

   Lunamaria si guardò attorno con occhi spalancati. «Certo che… Insomma, sapevo che era una Principessa, ma non avrei mai immaginato che fosse tanto ricca… Questa casa è enorme!»

   «Castello», la corresse sua sorella, più ammirata di lei nello studiare lo splendore dei lampadari che pendevano dagli alti soffitti. «Però… Athrun-san, anche tu vivi qui?»

   «Da quasi tre anni», confermò lui, riuscendo a capire la loro meraviglia solo in parte perché anche il posto in cui era nato e cresciuto era piuttosto sfarzoso. «Cagalli si è offerta di darmi ospitalità quando non sapevo dove andare», spiegò, lasciando immaginare ai suoi interlocutori i dettagli circa il suo non poter fare ritorno su PLANT perché erede di un nome troppo pesante.

   «È stata davvero generosa», commentò la maggiore dei soldati Hawke con un sorriso, mentre, ancora in piedi, Shinn dava le spalle a tutti, impegnato a riflettere su quanto stava ascoltando: si trovava dagli Athha. «Vi conoscete da molto?»

   «Da quando Siegel Clyne era ancora Presidente», tornò a raccontare Athrun. «Anche se non si può certo dire che l’impatto iniziale sia stato tranquillo…»

   «Perché?»

   Sorvolando sulla immancabile e opprimente curiosità di Lunamaria, il giovane si rivolse al ragazzo con i capelli neri. «Shinn, non ti accomodi?» Quello non si voltò neanche dopo questa esortazione, rimanendo pensieroso. «Credevo che la rabbia fosse passata.»

   «Lo è», faticò a rispondere. «Solo che… devo ancora farci l’abitudine.»

   L’altro sorrise, comprensivo, eppure non mancò di fargli sapere una cosa di fondamentale importanza. «La prima guerra scoppiò perché l’Alleanza Terrestre distrusse Junius Seven. Lì c’era mia madre. Fu questo il motivo che mi spinse a combattere contro i Naturals, pur non odiandoli davvero.» Colto di sorpresa per quelle confessioni, anche l’asso della Minerva si decise a guardarlo in faccia, così come già facevano le sue compagne. «Poi ritrovai il mio migliore amico, Kira, che combatteva per proteggere ciò che amava, e mi imbattei in Cagalli, la cui sola preoccupazione era quella di evitare altre morti, a prescindere da chi si trovava davanti. Col senno di poi, mi sono reso conto che sono stati principalmente loro a salvarmi: un Coordinator che lottava contro i propri simili per proteggere i suoi amici Naturals ed una Natural che aveva come hobby quello di salvare la vita a me, soldato di ZAFT.» L’Ammiraglio si concesse qualche attimo di pausa. Quindi riprese. «Davanti alla realtà dei fatti, la cecità che mi costringeva a seguire la via sbagliata si dissolse: non conta chi sia stato a ferirci, importa solo evitare che altra gente soffra allo stesso modo.»

   Shinn abbassò lo sguardo: quello che diceva Athrun era assolutamente vero. Per troppo tempo aveva covato rancore e desiderio di vendetta contro gli Athha che, lo aveva sempre saputo, in fin dei conti non erano affatto stati fautori dello sterminio della sua famiglia. Aveva rimproverato a Cagalli sia le scelte del precedente Delegato, che aveva preferito morire fra le fiamme della sua Nazione piuttosto che schierarsi con la Federazione Atlantica o con PLANT, sia il fatto che, per forza di causa maggiore, la ragazza aveva firmato un accordo con la prima, alla vigilia dell’ultima guerra: anche se diceva di non avere nulla contro i Coordinators, lei aveva tradito suo fratello e i suoi amici per salvare Orb. Questa era un’altra delle cose che Shinn non poteva sopportare.

   «Quella tipa… è davvero così affidabile come dici?»

   «Stavo per farmi esplodere con il Genesis», rispose il suo ex-Comandante, non battendo ciglio. «Lei mi rincorse per trascinarmi via da lì, rischiando di saltare in aria con me.»

   «Però… poi ti ha voltato le spalle.»

   «Non lo ha mai fatto.»

   «Orb ci sparò addosso, quando ce la ritrovammo sul campo di battaglia», insistette il giovane Asuka, stringendo i pugni.

   «Quella non era la Orb guidata da Cagalli. Lei, al contrario, si mise in mezzo per far cessare il fuoco. Lo hai dimenticato?»

   No, neanche per una volta, dovette ammettere con se stesso. Combattuto se dar credito o meno alle parole dell’Ammiraglio, Shinn sussultò quando la mano di Lunamaria sfiorò la sua: bastò un sorriso di lei a farlo calmare.

   «Checché tu ne dica», ricominciò il maggiore del gruppo, tranquillo, mentre l’altro si accomodava finalmente accanto all’amata con fare docile, «non c’è persona di cui io mi fidi più di lei: se non fosse stato per Cagalli, non credo sarei sopravvissuto fino ad oggi. E non parlo soltanto di una questione fisica, ma anche e soprattutto psicologica ed emotiva. È una persona che prende seriamente a cuore tutti, incurante del pericolo.»

   «Paperotto?»

   Quel richiamo improvviso, rompendo l’incanto di quel momento tanto aulico, ebbe il potere di raggelare tutti. Athrun per primo.

   «Athrun? Dove sei?»

   «Ehm», tossicchiò il poveretto, cercando di non far caso al fatto che Lunamaria fosse sul punto di scoppiare a ridergli in faccia. «Vogliate scusarmi un attimo», tartagliò, rosso in volto.

   Si alzò dalla poltrona e si affrettò verso la porta, ma prima che potesse uscire in corridoio, la Principessa proruppe nella stanza con un saltello, gettandogli le braccia al collo con fare visibilmente allegro. «Eccoti!»

   «Ca… Cagalli…!», annaspò la sua guardia del corpo, ritrovandosela addosso.

   «Ero preoccupata perché non rispondevi», cinguettò la ragazza, stringendosi a lui il più possibile. «Scusa se hai dovuto pranzare da solo.»

   «N-Non importa… sul serio…», continuò a balbettare l’altro, sentendosi morire per la vergogna quando notò che Shinn li fissava con occhi vacui ed espressione disgustata, Meyrin era in imbarazzo almeno quanto lui, e sua sorella era piegata in due, una mano davanti alla bocca per impedirsi di interromperli. «Solo che…»

   «Sono arrivati i tuoi amici?», domandò la bionda, mentre allentava la presa. Un attimo dopo, però, decidendo di prestare finalmente attenzione anche al resto del salotto, avvampò da capo a piedi per la presenza di terzi a quella sua manifestazione d’affetto. «Merda», sbottò, facendo due passi indietro ed inciampando sui piedi dell’amante, il quale subito la sostenne per non farla finire per terra.

   «B… Buon pomeriggio, Delegato!», esclamò forse troppo energicamente l’addetta alle comunicazioni della Minerva, mettendosi ritta sulle gambe ed omaggiandola con un goffo inchino a causa del quale la punta di uno dei due codini in cui era solita acconciare la lunga chioma finì drammaticamente nella sua tazza, inzuppandole i capelli.

   «Buon… pomeriggio a te…», farfugliò Cagalli, cercando di farsi coraggio nonostante, alle sue spalle, Athrun affondasse il viso nel palmo di una mano. «Fatto buon viaggio?»

   «Assolutamente», le assicurò l’altra, sforzandosi di ignorare il tè che aveva preso a sgocciolarle sulla spalla quando era tornata in posizione eretta.

   «Sarà anche in gamba, ma a questo punto non sono più tanto convinto che agisca con fare disinteressato», mugugnò seccato Shinn, intrecciando le braccia al petto, lo sguardo puntato sull’ultima arrivata.

   «Beh, magari l’amore è nato dopo», gli suggerì Lunamaria non appena fu in grado di riprendere fiato. Infine, asciugandosi una lacrima, chiese: «Di’, preferisci orsacchiotto o maialino

   «Tu azzardati anche solo a pensare di affibbiarmi un nomignolo del genere, e giuro che con me hai chiuso», mise immediatamente in chiaro l’altro, senza mezze misure.













Mi scuso per l'idiozia. Purtroppo temo si tratti di qualcosa di congenito, quindi mi sa che non posso farci nulla. XD
Grazie a chi legge e alle mie fedelissime NicoDevil, Rinoa87heart, La sognatriche e Lightning (Se chiamassi Athrun "il blu", mi parrebbe di descrivere un puffo, non credi anche tu?) che mi dànno sempre tanta carica. ^^
Shainareth
P.S. Non fate caso a sviste o ripetizioni: accomoderò il tutto quanto prima. >_<





  
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