16/01/2019
0 recensioniLa morte di Jace
La battaglia infuriava attorno a noi. Gli Shadowhunter si stavano facilmente adattando alle abilità sovrannaturali dei Nascosti, mentre questi ultimi si muovevano leggiadri grazie alle capacità che conferiva loro la runa Vincolante di Clary. Mentre tendevo l’arco in direzione dei demoni, sentivo la mia bruciarmi sul palmo. Magnus era sempre accanto a me che lanciava scintille blu dalle mani. Percepivo la sua energia vitale sottopelle, come una scarica di adrenalina che mi riempiva le vene.
Scoccai l’ennesima freccia che si conficcò nel corpo di un demone che stava per saltare al collo di un Cacciatore. Con la coda dell’occhio vidi Magnus eseguire un perfetto salto mortale -decisamente preso da me- per colpire un altro demone alle spalle.
Si voltò a guardarmi ed io gli sorrisi mentre incoccavo un’altra freccia. Che non partì mai.
La mia vista si appannò ed io crollai sulle ginocchia, le mani al petto all’altezza del cuore.
Mi fissai le dita: grondavano sangue. Annaspai in cerca d’aria, ma il dolore mi aveva bloccato i polmoni.
Una sola parola prese forma sulle mie labbra.
Jace.
Due occhi dorati lucidi di lacrime, la bocca macchiata di sangue.
Al battito del mio cuore se ne aggiunse un altro, debole. Il mio campo visivo si riempì di fuoco, ardente e brillante, un fuoco che parlava di unione, fratellanza, spirito di sacrificio e lealtà.
In mezzo a quelle fiamme comparve un filo che le attraversava fino a perdersi in lontananza.
In quel momento, la runa che avevo sul petto bruciò.
Urlai con gli occhi pieni di lacrime.
Il filo si tese fino a spezzarsi e io fui sbalzato indietro.
Due braccia mi avvolsero, ma le notai appena. Mi sentivo svuotato, come se fossi stato privato di tutte le ossa. Non sentivo niente, non vedevo niente, solo quel filo mozzato abbandonato a terra e due occhi bianchi coperti dal silenzioso velo della morte.
Jace, riuscii a buttare fuori con un soffio. Poi chiusi gli occhi, abbandonandomi al dolore.
NOTE FINALI:
Ciao a tutti! Giuro che vi rubo solo un minuto anche perché mi rendo conto che non è stato facile leggerla.
Allora, questa fic la state leggendo proprio in tanti e mi piacerebbe sapere cosa continua ad attiravi qui dopo anni che l'ho pubblicata. Quindi, se vi va, lasciatemi una recensione, così anch'io posso capire perché vi piace e scrivere altre storie simili.
Grazie mille!
Un bacio,
ParoleNelCuore
Si voltò a guardarmi ed io gli sorrisi mentre incoccavo un’altra freccia. Che non partì mai.
La mia vista si appannò ed io crollai sulle ginocchia, le mani al petto all’altezza del cuore.
Mi fissai le dita: grondavano sangue. Annaspai in cerca d’aria, ma il dolore mi aveva bloccato i polmoni.
Una sola parola prese forma sulle mie labbra.
Jace.
Due occhi dorati lucidi di lacrime, la bocca macchiata di sangue.
Al battito del mio cuore se ne aggiunse un altro, debole. Il mio campo visivo si riempì di fuoco, ardente e brillante, un fuoco che parlava di unione, fratellanza, spirito di sacrificio e lealtà.
In mezzo a quelle fiamme comparve un filo che le attraversava fino a perdersi in lontananza.
In quel momento, la runa che avevo sul petto bruciò.
Urlai con gli occhi pieni di lacrime.
Il filo si tese fino a spezzarsi e io fui sbalzato indietro.
Due braccia mi avvolsero, ma le notai appena. Mi sentivo svuotato, come se fossi stato privato di tutte le ossa. Non sentivo niente, non vedevo niente, solo quel filo mozzato abbandonato a terra e due occhi bianchi coperti dal silenzioso velo della morte.
Jace, riuscii a buttare fuori con un soffio. Poi chiusi gli occhi, abbandonandomi al dolore.
NOTE FINALI:
Ciao a tutti! Giuro che vi rubo solo un minuto anche perché mi rendo conto che non è stato facile leggerla.
Allora, questa fic la state leggendo proprio in tanti e mi piacerebbe sapere cosa continua ad attiravi qui dopo anni che l'ho pubblicata. Quindi, se vi va, lasciatemi una recensione, così anch'io posso capire perché vi piace e scrivere altre storie simili.
Grazie mille!
Un bacio,
ParoleNelCuore