«Nelson,
prendi», allunga le braccia per afferrare la
spugna che Francesco gli ha appena lanciato.
«Grazie
Tone’.»
Guarda il tavolo
e si avvicina alla sua superficie,
cercando di vedere bene i segni lasciati dai pennarelli che sono stati
usati
per il video. Il più visibile è sicuramente
quello che Cesare ha inflitto al
tavolo lasciando prima cadere il pennarello di punta, e subito dopo
sfregandovi
sopra il dito, cercando di rimediare.
Inizia a pulire
con la spugna bagnata, mentre Tonno
esce per buttare la spazzatura che hanno accumulato girando anche i
video per
le settimane a venire.
«Ma
cosa vuoi fare solo con l’acqua, non verrà mai
via», gli fa notare Cesare, uscendo dalla cucina.
«E
cosa devo fare, leccarlo?»
Cesare ride e
gli si avvicina.
«Potresti
provare, tanto sei tu il più bravo con la
bocca, no?» Nelson alza gli occhi al cielo ma sorride, mentre
l’altro torna in
cucina e ne esce con un flacone di detergente.
«Oppure
potresti usare questo.»
Nelson non
replica, chiedendosi come abbia fatto a non
pensare a tutti i detersivi che avevano comprato solo qualche giorno
prima, in
preparazione ai video.
«Sei
sporco anche tu, non solo il tavolo», gli fa
notare l’altro, sfiorando con le dita un punto sul suo collo.
Nelson ci porta
subito la propria mano, come se potesse sentire un segno di
ciò che sta dicendo
Cesare.
«Mi
hai sporcato con il pennarello», ricorda poi,
girandosi e puntandogli contro il dito, accusatorio.
«Oggi
sei una faina», ride ancora Cesare, leccandosi
il polpastrello del pollice e tenendo fermo il ragazzo con
l’altra mano. Inizia
a sfregare il dito contro il segno scuro, facendolo svanire a poco a
poco.
«E
adesso mi stai impiastricciando con la tua saliva»,
commenta fingendosi disgustato Nelson.
«Non
hai detto che andava valutata come valore
artistico aggiunto?»
«La
mia», specifica, «la tua è solo
viscidina.»
«E
certo», sussurra Cesare, finendo di pulirlo, «ecco,
sei come nuovo.»
Nelson cerca di
girarsi per riprendere a pulire il
tavolo ma Cesare allunga un braccio, facendoglielo passare attorno alla
vita e
spostandosi più vicino a lui, lasciandogli un bacio veloce
sulle labbra. Nelson
arrossisce violentemente ma non si ritrae, godendosi il breve contatto;
è uno
strano rapporto il loro, soprattutto è uno strano e
incasinato rapporto tra
cugini.
“Quasi
cugini, più o meno cugini… sua nonna alla fine
è solo più o meno
anche la mia” *
«Non
mi hai picchiato solo perché ti faccio, cito
testualmente, la pappa, quindi?»
Nelson si
schiarisce la voce prima di rispondere: «È
un gran buon motivo se ci pensi, se ti fossi arrabbiato poi io restavo
senza
cibo.»
«Sia
mai di imparare un’operazione tanto complicata
come mettere a bollire la pasta, no?»
Nelson gli
sorride, riprendendo in mano la spugna e
lanciandogliela addosso, bagnandogli la maglia tra gli insulti
dell’altro.
«Bastardo!»
«Te lo
meriti.»
«Niente
più pappa, Nelson.»
«Mi
lasceresti morire affamato?»
«Sì.»
Nelson gli si
avvicina a sua volta, lasciandogli un
bacio sul collo.
«Non
è vero.»
Cesare sorride e
scuote la testa.
*citazione dal
video Gente annoiata inventa cose
Flahfic ispirata dal video Puoi farlo con la bocca?