Le storie, solitamente, iniziano con un "C'era una volta".
Questa storia, inizia con un "C'è sempre stato".

Le storie, solitamente, narrano di bei principi azzurri senza macchia e senza paura, circondati da belle dame, sempre a cavallo dei loro destrieri bianchi.
Questa storia, ha un bel principe azzurro che ha più macchie che altro, quasi più timori delle dame che lo circondano; ha perfino paura di esternarli, e far sapere agli altri che dietro quel purosangue che mostra a destra e a manca, si nasconde un ronzino.

Le storie, solitamente, narrano di draghi sputafuoco che rapiscono la bella principessa di turno.
Questa storia, non narra di nessun drago sputafuoco, e l'unico antagonista, è lo stesso principe, che è stato rapito dalle proprie insicurezze.

Le storie, solitamente, narrano di cavalieri dall'armatura scintillante, che compiono missioni eroiche per i più deboli.
Questa storia, narra di un cavaliere la cui armatura si è distrutta nelle varie battaglie, e per quanto voglia apparire forte agli occhi del proprio principe, non riuscirebbe a combattere che per lui, anche se la cosa lo consuma pian piano.

Le storie, solitamente, narrano di un amore puro tra i principi e le principesse, un colpo di fulmine dovuto alla bellezza di queste ultime.
Questa storia, narra di un amore che a lungo non ha visto luce, e che è nato col tempo, tra un principe con mille macchie ed il suo cavaliere senza più armatura, che hanno imparato a guardare oltre il "principe" ed il "cavaliere" che sono.

Questa, non è una storia come le altre.

Questa, è la storia di un cavaliere che non ha più bisogno della propria armatura, perchè ora ha il proprio principe a proteggerlo a colpi di spada, e di un principe che viene amato dal proprio cavaliere proprio per le sue tante macchie, che lo fanno brillare anche di più.

Questa, è la nostra storia.
Ed io, amo la maniera in cui la stiamo scrivendo tanto quanto amo il mio principe.

«Iwa-chan! La smetti di fissare la porta come un ebete e mi aiuti con questi scatoloni?! Pesano!».
«Tch, tutto perchè sei tirchio e non hai voluto pagare i tizi del trasloco anche per portare i mobili in casa!».
«Vuoi aiutarmi o continuare a lamentarti? Perchè non so cosa tu veda di meraviglioso in questa porta, ma se non mi dai una mano, rimani a fissarla per tutta la notte!».
«Sì, ora arrivo, Shittykawa!».

Le storie, solitamente, terminano con un "E vissero felici e contenti".
Io non so ancora come terminerà questa storia, ma ho tutte le intenzioni di scoprirlo, parola dopo parola, pagina dopo pagina.





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Angolo rjiuanoso:
Oh, yeah, ecco che sforno altre iwaoi! Il mio pc era defunto, ma con il mio shipper-power (alias, occhi dolci a mio padre) sono riuscita a farlo resuscitare! Quindi, vi beccate questa storia piccina picciò che a me piace discretamente (miracolo divino, mi piace quello che scrivo!) anche se è senza chissà quali pretese.
Detto questo, ci rivediamo alla prossima!