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Autore: lauritta    18/07/2009    2 recensioni
Cosa succederebbe se Light, Ryuzaki, Misa e Mello dividessero la stessa casa e frequentassero la stessa scuola? Litigherebbero fra di loro o nascerebbero delle storie d’amore?
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L, Mello, Misa Amane
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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misa
Love in shadow



L'unica nel quartiere che angolo dopo angolo va a sbattere contro il muro delle case di fronte, sono io, Misa Amane, che anche oggi è in ritardo alle lezioni.

Non avevo voglia di andare a scuola, oggi.
Il mio letto caldo a baldacchino era molto più invitante e più confortevole di un banco di legno duro e freddo. Senza contare che dovrò sorbirmi tutte le cazzate dei miei compagni di stanza, Light, Ryuzaki e Mello, i secchioni della scuola. Sono miei coinquilini da questo inverno, quando l'anno nuovo è cominciato. La scuola ha donato un appartamento a ogni gruppo di studenti che ha formato ( senza avvisare nessuno però... ) e ad ognuno ha consegnato le chiavi. L'alloggio, che non è niente male, serve per studiare e non per organizzare delle feste come fa di solito Light...

Devo essere sincera: quei ragazzi non mi piacciono.
Credono di potermi comandare solo perché hanno pagato loro la maggior parte dell’affitto!
Io sono al verde per un po', perchè i miei non hanno abbastanza soldi per pagarmi anche le spese per l'appartamento... Questioni complicate.
Comunque.
Ryuzaki è quello meno peggio del gruppo: sta sempre per i cazzi suoi e non parla molto. Non porta mai delle ragazze a casa e non fa particolarmente rumore, se non per scendere dalla sedia. Non sta mai composto, o diritto con la schiena. Io continuo a ripetergli che diventerà gobbo, ma lui non mi ascolta neanche. Di questi tempi, siamo diventati amici ma la storia cambia ogni giorno, dato che il mio umore cambia ogni mezzora e il suo pure.
È carino Ryuzaki. Non è quel genere di bellezza che ti giri a guardare quando passa per strada, però se dovessi dargli un voto darei un 7 pieno.
Non è bello, certo, come Light che, devo ammetterlo, è decisamente da 10 e lode! Light ha i capelli castani, gli occhi provocanti dello stesso colore e un fisico statuario. Però, nonostante la sua bellezza da far invidia... è antipatico come la merda.
Ma cosa gli può fregare a lui del suo carattere?! Niente, esatto.
Le ragazze gli vanno dietro come pecore, e lui non rifiuta mai la loro compagnia. È decisamente un donnaiolo, colleziona fidanzate come francobolli e ogni settima ho “l’onore” di conoscerne una nuova. Anche a me ha fatto il filo per qualche tempo, ma quando ha scoperto che non mi interessava si è messo il cuore in pace e mi ha lasciato perdere.
Mello invece è il meno carino dei tre, secondo me.
Ha la faccia del tipico bravo ragazzo inglese, secchione e casto, e alle donne fa subito una buona impressione. Per questo credo che finora abbia avuto più ragazze di Light. Si diverte a farle cadere nella sua trappola e quando si stufa... ZAC! Scarica  la preda come se fosse l'ultimo scarto della società.
Tsk. Fuori può sembrare carino e affidabile, ma dentro è un serpente a sonagli...

Comunque, se presi a piccole dosi e in momenti rari, possono essere addirittura sopportabili. Una volta Mello mi ha prestato un cd senza chiedermi niente in cambio, ( come invece fa di solito, e non chiede cose che si possono comprare tranquillamente al supermercato…).

La campanella della scuola suona nel momento in cui entro, e appena mi fiondo veloce su per la rampa di scale, vado a sbattere contro il professore  Johnson di chimica.

“ Scusi professore! Andavo di fretta” mormoro abbassando il capo, mortificata.
Johnson mi guarda torvo per qualche secondo, dall'alto in basso. Forse sta valutando se chiedermi perchè correvo e non sono in classe...
“ Non si preoccupi, signorina Amanie” dice infine, strinendo di più la sua ventiquatro ore marrognola.
“ Emh, Amane” lo correggo.
Johnson fa una smorfia, sventolando la mano.
“ Si giusto, Amane. Buona giornata”
" Anche a lei"
Detto questo, Johnson mi da una occhiata veloce alle tette e se ne và.
Si lo so è un maniaco, ma ci ho fatto l'abitudine...
Il prof, infatti, ha il brutto vizio di guardarmi le tette nonostante non sappia nemmeno chi sia e cosa faccio ( anche se sono 5 anni che frequento le sue lezioni ).

Scaccio via il pensiero di quello squilibrato appena entro nella mia classe.
La Watkins, l’insegnante di lettere, sta gia facendo lezione. Cacchio.
Alcune mie compagne, notandomi impalata sulla porta, cominciano a ridacchiare.
" Smettetela!" ordino sotto voce con un movimento brusco della mano per farle zittire.
Per fortuna fanno come dico...
Mi metto a gattoni per terra per sfilare tra i banchi dei miei compagni, e non farmi così notare il mio trionfale ingresso alla prof.

Ad un certo punto però, sento una pacca enorme sul sedere che mi fa rotolare per terra. Mi giro per vedere in faccia di quel verme, ed ecco il sorriso ebete di Light sopra di me.
“ Alla buon ora, principessa! Avevi intenzione di bigiare, ma siccome sei troppo buona sei venuta a scuola?” sussurra.
Lo incenerisco con lo sguardo, augurandogli una morte lenta e prematura.
“No, non volevo perdermi l’occasione di sentire i poemi di Shakespear. Mi pare che in uno il cattivo muore. Tu gli assomigli molto, sai?” ribatto acida.
Light mi osserva per un po' dall'alto della sua seggiola, che spero cominci a scottargli. Con mio grande orrore, però, poco dopo alza di un'ottava di troppo la voce, esclamando:
“ Signora Watkins, Misa è arrivata in ritardo!”
Non ho avuto neanche il tempo di fermarlo che aveva già richiamato l’attenzione della prof.

“ Signorina Amane! E' di nuovo in ritardo! Oggi è in punizione! Starà in aula tutto il pomeriggio a studiare”
Io, imbarazzata e arrabbiata, mi alzo con lo zaino fra le mani tremanti.
“Ma prof…”
“Niente ma. Fila al tuo post! Alla fine della lezione ti assegnerò dei compiti da svolgere”
Ecco. Perfetto.
Bastardo, Yagami...

Quando sarò uscita di qui vedremo chi è il più furbo.




***



L' aula della Watkins è un forno a ques'ora. Fare quei dannati compiti, poi, è ancora più snervante.
Non tira un filo d'aria sebbene abbia spalancato le finestre. Dicono che arieggiare pià volte la stanza, servi ad aumentare la concentrazione e l'mpegno. Questa teoria, per quanto mi riguarda, non è vera. Sono ore che sto qua e non sono nemmeno alla metà degli esercizi...
Light mi ha rovinato il pomeriggio!
Non è rimasto nessuno a scuola, tranne i ragazzi dei corsi di recupero, e gli insegnanti, ma...
d’un tratto la faccia pallida di Ryuzaki e quella più colorita di Mello si affacciano alla porta.
Mello mi sorride. Ryuzaki sembra che non sia mai entrato in un'auala.
“ Ciao Misa. Che stai facendo?” chiede Ryuzaki arruffandosi i capelli.
Gli sorrido.
“ Ciao, ragazzi. Niente di interessante, i compiti di punizione della Watkins… per colpa di Light!”
“ Di Light?”
Mello si siede di fianco a me.
Racconto ai miei compagni quello che è successo stamattina, e alla fine scoppiano a ridere!
“ Perché diavolo ridete?!” urlo con l'umore ancora più a pezzi.
Mello quasi si ribalta dal ridere.
“ Solo tu riesci a cacciarti in guai come questi, Misa!" esclama.
Ryuzaki guarda Mello ancora con il sorriso fra le labbra.
" Io vado. Ho una lezione importante e adesso, non voglio perderla" dice addentando una stecca di cioccolato.

" Ok, ci vediamo dopo allora"
Mello annuisce a Ryuzaki, sparendo oltre la porta della mia classe.
Rimaniamo solo noi due, da soli, in mezzo ad un silenzio imbarazzante. Cosa posso dirgli?
" Tu non hai lezione, Ryuzaki?"
Il mio amico si appoggia al banco con un braccio, sprofondandoci dentro il volto pallido come il gesso.
" Preferisco stare qui" dice e non aggiunge altro.
Io riprendo a fare i miei compiti ( è gia piuttosto tardi ) ma sento che certe volte ride. E so per cosa ride, o meglio di chi ride...
“ Molto spiritoso!” urlo all'improvviso spaventandolo, colpendolo con un libro in testa.  
Ryuzaki, scherzando, si getta a terra fingendosi svenuto, braccia e gambe aperte come un salame.

Passa qualche secondo...
“ Non vorrai stare sdraiato per terra tutto il giorno?”
Silenzio.
Passano 2 minuti...
“ Ryuzaki alzati”
Passano 3 minuti...
“ Ryuzaki! Avanti su!”
Ancora nessun segno di vita.
A questo punto mi siedo per terra, gli sposto il braccio dalla faccia, e vedo che più pallido del solito… ODDIO! Forse ho esagerato davvero dandogli quella botta!

“ Cavolo, scusami Riuzaky... Dai alzati non fare lo scemo”
Cerco di alzarlo in piedi per portarlo in infermeria, ma quando lo prendo per un braccio e lo avvicino a me...
“ AAAAAAAAA, fregata!”
“ Sei uno stupido! Mi hai fatto morire di paura!”
Comincio a picchiarlo, tirandogli sei pugni sul petto che lui sembra non sentire nemmeno. E, fra una risata e l'altra, alla fine mi abbraccia per fermare le mie sberle.
Sono appiccicata a Ryuzaki e lo stringo per il collo. Ho la testa appoggiata nell’incavo della sua spalla. Lui ha le mani sui miei fianchi.
Mi sento improvvisamente in imbarazzo, e le mie guance prendono colore. Lui però non lo nota. Anzi. Certe volte fa scorrere le sue mani sulla mia schiena, poi si abbassa e va verso le spalle, il laccetto del reggiseno...
Non eravamo mai stati tanto vicini, così decido di sciogliere l’abbraccio. Mi allontano anche un po', ma lui, assolutamente inaspettatamente, mi riafferra per una mano e, con la schiena curva adattata alla mia altezza, mi bacia.
Le nostre labbra aderiscono perfettamente le une con le altre, in modo armonioso, sfregandosi con passione e poi riprendersi. Le mie mani e le sue, soprattutto, vagano per un sui nostri corpi, ma non si spingono mai troppo oltre.
Ryuzaki mi accarezza le spalle, i fianchi. Risale su per il mio collo con le labbra, assestandogli dei piccoli bacio roventi che mi lasciano il segno.
Tiene sempre gli occhi chiusi, in estasti, mentre io alle volte lo sbircio per vedere la sua espressione. E' quasi più bello così da vicino.
E' un bel bacio.
Io cerco di non posare troppo le mani sul suo fondoschiena coperto dai jeans, anche se spesso lo sento ridacchiare...
Cominciamo presto ad avere entrambi abbastanza di baci e coccole. Quando i baci di Ryuzaki diventano sempre più urgenti, acconsento alla sua richiesta sileziosa e lo spingo su una sedia, accavallando le gambe sulle sue coscie. Me le accarezza, scostandomi la gonna. Sospiro per il suo tocco, infilando le mani nei suoi capelli corvini.
Sta per slacciarmi la camicetta quando sento dei passi avvicinarsi all’aula...

“ Mmh…! Cacchio, sta arrivando qualcuno!”
Di malavoglia ci stacchiamo alla svelta alla velocità della luce, e ci ricomponiamo prima che la Watkins entri di corsa in classe.
Guarda me. Poi Ryuzaki. Poi di nuovo me, e alla fine parla.
“ Cosa ci fa qui giovanotto?” chiede.
Sembra isterica.
“ Emh... avevo dimenticato di dare a Misa… una penna”
La prof lo guarda male. No, malissimo.
“ Si, capisco. Ma lo sai benissimo che non si può andare dagli alunni in punizione"

“ Certo, ora me ne vado. Ci vediamo dopo Misa... con più calma" mormora uscendo, facendomi l'occhiolino...




  
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