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Autore: _Atlas_    29/01/2019    2 recensioni
"Follia Stark al Cioccolato" pronunciò Tony a voce alta, avvicinandosi al cartellone e dando un'occhiata più attenta al gusto pubblicizzato, già compiaciuto del nome che avevano scelto. Il dolce era una fusione di cioccolato fondente e al latte affogato al Rum, arricchito con granella di cacao e soffici pezzi di pan di spagna. "È incredibile..." mormorò, percependo già l'acceso interesse delle sue papille gustative.
"Direi surreale" commentò Pepper, indecisa su come giudicare la loro scoperta.
[Pre-Avengers: Infinity War]
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Pepper Potts, Tony Stark/Iron Man
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Tentazioni (ir)resistibili






Una piacevole brezza marina accarezzava la superficie dell'oceano Pacifico, dando tregua all'afa estiva sulla Surfrider Beach di Malibu.
Tony e Pepper passeggiavano sul pontile godendosi la luce ambrata del tramonto e lasciando finalmente da parte gli impegni lavorativi. La settimana si era conclusa con il definitivo trasloco dalla Torre di New York e con una conferenza stampa sbrigativa per i presenti, ma che, poco dopo, aveva lasciato Pepper con un diamante sull'anulare e Tony con un gran sorriso sulle labbra.
Un sorriso che gli illuminava lo sguardo anche adesso che era protetto da paio di lenti scure e cercava di evitare quello curioso dei passanti con la speranza di non farsi riconoscere.
"Hai più sentito Peter?" ruppe il silenzio Pepper, appoggiandosi un po' di più a lui.
"Solo quaranta volte da quando ha mandato a monte la conferenza stampa, ci credi?"
"E' un buon traguardo, considerando che sono passati solo sei giorni" disse senza trattenere un sorriso, "Dovremmo invitarlo" propose poi.
Tony sgranò gli occhi dietro i suoi Ray-Ban a specchio,"Chi? Peter? A casa nostra?"
"Perchè no? Sono sicura che accetterebbe."
"Sì, è proprio questo il problema" chiarì Tony con un gesto secco della mano, già immaginandosi l'iperattività del ragazzo non appena avrebbe ricevuto l'invito.
Pepper lo colpì scherzosamente sul braccio, "Non sei credibile, si vede benissimo che ci tieni."
Tony incassò il colpo, chiedendosi se davvero quello fosse un fatto così evidente, senza riuscire però a trovare una risposta per smentirla. Per fortuna il suo sguardo captò in quel momento qualcosa che gli fece dimenticare all'istante la loro discussione.
"Non ci credo" mormorò interrompendo la camminata e costringendo Pepper a guardare nella sua stessa direzione. Ciò che videro li lasciò interdetti: un cartellone pubblicitario di una gelateria invitava a provare i nuovissimi e golosissimi gusti creati in onore delle celebrità più influenti negli Stati Uniti.
I nomi di Beyoncé, Oprah Winfrey e persino Donald Trump spiccavano in mezzo a un'altra decina di volti popolari, ma, inutile dirlo, a occupare l'intera facciata del manifesto era proprio il viso sgarciante di Tony Stark.
"Follia Stark al Cioccolato" pronunciò Tony a voce alta, avvicinandosi al cartellone e dando un'occhiata più attenta al gusto pubblicizzato, già compiaciuto del nome che avevano scelto. Il dolce era una fusione di cioccolato fondente e al latte affogato al Rum, arricchito con granella di cacao e soffici pezzi di pan di spagna. "È incredibile..." mormorò, percependo già l'acceso interesse delle sue papille gustative.
"Direi surreale" commentò Pepper, indecisa su come giudicare la loro scoperta.
"Hanno seriamente messo il mio nome a un gelato?!"
"Così sembrerebbe."
"Ne sono lusingato. Devo assaggiarlo subito" stabilì Tony già pronto ad entrare nella gelateria.
"Cosa? Aspetta" lo bloccò Pepper, memore di un certo patto che avevano stretto appena quattro giorni prima e trattenendolo dalla giacca, "Tony?"
"Che c'è?" chiese quello tornando sui suoi passi e guardandola dubbioso.
"Avevi promesso" gli ricordò lei.
"Davvero? Che cosa?"
Di fronte a quell'evidente tentativo di raggirarla, Pepper alzò le sopracciglia fino a quasi farle sparire dietro la frangetta, "Come che cosa? Hai passato una mattinata intera a svuotare il fri-"
"Uh guarda, c'è anche la Spaccatella Hulk" la interruppe l'uomo, ignorandola platealmente e tornando a spulciare l'elenco dei nuovi gelati. "Scommetto che avranno anche i ghiaccioli a forma di stella, da qualche parte. Non che ne proverei mai uno, intendiamoci."
Pepper sbuffò, cercando di ottenere di nuovo la sua attenzione, "Tony, hai giurato che avresti eliminato i..." provò a dire, ma l'uomo la interruppe ancora.
"Alt. Non ho giurato, ho solo espresso ad alta voce quella che considererei più una mia aspirazione" scandì con vigore.
"Un'aspirazione per la quale mi hai costretta a intervenire nel caso ti avessi visto sgarrare" precisò la donna.
"Era un invito, non una costrizione. Dovresti scegliere con più attenzione i termini che utilizzi" ribattè Tony scrollando le spalle, del tutto sicuro della propria posizione sull'argomento.
Pepper assottigliò gli occhi fino a ridurli a due piccole fessure,"Sai cosa?" gli disse, "Fai come ti pare, io non ne voglio più sapere niente. E non provare a trascinarmi di nuovo in questa storia" concluse perentoria.
"Bene, affare fatto" accettò l'accordo Tony, girando i tacchi e avvicinandosi all'entrata della gelateria.
Il petto gli si gonfiò d'orgoglio e fu costretto a deglutire a vuoto quando dal locale vide uscire alcuni ragazzi intenti a gustare una coppa colma di Follia Stark al Cioccolato.
Intercettò lo sguardo remissivo di Pepper sul riflesso della porta d'ingresso e la guardò colpevole, rallentando il passo verso la gelateria.
"Dai, Pep, è solo un gelato!" le sussurrò lamentoso.
"E ieri era solo un frullato" replicò la donna, ricordandogli che stava per sgarrare una seconda volta nel giro di appena quattro giorni. "Domani cosa sarà?"
Tony allora frenò del tutto la camminata, per poi voltarsi e tornare da lei con tutto il peso dei suoi sensi di colpa, ma anche con l'inconfondibile espressione da cane bastonato a incorniciargli il volto.
"Tesoro, quel gelato porta il mio nome" le disse imbronciato ma seguendo una certa logica, "Farei un torto a me stesso se non lo assaggiassi!"
A quelle parole Pepper scosse la testa con evidente rassegnazione, prima di cedere e infine dargliela vinta per l'ennesima volta in diciotto anni.
"Sei esasperante" gli disse prima di tornare seria, puntandogli un indice contro con fare minaccioso, "Se sentirò un solo lamento la prossima volta che..."
"Ssstt, abbassa la voce" la fermò Tony abbassandole il dito e guardandosi intorno con aria circospetta, "Senti, provo questo e poi la smetto. Da domani dieta ferrea, lo giuro" le disse recuperando subito il buon umore. Per rassicurarla, si arrischiò a darle un breve bacio sulle labbra, lasciandola prontamente senza modo di ribattere. "Tu che gelato vuoi? Fragola?" le chiese poi a suo rischio e pericolo.
Pepper sollevò un sopracciglio e finse una risata, prima di tornare serissima.
"... Spaccatella." precisò poco dopo, prendendosi a sua volta una piccola vittoria.
"Traditrice."



Quattro giorni prima...

Pepper entrò in cucina insospettita dallo strano armeggiare di Tony, che quella mattina si era svegliato insolitamente taciturno e sfuggente. Rimase perplessa per più di un istante quando lo trovò di fronte al frigorifero con espressione concentrata e una fila di alimenti messi da parte sul bancone.
"Che stai facendo?" chiese con curiosità.
Tony sussultò brevemente e le volse un'occhiata distratta. "Mi libero del nemico, non si vede?" le indicò con la mano.
Pepper passò in rassegna il cibo che aveva messo da parte e alzò entrambe le sopracciglia, "Ah. E il nemico sarebbe il cartone del latte?"
"Esatto. Ma non è l'unico, come puoi constatare."
"Uh, il cartone del latte e l'esercito di formaggi al suo seguito?" chiese la donna riconoscendo una o due marche francesi.
"Proprio così, ma non farlo sembrare un nuovo film su Indiana Jones, sto cercando di impegnarmi sul serio" replicò Tony mettendo da parte una confezione di cheddar.
"Si può sapere perchè stamattina te la sei presa col frigo?"
Tony sospirò pesantemente, dopodichè richiuse il frigorifero per guardarla negli occhi.
"Voglio eliminare i derivati del latte dalla mia dieta, d'accordo?" spiegò percependo qualche linea d'imbarazzo raggiungergli il volto.
Pepper lo guardò completamente attonita, "Eh? Cosa sarebbe, una nuova moda? Come quella volta del glutine?" domandò ricordando l'episiodio di circa sei anni prima.
"Quella volta ho esagerato", concordò Tony, "Ma è stato anni fa e poi soffrivo di attacchi di panico...ero giustificato" aggiunse seguendo una logica tutta sua.
"Oh, per favore" lo schernì infatti la donna.
"Davvero! Lo sanno tutti che il glutine aumenta lo stato di..." spiegò gesticolando, per poi lasciar cadere il discorso, "...non importa. Quello che voglio dire è che..."
"Ti sei fissato. Di nuovo" lo anticipò Pepper incrociando le braccia sotto il seno.
"No! Tesoro, andiamo, hai visto anche tu il risultato delle mie analisi, ed è giusto che prenda dei provvedimenti."
A quelle parole la donna sgranò del tutto gli occhi, "Oh, quindi è per la storia del colesterolo?" chiese retorica, "Tony, non è alto, lo ha detto anche il medico!"
"Ma ha anche detto che devo tenerlo sotto controllo, lo hai sentito" replicò l'uomo gesticolando con enfasi.
"Certo! Ma questo non vuol dire dichiarare improvvisamente guerra ai latticini."
"Sono il mio punto debole, lo sai" ammise infine, sospirando sconfitto.
"Basterebbe avere un po' più di autocontrollo."
Tony si grattò nervosamente la nuca, consapevole di dover portare la conversazione anche su un altro territorio.
"Uh, sì, a proposito di questo...ti andrebbe di, insomma, darmi una mano? A gestire l'autocontrollo, intendo" le propose con una certa agitazione.
"Sarebbe a dire?" chiese Pepper scrutandolo attentamente.
"Nulla di troppo complicato. Dovresti ricordarmi di questo giuramento solenne ogni volta che mi avvicinerò a un formaggio o a...non so, un qualsiasi derivato del latte. Cioè, devi proprio obbligarmi a non..." spiegò aumentando la velocità nei suoi gesti "Capito?"
La donna sospirò di rimando e lo guardò scettica, "Tu pensi davvero che funzionerebbe?"
"Sai essere molto spaventosa, a volte."
L'espressione di Pepper mutò lentamente, fino a stabilirsi in una colma di rassegnazione e di molta, infinita pazienza. "A volte mi chiedo perchè continuo a darti retta."
"Perchè sei incapace di resistermi, suppongo. Hai persino accettato di sposarmi" le fece notare Tony con astuzia.
"Sono ancora in tempo per ritrattare" frenò il suo entusiasmo lei.
"Visto? Sei perfida, ma ti amo anche per questo", mormorò quindi prima di baciarla brevemente e avvolgerle le braccia intorno alla vita. "Allora, mi sarai d'aiuto o devo inginocchiarmi anche questa volta?"
"Ho alternative?"
"Direi di no."
"Lo immaginavo" concluse Pepper con un lieve sospiro, "Ti aiuterò" disse poi, " ma tu dovrai darmi retta e intendo davvero. Intesi?"
Tony sfoderò un sorriso trionfante e la baciò di nuovo, "Intesi. Grazie Pep."





NdA
Cosa avete appena letto? Una grandissima stronzata sciocchezza, esatto.
Potete trovare la causa di tutto ciò al minuto 2:03 di questo video https://www.youtube.com/watch?v=l-GNnF9HsW0, che non è altro che uno spezzone di Infinity War che ho in testa da mesi e sul quale solo adesso mi sono decisa a scrivere qualcosa :')
La frase sul glutine è invece un riferimento a una scena di Iron Man 3, quella in cui Jarvis ricorda a Tony cos'ha mangiato a colazione (waffles senza glutine, appunto), e che mi sono presa la libertà di interpretare come manifestazione dell'ennesima fissa del mio genietto preferito. Tutto il resto è noia una grandissima svarionata della sottoscritta.
Spero che vi abbia fatto ridere almeno un po', scriverla è stato esilarante :'D

Alla prossima,

_Atlas_
   
 
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