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Autore: incommensurabilmente    31/01/2019    1 recensioni
Io li condanno, quei deboli che non hanno voluto vedere, che si sono comodamente stesi sul divano vellutato della religione che schiaccia ogni speranza per l'umanità di andare avanti.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non lasciate vincere l'ignoranza, fidatevi dei vostri occhi e della vostra curiosità. Di quella curiosità che ha spinto l'uomo a guardare il cielo e a cercare qualcosa oltre quelle stelle, una verità. A cercare una ragione per il calore del fuoco ed un perché allo scorrere del tempo. 
Fidatevi della Scienza e del tempo perché è proprio in quel tempo che l'uomo si è elevato sopra gli animali, liberandosi di ogni brutalità. 
La mente è ancora un grande mistero e per necessità, forse per bisogno, si è creata un interlocutore, questa "persona" immaginaria ha avuto molti nomi durante la storia ed ha sempre frenato i passi meravigliosi della scienza, otturato l'occhio dei curiosi. 
Io li condanno, quei deboli che non hanno voluto vedere, che si sono comodamente stesi sul divano vellutato della religione che schiaccia ogni speranza per l'umanità di andare avanti. 
Condanno coloro che agiscono per timore di dio... un dio che non hanno mai veduto ne sentito, li condanno per la loro stupidità e per la tremenda banalità con cui onorano il respiro ed il battito dato da madre natura. 
Quali dolci bugie hanno reso molti tuoi figli cechi, quali stupide parole rincuoranti devono aver sentito, quali sentimenti devono averli spinti ad arrendersi. 
Non saprei... davvero, mi imbarazza pensare di far parte della loro stessa "specie"... ma io sarò diverso, ho chinato il capo al cospetto di un grande occhio ancora non chiuso, che cerca risposte, il mio respiro per ogni nuovo battito di ciglia a lubrificarle...la mia vita avrà il suo peso sulla bilancia del mondo, fosse anche solo un granello di polvere nel deserto. 
Sono uno dei tanti che ancora vede, madre. 
Ave, Gea, morituri te salutant.
  
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