:-Non parlare,Potter.-
La voce di Piton lo fece rabbrividire. Si voltò lentamente e scorse il volto impassibile del suo insegnante più odiato.
Gli puntava la bacchetta al lato della tempia,gli occhi neri come due pozzi senza fine.
Severus Piton. Stava per caso aiutando i Mangiamorte?La domanda tormentava Harry così come lo tormentava il pensiero di Silente lì su da solo a fronteggiare tutti quei Mangiamorte.
Tra di loro,Bellatrix Lestrange,la donna che aveva assassinato Sirius.
Provò un moto di rabbia che riuscì a frenare,pensando che ne sarebbe valsa della vita del Preside. Il sorriso deformato sul volto dei Mangiamorte era letteralmente disgustoso;lo stomaco di Harry fece una capriola. Ascoltò attentamente, da sotto il rifugio,i discorsi tra loro e Silente.
:-Allora,vecchio bacucco,hai paura adesso?- Il Preside rispose con molta calma,a differenza di Harry che voleva prendere a pugni il tizio che aveva chiamato Silente in quel modo.
:-Perchè dovrei,Greyback?- Il lupo mannaro rise,e il suo puzzo parve diffondersi ancora di più nella stanza.
:-Stai per morire,se non te ne sei accorto.- E rise ancora di più,divertitissimo. Silente sorrise gentilmente.
:-Sì che me ne sono reso conto. Ma non sarà Draco ad uccidermi.- A queste parole,il volto di Bellatrix diventò di granito. Si rivolse a Draco con un tono duro che non ammetteva repliche.
:-Fallo.-
Harry vide la mano di Draco tremare. No,pensò,non ne ha il coraggio. Non è arrivato così in basso.. Il biondo continuava a tremare. Poi Harry si accorse di un particolare. Non sentiva più la pressione della bacchetta di Piton al lato della tempia.
Si voltò e non lo vide.
Allora ebbe un terribile presentimento. Alzò lo sguardo e lo vide,il mantello nero fluttuare,mosso da un vento invisibile.
Guardo Silente negli occhi. Harry vi lesse qualcosa ma non ebbe il tempo di decifrarlo che Piton alzò la bacchetta in aria e la mosse,puntandola su Silente.
:-Avada Kedavra.- E Silente cadde,come la scia di vita che gli era stata portata via.
Harry rimase immobile;le grida e le feste dei Mangiamorte gli sembravano lontane anni luce. Silente. Silente era morto. Questo non era assolutamente possibile.
No,non poteva essere.
Uscì dal nascondiglio e si affacciò alla finestra. Da quell'altezza non vedeva nulla. Fu allora che la rabbia l'accecò: il pensiero di Silente morto gravava su di lui come il peso del mondo gravava sulle sue spalle.
Scese di sotto,saltando gli scalini a due,correndo come un pazzo,con un solo pensiero in testa:
Uccidere Severus Piton.
Seguì i Mangiamorte fino fuori il cancello della scuola.
:-Silente si fidava di lei!- Gridò,fuori di sé. Piton si voltò.
:-Potter.- Harry non badò a nulla. In quel momento,c'erano solo lui e Piton.
:-SECTUSEMPRA!- Ma Piton lo respinse senza problemi e lo mandò a terra. Piton si avvicinò.
:-Potter,tu hai osato usare l'incantesimo che ho creato contro di me?- Harry guardò la sua espressione e rimase basito.:-Sì,Potter,sono io il Principe Mezzosangue.- E se ne andò.
Harry poteva solo tornare indietro perchè il gruppo di Mangiamorte si era Smaterializzato.

Il corpo della scuola impediva ad Harry di vedere il corpo di Silente. Si fece largo a spintoni tra la folla e allora lo vide.
Si precipitò accanto a lui,e gli scostò i capelli dalla fronte. Silente.
Gli mise la mano sul petto,all'altezza del cuore.
E pianse.

Sulla lapide di marmo bianco,Harry doveva incidere delle parole.
Albus Silente...io continuerò il tuo compito,dovessi rischiare la mia stessa vita. Sei stato come un nonno per me,molto premuroso,a volte un po'enigmatico e spiazzante con i tuoi modi di fare.
Hai tracciato il tuo destino come volevi,sei stato il più grande mago di tutti i tempi. Il migliore. Hai affrontato la Morte. Noi ti ricorderemo per sempre. Per sempre. Nessuno sarà mai come te. Nessuno potrà mai eguagliarti nella tua grandezza e nella tua bontà,nessuno. So adesso che significa il tuo nome. Albus significa alba. L'alba di un giorno pieno d'amore,pace,serenità,perchè è questo ciò che dicevi "L'amore è tutto".
Al più grande Preside di tutti i tempi,