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Autore: iam_just_alittle_weird    12/02/2019    0 recensioni
dal testo:
-Tua madre ti ha regalato una corona? Perché? Che te ne fai? Secondo me la tua testolina ci sta tre volte.-
-Avevamo detto che non mi avresti più preso in giro per la mia testa piccola. Comunque...mia madre dice che lei non può indossarla perché, a quanto pare, sta bene solo a chi ha i capelli scuri. E lei è bionda.-
-Anche tu sei biondo. Anche più biondo di lei.-
-Oh Pansy, come farei senza di te...-
Ottenne una bella linguaccia. Restituì una bella linguaccia.
-Quindi ho pensato che la regalerò a mia moglie.-
-E se tua moglie sarà bionda?-
-Non voglio una moglie bionda, voglio essere io il biondo della coppia.-
-Scusa principessa...-
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo, Più contesti
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La corona di diamanti




Draco Malfoy e Pansy Parkinson sono molto legati. Alcuni direbbero, provando a presentare anche delle prove, che la loro relazione va ben oltre l'amicizia. Chi li conosce meglio sa però che i due hanno un rapporto quasi fraterno, ben lontano dalle insinuazioni di chi non ha nulla a che fare con loro.

Ma c'è stato un periodo in cui lo stesso Draco era convinto che avrebbe sposato l'amica.


Era una fredda giornata di inverno e due bimbetti di sette anni correvano nel grande e vuoto giardino di Villa Malfoy. La neve, che non smetteva di volteggiare dal cielo, aveva già ricoperto ogni cosa. I due giocavano con essa: si inseguivano lanciandosela e fingevano di essere un drago e un'avventuriera pronta a rubargli il tesoro.
Il gioco continuava ormai da un paio d'ore, quando una preoccupata Narcissa era uscita di corsa di casa e aveva invitato i due a rientrare per scaldarsi prima di cena.
Pansy si sarebbe infatti fermata per qualche giorno a casa Malfoy, mentre i suoi genitori erano in viaggio.
Narcissa, dopo aver dotato figlio e amichetta di tre strati di coperte ciascuno, si era appena dileguata per sistemare gli ultimi addobbi natalizi in camera di Draco (il che voleva dire una cosa come cento incantesimi di diverso tipo), quando Draco era riuscito a convincere Pansy, che, incredibile a dirsi, allora era molto molto molto più timida, ad intrufolarsi nella cabina armadio della madre.
Draco, facendo lo spaccone come al solito disse: -Visto che sei riuscita a sconfiggere il drago...e proprio non mi spiego come tu abbia fatto a colpirmi il sedere per dieci volte...ti farò vedere il mio tesoro.-
-Draco, sei lento: è ovvio che sia riuscita a colpirti.-
-Dai Pansy, non rovinare il momento.-
-Voi maschi proprio non sapete perdere.-
-Shhhh- sussurrò il Malfoy stizzito, aprendo un cassetto e tirandovi fuori una scatola nera con un bel fiocco argentato sopra.
Pansy, adesso incuriosita, faceva capolino dalle sue spalle.
-Cos'è?-
-È un regalo che mi ha fatto mia mamma.- affermava orgoglioso Draco, aprendo la scatola e mostrandole una delicata corona argentata con dei diamanti e degli smeraldi incastonati.
-Tua madre ti ha regalato una corona? Perché? Che te ne fai? Secondo me la tua testolina ci sta tre volte.-
-Avevamo detto che non mi avresti più preso in giro per la mia testa piccola.-
-Scusa scusa, tranquillo...-
-Dicevo. Mia mamma mi ha detto che è un cimelio di famiglia, apparteneva a sua sorella più grande...-
-Quella cattiva?-
-Non era cattiva.-
-Era strana.-
-Strana forse un po'...-
-Comunque...mia madre dice che lei non può indossarla perché, a quanto pare, sta bene solo a chi ha i capelli scuri. E lei è bionda.-
-Anche tu sei biondo. Anche più biondo di lei.-
-Oh Pansy, come farei senza di te...-
Ottenne una bella linguaccia. Restituì una bella linguaccia.
-Quindi ho pensato che la regalerò a mia moglie.-
-E se tua moglie sarà bionda?-
-Non voglio una moglie bionda, voglio essere io il biondo della coppia.-
-Scusa principessa...-
-Ti ricordo che 'sta volta ho fatto il drago.-
-Normalmente fai la principessa.-
-Non è vero.-
-Sì, certo...E quindi?-
-E quindi tu sarai mia moglie- annunciò tutto fiero.

Pansy alzò entrambe le sopracciglia: -Cheeeeeeee?-
-Sei perfetta per me. Siamo amici, sei una purosangue, sei bella, sei simpatica, mi vuoi bene...-
-Ti trovo stupido.-
-Non è vero.-
-Okay, non è vero. Ma Draco, io non voglio sposarti.-
-Perché?-un po' offeso.
-Perché non sono il tuo tipo, fidati.-
-Mmmmmmhhhh-
Fu così che Narcissa ritrovò suo figlio in lacrime, col naso colante  e con la sua corona in mano e la sua amica impanicata e in preda ai sensi di colpa.
Non le ci volle molto per rimetterli in sesto tutti e due: conosceva bene il suo fanciullo e la sua amichetta. In un attimo preparò il loro dolce preferito: la torta ripiena di fragole e ricoperta di cioccolato.


Otto anni dopo l'avvenuto, un preoccupatissimo Draco Malfoy piombava nella sala comune dei Serpeverde urlando che, se non avesse trovato Pansy Parkinson nel giro di due minuti, avrebbe fatto una strage.
Nella sala, già disordinata e rumorosa, scoppiò il caos più totale: le matricole correvano da una parte all'altra, recuperando le proprie cose e cercando di mettersi in salvo, mentre i ragazzi più grandi sogghignavano osservando il principino della casa andare fuori dai gangheri.
Solo una persona rimase impassibile: Pansy Parkinson, infatti, restava comodamente sdraiata sulla sua chaise longue (che si era guadagnata con unghie laccate di nero) e continuava a leggiucchiare svogliatamente il proprio libro. Sorrideva beffarda: Draco non poteva vederla dato che il divanetto era girato in verso opposto rispetto all'entrata. Aspettava che il biondo desse in escandescenze per manifestarsi.
Solo quando il compagno era arrivato a dare fuoco al mantello di Zabini e Nott che sghignazzavano, esordì con un annoiato: -Dimmi tutto, tesoro...-
-PANSY, PICCOLA STRONZETTA, TI HO CERCATO PER TUTTO IL FOTTUTO CASTELLO...-
-Draco, tesoro, non aspettarti alcun aiuto da me se mi parli così.-
-Aiuto? Chi ti ha chiesto aiuto?-
-Draco, ti conosco. Siediti qui.- indicandogli con dei colpetti il piccolissimo spazio tra lei e la fine della seduta.
-Come pensi che possa sedermi in quello spazio minuscolo?-
-Draco, il tuo sedere è più piccolo di quanto lo fosse una volta la tua testa.-
Draco alla fine l'aveva data vinta alla ragazza e si era seduto, molto scomodamente, accanto a lei.
-Ora dì tutto a mamma, tesoro.-
-Piantala, Pansy.-
-Sei proprio noioso.-
-Senti...-
-Verrò al ballo del ceppo con te ad una sola condizione.-
-Cosa? Che? Come?-
-Dai Draco, si capisce che la tua gayaggine repressa non può uscirne viva senza di me.-
-IO NON SONO...-
-Devi ammettere che sei gay e che ti piace Potter e che, se solo potessi, ci andresti con lui al ballo.-
-Pansy io...-
-Dillo che non sono il tuo tipo, dai...non vorrai ancora sposarmi come una volta...- disse ridendo.
-Piuttosto mi crucio le palle.-
-Ecco, appunto.-
-Okay, sono gay e mi piace Potter e tu non sai cosa gli...-
-No, Draco, e voglio continuare così. Volevo una confessione sulla tua sessualità non sui tuoi sogni più proibiti relativi a Potter.-
-...-
-...-
-Draco stai arrossendo. Oh Merlino. RAGAZZI HO FATTO ARROSSIRE DRACO MALFOY. ANZI NO È STATO POFHHHTTAGHHARR- Draco era comunque riuscito a mettere le mani sulla bocca di Pansy, prima che fosse troppo tardi.
Fu così che il biondo ammise all'amica e a se stesso i suoi sentimenti e, be', insomma, che questa non avrebbe mai portato la corona di sua madre.


Cinque anni dopo Draco si era ritrovato davanti a quella che una volta chiamava casa. Il maniero era molto diverso da come lo ricordava. Si presentava meno curato: i Malfoy non avevano più molto da ostentare, soprattutto dopo gli avvenimenti della Seconda Guerra Magica. Draco era nervoso, e non solo perché quel luogo ormai era stato rovinato da ricordi infelici.

Si era tranquillizzato solo quando una mano aveva stretto la sua.
Poi aveva camminato per il viale e aveva raggiunto la veranda. Aveva sbattuto il battente. Poco dopo gli occhi grigi di sua madre, che tanto ricordavano i suoi, erano apparsi dietro la porta socchiusa.
-Oh, Draco...sei tornato...-
-Ciao, mamma...- aveva detto esitando.
-Vieni dentro...stavo giusto servendo del tè a Pansy...vi eravate messi d'accordo per caso?-
-In realtà no...-
La donna intanto aveva aperto un po' di più la porta: -Uh, non sei solo...-, un veloce e dolce sorriso.
I tre avevano raggiunto il salotto, dove un esasperato Lucius Malfoy stava discutendo con Pansy sul miglior vestito da portare ad un colloquio di lavoro (-Insomma, signor Malfoy, non siamo più nel Medioevo!-). Non appena li avevano visti, però, si erano zittiti. Pansy aveva subito sorriso allusivamente, Lucius invece aveva squadrato il figlio prima di pronunciarsi.
-Vedo che finalmente ti sposerai.- guardando la fede al dito del figlio.
-Già...- aveva sussurrato Draco.
-Rilassati...- Pansy sorrideva gentilmente.
-Pansy...-
-È anche un buon partito, non c'è che dire...il Salvatore del Mondo Magico...- Lucius non era contentissimo, ma incredibilmente non aveva ancora ammazzato nessuno.
Narcissa, intanto, si era silenziosamente avvicinata a un cassettone e ne aveva tirato fuori una scatola nera con un nastro argentato.
-Finalmente posso consegnartela...- stava per dire al figlio.
-Ma, Signora Malfoy! Aveva detto l'avrebbe data a me...- aveva tentato di fermarla Pansy, scoppiando a ridere subito dopo.
-Pansy...- aveva sospirato Narcissa ,fingendosi esasperata e passando la scatola al figlio.
-Sai che Draco si impressiona facilmente per queste cose-
-Ma mamma...- Draco era stato interrotto da una risata collettiva, alla quale si era unito anche un timido Harry.
Dopo un tè e diverse chiacchierate più o meno imbarazzanti (insomma, Lucius ci teneva a sapere i ruoli dei due promessi sessualmente parlando...inutile dire che era rimasto un po' amareggiato dalla risposta...); Draco, Harry e Pansy si erano ritrovati a salutarsi sulla veranda.
-Potter, vedi di trattare bene il mio fanciullo. È estremamente delicato anche se si atteggia come un pavone.-
-Ci proverò, Parkinson.-
-Guardate che io sono qui.-
-Sì, tesorino di mamma...Comunque alla fine devo ammettere che avevi ragione. Ti sei trovata un mago dai capelli scuri, principessa. Proprio come volevi tu.-
-Pansy, mi chiedo perché non ti abbia ancora uccisa.-
-Perchè mi adori tesoro.- baciandogli una guancia, facendo lo stesso con Harry e smaterializzandosi.
 

Quella stessa sera, Draco Malfoy avrebbe posato delicatamente la corona in testa al proprio fidanzato prima di riempirlo di baci. Chissà come, la corona sarebbe poi stata ritrovata sotto il letto il mattino successivo, ovviamente, solo dopo una matta e disperatissima ricerca dei due ragazzi.

 

 

Spazio autrice:

Grazie a tutti quelli che sono riusciti ad arrivare fin qui, siete i miei eroi. Questa ff, ovviamente senza pretese, è nata in una chat Whatsapp, dopo che il_bosto_di_Lothlorien mi ha chiesto di trasformare in parole quell’idea che da un po’ mi frullava in testa. Così, per passare il tempo. Peccato che, oltre a liberarmi dal blocco dello scrittore che mi infastidiva da un po’, sia anche riuscito a convincermi a pubblicarla (Mannaggia a te! Sei proprio un Potty guastafeste!)

Sperando abbiate gradito almeno un po’ questa ff, che voleva essere tenera, ma anche serpeverde come la sua autrice, vi ringrazio ancora e vi invito a farmi sapere cosa ne pensate (anche le critiche sono ben accette, a patto che siano costruttive!)

Loony

   
 
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