Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: tonks17    19/07/2009    6 recensioni
"Che diamine, lui era James Potter, insomma! Non poteva fare così! Lui aveva tutte le ragazze che voleva, tutte! Tranne una. Ed era proprio l’unica che voleva. Perché in fondo sono sempre le cose più difficili quelle che ci attraggono di più… Basta, era ora di reagire. Ora di vivere." Una One-Shot che parla dell'inizio di una storia che, personalmente, adoro. Spero vi piaccia ^^
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Come Seta

Perché l’estate lo annoiava?

Era steso sul suo letto enorme e comodissimo, pensando a qualcosa di divertente da fare.

Pensate, gli era passata per la testa persino l’idea di fare i compiti! Era davvero messo male…

Quando mai James Potter si era annoiato? Quando mai James Potter non sapeva cosa fare per passare il tempo durante le vacanze estive?

Ma poi… era davvero questa la realtà? Non aveva nulla da fare, o non aveva voglia di fare niente?

Oppure era già impegnato…

Sì, era decisamente questa la realtà. Lui era occupato, o meglio, lo era la sua mente.

Precisamente era occupata da due occhi verdi, ma non di un verde normale, no. Era un verde unico.

Insomma, quando mai aveva visto degli occhi così? Quando mai era rimasto appiccicato ad uno sguardo del genere?

E poi quei capelli così rossi, così lucidi… chissà se erano anche così morbidi come sembravano…

Doveva scoprilo! Prima dell’inizio della scuola però… doveva scoprirlo subito.

Che diamine, lui era James Potter, insomma! Non poteva fare così! Lui aveva tutte le ragazze che voleva, tutte! Tranne una. Ed era proprio l’unica che voleva.

Perché in fondo sono sempre le cose più difficili quelle che ci attraggono di più…

Basta, era ora di reagire. Ora di vivere.

Doveva toccare quei capelli, doveva capire se erano morbidi come sembravano.

Insomma sì… quello era il pretesto…

Si alzò dal letto con uno scatto, spaventando la civetta color cioccolato che era appollaiata poco distante nella sua grande gabbia.

Scese le scale velocemente e si rivolse a suo padre, intento a leggere la Gazzetta su una poltrona nel salotto.

-Pa’ io esco…-

-E dove vai?- gli chiese suo padre preoccupato.

-A fare un giro… tranquillo torno per le cinque- lo rassicurò, e così dicendo afferrò la maniglia della porta di ingresso e uscì. Una volta in giardino si smaterializzò direttamente in quello strano parchetto babbano, quello in cui era stato tante volte, senza mai farsi vedere da lei. Lei che passava là i suoi pomeriggi. A fare cosa poi? A studiare…

Avanzò lentamente sull’erba secca e ingiallita e cercando di non farsi notare si andò a sedere su un’altalena.

Lily era di spalle, a una decina di metri da lui, stesa su una coperta a quadri sull’erba.

Rimase ad osservarla per un po’ di tempo, poi cominciò a spingersi con i piedi: magari lei lo avrebbe notato…

Era un’emozione incredibile per James stare lì e poterla osservare. Gli era mancata tantissimo. Non che a scuola si parlassero molto, anzi, non facevano altro che battibeccare ogni volta che se ne presentava l’occasione… ma in fondo quello era il loro modo di stare insieme, l’unico modo per parlarsi. C’era come una specie di tacito accordo.

Perché loro due erano James Potter e Lily Evans. Tutti sapevano che non potevano fare altro che litigare, quindi loro lo facevano, sempre.

James si spinse gli occhiali sul naso e si schiarì la voce.

Lily sentendolo alzò la testa di scatto dal libro, poi guardò oltre la sua spalla e spalancò gli occhi.

-Potter!- urlò, girandosi completamente.

-Ciao Evans, come stai?- le chiese James sorridendo, completamente indifferente del fatto che lei gli aveva urlato addosso.

-Potter, che ci fai qui?- chiese. Sembrava piuttosto preoccupata.

-Non avevo niente da fare, così sono uscito per fare un giro e… guarda te! Ti ho trovata!- ora anche James si era alzato in piedi, e la fissava, senza allontanarsi dalle altalene, con le mani nelle tasche dei pantaloni.

Lei dal canto suo era ancora immobile di fianco alla coperta, più sconcertata che mai.

-Come fai a sapere dove vivo?- gli chiese ansiosa.

“Forse”, pensò James, “pensa che la pedino… non sarebbe neanche una cattiva idea…”

-Ho le mie fonti…- le rispose lui con il suo solito tono, portandosi una mano ai capelli per spettinarli.

-Comunque…- continuò il moro, -…non hai ancora risposto alla mia domanda, Evans- le rammentò.

-Quale domanda?-

-Come stai, Evans?- le richiese.

Lei sentendo qual’era in effetti la domanda, parve ammorbidirsi un po’ e James, approfittando della situazione, fece qualche passo in avanti.

-Sto bene, e tu Potter?- chiese, con gentilezza calcolata.

James sorrise e rispose: -Chiamami pure James, Evans…ormai mi conosci da sei anni-

-Okay. Allora, come stai tu James?-

James finse una faccia sconsolata.

-Non molto bene in effetti…- disse con un lamento, scuotendo la testa.  Lily alzò gli occhi al cielo e sospirò.

-E posso sapere perché, di grazia?- domandò la rossa, sapendo che era quel che voleva sentirsi dire.

-Bè, se ti interessa…- disse James alzando le spalle.

-In realtà non mi interessa affatto-

-Sai Evans…- continuò James, facendo finta di non aver sentito l’ultima frase di Lily -…un dubbio mi assale da questa mattina…-

-Dimmelo, magari posso fare qualcosa- rispose Lily con tono sostenuto, incrociando le braccia al petto.

-Oh, sono certo che tu puoi fare qualcosa, altrimenti perché sarei venuto qui?-

-Perché non avevi niente da fare, lo hai detto tu- gli ricordò Lily vittoriosa.  James fece una smorfia: aveva sempre ragione lei.

-Dunque? Qual è questo tuo dubbio?- continuò Lily.

-Mi chiedevo… i tuoi capelli, sono davvero morbidi come sembrano?-chiese James esitante.

Lily alzò entrambe le sopracciglia, in un’espressione scettica, poi però sorrise, scuotendo la testa.

-Tu sei tutto scemo James!- constatò ridendo.

-Perché ridi? Io sono in difficoltà, con un dubbio che mi assilla e tu ridi?!- le chiese allargando le braccia. Ma Lily non lo ascoltava, stava ancora ridendo… e lui adorava quella risata. Era così pura, cristallina… gli faceva dimenticare tutto, persino Voldemort.

-Cioè tu… sei venuto… fin qui, per… per sapere se i miei capelli sono morbidi?- gli chiese Lily tra una risata e l’altra.

-Esatto- rispose lui, serio come non lo era mai stato, ormai a pochi centimetri da lei.

Sentendo il tono della sua voce anche Lily si fece subito seria e si schiarì la voce.

James si avvicinava sempre di più e Lily si stava seriamente preoccupando: che cosa voleva fare? E poi perché il cuore le stava martellando il petto in quel modo? Perché non riusciva a spiccicare una parola? Cosa le stava succedendo? Lei era Lily Evans! Non si faceva ammutolire da nessuno, tanto meno da James Potter! Dal borioso, arrogante, sbruffone e… meraviglio James Potter.

-Che stai…- biascicò, senza alcun risultato.

Lui stava allungando una mano verso il suo viso, a pochi centimetri. Lei era lì, che aspettava quel contatto con la sua pelle, lo desiderava, voleva sentirne il calore… ma quel contatto non arrivò.

I loro occhi erano incatenati, quando James spostò il suo sguardo un po’ più a destra, dove con le dita stringeva una ciocca di capelli del colore del fuoco, e la accarezzava dolcemente.

-Sì…sono proprio come sembrano…morbidi come la seta- sussurrò James, facendole venire i brividi.  Lily si morse il labbro inferiore, non sapendo cosa dire.

James la fisso negli occhi ancora per qualche secondo, imprimendosi nella memoria la giusta tonalità di quel verde, poi staccò frettolosamente la mano dalla ciocca di capelli e arretrò di un passo, sorridendole.

-Ci vediamo Evans…- disse piano, estraendo la bacchetta dalla tasca dei pantaloni.

-Chiamami Lily!- disse lei frettolosamente, per paura che lui si smaterializzasse prima di poterla sentire.

-Ok, allora… ci vediamo… Lily- le disse dolcemente. Dopodiché fece un giro su se stesso e sparì, lasciando a terra un meraviglioso giglio bianco. 

 

 

Angolo dell’autrice

Salve gente! Eggià, mi è tornata l’ispirazione! Ora l’unica cosa da fare è pregare che non se ne torni in vacanza! Per ora io la sfrutto, sperando che ne esca qualcosa di buono.
Questa shot, come sempre, mi è uscita dalla cervello [e dalla manina destra, soprattutto] inaspettatamente. E’ ambientata nell’estate tra il sesto e il settimo anno… e visto che sappiamo tutti che James e Lily si mettono insieme solo al settimo anno… mi è piaciuto immaginare [ancora] come tutto può essere cominciato… insomma, ditemi se non è stato un pomeriggio sprecato e se dovevo continuare a rileggere per la terza volta Harry Potter e il Calice di Fuoco! Ad ogni modo, spero che vi sia piaciuta! Un bacione a tutti quanti!

Vale

 

 

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: tonks17