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Autore: Red S i n n e r    19/07/2009    2 recensioni
Ride, rido.
Rido di me. Ride con me.
Ma io non rido con lei perchè lei ride di me.
Ritrovandomi stanca, senza aver mai avuto la forza di correre,
annaspando in un silenzio che sa di solitudine e che rimbomba nelle orecchie, come il suono che non esiste delle foglie che cadono.
{Perchè il vento stanca, non lo sai?}
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Falling in the autumn wind.

{'Cause the wind makes me tired}

Ripiegandomi nel mondo. Camminando nell'ombra per non disturbare, per non essere di troppo.
Essere di troppo in un mondo in cui tutto sembra buttato a caso, senza logica, senza raziocinio.
Un mondo illusorio che continua a girare portandomi con sé.
Ma chi gliel'ha mai chiesto?
io no. Io mai.
Accartocciandomi in un angolo, come una carta sporca. Come un foglio inutile e inservibile.
Difettosa per antonomasia.
Costringendomi a sentire cose che non vorrei nemmeno vedere … Questo mondo si burla di me ridendo istericamente alle mie spalle.
Ho paura, il mondo mi insegue. Gira, vortica, non si ferma mai. Ho paura.
Vivendo tra le luci di un destino morente, trascinata da un buco che non si ferma.
Cadendo si perde ogni cosa, cadendo nulla ha più importanza.
E non è mai abbastanza, quello che si è, quello che si cerca d'essere.
Non è mai fottutamente abbastanza.
Io non sono abbastanza. Non sono sufficiente.
Vengo scartata, vengo gettata. Ho paura d'essere dimenticata.
Rifugiandomi in un silenzio ostinato, ridendo quando si dovrebbe piangere. Fingendo fino a ferirsi, fino a cancellare ciò che si è.
E la domanda sorge spontanea: Sono mai stata?
La risposta non si trova, fugge e ruota in questo mondo senza senso.
E' triste, è tutto così triste. Rimanere fermi aspettando qualcosa mentre il mondo vortica in fretta, così maledettamente indifferente.
Fingendo di essere come la folla ,che annaspando, corre una corsa a cui non voglio partecipare.
Fingendo d'essere, fingendo di ridere, fingendo di vivere.
E le foglie cadono d'autunno, non lo sapevi?
Com'è dolce la loro caduta. Com'è debole la loro resistenza.
Vogliono cadere, vogliono lasciarsi scivolare. Vogliono morire.
Sferzata da un vento perennemente freddo, restando immobile, piangendo lacrime invisibili che si scontrano con un sorriso falsamente vero.
A nessuno interessa, a nessuno interessa quante foglie cadano. In realtà non le vede nessuno.
Non  vede nessuno. Nessuno vede nulla. A nessuno interessa, perchè non si è mai abbastanza.
E le foglie sono nessuno a cui nessuno interessa perchè mai una volta sono state abbastanza.
Ma cosa c'entra? A chi importa?
A chi importa essere una foglia?
Tutti vogliono essere un ramo, e tutti corrono cercando d'essere pronti.
Non vogliono perdere tempo senza sapere che il tempo li ha lasciati perdere.
Vogliono essere rami. Quanto egoismo, quanto arrivismo.
Mi ferisce. L'egoismo, mi ferisce.
Tutti vogliono, tutti pretendono, tutti hanno. Ma nessuno desidera, nessuno chiede, nessuno è.
E le foglie cadono d'autunno, ma a volte anche i rami cadono, non lo sapevi?
Rinchiusa in una prigione di falsa strafottenza, osservando il mondo da gabbie roventi.
Le lacrime cadono di notte, per non disturbare, e i singhiozzi si disperdono in un silenzio rarefatto.
E la risata. la risata si crea, dopo le lacrime spunta prorompente.
Ride, rido.
Rido di me. Ride con me.  Ma io non rido con lei perchè lei ride di me.
Ed ho paura, paura di non lasciare traccia, di non lasciare traccia nemmeno in me stessa.
Vivendo di emozioni riflesse che non ho mai richiesto, vivendo una vita che perde importanza e consistenza, perchè non si è mai abbastanza per sconfigere il vento.
Il vento che nessuno vede perchè a nessuno importa.
E tornerà l'autunno, non lo sai?
Sferzata da un vento che non vuole uccidere, ma che vuole distruggere.
Vivendo a metà tra presente e follia, facendo fatica. Facendo fatica anche a respirare.
Il fiato, infatti,  manca e il cuore perde colpi. Il singhiozzo si strozza tra labbra pateticamente serrate.
E le lacrime, lacrime cadranno nel vuoto perdendosi in echi vuoti e simili che si dovrebbero dimenticare.
E quanto vuoto, quanto silenzio!
Ritrovandomi stanca, senza aver mai avuto la forza di correre, annaspando in un silenzio che sa di solitudine e che rimbomba nelle orecchie, come il suono che non esiste delle foglie che cadono.
{Perchè il vento stanca, non lo sai?}

Ma a me l'autunno è sempre piaciuto.
...

Note della Red: *si guarda intorno furtiva* 
Tecnicamente sono agitata. XD Non solo è la prima volta che approdo qui, tra voi scrittori nonsense, ma è anche la prima volta che abbandono il caro fandom degli anime/manga. *si asciuga lacrima di commozione*
Non so bene che dire, né cosa dovrei aggiungere. E' semplicemente un piccolo sfogo nonsense uscito ieri sera sulla pagina di NVU, nulla di che e nulla più di questo.
E' me, è veramente tanto me.

Alla prossima! {Se mai ci sarà. XD}

Red

   
 
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