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Autore: KishiVonP    19/07/2009    0 recensioni
Questa fanfiction fa parte di una trilogia riguardante i modi differenti per affrontare una delusione amorosa. Una canzone per dire addio rappresenta la rabbia,la furia dell'abbandonato,la voglia di vendetta.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una canzone per dire addio.

Una canzone per dire addio.
Una cazzo di canzone per dimenticare.
Una canzone arrabbiata, piena di odio e rancore.
Se esistesse una canzone così sono sicura che la starei cantando in questo momento.
Se esistesse una canzone così sono certa che descriverebbe alla perfezione il mio stato d’animo negli ultimi mesi.
Sono di nuovo sola. Come un cane sull’autostrada.
Ma stavolta non è colpa della mia irascibilità, della mia superbia, della mia testardaggine, del fatto che bevo troppo, del fatto che sono troppo libertina.
No, stavolta non è come le altre.
Stavolta è colpa sua.
Non piangerò un’altra volta.
Lui è l’errore.
Ha sbagliato a pensare che io fossi come le altre. Non mi arrogo il diritto di sentirmi superiore agli altri, per questa volta.
Noi non siamo tutte così, sai?
Per quanto possa essere difficile pensarlo, io potevo cambiarti.
Odio il fatto che lui mi tema.
Odio il fatto che lui non creda in me.
Odio il fatto che lui si senta vittima di tutto il male del mondo. Ti credi vittima, in realtà sei carnefice.
Hai ucciso l’amore che avevo per te, lo hai massacrato con le tue bugie e l’hai finito con il tuo vittimismo inutile.
Ti odio, ti detesto con una forza che prima non avevo.
Mi hai aiutato a crescere, hai portato via una parte di me che ancora credeva nei sentimenti.
Strappando via quella parte imperfetta e vulnerabile mi hai reso solo più forte.
Strappando via quella cancrena mi hai reso una persona migliore.
Insensibile vuol dire forte.
E’ la tua scelta ad essere sbagliata. E’ la tua scelta ad essere dettata dalla paura e dai pregiudizi.
E’ la tua scelta che non ha un senso.
Non mi hai nemmeno interpellato.
Non hai avuto nemmeno il coraggio di dirmi “basta” guardandomi in questi occhi che tanto adoravi.
Hai voluto solo scaricare su di me tutte le tue frustrazioni e le tue insicurezze.
Dovresti solo ringraziarmi per averti amato così tanto, pur sapendo benissimo che persona sei.
Me lo dicevano che sei bastardo, me lo dicevano che sei problematico.
Ma io accecata da non so quali sentimenti e piena di buona volontà e speranza ignoravo quelle stronzate.
Mi hai fatto aprire gli occhi.
C’è un’ultima cosa che però voglio dirti.
Mi preoccupa anche il fatto di odiarti.
Il fatto di amarti o odiarti suscita comunque in me un sentimento nei tuoi confronti, che non posso cancellare.
Non posso cancellare te.
Non riesco ad essere superiore e ad ignorarti. Non sono più serena con me stessa.
Odio o amore non fa differenza. Ti penso ancora ed è questo che conta.
  
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