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Autore: Fiore di Giada    17/02/2019    0 recensioni
– Ho ancora voglia di festeggiare. Te la senti? – chiese, un sorriso furbo sui lineamenti duri.
Un lampo ironico brillò nelle iridi del lottatore italiano.
– Sì, certo. Sono sempre pronto. – rispose.
Miguel sorrise e, con un gesto deciso, spense la luce.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Vulcano Rosso, accompagnato da Miguel, entrò nella camera d’albergo.

E’ stata una splendida festa. La discoteca era splendida.– mormorò l’italiano, un sorriso sulle labbra sottili. Da tanto, troppo tempo, non provava una sensazione di pace e serenità.

Gli sembrava di essere risorto a nuova vita.

Miguel, con mano ferma, gli strinse i fianchi e appoggiò le labbra sul suo collo.

A cosa pensi? – domandò con voce roca.

Il guerriero italiano rabbrividì. Quattro anni fa, aveva creduto di non potere amare nessun altro, dopo la morte orribile della sua fidanzata.

Credeva che la sua vita fosse priva di scopo.

Durante un viaggio in Portogallo, aveva conosciuto Miguel Caballero Rojo.

Non avrebbe mai pensato che quello spagnolo, così ruvido e scostante, potesse aiutarlo a riprendersi dal dolore per la morte di Flora. E invece così era stato. Un desiderio sempre crescente si era impadronito di entrambi.

E lui trovava soddisfazione nella reciprocità della loro passione.

Penso a come ci siamo conosciuti… – dichiarò e chiuse gli occhi. Quelle mani, tanto forti e decise, accendevano il suo corpo di desiderio.

Miguel accennò ad un sorriso e continuò a baciarlo sul collo. Già, si erano conosciuti in un modo improbabile.

Lui, Teodoro Leone, conosciuto come Vulcano Rosso, l’aveva accusato del furto di un suo prezioso gioiello e, per questo, si erano affrontati in una rissa terribile.

All’inizio, si erano odiati, ma, chiarito l’equivoco, si erano avvicinati.

E poi erano diventati amanti.

Le sue mani, sicure, scesero sui fianchi dell’altro. Aveva creduto che Teodoro fosse un ricco sfaccendato, simile ai suoi odiati genitori, ma anche lui aveva sopportato una terrificante sofferenza.

Come lui aveva perduto sua sorella, Teodoro aveva perso la sua amata, per l’arbitrio di persone crudeli.

Oltre quella maschera sfaccendata, si celava un’anima ferita, simile alla sua.

E questo filo rosso li aveva stretti in un legame particolare, ma sincero.

Non si sarebbero mai separati.

Vulcano Rosso allargò le braccia e si lasciò cadere sul letto, presto seguito da Miguel.

Lo spagnolo lo strinse ancora più contro di sé e lo baciò sulle labbra.

Ho ancora voglia di festeggiare. Te la senti? – chiese, un sorriso furbo sui lineamenti duri.

Un lampo ironico brillò nelle iridi del lottatore italiano.

Sì, certo. Sono sempre pronto. – rispose.

Miguel sorrise e, con un gesto deciso, spense la luce.

   
 
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