Disclaimer: Dichiaro che i Queen non mi appartengo, appartengono solo a loro stessi, e che le cose descritte all'interno della fanfic sono di pura fantasia.
Ringraziamenti: Ringrazio la mia beta, evelyn80, grazie mille per l'aiuto cara amica.
Buona lettura.
Prologo
“Se
c'è anche Brian May io non vengo al matrimonio!”
sbuffò Roger
Taylor tentando così, inutilmente, di chiudere il discorso
mentre
usciva dal palazzo, le mani piene di pacchi e con il fiatone, e
tentando allo stesso tempo di parlare al cellulare con Freddie
Mercury, con il casino della città in sottofondo.
“Tesoro,
Brian deve esserci, è un ex membro dei Queen. Ha il suo
posto
d'onore, l'ho già chiamato” precisò
Freddie.
“Quello
stronzo. Lo sai che non lo sopporto!” disse Roger, salendo
sul
taxi.
Finalmente
al sicuro dal rischio di cadere a terra per il troppo peso da portare
e, sopratutto, in un luogo silenzioso, diede all'autista l'indirizzo
della sua destinazione. L'uomo annuì, mentre Roger
riprendeva a
parlare con Freddie che continuava a ciarlare dal cellulare.
“Perchè
avete litigato? Insomma così si sono sciolti i Queen. Non te
l'ho
mai chiesto, lo sai tesoro, ma ora... lo vorrei sapere.”
Alla
mente di Roger apparvero ricordi spiacevoli: delle labbra che si
univano in un bacio da ubriachi, una notte di sesso sbagliato con la
persona sbagliata e al momento sbagliato; Brian che era rimasto
immusonito... E anche il fatto che pure lui, non voleva più
parlare
allo stronzo - come ormai lo definiva - Brian May.
“No,
Freddie, è meglio di no. Altrimenti sarebbe tutto
più brutto e
cattivo, e non voglio darti troppa pena, più di quanto
già non me
ne faccia io stesso” sospirò piano.
L'ex
batterista dei Queen, che ora aveva un complesso suo, si
grattò i
capelli biondi e sentì Freddie sospirare.
“È
stata più o meno la stessa cosa che mi ha detto Brian,
quando gli ho
comunicato l'invito. Mi dispiace per tutte e due, però
chiarite per
favore: è meglio per tutti.”
“Non
credo che sia possibile, Freddie, mi dispiace. So che siamo stati la
causa della fine della band, ma non posso parlarci
nuovamente.”
“Beh,
ho capito: al mio matrimonio con Jim, vuoi due starete il
più
lontano possibile l'uno dall'altro, va bene?”
Roger
avvertì una nota di tristezza nella voce dell'amico, e si
sentì
una merda nel rispondere: “Sì, Freddie, grazie
mille e scusaci
entrambi.”
“Vi
voglio bene tesoro... però, vedi... quello sarà
il più bel giorno
della mia vita e lo voglio vivere con gli amici di sempre e in
allegria” aggiunse Freddie.
Roger
fece un sorrisetto: Freddie era sempre esagerato, figuriamoci per un
matrimonio.
Omosessuale, e per di più il suo...
Chissà
cosa aveva previsto.
“A
proposito, Freddie... E John?” domandò pensando
all'ultimo
componente dei Queen, che non sentiva da un bel po' di tempo e che
gli mancava sicuramente più di Brian.
“Lui
verrà. È stato il primo a cui l'ho detto, e mi ha
risposto che ci
sarà, costi quello che costi. Ha detto anche che pure lui
vorrebbe
che quel giorno vuoi due foste amici. Ah, si porta dietro Veronica e i
ragazzi. Anche Brian dovrebbe venire con Anita.”
Nell'udire
quel nome, a Roger sembrò che il suo cuore si spezzasse:
conosceva
tutto della vita di Brian dato che lo seguiva, non ricambiato, sui
social, eppure il fatto che si portasse appresso la donna che da un
anno era entrata nella sua vita gli faceva male.
Possibile
che tutto quello che riguardava l'ex amico lo dovesse far soffrire?
Sentì
appena la domanda di Freddie: “E tu, tesoro? Ti porti
qualcuno?”
“Vedo se riesco a convincere Sarina” fu la
risposta
sussurrata di Roger.
“Okay, Rog. È stato un piacere sentirti,
caro.”
“Anche
per me” ammise Roger. Chiuse la conversazione, rilassandosi
piano
sul sedile posteriore del taxi, mentre l'automobile sfrecciava via.
Avrebbe
rivisto Brian, il suo primo e ultimo amante, l'avrebbe rivisto dopo
tanto tempo. Erano passati due anni dall'ultima volta che aveva avuto
a che fare con lui - erano andati entrambi a una presentazione per
volere di Freddie – e nulla era cambiato: erano rimasti
sempre
freddi e lontani. Dieci, invece, gli anni trascorsi da quella
nottata terribile che aveva segnato il lento declino dei Queen.
Era
stato orribile abbandonare la band ma lui, Roger, non aveva potuto
farne a meno: non poteva continuare a suonare vicino a un uomo che
detestava e da cui veniva detestato cordialmente.
Così
aveva lasciato.
E poi aveva lasciato Brian e dopo era toccato a John,
e Freddie era rimasto solo.
Per
fortuna, Freddie Mercury era stato bravo a reinventarsi una carriera
e ora si esibiva come solista facendo comunque un sacco di soldi.
Anche Brian se la passava bene: dopo un periodo nero, in cui si era
fatto di droghe e di alcool, era andato a insegnare astrofisica
all'università. Le sue lezioni erano interessanti - forse
perché
tenute da un ex membro di una band famosa?- ed erano sempre piene di
studenti. John,
stando a quello che aveva capito Roger, si godeva la vita da
pensionato, comportandosi come se non fosse mai stato in una band
famosa anche se, allo stesso tempo, continuava a suonare con Freddie
e altri.
Nota.
Buon salve, sono tornata con una nuova cosa sui Queen sempre loro, i miei nuovi amori.
Se a qualcuno ha urtato leggere di Freddie e Jim vivi e vegeti e che si stanno per sposare, mi dispiace un sacco, ma mi faceva piacere vedere come Freddie in particolare modo, si sarebbe comportato con il "mondo moderno" e così è nata questa fanfic. Una cosa importante: l'aspetto fisico dei personaggi, me lo sono immaginato come se non fossero invecchiati (quindi niente capelli bianchi per Roger e Brian e niente di particolare per Jim e Freddie), ma me li immagino con un look comunque giovanile come in questa foto. Spero di non aver urtato la sensibiltà di nessuno.
Spero vi sia piaciuta e di leggervi nei commenti. (: