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Autore: Calcifer92    24/02/2019    0 recensioni
Storia ricorsiva che vede alle prese Will ed Eleanor, due giovani allenatori di pokémon fratello e sorella, con degli avvenimenti davvero particolari. Quali misteri si nascondono dietro alla fantomatica Villa del Crepuscolo?
Genere: Avventura, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga
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- Ehi Will, leggi il cartello: “La villa del crepuscolo”, cosa sarà mai? -
- Non ne ho idea Eleanor... il nome però mi incuriosisce, pensi che ci troveremo dei Pokémon rari? –
- Wow! Sarebbe fantastico! Ci andiamo? –
- Perché no? Se ci incamminiamo adesso arriveremo prima che faccia buio! –

L’arcata che faceva da ingresso alla vecchia villa era ornata da una splendida composizione di muschi e rampicanti, segno che l’uomo, da tempo, non metteva piede in quel posto. Diroccata, sembrava il luogo adatto per passare la notte dopo aver esplorato il posto, quando ad all’improvviso, una mano si posò sulla spalla dei due ragazzi, i quali avvertirono un brivido sinistro. Eleanor sobbalzò ed iniziò ad urlare spaventata e Will, terrorizzato più dalle grida della sorella che dalla mano sulla spalla, si voltò lentamente.

- Salve, cosa ci fate voi qui? –

Ad accoglierli era un ragazzo in canottiera e pantaloncini, scalzo, ed un simpatico Aipom che penzolava dalle sua testa.

- S-salve, il mio nome è Will, e lei è Eleanor. –

Quest’ultima, calmatasi, aggiunse:

- Siamo allenatori di Pokémon. –
- Anche io lo sono! Mi chiamo Sebastian, molto piacere. Sapete? Dicono che questa villa sia infestata dai fantasmi e che chiunque vi sia entrato non è mai più tornato indietro. Mi sono accampato qui per qualche giorno, di notte si sentono delle strane urla immonde provenire dall’interno… –

Aipom intanto enfatizzava le parole del suo allenatore con delle smorfie, imitando improbabili fantasmi.

- Infestata? –
- Venite nella mia base, parliamone davanti ad una ciotola di ramen. –

La sua base era improvvisata all’interno di una grossa botte di legno con un’apertura sul lato. Il vigneto dietro la villa in passato doveva essere stato ben curato. L’autunno aveva imbrunito e fatto cadere la maggior parte delle foglie, tutto ciò, abbinato ai colori del tramonto appariva molto suggestivo. Qua e là erano disseminate alcune botti con dei rubinetti dai quali sgorgava dell’acqua, dovevano essere servite in passato per raccogliere l’acqua piovana.

- E’ potabile sai? –

La schiena di Will fu percorsa da un brivido. Si chiese se Sebastian spuntasse sempre così all’improvviso.
Will rimase un po’ lì a riflettere sulle stranezze di quel luogo e a giocare con il suo Bulbasaur, mentre Eleanor aiutava Sebastian a preparare la cena.
 

[…]



Charmander ansimava e tremava come una fogliolina. La sua fiamma stava per spegnersi, quando gridò svegliando tutti, i quali, con grande sorpresa si accorsero che faceva troppo freddo per la stagione in cui erano. La neve era entrata anche dentro la Base. Fuori, un luminoso manto bianco rifletteva la luce delle stelle. Sebastian ed Aipom non erano lì, così Will ed Eleanor decisero di andare a controllare se fossero andati alla villa. Non potevano di certo rimanere lì a congelare.

All’interno era buio pesto, l’atmosfera lugubre e il rumore della bufera che imperversava fuori rendeva tutto più inquietante. Una figura fluttuante di colore bianco, senza una forma precisa passò davanti agli occhi dei due, catturando l’attenzione di Will, che cominciò a seguirla come ipnotizzato.

- Will! Dove vai? Ho paura! … Will!!! –

Improvvisamente una mano si poggiò sulla schiena di Eleanor.

- S-Sebastian? Sei tu? -

La figura fluttuante stava assumendo sempre più la forma di un Pokémon. Dopo aver attraversato una sala da pranzo con una lunga tavola apparecchiata, si stava dirigendo verso una scala che probabilmente conduceva alle cantine, da cui proveniva un forte odore di vino. Bulbasaur, che aveva seguito il suo allenatore, colpì quest’ultimo con il suo corpo facendolo andare a sbattere contro una parete, il che servì a fargli riprendere coscienza.

- Ohi che botta… eppure ero sicuro che fosse… Bulbasaur? Che… che ti sta succedendo? -

Il Pokémon di Will stava cambiando lentamente colore, passando da un verde vivido ad uno più cupo, come se stesse marcendo.

- Non dirmi che ti stai evolvendo? Da quando si evolvono così i Bulbasaur? –

Un sorriso malinconico, ma allo stesso tempo malefico si dipinse sul volto del Pokémon, che si avvicinava al suo allenatore per azzannargli il braccio con affilati canini. Will scappò via di corsa cercando l’uscita. Riusciva ancora a muovere il braccio, ma non lo sentiva più; era diventato dello stesso colore di Bulbasaur.

- Eleanor! Andiamocene via, subito! Questo posto mette i brividi! –
Sua sorella non rispondeva. Will le mise una mano sulla spalla per scuoterla, ma quando essa si voltò il suo volto era scomparso. Will si allontanò impaurito.

- Tu non sei Eleanor, vero? –

Quando si accorse di Charmander capì che aveva torto. La sua coda era completamente spenta e aveva un occhio cavo. Il colorito era simile a quello di Bulbasaur, con qualche sfumatura di rosso. Anche lui aveva dei canini affilati traboccanti di sangue.

- Sebastian! Cos’è questo posto? Che sta succedendo? –

La reazione di Will fu spontanea quando sentì la solita mano posarsi sulla spalla, ma l’allenatore, che sembrava l’unico a non essere stato ancora mutilato o sfigurato, si mosse all’indietro di qualche passo, fluttuando, mentre il suo Aipom, balzò sulla testa di Will. Il Pokémon, sogghignava maleficamente con quella sua bocca spalancata e i suoi occhi rosso scarlatto, sanguinavano dalle orbite, sembrava quasi prendersi gioco del povero allenatore che cercava di liberarsi di lui.

Il volto di Sebastian svanì improvvisamente davanti agli occhi di Will, quando se lo sfilò via come se fosse una maschera, lasciando polverizzare il suo corpo. Uno Yamask si materializzò: fu svelata così la causa di tutti quegli strani fenomeni. Subito dopo un brivido freddo pervase la schiena di Will. Svenne. A provocarlo fu lo stesso Pokémon che lo stava conducendo nelle cantine: un Froslass.
 

[…]



Quando Will riprese i sensi era disteso su un prato, in una radura nel bel mezzo di una foresta, dove era piantata la sua tenda. Sua sorella era seduta su un ceppo lì vicino e si avvicinò a lui quando si accorse che si era svegliato.

- Ehi, fratellino! Ho sentito che qui vicino c’è una Villa infestata dai fantasmi, perché dopo non andiamo a dare un’occhiata? –
  
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