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Autore: Slayer87    20/07/2009    3 recensioni
“Ginny. Te lo dico una volta per tutte. È finita!”
“No, Harry… non puoi…”

Ma Potter si era già Smaterializzato.
La Coppia del Secolo, come l’aveva soprannominata la Gazzetta del Profeta, era scoppiata.
Genere: Generale, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry, Harry/Ginny
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Happy Birthday Serie'
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Titolo: A volte ritornano
Autore: Slayer87
Beta: Fanny
Pairing: Harry/Ginny Harry/Draco
Rating: Pg13
Warning: What if? Commedia
Word Count: 1385 parole (Word)
Note: scritta per il contest del forum collection of star light “Ex”. La traccia della storia era: “Distruggete sadicamente una coppia creata dalla Rowling e divertitevi a far impazzire uno dei due, che non riesce a darsi pace trovando mille modi per tormentare l'altro.
Obbligatoria la presenza di minimo 3 citazioni estrapolate da uno stesso film.” Il film scelto è “Harry Potter e la Camera dei Segreti” e le citazioni sono state sottolineate per renderle evidenti.

Dedicata a Lostris87 per il suo compleanno!!! Era sabato, ma i risultati non erano ancora usciti! Spero ti sia piaciuta. Un bacio. Slayer

 

A volte ritornano

“Ginny. Te lo dico una volta per tutte. È finita!”
“No, Harry… non puoi…”

Ma Potter si era già Smaterializzato.
La Coppia del Secolo, come l’aveva soprannominata la Gazzetta del Profeta, era scoppiata.

~H~G~D~

Erano passate due settimane da quando Harry aveva lasciato Ginny. La sua non era stata di certo una decisione facile. Voleva bene alla più piccola di casa Weasley, un bene dell’anima, ma c’era qualcosa che mancava. Non sapeva nemmeno lui come spiegarlo, semplicemente lo sentiva. La loro era una relazione nata in un momento di difficoltà: sembrava molto solida, ma alla prima prova di vita normale si era accartocciata su sé stessa. Come una casa senza fondamenta, o un albero senza radici.

Era necessario lasciarla, in maniera che ognuno si costruisse la propria vita senza Voldemort, soprattutto lui. Non era per niente abituato a non avere Signori Oscuri da combattere. Aveva bisogno di capire cosa fare della sua vita dopo la Guerra. E sperava che Ginny riuscisse a comprenderlo.

La risposta alla sua tacita domanda non tardò ad arrivare. Non erano passati nemmeno venti giorni che si erano lasciati, che cominciarono ad arrivare via gufo bigliettini da parte della sorella di Ron. Erano frasi comuni, di quelle che tutti prima o poi scrivono, specie dopo una delusione in amore, ma il sesto senso di Harry, così ben affinato durante gli scontri con i Mangiamorte, e che gli aveva salvato la vita innumerevoli volte, gli disse che quello era solo l’inizio. Non prestò però ascolto al suo istinto. Forse Ginny c’era solo rimasta male. Decise che l’avrebbe ignorata, convincendosi che presto le sarebbe passata.

~H~G~D~

La cosa aveva iniziato a farsi preoccupante dopo un paio di mesi. Si era reso conto, infatti, che qualcuno lo seguiva. Non solo: dopo un paio di ricerche aveva scoperto che il misterioso pedinatore altri non era che la sorella di Ron. La situazione stava diventando quasi ridicola, si disse Harry, mentre si preparava a cogliere sul fatto la sua ex.

Potter ebbe quasi uno shock quando effettivamente vide Ginny. Non credeva che ci si potesse ridurre in uno stato simile in appena due mesi. Non solo la ragazza era dimagrita tantissimo, ma aveva anche gli occhi sgranati, quasi fuori dalle orbite. Harry prese la decisione sul momento, come ogni Grifondoro che si rispetti. Smaterializzò sé stesso e la piccola Weasley direttamente nell’Ufficio di Hermione al San Mungo, sperando che la sua amica sapesse cosa fare.

Era stato tutto inutile. Ginevra non accettava che la sua storia con Harry fosse definitivamente finita, ed aveva anche iniziato anche a prendere a male parole chiunque si ponesse tra lei e il suo obiettivo. Il ragazzo ne aveva avuto la certezza quando le aveva sentito dire una cosa che mai si sarebbe aspettato uscisse dalle sue labbra:

“Nessuno ha chiesto il tuo parere, sporca Mezzosangue.”

Hermione era trasalita come se l’avessero toccata con un ferro rovente, e Ginny si era Smaterializzata subito dopo con uno schiocco secco. Harry era arrivato al punto di sperare di non vederla mai più.

~H~G~D~

Dopo tre mesi tutto sembrava essere tornato alla normalità. Ginny non si faceva più sentire da quell’episodio con Hermione, e Harry pensava che le cose fossero destinate, finalmente, a risolversi.

Proprio In quel momento Draco Malfoy decise di tornare nella sua vita. Era dalla fine della Guerra che non lo vedeva, e decisero di comune accordo, con una scena che Harry non avrebbe dimenticato tanto facilmente, di pranzare insieme.

Potter non ricordava che la conversazione con Draco potesse così… brillante. In realtà, non aveva mai nemmeno avuto una vera conversazione con Malfoy fino a quel pranzo. Osservandolo mentre si Smaterializzava, non senza aver fissato la data per un altro incontro, Harry ricordò di colpo l’altra ragione per cui aveva lasciato Ginny. Viste com’erano andate le cose fra di loro era un bene che non gliela avesse rivelata.

I pranzi, e le cene, tra lui e Draco proseguivano, e mentre Ginny sembrava essersi messa finalmente l’anima in pace, Harry decise di sfruttare la situazione di calma: ogni tanto si ricordava della sua anima Serpeverde, e adesso voleva far ingranare le cose con Draco. Il ragazzo era ben più che semplicemente interessante. A parte la conversazione e il naturale fascino dei Black, mischiato a dovere con la bellezza dei Malfoy, Draco aveva un’eleganza particolare, un talento tutto suo, per affascinare le persone. Carisma, si poteva chiamare.

Fu proprio il giorno che lui aveva scelto per dichiararsi, che la sua ex tornò alla carica. Nel senso più letterale che si possa immaginare: infatti, aveva appena iniziato il discorso, improvvisato sul momento, da buon Grifondoro qual era, che una figura all’inizio non riconoscibile si lanciò su Malfoy. Quando vide i riflessi rossi dei capelli, capì. E proprio in quell’istante che si rese conto di averne veramente piene le scatole di quella storia.

Separò i due con un incantesimo non verbale, e dopo aver aiutato Draco a rimettersi in piedi, pronunciò un’altra formula per mandare Ginny alla Tana. Non era mai stato così furioso, e se avesse visto per un momento ancora la ragazza, sarebbe stato capace di qualunque cosa.

Quello che non scorse fu il sorriso soddisfatto di Ginny, mentre teneva stretto nella mano un capello che all’apparenza poteva sembrare quasi bianco.

~H~G~D~

Aveva spiegato a Draco tutto quello che era successo tra lui e Ginny.
Malfoy, con la sua solita aria da nobile, aveva replicato con semplicità: “Naturale che volesse tenerti stretto. Nessuno vorrebbe perdere un ragazzo come te.”

Harry guardò Draco negli occhi, indietreggiando istintivamente quando Malfoy si avvicinò a lui. Poi il ragazzo parlò, e in quel momento Harry comprese che forse l’interesse che lui aveva per l’altro era ricambiato.

“Paura Potter?”
“Ti piacerebbe.”


Le loro labbra s’incontrarono, e Harry capì che aveva fatto la scelta giusta.

~H~G~D~

La relazione fra lui e Draco stava andando a gonfie vele.
Stavano mangiando insieme, quando accadde una cosa che Harry non pensava sarebbe mai successa: Al suo fianco si Smaterializzò un altro Draco Malfoy.

Harry guardò il Draco seduto di fronte a lui e quello in piedi di fianco alternativamente. C’era di mezzo la Pozione Polisucco, di sicuro, ma una volta tanto il cervello di Harry decise di dargli una mano, e tutti i pezzi s’incastrarono precisamente al loro posto.

“Ginny!”

Non una domanda. Sapeva che l’unica persona che potesse arrivare a tanto era la sua ex. Con il cellulare che aveva in tasca, chiamò Ron, pregandolo di venire a prendere subito sua sorella, se ne voleva ancora una…
Poi, si girò a fronteggiare la ragazza. Era a dir poco furioso.

“Guarda Potter. Ti sei fatto la ragazza.” Disse Ginny con la voce di Draco: Fu la famosa goccia che fece traboccare il vaso. La piccola Weasley non si accorse di cosa stesse succedendo finché Potter non si alzò e la guardò dritto negli occhi.

“Smettila Ginny. Perché potresti farti male. È finita. Te l’ho detto. Ora cerca di lasciarmi in pace e vivi la tua vita. Non voglio più vederti, chiaro?”

Ma la ragazza non diede segno di essersi spaventata.

“Come, Harry caro? Adesso che so il tuo piccolo segreto, possiamo stare insieme… ho capito cosa mi mancava.”

Harry per poco non vomitò sul pavimento.
Stava per usare la bacchetta quando Ron arrivò.

“Prendila. Portamela via da davanti agli occhi. Adesso!”

Ron non replicò, limitando a Smaterializzarsi insieme a Ginny.
Draco guardò Harry da sotto le ciglia: “Notevole Potter.”

“Draco, non scherzare…” l’ultima cosa che Harry voleva sentire erano le battute di Draco. Era arrabbiato nero con Ginny, ma ciò non toglieva che fosse anche molto preoccupato.

“Ho detto solo ‘notevole’. Ed è quel che penso. Volevo dire, se tu mi lasciassi finire una frase, che è notevole come tu ti sia controllato.”
“È la sorella di Ron-”
“Sciocchezze. Io l’avrei Schiantata già la prima volta.”

Quello riuscì a far sorridere Harry.

~H~G~D~

Erano passati sei mesi dall’incidente.
Ginny era in una clinica, e stava lentamente tornando la ragazza che tutti conoscevano.
Harry e Draco erano insieme più o meno dallo stesso tempo, e nessuno dei due era mai stato più felice.

L’unico scontento era Ron.
Tutte le volte che vedeva il suo miglior amico si chiedeva se quel giorno di sei mesi prima non poteva farsi gli affaracci propri, invece di fare il Grifondoro Modello.
Miseriaccia!

The End
   
 
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