20/07/2009
2 recensioni* La Lettera
Domani è un altro giorno. Un altro giorno inutile, vuoto senza di te. Mi manchi. Mi manchi come non mi è mai mancato nessuno in vita mia. Mi sento incompleta, senza di te. Ho sempre l’aria assente. Nessuno può capire come mi sento io; tradita, ferita e ancora follemente innamorata di te. Non sai quanti giorni ho passato a piangere quando ci siamo lasciati, quante lacrime, quanta tristezza si è insidiata nel mio cuore. Sono una brava attrice con l’altro, si sai.. alla fine ho ceduto. Gonzalo adesso è il mio ragazzo. Però devo confessarti una cosa.. ogni volta che lo bacio, ogni volta che lo abbraccio.. cerco sempre di immaginarmi ancora tra le tue braccia. Perché senza di te, niente ha più un senso. Vorrei potertelo dire, farti capire che non ce l’ho con te per quello che è successo alla mia vista, ma ho paura che poi saresti tu a mandarmi via. Ho tanta paura. Paura che tu non mi ami più. Gonzalo mi ha detto che adesso stai con Tamara; ho pianto ancora sai, ma ho detto alla mia amica Carol , mia compagna di stanza di non dirlo a nessuno, perché non volevo che nessuno sapesse quanto sto male. Io sto con Gonzalo perché lui mi aiuta, o almeno cerca di farlo.. di rendere questa mia vita un po’ meno difficile di quanto non lo sia già; mi è sempre vicino. Ogni giorno dopo la scuola viene qui, e mi sembrava giusto ringraziarlo in qualche modo. Da parte mia, passo le giornate a far finta di stare bene, quando poi invece sto malissimo, e sono stanca di fingere. L’ultima volta che ci siamo visti, ti ricordi? All’ospedale.. mi hai detto che non avresti mai più tentato di interferire nella mia vita, che non volevi più mettermi in pericolo, e che dovevamo rifarci una vita.. entrambi. Io ho reagito molto male,.. ti ho urlato contro che mi avevi distrutto la vita.. ma era solo perché non riuscivo a credere che non mi volessi più. In realtà quei pochi attimi di felicità della mia vita me li hai regalati tu amore mio.. Se sei felice, adesso, ti chiedo di prendere questa lettera e stracciarla, perché non vorrei turbarti con la mia triste condizione. Io volevo solo farti sapere come sto e dirti una cosa, che qualunque cosa succeda non cambierà mai. Eri, sei stato e sarai sempre l’amore più grande della mia vita.
La commessa del chiosco mi ha appena trascritto in una lettera quello che io le ho detto a voce. Sento il rumore della busta che si chiude e io emano un sospiro. È fatta. Adesso sa.
<< allora.. come gliela faccio arrivare?>> mi chiede Bea. A questo non avevo pensato. Patty. È l’unica persona che mi capirebbe. Si lo dirò a lei.
<< potresti darla alla ragazza di mio fratello. Lei di sicuro capirà.>> concludo alzandomi piano dallo sgabello e prendendo il mio bastone guida.
Mentre mi volto mi ricordo di un’ultima cosa da precisare..
<< e mi raccomando Bea. Gonzalo non deve sapere niente di tutto ciò. E se per caso dovesse vederla tu digli che è una lettera per Patty ma raccomandagli di non leggerla. Va bene?>>
<< si, Giusy. Non preoccuparti. Vuoi che ti accompagni in stanza?>>
<< no, faccio da sola. Tu hai già fatto abbastanza per me>> gli sorrido.
Poi piano col bastone tasto il terreno davanti a me e comincio a dirigermi verso la mia stanza, che fortunatamente è proprio dietro il chiosco.
Spero che tutto vada per il meglio, o che perlomeno lui sia felice, qualunque cosa questo comporti …