Era sera inoltrata, Jhon e Fintch erano andati a riportare un numero a casa dopo averlo salvato come al solito e Shaw era rimasta da sola nella base a sistemare le armi, cosa che di gran lunga preferiva agli addii sdolcinati.
Erano trascorsi appena cinque minuti di pace quando sentì una voce fin troppo allegra per i suoi gusti salutarla.
Alzò gli occhi al celo, "Che ci fai qui Root?" chiese sbuffando. "La macchina ha detto di portarti questi" disse l'hacker consegnandole una valigetta ed un badge. Shaw poggiò la valigetta sulla scrivania e l'aprì "Un vestito da infermiera... Davvero Root? Spiegami cosa cavolo dovrei farmene." "Non lo so, lei non me ne ha parlato. Ma vorrei proprio vederti vestita così." Shaw la guardò seccata, sbuffò qualcosa a bassa voce che suonava come una minaccia, prese la valigetta e si spostò dall'alta parte della stanza per riporla nell'armadio.
"Zoppichi un po'..." le fece notare Root, "Ma davvero?! Non me n'ero accorta" rispose Shaw con il suo solito sarcasmo. "Che succede Sameen, inizi a perdere colpi?" chiese l'hacker spostandosi in direzione di Shaw nel tentativo di provocarla "Ma per favore! Hanno solo avuto fortuna. Sai benissimo che potrei battere chiunque ad occhi chiusi." si affrettò a rispondere Shaw. "Ma certo, soprattutto ora che sei ferita." disse Root con quel suo sorrisetto che tanto faceva alterare l'altra, "Mi stai sfidando per caso?" chiese Shaw corrugando la fronte, "Può darsi.." rispose l'altra facendo spallucce con aria innocente.
Ci fu un attimo di silenzio e Shaw si lanciò con una presa su Root che, in una frazione di secondo, si ritrovò con la schiena contro il muro ed un braccio che le bloccava il collo. Le due si scambiarono uno sguardo misto di sfida e divertimento, iniziando una lotta che si concluse pochi minuti dopo.
Root era sdraiata a terra con i polsi bloccati all'altezza della tesa dalle mani di Shaw che, seduta sopra di lei, si sporse in avanti e sfiorando lievemente l'orecchio dell'altra con la punta del naso le sussurrò "Te l'avevo detto..." "Non avrai davvero pensato che ti lasciassi vincere così Sameen" rispose Root, e con uno scatto si fondò verso il collo di Shaw leccandolo e succhiandolo, alternandosi con baci e piccoli morsi. Shaw percorsa dai brividi allentò involontariamente la presa, e l'hacker ne approfittò immediatamente per ribaltare la situazione, e con un movimento secco del bacino si ritrovò sopra di lei. Rimasero in quella posizione per qualche istante mentre Shaw con il respiro ormai pesante faticava a riprendere il controllo della situazione.
Senza smettere di stuzzicarle il collo Root le sussurrò per provocarla maggiormente "Come ti dicevo, inizi a perdere colpi...". Con le mani ancora strette sui polsi dell'altra, Shaw si tirò su di colpo, portando le braccia di Root dietro la schiena e costringendola ad allontanarsi dal suo collo ormai lievemente arrossato. L'hacker si ritrovò immobilizzata dalla salda presa di Shaw, che ormai visibilmente eccitata, le disseminava la mascella di baci e mordicchiandole il labbro inferiore le sussurrò "Arrenditi Root, e ammetti la tua sconfitta". "Sai Sameen, dovresti imparare a chiedere le cose con più gentilezza se vuoi che -" "Root!" la interruppe la voce secca ed impaziente di Shaw "Smettila. Di. Parlare." e detto questo lasciò i polsi della ragazza spostando le mani sui fianchi per stringerla di più a se. Le loro bocche si fiondarono l'una sull'altra e le loro lingue si incontrarono a metà strada approfondendo il bacio.
Root, ormai libera, insinuò le mani sotto la maglia di Shaw puntando ai suoi seni, cosa che la ragazza dimostrò di apprezzare facendosi sfuggire un mormorio tra le labbra. L'hacker si avvicinò al collo di Shaw con l'intenzione di lasciare un segno marcato, e lasciando una scia di baci infuocati le sussurrò "Sei ferita Sameen, lascia che mi prenda cura di te".
Così, tra un respiro affannoso e l'altro, entrambe si lasciarono travolgere dalla passione.