yoongi sembrava essere riuscito a trovare il suo spicchio di felicità.
nonostante la depressione e tutti i problemi, sembrava aver superato tutto.
ora stava bene, aveva i suoi amici, la sua nuova famiglia e tutto poteva andare solo meglio, giusto? o forse no?

infondo bastava una piccola data, un piccolo anniversario di ciò che lo aveva distrutto per farlo crollare.
e fu proprio questo che accadde.

bastarono pochi attimi per ricordare quei momenti e sentirsi improvvisamente pizzicare gli occhi.
bastò un piccolo ricordo per far cadere quel castello di sabbia su cui aveva costruito la sua felicità.
cadde di nuovo in quella spirale di ricordi e pensieri da cui era quasi riuscito a risalire.
ritornò a rifugiarsi negli spartiti del pianoforte e tra le parole.
ci passava le nottate scosso dai singhiozzi a piangere su quelle parole.

e fu tremendamente brutto.
ritornare a sentirsi costantemente soli, esattamente come un anno esatto fa.

ritrovarsi una sera a fissare il soffito, con gli occhi traboccanti di lacrime e la gola scossa dai singhiozzi trattenuti e sentirsi completamente solo, non un'altra briciola di persona, nonostante si trovi costantemente circondato da persone che "gli vogliono bene".

trovare il cervello pieno di paranoie inutili che risultano insensate viste da fuori, ma che nel suo cervello sono perfettamente collegate e logiche, tanto da arrivare addirittura al voler riprovare a farla finita.

per una persona esterna, questa sarebbe semplicemente una ricaduta in depressione, ma yoongi sapeva che non era semplice depressione quella.
quella, quella era una ricaduta nei ricordi e la mente di yoongi ne ospitava così tanti da poterci perdersi dentro.

eppure eccolo lì, a fissare il soffitto, con gli occhi così straripanti di lacrime da non riuscire a vedere nulla di definito, nulla di sicuro e stabile.

solo un ricordo invadeva la sua mente, il sorriso del suo ex migliore amico mentre gli correva incontro, la litigata avvenuta appena tre settimane dopo, il ponte da cui non aveva avuto coraggio di buttarsi un mese dopo, esattamente un anno fa.

yoongi non faceva altro che rimpiangersi di non essersi buttato ogni secondo della sua vita, mentre gli altri lo credevano il ragazzo allegro ma con il passato difficile di sempre.

passò la notte cercando di restare sveglio per non ricadere, almeno in sogno, nel vortice dei ricordi e chiedendosi se prima o poi l'avrebbe trovato, il suo raggio di sole, il suo motivo per cui alzarsi al mattino.