Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: g21    10/03/2019    1 recensioni
"Non è tempo per noi che non ci svegliamo mai
Abbiam sogni però troppo grandi e belli sai
Belli o brutti, abbiam facce che però non cambian mai
Non è tempo per noi e forse non lo sarà mai"
Sirius Black, un ragazzo come gli altri, ma con un piccolo problema. Essere dalla parte giusta, ma dal cognome sbagliato
-Partecipa al contest "Non è tempo per noi" indetto da RosmaryEFP sul forum di EFP-
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Famiglia Black, I Malandrini, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non fa per me
 


Non è tempo per noi che non ci svegliamo mai
Abbiam sogni però troppo grandi e belli sai
Belli o brutti, abbiam facce che però non cambian mai
Non è tempo per noi e forse non lo sarà mai
 
 



La sagoma del Platano Picchiatore sembra minacciosa quella sera, nonostante i suoi rami siano immobili. La luna, non ancora piena, illumina appena la notte.

Guardo verso il parco cercando di mettere un po’ d’ordine e di calma tra i miei pensieri. Nell’ultimo periodo mi ritrovo spesso da queste parti. Non è da me, lo so, perché solitamente sono sempre al centro dell’attenzione. Per colpa di qualche guaio che combino con gli altri, ma, a volte, sento il bisogno di un po’ di silenzio. Certo, devo sempre infrangere le regole, non sarei io se non facessi qualcosa di sbagliato.

Forse il fatto di trovarmi al settimo anno mi ha responsabilizzato. O è il fatto della guerra imminente. In ogni caso penso che Remus sia felice di questo mio piccolo cambiamento, anche se non so se qualcuno se n’è accorto. Perché con gli altri preferisco mostrarmi il solito spaccone, incurante delle regole, solitamente al centro dell’attenzione.

Diciamo che, secondo alcuni, non sono il ragazzo perfetto. Più che altro secondo la mia famiglia e secondo tutti i Serpeverde. E, forse, anche secondo la McGranitt, nonostante io sappia che, in fondo, mi adori.

So da sempre di non essere al posto giusto.

Troppo incurante delle regole, il figlio ribelle, quello a cui non interessa del lignaggio della propria famiglia purosangue. Addirittura cancellato dall’albero genealogico di famiglia per il mio comportamento. Una cosa di cui vado molto fiero, a dire il vero.

Forse il mio problema è il non essere uguale a Regulus. Un ragazzo perfetto, secondo la mia famiglia. Serpeverde, come tutti i Black, attento al proprio comportamento, mai una parola fuori posto, in linea con tutti i pensieri di ogni purosangue. L’unica cosa che gli manca è essere il primogenito.

Purtroppo, questo onore è spettato a me.

Onore. Piuttosto direi condanna, secondo il mio modesto parere.

Il fatto è che non mi sono mai sentito parte di questo periodo. Intendiamoci, adoro gli anni ’70 e tutto quello che gira attorno a questi anni. Il problema è dove mi sono trovato il momento della mia nascita. Certo, non potevo scegliere la mia famiglia di appartenenza, ma speravo che qualcosa potesse migliorare, forse.

Ho sempre mal sopportato tutto quello che aveva a che fare con i purosangue. Tutti quei pensieri sulle famiglie perfette, le uniche degne di poter vivere nel mondo magico. Quel sentirsi superiori dato dal fatto di non aver mai a che fare con altri che non siano stati intaccati da maghi non puri. I ragionamenti sul fatto che chiunque non fosse come loro non dovesse avere a che fare con la magia.

Poi sono arrivato io, primo tra i Black ad essere smistato in Grifondoro. Una conquista, secondo me. Un disonore, secondo la mia famiglia tutta perfettamente Serpeverde. Così orgoglioso di essere diverso da tappezzare la mia camera con i colori rosso e oro, molto più vivaci di verde e argento.

Con il tempo il disonore è aumentato.

Mi sono fatto amici ragazzi che con i purosangue non hanno niente a che fare. James Potter, il mio compagno di scherzi e il mio migliore amico. Ha la famiglia più bella del mondo. Infatti è da lui che mi sono trasferito alla fine del sesto anno, causando la mia cancellazione dall’albero genealogico dei Black.

James, sempre pieno di idee, sulla mia stessa lunghezza d’onda. Ci siamo da subito trovati d’accordo sull’odio verso i Serpeverde. Anche secondo lui il fatto dei purosangue e quello che ci sta attorno è un’assurdità. È un bravo ragazzo, dal grande cuore e con una buona parola per tutti.

Poi c’è Remus Lupin, forse la feccia più grande secondo la mia famiglia purosangue. Un ragazzo timido, calmo e molto studioso. All’apparenza perfetto, ma con un piccolo problema peloso che si ripresenta ogni luna piena.
Un lupo mannaro.

Remus, ci ha tirato fuori dai guai tante di quelle volte che non so più contarle. È la mente del gruppo, è un ragazzo come gli altri. Visto male da chiunque venga a sapere del suo problema, ma non per me. Non ho mai avuto dubbi sulla sua amicizia e non è certo una condizione diversa che può impedirmi di parlare e scherzare con un mio compagno di casa e di dormitorio.

Ragazzi come gli altri, pieni di energia, voglia di fare. E con poca voglia di studiare.

Ragazzi con tanti sogni, primo tra tutti restare insieme tutta la vita. Abbastanza impossibile, lo ammetto, ma non è proibito sognare, vero? Abbiamo sempre sognato in grande, già il primo anno pensavamo agli anni che sarebbero arrivati. Sogni troppo grandi per dei ragazzini.

Però non siamo cambiati, non tanto, almeno. Remus è sempre rimasto lo studioso del gruppo. James è ancora un campione nel Quidditch. E io, su di me non c’è molto da dire. Il solito ribelle, diverso, la pecora nera della famiglia.

Guardo verso il lago nero, stringendomi meglio nel maglione leggero. L’aria fresca della notte inizia a farsi sentire. Il cielo è sempre più nero, nonostante la luna e le stelle. Sempre più simile a ciò che sta arrivando.

La guerra.

È qualcosa che non fa per me. Non che abbia paura o non me la sappia cavare nel duello. Se è per questo la voglia di diventare un auror è sempre più forte. Questa battaglia non fa per me, perché sarò sempre dalla parte sbagliata.

Il mio cognome mi porta a schierarmi con i purosangue, con la mia famiglia e con quel pazzo che ha dato inizio a tutto questo. Il mio carattere mi porta contro di loro, al fianco di tutti quelli che chiamano feccia. Accanto ai miei amici, al fianco della mia vera famiglia.

Da una parte non vorrei mai essere nato in questo tempo, troppe complicazioni, troppo a cui pensare. Dall’altra so che non avrei mai conosciuto i miei compagni di casa, quelli per cui non esiterei nemmeno un secondo a mettermi tra loro e la morte.

Fa ridere, lo ammetto. Io, un Black, che non esiterebbe a morire per quelli che vengono chiamati feccia dalla mia stessa famiglia. Fiero Grifondoro in un covo di Serpeverdi.

Lancio un’ultima occhiata al parco, decidendo che è ora di tornare al dormitorio. Sarà ora di provare a dormire almeno un po’. Altrimenti chi lo sente Remus domani mattina? Abbiamo anche la McGranitt subito di prima mattina.

Torno al dormitorio sapendo che, nonostante tutto, il Cappello Parlante ha fatto la scelta giusta. Certo, ultimamente ho da pensare fin troppo, ma ho sempre saputo di essere un ragazzo fuori dal tempo.

Metto al primo posto la lealtà e l’amicizia, due valori che in molti ormai non cercano più.

Un ragazzo leale, che non volta le spalle a persone buone e gentili solo perché, secondo alcuni, non sono degne della magia. Amico di quelli che sarebbero da cacciare solamente per le loro condizioni.

Un Black non degno di questo nome, ma va bene così. So di essere dalla parte giusta con il cognome sbagliato.
 
 
 



Note d’autrice

Faccio di nuovo capolino sul fandom con una nuova storia con protagonista Sirius. Merito di un contest e della canzone da cui prendere spunto, “Non è tempo per noi” di Ligabue (anche se non è stata la vera e propria colonna sonora di questa storia, ma questo non c’entra). Semplicemente perché ho sempre visto Sirius come un ragazzo inadatto (forse) al suo tempo e quella frase mi ha riportato immediatamente al nostro malandrino. E niente, se volete farmi sapere che ne pensate io sono qua. Grazie da subito per l’attenzione
Giulia
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: g21