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Autore: ghostmaker    14/03/2019    0 recensioni
A.D. 2110, l'anno in cui tutti i popoli deposero le armi scegliendo la pace come sentimento guida per la costruzione di un futuro prospero per l'intera umanità, ma la Terra non poteva guarire dalle ferite inferte dalla III° Guerra Umana e lo sforzo degli scienziati si indirizzò verso la conquista dello spazio conosciuto. Là fuori però c’erano altri popoli, pianeti disabitati, un mondo da scoprire e da conquistare, ma proprio la “conquista” divenne di nuovo una parola sinonimo di guerra. Molte cose accaddero in poco più di quattrocento anni, nuove guerre e nuove alleanze, ma soprattutto ci fu la firma di un patto tra tutte le popolazioni umane e aliene. Tutte? Non proprio perché delle rivolte armate stavano mettendo in pericolo nuovamente la pace. A.D. 2537, oggi…
Genere: Azione, Fantasy, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Universal Wars - Trilogia'
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N.d.A.1
Quella che state per iniziare a leggere è una storia creata e scritta nel lontano 2002 e pubblicata sul mio forum. L’idea fu quella di dare le caratteristiche dei vari utenti del forum ai tantissimi personaggi che appaiono nella storia. Gli utenti non partecipavano attivamente nella stesura della trama, ma commentandola impersonando i personaggi a cui li avevo accoppiati, mi diedero ulteriori spunti. Se in quel periodo questa parte fu divertente, diventa un limite nel momento in cui pubblico su un sito completamente diverso dal mio forum (che si occupa di wrestling). Avendo utilizzato persone che conoscevo, durante la scrittura non era determinante delineare il carattere dei personaggi, quindi vi troverete di fronte a grosse mancanze su questo aspetto che è fondamentale in una storia, ma ho deciso ugualmente di proporvela così come era stata scritta perché ritengo giusto che non sia snaturata l’idea che diede vita a Universal Wars. Sono conscio che ci saranno molti “buchi” narrativi e in alcune parti sarà più difficile comprendere l’evoluzione di alcuni personaggi, ma spero ugualmente che questa lunga storia sia divertente da leggere e chiedo espressamente, a chi avrà voglia di commentarla, di farmi notare qualsiasi problema, anche grammaticale; sarò ben lieto di porvi rimedio anche grazie al vostro aiuto.






UNIVERSAL WARS





Cronostoria



A.D. 2110 - Esiste un limite a tutto. Tutti i popoli della Terra decisero di ribellarsi alle scelte di politici corrotti e senza scrupoli che, per proprio tornaconto, avevano creato i presupposti per la guerra. Ogni essere umano depose le armi, comprese che dall’altra parte della barricata non c’era un nemico, ma un fratello, un altro abitante di questo splendido pianeta blu e quel giorno di gennaio tutto cambiò in un singolo istante. Nel momento in cui ogni essere umano, contando i propri caduti, comprese che niente era meglio di una vita in pace dove prosperare come collettività e non più come una singola identità prevaricatrice. La storia, però, ci ricorda che ci sarà sempre qualche individuo alla ricerca del potere e, nel tempo, chi sostituirà gli eroi di oggi, forse avrà dimenticato cosa fecero i loro avi per salvare l’umanità dell’estinzione.

A.D. 2210 - Nei cento anni che seguirono la fine della 3° guerra umana, i popoli che abitano la Terra hanno formarono uno stato unico di pacifica convivenza nel quale la politica focalizzò la sua attenzione al benessere di ogni cittadino, mentre i vari rappresentanti delle religioni più praticate aprirono le porte a persone di un altro “credo” senza pregiudizio e la convivenza divenne punto fondamentale nella ricostruzione spirituale di ogni essere vivente. Fu difficile dimenticare le atrocità della guerra ma la buona volontà di ogni individuo divenne la base portante per ricominciare a vivere serenamente. In questo periodo però si assistette a catastrofici fenomeni naturali e fu chiaro che la Terra, ferita dalle armi più potenti mai viste da essere umano, stava reagendo ma allo stesso tempo indebolendo. L’aumento della popolazione globale convinse il governo a mettere in pratica ciò che fu fermato durante la guerra e in quell’anno, dalla Base aerospaziale di Cape Canaveral, partì il primo convoglio di coloni verso Marte con l’obiettivo di creare, nel futuro, anche i presupposti per una colonizzazione su vasta scala del Sistema Solare.

A.D. 2284 – Gli essere umani, in pochi anni, conclusero la colonizzazione di Marte e di Venere e, proprio su questo pianeta, uno scienziato mosso dai principi della conoscenza, scoprì una distorsione nello spazio teorizzando che attraversando questo “Varco” si sarebbero potuti raggiungere luoghi mai visti né conosciuti. La comunità scientifica, naturalmente, si scagliò contro questo scienziato che fino a quel momento non aveva mai combinato nulla di buono, ma Beronz riuscì ad ottenere dei finanziamenti dai governi di Terra e Venere e partì per la missione esplorativa conscio della possibilità di non tornare a casa. Sulla Terra, per anni, si attese il ritorno dello scienziato e quando si stava per perdere ogni speranza, nell’anno 2284 tornò dal suo viaggio annunciando la scoperta di tre nuovi pianeti di classe terrestre e con atmosfera identica a quella della Terra. Da allora il passaggio verso altri mondi fu chiamato “Varco Beronz”.

A.D.  2351 - Sulla Terra, grazie anche alla diminuzione della popolazione sempre più interessata allo spazio, l’inquinamento decresceva e finalmente nell’anno 2351 il governo decretò la cessazione del livello di guardia. Gli esseri umani, dopo aver colonizzato i due pianeti più vicini, si erano insediati su Giove, Saturno e Urano e, allo stesso tempo, i terrestri colonizzarono tutti i pianeti scoperti nel “Varco Beronz”.

A.D. 2479 - L’intero sistema solare era conquistato tranne Plutone, ma la situazione politica sulla Terra stava peggiorando. Il governo terrestre decise di non finanziare più la conquista dello spazio ritenendola una spesa superflua e inutile. Il malumore generale su tutte le colonie iniziò a sfociare in proteste ma un avvenimento straordinario tolse l’attenzione di tutti a queste manifestazioni. La piccola nave mercantile, guidata dal capitano Fiorentino, nell’anno 2479 incrociò la strada con un’astronave di un popolo alieno. I Kilrathi fecero conoscere agli esseri umani il loro mondo, aprirono le porte al commercio intergalattico invitando ogni governo umano a visitare i loro tre pianeti.

A.D. 2495 – Le rivolte delle colonie, fermatesi con l’arrivo dei Kilrathi, ripresero più intensamente, però senza ottenere i risultati sperati così, senza aiuti dalla Terra, alcune colonie si coalizzarono creando dei governi indipendenti. Nei tre pianeti del “Varco Beronz” nacque la Repubblica Autonoma, mentre su Giove, Saturno, Urano e Nettuno assunse il potere una monarchia chiamata Regno Sayan. Il governo terrestre dichiarò illegale la costituzione della Repubblica e del Regno e mise in atto una forma di ritorsione modificando lo statuto delle proprie forze militari da difensivi a veri apparati militari di guerra e nell’anno 2495 iniziarono le guerra d'indipendenza. Ci vollero delle sanguinose guerre in tutto il sistema solare prima che sulla Terra capissero che il giogo tirannico stretto al collo dei coloni stava riportando l'umanità allo stato primitivo. Furono anni nei quali gli apparati bellici e tecnologici sfornarono nuove armi sempre più distruttive che avrebbero provocato effetti dannosi a lungo termine e, addirittura, che avrebbero permesso la distruzione di pianeti interi come la Weapon X. Per fortuna la fine delle guerre, nell’A.D. 2501, impedì che il sistema di armamento delle Weapon X fosse completato e tutti i governi ne bandirono la produzione. Durante queste guerre nacque una nuova religione che in poco tempo si fece largo tra quelle più conosciute. Il Primo Sole fece proseliti su ogni pianeta e la venerazione della leggendaria Regina, ritenuta l’unico abitante all’interno del Sole, si espanse anche nell’impero Kilrathi.

A.D. 2506 - La serenità da poco ritrovata fu scossa dall’invasione attuata dall’Impero Kilrathi dei pianeti Plutone e soprattutto Nettuno. Mosso dal desiderio di espandere i propri confini, l’imperatore Krakar non si fece scrupoli ad attaccare il Regno Sayan che, in virtù dell’armistizio firmato nelle guerre d’indipendenza, chiese aiuto alle altre popolazioni umane. Nonostante il governo terrestre fosse poco propenso a fornire aiuto al Regno Sayan, il primo a dichiarare guerra alla Terra, nell’anno 2506 dovette rispettare gli accordi. Dopo aspre battaglie nello spazio durante un decennio finalmente l'Impero decise di ritornare sui propri passi ma non accettò un accordo di pace senza ottenere qualcosa. L’Imperatore Krakar, ormai prossimo alla morte, chiese con forza il dominio su uno dei pianeti conquistati promettendo però che sarebbe diventato un centro di commercio con tutti gli esseri umani e privo dei blocchi interplanetari tanto caro ai vari governi di stirpe umana.

A.D. 2521 - Le divergenze continuarono per anni perché nessun governo poteva accettare di abbandonare un proprio pianeta nelle mani di un invasore, ma senza una soluzione pacifica e concordata da tutti si sarebbe riaperta la guerra così, con lo sforzo diplomatico e la pressione delle popolazioni stufe delle guerre che portavano la morte in tutto il sistema solare, nell’anno 2521fu firmato il Patto Quadrilatero dal quale si formava la nuova carta spazio-politica che ridefiniva i confini dell’intero universo conosciuto. Nel “Varco Beronz” i pianeti Gavilon, Maxtor e Pentium confermarono la Repubblica Autonoma; Terra, Marte e Venere rimasero territori della Federazione Terrestre; Saturno, Urano e Nettuno continuarono ad essere governati dal Regno Sayan; i pianeti Deserticos, Iceworld & Idargos continuarono ad essere dominati dell'Impero Kilrathi mentre tre pianeti furono dichiarati “Neutrali” con un governo a turnazione che sarebbe cambiato ogni tre anni con l’alternanza di Consoli provenienti dai due Stati confinanti on il pianeta stesso: su Mercurio dalla Federazione Terrestre e dalla Repubblica Autonoma, su Giove dalla Federazione Terrestre e il Regno Sayan, su Plutone dal Regno Sayan e l’Impero Kilrathi. Negli anni che seguirono, tornò la pace in tutto l’universo conosciuto ma rimase accesa la discussione per l’indipendenza richiesta dalle piccole colonie dislocate sui satelliti artificiali che, non potendo creare una forza militare, permettevano a personaggi carismatici di intraprendere azioni solitarie di guerriglia. All’ombra della rivolta qualcuno stava muovendo i fili perché lo “status quo” ottenuto fosse ribaltato e alimentava queste rivolte con donazioni di denaro e armamenti.





Prologo



A.D. 2537 (adesso) - Dall’interno della cabina di un veicolo spaziale, il pilota si mette in contatto con la stazione radar di un pianeta. «Qui navetta imperiale in missione diplomatica, chiedo permesso di atterraggio sul pianeta».
«Qui base d'atterraggio di Mercurio, attendete lascia passare per la Zona Blu».
Sulla navetta diplomatica i passeggeri stanno discutendo sull’importanza di questa missione per l'Impero Kilrathi quando il pilota dice con voce fremente: «Signori, c'è qualcosa che non va là fuori. Lo spazio si sta deformando davanti e temo che…»
Il pilota non riesce a completare la frase; una nave pirata, apparsa all’improvviso dal nulla, spara contro la navetta diplomatica disintegrandola con un colpo solo.





1° capitolo – Conferenza rischiosa



Era stato l’ennesimo attentato piratesco a un’astronave diplomatica, però avvenuto per la prima volta nello spazio controllato da Mercurio, il pianeta ritenuto più sicuro da possibili attacchi dei pirati delle colonie. Sulla Terra, lo staff presidenziale si riunì per decidere quali misure di sicurezza adottare, soprattutto in funzione dell’imminente Conferenza Planetaria prevista esattamente una settimana dopo l’incidente mercuriano. La preoccupazione era generale, ma soprattutto nell’Impero Kilrathi che era stato vittima degli ultimi tre attacchi diretti dei pirati.
Nella sala riunioni del centro imperiale l’imperatore Kherkan picchiava i pugni sul tavolo mentre discuteva con l’uomo collegato in videoconferenza, il presidente della Federazione Terrestre Williamson.
«Non possiamo più accettare che le nostre astronavi diplomatiche siano abbattute nelle zone più lontane dal nostro pianeta Idargos. Questa scarsa protezione che otteniamo presso le vostre installazioni governative è inammissibile».
«Posso solo garantirle che stiamo facendo il possibile per mantenere la sicurezza sui pianetti neutrali che sono sì più lontani dall’Impero, ma che sono anche più vicini a noi e alla Repubblica Autonoma. Questa situazione non piace a nessuno, soprattutto con l'approssimarsi della Conferenza Planetaria».
Kherkan interruppe bruscamente il suo interlocutore gridando: «Stia pur certo, io non mancherò a quest’appuntamento fondamentale, ma questa volta mobiliterò la guardia pretoriana per proteggere la mia persona».
La comunicazione tra i due s’interruppe e Williamson sapeva che non era a causa di problemi tecnici, ma una scelta deliberata di Kherkan per non dargli modo di rispondere.

Il presidente terrestre aprì immediatamente un canale di comunicazione per mettersi in contatto con chi aveva il compito di aprire la conferenza su Giove.
«Regina Lia, ho appena ricevuto la chiamata furente dell'Impero, devo comunicarle che Kherkan raggiungerà il pianeta neutrale con una forza militare quindi dovrebbe autorizzare il passaggio se vogliamo iniziare i lavori per la Conferenza».
«Se la motivazione è per la sicurezza e l’incolumità dell’imperatore non ho problemi, però è chiaro che passeranno soltanto se scortate al rendez-vous dalle nostre truppe».
«La conferenza è ad alto rischio e...»
«Lo capisco, ma lei deve comprendere che non possiamo permettere all'Impero di entrare nella nostra area senza predisporre una difesa» disse la regina interrompendo bruscamente Williamson.
Il presidente, conscio della situazione, mantenne la calma rispondendo: «Certo, comprendo benissimo. Io spero soltanto che questa nuova evoluzione alla situazione già complessa non ci trascini verso risoluzioni poco piacevoli».
«Anche per questo, conto sempre su di lei signor presidente» disse Lia chiudendo la comunicazione.
Williamson appoggiò le spalle alla sedia sbuffando. La persona seduta davanti a lui disse con tono deciso: «Come console attuale di Giove posso garantirle che nessuno del nostro Regno oserà sparare un colpo se non per difenderci dai pirati».
«Ne sono certo Kaplan, non siete voi che temo, ma ogni piccolo problema che può modificare la scaletta prevista per la conferenza».
Il presidente della Federazione Terrestre era una persona dotata dell’intuito naturale che hanno i grandi capi militari accoppiati alla conoscenza dell’uso, in parte improprio, della diplomazia politica che lo aveva portato a insediarsi su una poltrona ambita ma allo stesso tempo scomoda.


L’astronave da guerra federale Prometeus era dislocata nei pressi di Venere e stava svolgendo una missione di routine quando l’addetto radio disse al capitano: «Signore, una comunicazione personale sulla linea privata».
«Da dove proviene?»
«Direttamente dal quartier generale della Federazione».
«Non posso stare tranquillo, mai; chissà che cosa vogliono questa volta da noi. Fai attendere, risponderò direttamente dalla mia cabina».
Douglas, il comandante della Prometeus, era un militare con una grande carriera sulle spalle e questo lo rendeva uno dei capitani più richiesti per qualsiasi tipo di missione, da quella militare a quella di semplice controllo dello spazio. Raggiunta la sua stanza accese il monitor riconoscendo la persona amica cui disse, senza essere formale.
«Eccolo qui, lo sapevo che c'eri di mezzo tu. Non puoi stare una settimana senza di me e mi disturbi pure quando ho un lavoro importante» disse Douglas sorridendo.
«Purtroppo non abbiamo tempo per scherzare,» disse Thomen «il Presidente ha deciso di mobilitare anche le forze militari come sostegno alla Repubblica durante il passaggio dei loro mezzi nel nostro territorio. Indovina a chi tocca la scorta del nostro rappresentante?»
«E io dovrei scortarti fino a Giove? Ma sei pazzo, non ci penso nemmeno» rispose Douglas cercando di allentare la tensione che attanagliava l’amico.
«Sei sempre il solito» commentò Thomen sorridendo.
«Per fortuna; immagina che vita piatta e noiosa faresti se fossi un musone come tutti gli altri che conosci».
I due uomini si conoscevano da molto tempo avendo frequentato l’accademia militare nello stesso anno; Douglas decise di continuare la carriera comandando astronavi di ogni tipo mentre Thomen seguì la carriera politica che lo portò a essere il presidente di Giove e uno dei vice presidenti della Federazione Terrestre.


***


La conferenza stava per iniziare con la presenza di tutti i rappresentanti del Patto Quadrilatero. Questo incontro era stato indetto principalmente per discutere sui problemi che l’Impero Kilrathi stava avendo sul proprio pianeta Deserticos che, con il peggioramento del nucleo magmatico interno, si avvicinava alla completa disgregazione, così come aveva accertato la famosa Martina Dubois. La giovane scienziata terrestre era apprezzata in tutto l’universo conosciuto e le sue rilevazioni geologiche, sempre confermate dai fatti, erano il fulcro di questo Congresso che lei aprì mostrando tutti i risultati dei suoi studi di Deserticos.
La tensione, durante l’intera conferenza, si sentiva a pelle. I problemi del pianeta e gli attacchi dei pirati erano una costante fonte di preoccupazione tra i diplomatici ma anche tra le persone accreditate a partecipare a questo incontro fondamentale per il futuro. Conclusa la parte tecnica, il punto seguente prevedeva una dichiarazione ufficiale d’intenti affidata ai rappresentanti dei Tre Stati sulla richiesta di aiuto formale fatta dall’Impero Kilrathi.
Il primo a parlare era Thomen in rappresentanza della Federazione Terrestre. «Noi ci siamo sempre battuti per riconoscere l’importanza della vita di ogni essere vivente, umano o Kilrathi, senza fare differenze. Aiuteremo, con ogni mezzo a nostra disposizione, questo popolo nel momento di grave crisi che sta sopportando».
Il ministro imperiale Cain si alzò applaudendo la dichiarazione del collega terrestre.
Toccava a Ilian, principe del Regno Sayan. «Personalmente ho richiesto ai nostri genieri di preparare e attuare nel breve periodo dei centri di accoglienza per i profughi nei quali potranno soggiornare in tranquillità e nel massimo confort fino alla completa realizzazione del progetto di ricollocazione presentato dal tribuno Cain in questa stessa conferenza».
L’ultima a parlare era il ministro Jakall. «Purtroppo, vista la distanza tra la nostra Repubblica Autonoma e l’Impero Kilrathi, non potremo fornire assistenza immediata, ma ci dichiariamo disponibili a partecipare, con i nostri mezzi già sparsi nel Sistema Solare, ai soccorsi previsti per la popolazione di Deserticos».
L’unità d’intenti dei tre Stati sciolse la tensione e il pubblico nell’auditorium si alzò in piedi applaudendo all’unisono per queste dichiarazioni, mentre un miliziano si accostava a Cain parlandogli ad un orecchio. Il tribuno si alzò in piedi di scatto, fece segno al pubblico di sospendere l’applauso e, guardando gli altri rappresentanti, disse: «Signori colleghi, sono costretto ad abbandonare la conferenza prima del dovuto. Mi è giunta in questo momento la notizia che i pirati delle colonie stanno attaccando Deserticos».
Nella sala il silenzio tornò totale ma si scatenò il brusio generale quando Cain aggiunse con tono preoccupato: «Abbiamo ricevuto anche notizie che questi scellerati abbiano i piani per l'utilizzo della Weapon X».


Su Deserticos la situazione stava peggiorando di minuto in minuto e il tribuno Sarto impartiva ordini mentre leggeva un documento. «Abbandonate le postazioni di difesa, non possiamo fare niente contro il loro dispositivo di occultamento. Iniziare le procedure di evacuazione completa del pianeta perché ci hanno confermato la presenza di stazioni da battaglia predisposte per l’attivazione della Weapon X».
Proprio mentre Sarto confermava le notizie apprese anche da Cain durante la conferenza, nei pressi del pianeta Kilrathi apparvero due grandi stazioni orbitanti che in cinque minuti esplosero verso Deserticos due colpi dall’effetto devastante; la crosta terrestre si sfaldò nei due punti in cui il raggio della Weapon X erano caduti, le esplosioni a catena devastarono il pianeta che in pochi istanti si spaccò in due parti per poi esplodere.
Un’astronave fuggita nell’iperspazio, su cui erano saliti Sarto e il suo staff, subì ugualmente la forza dell'onda d'urto causata dell’esplosione e giunta su Iceworld iniziò a prendere fuoco. Il tribuno utilizzò un guscio di salvataggio e raggiunto il suolo ghiacciato del pianeta, urlò: «Non erano pirati, non erano pirati! Adesso ho anche le prove per denunciare chi si cela dietro questi attacchi!»










N.d.A.2
- L’intera storia è stata concepita come un serial tv e ve la propongo proprio come era stata pubblicata sul forum.
- La sua struttura è composta da tre serie per un totale di quattordici puntate che pubblicherò con cadenza settimanale più o meno precisa dividendo una serie da un'altra con una cadenza di due settimane.
- Sicuramente avrete notato fin dalla “cronostoria” molteplici incongruenze con ciò che è la Fisica Ufficiale; ciò dipende dal genere Sci-Fi contaminato con il Fantasy, ma soprattutto per la trama che ci porterà solo alla fine a comprendere molte cose descritte nel corso della storia.
- Ho deciso di pubblicare questa storia perché tempo fa ho iniziato a scrivere un reboot quasi completo (già tutto quello che leggerete è un reboot di miei scritti degli anni ottanta/novanta, poi, adattati per il forum) e spero che questa scelta mi spinga a riprendere in mano il mio vecchio progetto sfruttando il momento.
- Un'altra caratteristica di queste storie è l’utilizzo di nomi particolarmente conosciuti quindi segnalerò i “credit” al termine di ogni puntata.

Credits
- Il Regno Sayan è un omaggio ai guerrieri Sayan dell'Anime Dragonball.
- I tre pianeti della Repubblica Autonoma: Gavilon è un omaggio all'Anime Star Blazers, Maxtor e un omaggio alla casa produttrice di Hard Disk esterni, Pentium è un omaggio al processore creato dalla Intel Corporation.
- Weapon X è uhn omaggio al personaggio Wolverine dei fumetti prodotti dalla Marvel.
  
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