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Autore: quizasvivamosefp    14/03/2019    0 recensioni
"...Burt gli diede il permesso di andare da solo al parco, ma Kurt non aveva nessuna intenzione di andarci senza il suo miglio amico.
Velocemente, quanto potevano le sue piccole dita, Kurt chiamò Blaine Anderson, che pensò che l’idea di Kurt di andare a giocare con lo slittino fosse la migliore idea di sempre. "
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Klaine Valentine 2016'
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Per il dodicenne Kurt, c’erano due importanti eventi durante l’inverno che aspettava ogni anno: il Natale e i giorni di neve.

Fortunatamente… o piuttosto sfortunatamente… il Natale era già venuto e passato.

Ora, circondato da nuovi giocattoli, vestiti e regali, l’euforia per le festività era ancora permanente, ma la pausa era  finita e la scuola riapriva.

Tuttavia, c’era ancora da divertirsi e le previsioni era promettenti; la ragazza del meteo aveva previsto parecchi centimetri di neve.

Quando i soffici e bianchi fiocchi iniziarono a cadere, Kurt si svegliò presto la mattina seguente e guardò il Tg con suo padre, avvolto nella sua coperta, sperando , con le dita incrociate, di vedere apparire il nome della sua scuole sullo schermo accompagnato dalla dicitura “chiusa”  nella sua splendida semplicità e , quando tutti i suoi sogni divennero realtà, esultò.

Tutte le cose divertenti che aveva pianificato  per questo giorno libero , cominciarono ad attraversare la sua mente e saltò giù dal divano , precipitandosi verso il telefono.

Kurt era grande ora ed aveva dimostrato di essere maturo nonostante l’età, responsabile e non aveva più bisogno della supervisione di un adulto.

Burt gli diede il permesso di andare da solo al parco, ma Kurt non aveva nessuna intenzione di andarci senza il suo miglio amico.

Velocemente, quanto potevano le sue piccole dita, Kurt chiamò Blaine Anderson, che pensò che l’idea di Kurt di andare a giocare con lo slittino fosse la migliore idea di sempre.

Blaine era un anno indietro rispetto a Kurt, aveva solo 11 anni ed aveva appena lasciato la scuola elementare e si stava ancora abituando alla nuova scuola , senza ricreazione.

La maggior parte dei ragazzi della seconda media non si prendevano la briga di uscire con quelli più piccoli e spesso li chiamavano bambini, ma a Kurt non importava cosa pensassero.

Lui e Blaine erano vicini e amici da quando Kurt era all’asilo e a Kurt piaceva davvero molto giocare con lui.

Piacevano ad entrambi le stesse cose , come i Power Rangers, Star Wars, e le macchinine Hot Wheels, ma anche le feste col tea, i vestiti e le gite in bici, durante le quali potevano immaginare di fare degli incredibili viaggi attraverso una foresta incantata o scendere giù sulla lunga e tortuosa “strada di mattoni gialli”  verso la Città di Smeraldo.

Amavano cantare canzoni dai loro film preferiti, Kurt cantava spesso a squarciagola le sue strofe preferite mentre danzava in circolo, cosa che faceva spesso ridacchiare Blaine.

Si divertivano molto insieme, e nemmeno il fatto di essere tormentato dai suoi coetanei gli avrebbe impedito di essere amico di Blaine.

Tutti ben vestiti e al calduccio nei loro pantaloni da sci, stivali, guanti e cappelli, i due ragazzi camminarono sulla neve, trascinando le loro slitte dietro di loro.

Blaine aveva uno slittino davvero bello in plastica verde , che era stato di suo fratello, e Kurt aveva uno slittino niovo fiammante in legno e acciaio rosso con volante che gli aveva regalato suo padre per Natale e non vedeva l’ora di provarlo.

Una volta raggiunti il limite del parco, Kurt portò Blaine su una collina abbastanza isolata;  era dalla parte opposta del parco ed era più ripida rispetto a quella più frequentata.

Di solito solo i bambini più grandi osavano fare quella discesa.

Kurt era stato avvisato e gli era stato insegnato tutto sulla sicurezza.

Ma suo padre non era li e si sentiva particolarmente audace.

Kurt decise che quello che Burt non sapeva non poteva far male.

Perché Kurt era più grande, Blaine lo ammirava e lo avrebbe seguito dappertutto, senza far domande.

Kurt posizionò lo slittino in cima alla montagna, facendo dei piccoli solchi nella neve.

“Ti aspetto così possiamo scendere insieme” disse a Blaine con un sorriso sul viso.

“Okay” Blaine allineò il suo slittino e si preparò a salirci sopra.

Kurt si sedette con molta attenzione ed afferrò la corda per sterzare perché era ancora troppo spaventato per stendersi a faccia in giù con la pancia sullo slittino e scendere di testa.

Aveva bisogno di fare pratica, ma voleva scendere un paio di volte nel modo in cui si sentiva più al sicuro.

“Okay? Pronto? Vai!” urlò Kurt, e partirono , ridendo e urlando per tutta la discesa.

Si rimisero in piedi alla fine della discesa, ancora sopraffatti dalle risate.

Leggermente senza fiato, Kurt urlò a Blaine “A chi arriva prima in cima!”

Corsero verso la cima, scivolando e pattinando leggermente quando i loro stivali perdevano la presa e quando arrivarono , riposizionarono i loro slittino e riscivolarono giù.

"Facciamo una gara… fingendo di essere in una macchina!” disse Blaine, uno splendido e leggermente sdentato sorriso sul viso, “ io voglio essere la Batmobile!”

“Non vale” piagnucolò Kurt, “Devi scegliere una macchina vera

“È una macchina vera” insistette Blaine

“Non lo è!”

“Lo è !”

“Va bene” sbuffò Kurt, “ puoi essere la Batmobile… ma … allora… io sarò una McLaren della F1, così sarò quella più veloce”

“Scommetto che posso lo stesso batterti” lo sfidò Blaine.

“Fatti sotto”

Corsero giù per la collina fianco a fianco, entrambi determinati a raggiungere per primi il traguardo e quando Blaine vinse, Kurt urlò “ al meglio delle tre!”

Blaine vinse anche la seconda volta e Kurt si stava agitando sempre più, sapendo di aver già perso nonostante il terzo tentativo.

La determinazione a vincere di Kurt non aveva limiti, così si rimise sulla linea di partenza accanto a Blaine.

Strinse i denti, si sistemò a pancia in giù e si spinse con i piedi contro il terreno per guadagnare un po’ di velocità.

Ma il suo tentativo fallì subito , quando, invece di sfrecciare a tutta velocità, Kurt perse l’equilibrio e il controllo dello slittino.

Le lame slittarono e scivolarono, facendolo ruzzolare a testa in giù nella neve e giù per tutta la collina.

Dopo la disastrosa e rovinosa caduta, Kurt stava tremando mentre si rialzava.

Blaine non era molto lontano ed arrivò da lui correndo per aiutarlo, un’espressione di puro terrore sul viso.

“Kurt! Kurt! Stai bene? Ti sei fatto male?” Blaine si inginocchiò nella neve accanto a lui.

Kurt annuì.

Il suo era arrossato e i suoi occhi si stavano riempendo di lacrime, ma non gli faceva male niente.

L’unica cosa ad essere ferita era il suo orgoglio.

Era imbarazzato e fece di tutto per non scoppiare a piangere di fronte al suo amico.

“Sei sicuro di stare bene? Il tuo volto è tutto rosso e a macchie” disse Blaine.

“Sto bene” insistette, ostinatamente, Kurt, asciugandosi la lacrima che scorreva sulla sua guancia, “ è solo colpa del freddo”

“Meno male che non ti sei fatto male… ero spaventato…sei così sciocco e  imbranato, Kurt… “ lo prese in giro Blaine, abbozzando un sorriso con la speranza che Kurt lo ricambiasse , “ hai ruzzolato giù per la collina!”

“Hey” disse Kurt, incrociando le braccia, accigliandosi, “ non è divertente…ed io non sono uno sciocco”

“Sei uno sciocco per aver tentato quella bravata… ma mi piaci così come sei… sei il mio sciocco miglio amico… che ha appena mangiato la neve! Almeno non era gialla!”

Kurt gemette, fingendosi arrabbiato… ma stava davvero cercando di trattenersi dal ridere.

All’improvviso, Blaine si chinò e baciò la guancia umida di Kurt, e Kurt spalancò gli occhi dalla sorpresa.

Kurt sentì le guance farsi incandescenti.

“ E questo per cos’era?”

“Per mandar via il freddo e farti sentire meglio”

A quel punto Kurt non riuscì più a trattenersi e scoppiò a ridere, voltandosi verso Blaine che cominciò a ridere con lui.

“Vuoi andare a casa adesso? Possiamo giocare con la tua nuova macchina telecomandata” disse Blaine.

“Si” Kurt fu entusiasta dell’idea e sapeva che sarebbe stato meglio una volta in casa e dopo essersi cambiato con dei vestiti asciutti.

“Okay”

Blaine si alzò ed allungò una mano a Kurt per aiutarlo ad alzarsi  e Kurt la prese.

Ma una volta che furono entrambi all’in piedi, nessuno dei due lasciò la mano dell’altro.

Presero le corde dei loro rispettivi slittini, e tornarono a casa di Kurt, saltellando sulle impronte che avevano lasciato prima, le mani guantate ancora unite e oscillanti tra loro.

 

Quarta parte della serie "Klaine Valentine 2016"  
   
 
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