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Autore: Khailea    21/03/2019    0 recensioni
ATTENZIONE SE NON HAI VISTO L'EPISODIO 25 DELLA STAGIONE 5 RISCHI VARI SPOILER:
I personaggi sono stati umanizzati, e si toccano tematiche di guerra con alcune scene di violenza.
Questa fiction prende ispirazione dall'episodio 25 della stagione 5, più precisamente il momento in cui viene mostrato un futuro alternativo in cui c'è una guerra tra Sombra e Celestia. Le protagoniste saranno Applejack, Rarity, Rainbow Dash, Pinkie Pie e Fluttershy, che vissute in questo difficile periodo decidono d'unire le loro forze contro il malvagio re.
Tutte le spiegazioni dettagliate verranno date al termine dell'ultimo capitolo, in quanto hanno spoiler anche sulla fiction stessa. In quanto i personaggi hanno vissuto vite completamente diverse potreste trovarli OOC, troverete anche per ciò le spiegazioni
Genere: Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Tre giorni.
Tre giorni erano passati da quando Sombra le aveva catturate e rinchiuse. Le cinque si trovavano confinate nelle segrete più buie del castello. Muri, pavimento e soffitto erano costituiti da grossi macigni in pietra dalle quali non poteva passare nemmeno il più piccolo filo di luce. La stanza benché piccola era incredibilmente alta ed esattamente in un punto rasente il soffitto era presente una finestrella ad arco, bloccata tramite delle sbarre di ferro e chiusa da una veranda di legno marcio, dalle cui crepe però usciva un debole raggio di luce nel quale fluttuavano i granelli di polvere della stanza.
Lungo i muri erano presenti varie catene e tutte loro erano bloccate con quest’ultime ai polsi, spogliate delle armature fabbricate indossavano solamente le tute dei soldati di Celestia, ed erano tenute sollevate a pochi centimetri dal terreno con l’unica speranza che le braccia si staccassero da un momento all’altro dal corpo per dar così loro un po’ di sollievo.
Non era stato dato loro né cibo né acqua, e sapevano bene che presto la fine sarebbe giunta andando avanti così. I loro occhi erano pieno di dolore sia fisico che emotivo, e le gole erano talmente secche da non riuscire nemmeno a parlare, ma infondo cosa potevano dirsi a questo punto?
Qualcosa però cambiò nell’immobilità della loro tortura, nel momento esatto in cui l’unica porta della segreta si aprì, e comparve ancora una volta il re Sombra in tutta la sua malvagità.
-Signore, spero che abbiate gradito il vostro soggiorno.-
Nonostante la loro completa mancanza di forza i loro animi si riaccesero alla sua presenza, l’odio dava loro forza e le faceva aggrappare alla vita, ad eccezione però ancora una volta di Fluttershy che rimase semplicemente a penzoloni senza nemmeno alzare lo sguardo, i suoni quasi alle sue orecchie si erano fatti vuoti. Aveva pensato per tutto il tempo alla sua famiglia, a quanto avrebbe voluto essere nel letto della sua cuccetta, con sua madre che le accarezzava la schiena e suo padre che le raccontava aneddoti sul suo vecchio lavoro alla fabbrica delle nuvole, e perfino le mancavano i vaneggiamenti di suo fratello su tutte le sue abilità e su come sfruttarle. 
Tutto, ogni più piccolo dettaglio, le lacerava il cuore, perché non c’è dolore più grande del ricordare ad una persona il tempo in cui era felice nel momento in cui sta soffrendo.
-Ho pensato a lungo sul modo migliore per eliminarvi, non che siate un pericolo o simili, assolutamente, ma perché ho visto in voi la possibilità di far render conto a tutti di quanto inutile sia mettersi contro di me.-
Guardò con quel suo maledetto sorriso ciascuna di loro prima di riprendere a parlare, con il solo obbiettivo di allungare quella tortura.
-Infine ho preso la decisione più elegante a detta mia, per punire anche la vostra principessa che ha creduto che con un simile piano sarebbe riuscita ad eliminarmi, ed invece ha solo mandato al macello altri suoi soldati. Verrete giustiziate da me nella piazza principale della città, sotto lo sguardo non solo dei miei soldati, ma dell’intera Equestria. Ho intenzione tramite la mia magia di trasmettere la scena infatti nel cielo, così che tutti la vedano, e vedranno anche quanta poca umanità ha avuto Celestia nei vostri confronti. Gli animi di tutti ne saranno scossi e nascerà una diffidenza della quale io mi nutrirò. Dovreste sentirvi onorate per ciò che ho in serbo per voi e per l’attenzione che vi ho dato.-
-Mostro…-
Le parole di Applejack furono come un sussurro, ma allo stesso tempo ben chiare e condivise da tutte. Non era ancora finita però, purtroppo.
-Ho pensato anche a quale sia il modo migliore per distruggere qualcuno come voi, a quali torture fisiche avrebbero avuto più effetto. La disidratazione, la fame, il dolore corporeo, tuttavia mi sono reso conto di una cosa. Se avete accettato di venir fin qui probabilmente è perché siete persone che non hanno nulla da perdere ormai, e non c’è dolore fisico abbastanza forte da poter superare questo fatto. Ho quindi pensato a qualcosa di psicologico per ciascuna di voi, ma perfino su questo punto ho avuto parecchi dubbi, sempre per lo stesso motivo. Solo guardandovi mi rendo conto che, indirettamente o meno, probabilmente vi ho già tolto tutto.-
Così dicendo l’uomo schioccò le dita della mano destra, e sei guardie entrarono nella stanza avvicinandosi a Fluttershy, la quale iniziò a guardare le altre confusa e spaventata mentre il cuore riprendeva a pompare ed ogni suono si faceva vivo. Allo stesso modo anche le altre avevano uno sguardo colmo di preoccupazione e stupore.
-Tuttavia, mi è bastato ben poco per capire quanto teneste le une alle altre. Ed è lì che ho capito che c’era ancora qualcosa che potevate perdere, ma togliere semplicemente la vita ad una sola di voi non sarebbe stato sufficiente per ripagare il vostro errore. Esiste più di un modo per uccidere qualcuno, pur mantenendolo in vita.-
Nel mentre parlava un’orribile consapevolezza si stava formando nella mente di tutte, fino a quando Sombra non tolse ogni dubbio.
-Presto scopriremo se un essere immondo come me può permettersi o meno di toccare una creatura tanto innocente.-
Fluttershy ormai era oltre la soglia della stanza quando si rese conto di ciò che sarebbe accaduto da lì a poco, e con gli occhi sbarrati iniziò ad urlare con tutte le sue forze mentre le lacrime si formavano rigandole il viso.
-No! Ti prego no! Aiutatemi! Aiutatemi!-
Sotto gli sguardi atterriti delle sue compagne, che a loro volta iniziarono ad urlare, la porta si richiuse su quello scenario di dolore per aprirsi a breve su uno ancor più orribile…

   
 
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