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Autore: _AreyC    01/04/2019    2 recensioni
Il nephilim chiuse gli occhi, facendo sfiorare dolcemente le loro labbra. “Quindi mi amerai anche quando i miei capelli saranno tutti bianchi?”
“È questo il problema? Ti turba il fatto di non vedermi invecchiare con te?”
Alec sospirò, portando una mano ad accarezzargli dolcemente il petto. “Non mi turba. Solo che.. ogni giorno divento sempre meno agile e sempre più vecchio.”
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Tic tac. Tic tac.

 

 

Alec sospirò e si rigirò nel letto per l'ennesima volta, Magnus accanto a lui si mosse leggermente ma non si svegliò.

 Il rumore incessante della sveglia lo irritata sempre di più.

 Era da un po’ che un pensiero lo tormentava, ma non ne aveva parlato con il compagno. 

 Il problema era nato due settimane prima quando l'uomo, guardandosi allo specchio, aveva trovato il primo capello bianco. 

“Oh fiorellino non preoccuparti!” Magnus gli aveva sorriso attraverso il riflesso e gli aveva lasciando un bacio sul collo, prima di allontanarsi. “È solo un capello bianco, non starai attraversando già la crisi di mezza età?”

Alec aveva finto un sorriso e cambiato discorso, ma quel singolo capello bianco aveva mandato tutto in allarme. 

Stava invecchiando.

Stava invecchiando mentre Magnus continuava a sembrare un ventenne. 

Lui stava morendo, Magnus no.

Era un pensiero che era sempre stato fisso, ma nascosto tra altri mille pensieri. 

Adesso però, raggiunta la soglia dei trentanove anni, era quello che lo tormentava di più.

Stava invecchiando.

Max e Raphael crescevano, lui diventava sempre meno agile e Magnus restava esattamente uguale a quando lo aveva conosciuto vent'anni prima.

Aprì gli occhi con uno sbuffo e si mosse ancora, fece per alzarsi ma una mano calda e famigliare gli si posò sul petto.  

“Tutto okay biscottino?”

Il loro sorrise leggermente e si avvicinò al suo corpo, appoggiando la testa sul suo cuscino. I loro visi erano vicini e Alec si sentì subito al sicuro guardando gli occhi dolci e familiari dell'altro. 

Anni prima di aveva promesso che con lui non li avrebbe mai nascosti e da allora non lo aveva fatto. 

“Sono solo un po’ irrequieto, torna a dormire.” 

Lo stregone scosse la testa in risposta e gli diede un piccolo bacio sulle labbra, la mano stranamente priva di anelli - se non per la fede- andò ad accarezzare il viso del marito. “Parlami, Alexander.” 

Alec chiude gli occhi qualche secondo, prima di riaprirli e trovare il coraggio di parlare. “Il tempo. Mi sento come se il mio tempo stesse per scadere, Magnus. Il nostro tempo.”

“Non dire sciocchezze, Alexander.” Magnus lo rimproverò dolcemente, accarezzandogli lo zigomo con le dita. “Abbiamo ancora tanti anni da passare insieme.” 

“Ma a te sembrano davvero così tanti? Io non voglio lasciarti, Magnus.” 

Alec si sentiva quasi un bambino capriccioso, ma quel peso di attanagliava il petto da troppo tempo. 

“Anche altri cento anni con te non sarebbero mai abbastanza, mio dolce bignè alla crema.” 

“Sono serio Magnus, ho paura. Non voglio lasciarti da solo.” 

“Ma io non sarò solo, Alexander.” Lo stregone sorrise leggermente, accostando la fronte alla sua. “Non fraintendermi, una parte di me se ne andrà con te, ma non sarò da solo. Affianco a me ci saranno i nostri figli, i nostri nipoti, poi i nostri bisnipoti e così via. Ti mi hai dato una cosa che non ho mai avuto, Alexander. Mi hai dato una famiglia e questo è la mia unica certezza: non sarò mai più solo.”  

Il nephilim chiuse gli occhi, facendo sfiorare dolcemente le loro labbra. “Quindi mi amerai anche quando i miei capelli saranno tutti bianchi?” 

“È questo il problema? Ti turba il fatto di non vedermi invecchiare con te?” 

Alec sospirò, portando una mano ad accarezzargli dolcemente il petto. “Non mi turba. Solo che.. ogni giorno divento sempre meno agile e sempre più vecchio.” 

“Oh biscottino, la performance di ieri sera ti smentisce alla grande.” Magnus gli fece l'occhiolino, sollevandogli leggermente il viso. “Apri gli occhi, Alexander.”

Alec li aprì, confuso da quella richiesta, è per un attimo non capì. 

Magnus lo stava guardando, con il viso vicino al suo. 

Inizialmente non notò niente di strano, poi capì. Delle rughe contornavano la bocca e gli occhi dello stregone e i suoi capelli neri avevano delle leggere striature bianche. 

Il moro lo guardò attentamente, nei suoi occhi la solita scintilla innamorata. “Non voglio che cambi per me, amore.” 

“Tutto è cambiato da quando sei nella mia vita, sciocco nephilim, e non tornerei indietro per nessuna ragione al mondo.” Lo stregone sorrise, facendo scivolare la mano da suo zigomo al suo petto. “Poi non mi dispiace cambiare look per un po’. Chi lo sa, potrei lanciare una nuova moda!” 

Alec scoppiò a ridere piano, attirando dolcemente il marito contro il suo petto. “Tu sei capace di tutto, Magnus Bane.” 

Seguirono secondi di silenzio, la tranquillità era ormai padrona della stanza. 

E ormai anche di Alec.  

“Aku cinta kamu, Alexander.” 

L’uomo sorride, lasciando un dolce bacio contro la sua fronte. “Ti amo anche io Magnus.”

 

 

Piccolo bonus: 

 

La mattina dopo:

Max entrò canticchiando in cucina e sorride, quando notò i genitori intenti a cucinare la colazione. “Raph non è ancora uscita dal bag-papì! Sei..”  

Magnus assottigliò gli occhi nella sua  direzione, puntandogli contro il mestolo sporco dell'impasto dei pancakes. “Stai attento a quello che dici Maxwell Michael Lightwood-Bane o giuro che tutte le tue magliette diventeranno rosa leopardato!” 

“Radioso.” Il ragazzo alzò le mani, sedendosi A tavola con sguardo preoccupato. “Volevo dire radioso.”

   

 

832 parole.

  
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