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Autore: Laviestar    10/04/2019    4 recensioni
[Fanfiction post Oblivio/Silence]
Una dannata notte gelida e dei sentimenti che ormai faticano ad essere rinchiusi nel cuore di un'unica persona.
-MariChat
Genere: Angst, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Luka Couffaine, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I'm With You

 

I'm standing on a bridge
I'm waiting in the dark
I thought that you'd be here, by now
There's nothing but the rain
No footsteps on the ground
I'm listening but there's no sound

 

Appoggiò i gomiti sulla balaustra presente su Pont Des Arts e si guardò intorno.
Da quanto tempo era li che contemplava le luci di Parigi? Se doveva essere sincera non si era nemmeno resa conto del tempo che scorreva inesorabilmente.
Il silenzio intorno a lei, in quella notte, era devastante, nonostante il rumore assordante della pioggia che le batteva addosso.
La vista poi era offuscata e certamente non era solo per via della pioggia.
Mai come in quella notte si era lasciata prendere dalle sue stesse emozioni.

Aveva combattuto al fianco di Chat Noir in piena notte, essere un supereroe era ormai diventato un lavoro a tempo pieno, Papillon non stava di certo dietro alle sue esigenze personali, ma non era quello il motivo per cui si sentiva a pezzi, Papillon in tutta quella faccenda poteva anche essere considerato il male minore;
stava male perché era arrivata ad un punto in cui faceva fatica a tirare una linea retta nella sua vita, faceva fatica a lasciare i problemi di Ladybug fuori dalla vita di Marinette e quelli di Marinette fuori dalla vita di Ladybug.
Aveva sempre gestito le loro vite come se fossero due entità diverse, quando invece c'era sempre e solo lei, sia davanti che dietro a quella maschera e i problemi erano sempre e solo suoi, in qualsiasi forma si fosse trovata.

Invece che tornare a casa, dopo l'ennesima battaglia, aveva pensato di rimanere li a schiarirsi le idee, tanto non avrebbe mai preso sonno in quelle condizioni.

Gli eventi degli ultimi giorni l'avevano turbata e portata ad un nuovo livello di consapevolezza, consapevolezze che come Marinette faticava davvero ad accettare.

Aveva baciato Chat Noir, aveva baciato Chat Noir: quello era il mantra che continuava a risuonare nella sua testa.

Era stato diverso dal primo bacio che gli aveva dato, la prima volta lo aveva fatto per una scelta obbligata dovuta alla battaglia che stavano combattendo contro Papillon, questa volta non ricordando il motivo avrebbe dovuto pure sentirsi meglio e invece, come una stupida, non riusciva a togliersi di dosso quella sensazione di libertà e spensieratezza.

Chiudeva gli occhi e poteva risentire nuovamente tutto il calore di quell'attimo e di quel gesto.

Le mani intrecciate a quelle di lui.
La mano di lui sul suo fianco, come a volerla proteggere
Lei in punta di piedi per arrivare all'altezza del compagno
E infine: quel bacio.

 

Non ricordarsi come erano arrivati a quel punto la stava uccidendo.
E Dio, quanto avrebbe voluto ricordare tutto perché non sopportava più il dover provare quelle emozioni contrastanti dentro di lei.
Perché era successo?

Marinette amava Adrien.
Marinette non avrebbe mai accettato un bacio da Chat Noir dato in quel modo.
Cosa diavolo era successo affinché fosse stato possibile?
Un lavaggio del cervello?
No, la verità era soltanto una: che lei, come Ladybug si stava lentamente innamorando di Chat Noir.

Si odiava, perché prendere consapevolezza dei propri sentimenti in quel modo era sconvolgente.
Inconsapevolmente sperava che la pioggia quella sera potesse portarsi via tutto quello che provava e tornare di conseguenza a sentirsi pulita.

 

Com'è possibile? Si chiese per l'ennesima volta.
Non riusciva ad essere sincera nemmeno con se stessa.
Alzò lo sguardo, ammirando un cartellone pubblicitario con su Adrien.
Mai come quella sera avrebbe voluto avere le idee chiare sui suoi sentimenti.

 

I'm looking for a place,
'm searching for a face,
Is anybody here I know.
'Cause nothing's going right,
And everything's a mess,
And no one likes to be alone.
Isn't anyone trying to find me?
Won't somebody come take me home?

 

Perché Adrien e non Luka? si chiese poi.
Luka sarebbe stato il ragazzo perfetto con cui stare, aveva un debole per lei e le aveva fatto una vera e propria dichiarazione d'amore.

Sei chiara come una nota musicale
Sei sincera come una melodia.
Tu sei la canzone che mi è entrata nella testa da quando ci siamo incontrati.

Per essere felice al suo fianco avrebbe solo dovuto dire di si e lui per lei ci sarebbe stato, per sempre.
Amandola in un modo straordinario. Adrien lo avrebbe mai fatto nello stesso modo?

Erano mesi che Marinette diceva che doveva darsi tempo per mettere a posto il casino cosmico che regnava nella sua testa, ma la sensazione che alla fine provava era sempre e solo quella di vivere in un mondo il cui tempo era stato congelato al momento in cui aveva preso il maledetto ombrello di Adrien Agreste.
Quell'emozione non poteva lasciarla andare, per niente al mondo, anche a costo di farsi male per sempre e rimanere sola.

Vagare per Parigi in piena notte poi, non era certo la cosa migliore che potesse fare per risolvere il dramma interiore a cui si stava sottoponendo con le sue stesse mani.
Quel giorno poi, aveva ignorato ogni singolo segnale che il suo corpo le aveva dato per farla fermare, ma lei era Ladybug e aveva dei doveri ben precisi.
Ladybug poteva essere invincibile in ogni sua battaglia, ma Marinette non lo era affatto e ingenuamente non aveva mai tenuto realmente conto del fatto che se fosse crollata Marinette anche Ladybug sarebbe sprofondata insieme a lei.

Tutti i ricordi dell'ultimo anno passato a districarsi tra la sua doppia vita erano difficili da cancellare, puntualmente fluivano nella sua mente facendole presente che Ladybug e Marinette non erano affatto due persone diverse e che quindi non avrebbe potuto per sempre agire ignorando questo dettaglio.
All'inizio era stato facile gestire la situazione in quel modo, dopotutto mai avrebbe creduto possibile il fatto di poter cedere, anche minimamente, al fascino di Chat Noir e più cercava di resettare quella parte di lei più quella parte si faceva sentire, strepitando come mai aveva fatto prima, e ogni tentativo di sopprimere quei sentimenti era diventato inutile.

 

Oh why is everything so confusing?
Maybe I'm just out of my mind

 

Proprio non riusciva a lasciarsi alle spalle tutto, per quanto ci stesse provando.
Potendo guardarsi dentro in quel preciso istante non avrebbe trovato nemmeno un pigmento di verità sotto alla sua pelle, ma soltanto confusione e bugie.

Chissà, forse il Maestro Fu aveva sbagliato ad affidarle il Miraculous della coccinella, non tanto perché non fosse in grado di combattere contro Papillon ma tanto perché quell'uomo in fin dei conti, non aveva pensato all'impatto devastante che quel compito potesse comportare su un'adolescente come lei.
A complicare il tutto ci si era messo anche il suo cuore.

Le domande che non riusciva a non farsi erano tante, e nessuna di queste portava a qualcosa di buono.
Il suo amore per Adrien ad oggi che cos'era? Una grossa delusione amorosa?
Quanti progressi aveva fatto? Zero, ad ogni passo che lei faceva in avanti, lui ne faceva uno indietro e viceversa.
Avrebbe soltanto voluto avere le idee chiare.

 

It's a damn cold night,
rying to figure out this life.
Won't you take me by the hand?
Take me somewhere new,
I don't know who you are,
But I
I'm with you
I'm with you

 

Scavalcò la sbarra del ponte piena di lucchetti, per poi mettersi in equilibrio sulla base di legno del ponte che affacciava proprio sulla Senna.

Tutte queste persone si amano a vicenda, pensò dando uno sguardo a tutti i lucchetti pieni di cuoricini e iniziali incise.

Prese un respiro a pieni polmoni ed espirò.
Sarebbe stato bello se quel grosso sospiro si fosse portato via tutte le sue preoccupazioni, ma purtroppo non lo aveva fatto.
Doveva continuare ad amare Adrien oppure doveva dare ascolto a quella parte di lei che stava urlando il nome di Chat Noir?
Rispondere alla dichiarazione di Luka era fuori discussione, per quanto le avesse scaldato il cuore, non avrebbe mai avuto il coraggio di prendersi gioco dei suoi sentimenti in quel modo, lei non lo amava e probabilmente non lo avrebbe mai fatto.

"Fa freddo stanotte, non credi?"

Non stava sognando quella voce.
Portò le mani sulla balaustra dietro di lei per non cadere nella Senna, era nata maldestra, quindi sarebbe potuto succedere e sarebbe stato imbarazzante.
Per quanto fosse inequivocabile la situazione, lei non aveva davvero intenzione di farla finita.
Voleva solo avere le idee chiare e sentirsi bene.

"Già" rispose non girandosi verso chi aveva pronunciato quelle parole.

Ed era vero che faceva freddo, ma quel gelo, non era minimamente paragonabile al freddo che sentiva dentro di lei.

"Non dirmi che ti stai per lanciare nella Senna, mi dovrei bagnare e a noi gatti l'acqua non piace" disse piano il ragazzo dietro di lei.

Non aveva intenzione di lasciarsi cadere, non era mai stata quella la sua intenzione.

Il pensiero di sfidare la sorte, e provare una nuova ebrezza questa volta aveva vinto sulla parte matura e ragionevole di Marinette.

"Stavo solo riflettendo" disse girandosi verso di lui non nascondendogli la verità.

"Ti va di prendere la mia mano e andare via da qui, eh Marinette?"

Chat Noir, dopo una battaglia notturna con Ladybug l'aveva vista camminare su Pont Des Arts e non era riuscito a tornare a casa senza fare finta di niente, era come se avesse dovuto seguirla per una questione di principio.

Lui amava profondamente Ladybug, eppure Marinette su di lui aveva uno strano ascendente, si era sentito come una calamita attratta da un grosso magnete.
La ragazza poi, aveva un'aria incredibilmente triste quella sera, cosa che non le si addiceva affatto visto che aveva un sorriso così bello che poteva illuminare l'intero universo, e anche se non era lei la ragazza che amava, si era inspiegabilmente sentito attratto da lei, aveva proprio sentito la necessità di andare a parlare con lei e starle vicino.
A quel punto, Marinette vide la mano dell'amico tesa verso di lei e la prese saldamente. A quel contatto sentì uno strano calore invaderle le guance, e
non era solo per l'emozione che stava provando.

Take me by the hand,
Take me somewhere new,
I don't know who you are,
But I... I'm with you.
I'm with you.

Per una volta poteva far si che Marinette si lasciasse condurre da Chat Noir, non era nei panni del suo alter ego, non aveva bisogno di mostrarsi come l'acida che continuava a rifiutarlo solo perché in veste civile era innamorata di un ragazzo che nemmeno sapeva del suo amore.
Solo per quella sera poteva credere nel fatto che anche Marinette stesse iniziando ad amare Chat Noir. E questa volta Marinette si affidò a lui.
In fondo era sempre stato così, per quanto potesse dirne e pensarne, anche da Ladybug aveva sempre fatto affidamento su Chat Noir.

"Io e te contro il mondo Milady"

Non conosceva nulla dell'oblio, ma come quel giorno anche questa volta si stava lanciando ad occhi chiusi, solo che anziché farlo nel vuoto, questa volta si stava lanciando verso di lui.

"Hai la febbre Marinette!" constatò Chat Noir prendendola tra le sue braccia.

Non era pazza.
Non aveva perso la testa.
Stava facendo confusione solo perché aveva la febbre.
O almeno le sarebbe piaciuto credere così.

 

I'm with you.


Chat Noir da galantuomo che era, l'aveva portata fino a casa, e non poco in imbarazzo l'aveva aiutata a mettersi qualcosa di asciutto.
Marinette aveva blaterato qualcosa sul suo essere un'imbranata e intanto si era messa sotto alle coperte.

"Grazie Chat Noir, Ladybug è molto fortunata ad averti" disse portando le braccia intorno al suo collo.

"G-Grazie"

"...e anche se non so chi tu sia sotto quella maschera, sono con te Chat Noir"
Erano decisamente troppo vicini.

"Sei fantastica Marinette" disse sincero "Lei ama un altro, ma io non mi arrenderò mai."

"Io sono con te" sussurrò per poi lasciarsi cadere sul cuscino.

Il giorno dopo sarebbe ritornata ad essere la solita Marinette, ma quella sera nel suo cuore sarebbe sempre rimasta speciale.
Lei e il suo esaltante momento imperfetto.

"Buonanotte dolce Marinette"

"Buonanotte Chaton"

***Fine


Questa fic era nata post Oblivio inizialmente (dopo aver riascoltato una delle canzoni che adoro di più in assoluto, I'm with you appunto, perchè l'ispirazione che mi da la musica è sempre tantissima), e poi, dopo aver visto Silencer, ci ho aggiunto un paio di cose per renderla più completa, perchè l'angst nella vita non è mai abbastanza XD
Mi piace vederla come una sorta di Missing Moment, e a proposito di missing moment...è la mia 
prima fic che partecipa ad un contest (in questo caso quello indetto dagli Ambrogisti Anonimi, che è capitato a fagiolo con la mia ispirazione post episodi.)
Spero possa piacervi almeno la metà di quanto piaccia a me, perchè comunque vada, sono davvero soddisfatta. 

Ah!!La trovate anche su wattpad, nonostante io sia impedita e ci ho messo tipo secoli a capire come Wattpad funzioni...
...alla fine però ne sono uscita vittoriosa!!!
Vabbè l'età avanza anche per me, vediamola così XD

Grazie per essere arrivati fino a qui!! 

Lavie

 

   
 
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