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Autore: La_Spynn    04/05/2005    4 recensioni
Solo per essere certi che voi Umani lo capiate, tutta questa storia è iniziata per colpa vostra. Vostra e della vostra perenne sete di potere. Cioè, se non aveste creato quelle maledette pietre ora io sarei un Demone felice. Ma voi no, certo. E così io e un altro po' di gente abbiamo dovuto scorrazzere a destra e a manca per la terra. No, davvero, grazie, Umani.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dieci Pietre Magiche

Dieci Pietre Magiche

Quelle Cose Chiamate Guai

 

Ahkra di Ninive

Ho una domanda. Perché gli Umani non si possono mai fare i fatti loro? Qualcuno mi sa rispondere? Avanti, gente, sforzatevi! Tu vai lì, pranzi con un paio di loro e subito ne hai un’altra decina addosso, pronti a farti la pelle. Che ho fatto di male dalla vita! Io non mo sono mai lamentato con loro solo perché vanno in giro ad ammazzare cervi e conigli. Anzi, preferisco stare alla larga da quel genere di creature… insomma sono un po’ disgustose, puzzano e hanno nomi assurdi. Sto parlando degli Umani, era sottinteso, no?

Cioè, una povera creatura come me passeggia tranquilla per la sua strada e *puff* gli compare davanti un Umano. Beh, nulla di preoccupante. Cominci ad aggrottare la fronte quando tira fuori una rete d’argento. Acc. L’argento per me è come un pesce andato a male per voi. Fa male. Potresti ancora scappare, ma poi la tua reputazione di duro andrebbe a farsi benedire. E allora che fai? Ti fai ammazzare da un umanuncolo qualunque o scappi? Voi avete mai visto un Mannaro scappare? Beh, allora devo proprio ringraziare gli Dèi di non avermi fatto nascere Mannaro. Scappo – e in fretta, se posso aggiungere.

Ora vi chiederete chi sono. Assurdo, non mi conoscete davvero? Allora tremate, poiché io sono il grande Ahkra di Ninive, meglio conosciuto come Ahkn delle Piramidi o anche, da voi mortali, come Andrew Crewford. Ehi, a tutti noi abitanti delle tenebre serve uno pseudonimo Umano! Non avete presente quanti dei vostri siano in realtà dei nostri. Se il discorso vi sembra senza senso, peggio per voi.

Sono registrato anche all’anagrafe, mi credete?

Andate a controllare, se volete! Non è che questo è solo uno stratagemma per scoprire la mia età, vero?

Ehi, ma sono affaracci vostri? Comunque, io appartengo all’antica e rinomata etnia degli Tasuhe tamm’Yney, volgarmente chiamati da voi Umani Demoni. Perché, poi, non riuscirò mai a capirlo. Ci sono più di trecento razze di Demoni, paragonare uno Tasuhe tamm’Yney perfetto come me, ad un Rhoes, un demone di primo livello, è come paragonare una formica ad un elefante. Noi siamo l’elefante, ovvio.

Mmm… ma dove ero rimasto? Ah, si, all’Umano che mi inseguiva.

Cioè, in quel momento mi innervosisco davvero. Il grande Ahkra di Ninive non può fuggire come un ragazzino davanti ad un tipo qualunque… mi giro e l’umano si mette ad urlare. Tra il “mi giro” ed l’”urlo dell’umano” c’è un piccolo intervallo di dieci secondi in cui riprendo la mia forma naturale. Da togliere il fiato, in tutti i sensi. Cleo diceva che ero il Demone più bello che avesse mai visto. Prima di conoscere quel tipo… un certo Cesare qualcosa… non gli ha neanche detto che era un Demone- Gatto e quell’idiota non lo ha mai neppure sospettato. Ah, grande ammaliatrice quella Cleopatra!

Però voi Umani non la pensate allo stesso modo. Quello là ha cominciato a correre come un coniglio, urlando che aveva visto un mostro (Chissà di chi parlava…)… sarà tornato a casa da mammina in dieci secondi netti. Spalanco le mie stupende ali da pipistrello, alzandomi in volo. Ah, tanto per la cronaca, sto andando al Cuore di Drago, il posto più chic della città, non per Umani, si intende. Perché ci vado? Beh, semplice. Immaginatevi il me Umano che si sta tranquillamente trascinando per il parco. Ad un certo punto arriva una Jonhel Umana. Jonhel è la carogna più carognosa che esista su questa terra di carogne. Però cavoli se ha un bel didietro. Insomma, mi arriva vicino Jonhel che con quel suo modo di fare, alquanto da carogna, come al solito, mi sbatte in mano una lettera sibilando, è un Demone- Serpente, per la cronaca uno degli Ultimi della Regale famiglia degli Tasuha Canbahda, di non prendere l’abitudine a farle fare la postina, perché altrimenti mi ingoia. Non pensavo stesse scherzando, una volta abbiamo lavorato insieme ad Atene e al nostro capo, che era una specie di scultore, gli affari non andavano tanto bene. Vi stupirete nel sapere che la maggior parte dei miei capi sono stati degli sfigati senza pari. Cioè, questo ci ha mandato in giro a distruggere quelle ridicole statuette – che si chiamavano Erme, o qualcosa di simile, e Jonhel se le è mangiate tutte dalla prima all’ultima. Il nostro capo è stato pagato una fortuna per costruirne delle altre e la colpa è stata data a tal Alcibiade, un altro sfigato come pochi, che doveva essere per metà Vampiro, visto che nella stessa guerra ha cambiato parte almeno una trentina di volte. Se siete vampiri non dovete offendervi leggendo. Però ammettetelo. Non è che siate proprio il massimo come lealtà. Fatevi un bell’esame di coscienza, ok?

Oggi sto continuando a divagare… vabbè, dicevo, Jonhel mi porta ‘sta lettera e se ne va, inviperita (ah, ah, se mi sentisse mi ucciderebbe ) io resto a guardarla allontanarsi, vi ho già detto prima il perché… farebbe tornare la vista ad un cieco… beh, la leggo – sono curioso per natura – e ci trovo scritto che tal Viyandra, che non riesco proprio a capire se è un maschio o una femmina, ha bisogno dell’augusto aiuto del grande Ahkra di Babilonia. Al diavolo, io sono di Ninive, NINIVE! Chiaro? Allora, prendo e vado. Non perché voglia tanto incontrare questo/a Viyandra, ma perché non ho proprio niente da fare. Dopo un po’ andare in giro a trucidare Umani annoia. Ci ho provato, una volta, nel West End, a Londra. All’inizio era divertente fare a pezzi la gente, dico davvero. E’ nell’essenza di ogni Demone. Però dopo un po’ è troooooppo noioso. E ho mollato, trasferendomi a Parigi. E dire che in Inghilterra si erano affezionati a me, mi avevano anche dato un altro nome… com’era? Jim? Josh? Jack…? Oh, chissenefrega.

Volare è bello, ma dopo il decimo grattacielo contro il quale ho rischiato di schiantarmi, ho mandato al diavolo una decina di Umani con le manie di grandezza e mi sono ritrasformato.

New York è la città più disgustosamente umana mai costruita. Ragazzi, altro che Ninive. Ninive era molto più bella… vabbè, poi ci sono nato. Ma anche Sparta non era così male. Il cibo faceva schifo, ma il posto era carino. Dicevano di essere discendenti di Eracle, ma vi assicuro che non è così. Eracle era un mio vecchio amico, praticamente siamo cresciuti insieme, abbiamo distrutto un paio di città e ucciso qualche decina di centinaia di persone con un terremoto… ah, che bella l’infanzia… comunque, sono sicuro che quei tipi di Sparta non sono affatto discendenti del vecchio Eracle.

Ma non importa. Cioè, a loro importava, e parecchio. Ma a me no.

Dopo circa mezz’ora di cammino – i miei piedi urlavano pietà – arrivo davanti al fatidico luogo dell’appuntamento. Il Cuore di Drago non è esattamente una villa. Anzi, è un covo di schifosi assassini, una bettola di porto, il ritrovo dei più loschi individui della città... un posto adorabile, vero?

Ci entro. E’ sempre pieno, sapete. Mi innervosisco un sacco a vedere tutti questi demoni che non hanno ancora un centinaio d’anni in giro a farsi belli. Scommetto che Viyandra è uno/a di quelli. Uno che scambia Babilonia con Ninive è per forza un novellino.

Vedo un paio di vecchi amici. Jonhel non c’è. Peccato. Una decina di Vampiri prendono un the “Blood flavour” ad un tavolino. I Vampiri sono terribilmente tradizionalisti. O sono tradizionalisti o sono dei pazzi psicopatici. Ci sono più dei secondi che dei primi, fidatevi.

Zero licantropi, grazie al cielo. Se ci sono dei piantagrane rompiscatole, su questa terra, sono loro.

Ne ho incontrato uno, una volta. La scena tipica è:

IO: Ciao!

LICANTROPO: Che hai da guardare?

IO: Eh?

LICANTROPO: Mi stai insultando?

IO: Ma veramente io…

LICANTROPO: Io, io, io, sai parlare solo di te stesso!

IO: Ma… Ma…

LICANTROPO: GROAR!

A quel punto gli ho lanciato un Jipsel, che è una sorta di magia incendiaria che brucia il pelo dei Licantropi che è una meraviglia. Se avete problemi con i lupacchiotto del branco usate un Jipsel e siete a posto.

Poi scappate, perché arriverà resto del Branco che cercherà di farvi a fettine, tipo prosciutto.

In compenso c’erano alcuni Mangiatori di Cuore…. Ne ho conosciuti parecchi, quando lavoravo in Egitto, li usano come mummificatori… è un po’ schifoso da vedere, ma per il resto tutto bene…

Beh, mi avvicino ai tre vecchi amici di cui vi ho accennato prima. Tre idioti come pochi, ma erano gli unici demoni che conoscevo. Nene, Kiriusa e Shanash. L’unico con cui si può avere una conversazione decente è Shanash, anche se non mi parla più da quando io ed Eracle gli abbiamo distrutto la casa giocando a chi creava il meteorite più grande e lo faceva cadere sulla terra… Kiriusa è ridicolo, ha passato tutta la sua vita su in Tibet – e per me sarebbe stato meglio che ci fosse anche rimasto – poi gli è venuto il tic di venire a rompere a noi poveri Demoni. Nene è il peggiore. Credo che, se anche avesse avuto un cervello, sarebbe già scappato da un bel pezzo. L’ho conosciuto quando i Macedoni – io ero uno dei comandanti, il migliore, dopo Ale, ovviamente – sono andati in India a combattere. L’ho sconfitto in mezzo nanosecondo, mi ha anche fatto un po’ pena… No, non è vero.

Stavo per aprire bocca quando uno dei Vampiri – ricordate? Gli Psicopatici con i dentini a punta – mette il suo piede sotto al mio! E poi pretendeva anche che gli chiedessi scusa! Roba da pazzi!

<< Levati di torno, sanguisuga! >> forse sono stato un po’ offensivo. Oh, beh, non è che non ci dormirò la notte. << Ho di meglio da fare che perdere tempo con uno come te! >>

<< Come osi, schifoso…! >> stava per dire demone, ma modestamente sono il lanciatore di Hazzel, una specie di magia shockante – quanto mi diverto – più veloce del West. Dopo Calamity. Si piegò in due, lanciando un urlo di dolore. Poi alzò la testa, gli occhi illuminati da una luce maligna…

<< Cosa state facendo voi due! >> esclamò qualcuno. Un qualcuno che conosco bene. Cioè, ero anche andato al suo funerale…

<< Sala’hari? Sei vivo? >> Vabbè, dai, ero sicuro che fosse morto… l’ho ammazzato io! Un po’ di sorpresa è comprensibile…

<< Certo, Ahkra. Ed è un piacere vedere che non hai perso le tue sane abitudini… come quella di distruggere le razze inferiori come quella dei vampiri… >> Questa volta l’avrei quasi abbracciato. Quasi, ho una mia dignità, che credete!

<< Come osate, Demoni! Io sono Vladyslaw di… >>

<< Vladyche? >> di nomi orribili, assurdi, osceni ne avevo sentiti, ma quello ne batteva parecchi.

<< Vampiri idioti >> ringhiò Sala’hari. Non è mai stato un tipo molto diplomatico. Io ci sarei andato leggero, contando che per un Demone in quel maledetto buco c’erano almeno… tre vampiri, quattro?

Beh, c’era anche quel/quella Viyandra, però magri non era ancora arrivato/a…

I Vampiri ci lanciarono un’occhiataccia. Ci avrebbero attaccati.

Finalmente qualcosa da fare.

 

 

  
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