Speranza Zero
Quand’è che un uomo si rende conto di aver perso la speranza?
Quando si sente vuoto, spento, inutile.
Quando ogni parola che sente è una presa in giro.
Quando ogni gesto che compie appare come un errore.
Quando non riconosce più quale sia il suo posto nel mondo. Non sa più dove volgere lo sguardo, e intorno a sé ci sono soltanto sconosciuti che non sanno quello che vogliono.
Quando si ritrova ad aspettare per ore, per giorni, qualcosa che sa che non arriverà mai.
Quando la voce nella sua testa non suona più come la sua. Smette di ascoltarla, di rispettarla, di darle retta.
Quando la tristezza è un mantello che lo avvolge e lo stritola senza lasciarlo, e la disperazione è una spirale che non riesce a scindere.
Quando ciò che ha perso ha più peso di ciò che ha guadagnato, e rimediare non è un’opzione.
Quando guarda un cielo carico di pioggia e pensa che, in fondo, cedere alla battaglia non è poi tanto male.
Quando sente l’ansia crescergli nel petto, i nervi crollano e gli occhi luccicano.
Quando non vede una via d’uscita, uno scopo, una ragione per lottare.
Quando ogni sentimento che prova sembra forzato, artificiale, falso.
Quando tutto sembra una maledizione, uno strazio, una condanna.
Quando prova a cambiare le cose, e l’unico effetto è peggiorarle.
Quando accetta il suo essere tormentato.
Quando si sente troppo lontano.
Solo.
Perso.