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Autore: Mikage    04/05/2005    11 recensioni
Sulla falsariga della famosa serie tv: tre indomite guerriere al servizio del nostro maestro di arti marziali preferito, in lotta contro il male, ma anche tra di loro per vincere il cuore del loro capo... Akane, Shan-pu ed Ukyo unite per proteggere l'umanità... ma a noi da loro chi ci protegge? *Episodio 4*
Genere: Comico, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akane Tendo, Shan-pu, Ukyo Kuonji
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sede centrale della J.I.A. ore 9:30

Ranma si era ritrovato a percorrere i bianchi e asettici corridoi della base centrale, non ancora completamente convinto di aver fatto bene ad accettare l’appuntamento con il direttore generale. I dubbi gli erano già sorti nel momento in cui aveva aperto quell’e-mail semplice e asciutta che gli forniva solo l’ora dell’appuntamento…un simile invito poteva significare più di una cosa:o essere degradati per qualche errore commesso o essere promosso per meriti. Ranma era sicuro che il suo lavoro era stato svolto nel migliore dei modi, quindi non aveva alcun timore, ma…il problema essenziale era che quel lavoro, che pure gli aveva regalato tante soddisfazioni e forti emozioni, non gli piaceva. Era stato addestrato tutta la vita per questo lavoro. La famiglia Saotome era nel campo dello spionaggio da generazioni, ma lui era interessato solo ad una parte del suo addestramento: le arti marziali.Ma il padre non aveva voluto sentire ragioni, i bei tempi dei viaggi d’addestramento erano finiti,  ed ora erano già due anni che lavorava per la Japan Intelligent Agency .

Dopo un paio di sospiri si sentiva pronto ad affrontare qualsiasi cosa gli fosse piovuta addosso. Girò piano la maniglia della porta dell’ufficio del direttore generale, si fece coraggio ed entrò. La stanza era immersa nel semibuio e alla luce filtrante dalle persiane quasi chiuse si riconosceva dietro la scrivania in noce la figura di una donna seduta su un enorme poltrona di pelle.

 

D.G:Benarrivato, Saotome.Cominciavo a credere che avresti disertato l’appuntamento!Come stai?

 

Ranma: Lasci stare i convenevoli e venga al sodo!Perché mi ha chiamato con quest’urgenza?

 

D.G.: Era per darti una buona notizia, caro…ma andiamo con ordine.Avrai sicuramente saputo del caso di cui si sta occupando tutta l’unità, vero?

 

Ranma: La sparizione degli ordini di biancheria intima?So che stanno fallendo quasi tutti i negozi del settore dell’intero paese…

 

D.G.: E sappiamo anche chi c’è dietro a tutto questo, e che è un osso duro. Abbiamo già perso molti dei nostri agenti, e non vogliamo più rischiare.Allora ho pensato che sarebbe meglio organizzare una squadra d’azione…e a te.In questi anni sei stato il nostro più brillante agente…e ho deciso di promuoverti a capo sezione.

 

Ranma: Ma io non ho intenzione di stare dietro una scrivania…

 

D.G.: Sei stato il protagonista ed il solutore dei nostri casi più difficili, ed è giusto che ora te ne occupi dall’esterno,organizzando l’azione.Abbiamo già scelto le reclute che agiranno in gruppo…              -Allungando un dito verso l’interfono-  Kasumi!Puoi portarmi le cartelline di cui ti ho parlato prima?

 

Dall’interno dell’apparecchio rispose la voce della mite segretaria tuttofare.

 

Kasumi:  Certo capo!Le porto il caffè?Le lustro le scarpe?Le faccio entrare di nascosto il sign.Hibiki nell’ufficio?

 

 “E-Ehm…no,limitati a portare le cartelline…”disse il direttore generale, osservando Ranma che la fissava con un eloquente sopracciglio alzato ed un sorrisetto malizioso.

 

D.G.: Embè, che ti credi? E’ solo per lavoro…

 

Kasumi arrivò subito, spezzando il momento d’imbarazzo.

 

“Ecco a lei!”

 

“Grazie Kasumi!”La segretaria rispose con un dolce sorriso e ritornò subito alle sue innumerevoli mansioni. “Ecco, queste sono le schede delle tre agenti che abbiamo scelto per formare il tuo team…sfoglia pure con calma.”

 

 

 

 

Ranma cominciò a sfogliare gli spessi volumetti prima con aria annoiata, poi man mano sgranando gli occhi. Tre ragazze…La prima , con grandi occhi e lunghi capelli lavanda; la seconda con i capelli blu tagliati corti e l’aria determinata; e l’ultima, con dei lunghi capelli castani ed un largo sorriso. Non c’era bisogno di leggere oltre…LORO non potevano formare una squadra !E di certo lui non avrebbe accettato di dirigerle!Abbandonare l’azione, l’adrenalina delle sfide all’ultimo sangue per stare dentro un ufficio ad ideare piani e cercare di mettere accordo tra quelle tre?Ma neanche per sogno!

 

Ranma: -Cercando a mala pena di trattenere la rabbia- e se non accettassi?Può sempre mettere qualcun altro al mio posto!Ci sono degli agenti più anziani…

 

D.G.: “No, Ranma, per quel posto voglio te. Non puoi rifiutarti.”

 

Ranma: -sbottando del tutto-  Io non voglio abbandonare i MIEI casi per stare a guidare QUESTE tre pazze!!Mi hanno creato problemi da quando lavoro qui…e lei me le inserisce tutte e tre nel programma!!

 

D.G:: Allora è questo il problema!Lo so che tra voi ci sono dei rapporti interpersonali particolari…ma prima cosa, abbiamo analizzato i loro dati nel computer centrale e ci sono risultate le più adatte per questo caso , e poi abbiamo pensato che sarebbe stato un fattore positivo il tuo …ehm…ascendente su di loro…

 

Ranma: Assolutamente no. L’ultima parola tocca a me ed io non voglio questa promozione!

 

Ranma stava facendo per andarsene e stava violentemente girando la maniglia della porta quando fu la voce del direttore a fermarlo.

 

D.G. : Mi dispiace Ranma , ma questo incarico sei COSTRETTO ad accettarlo. E non solo perché sono il direttore generale di quest’agenzia di spionaggio… Improvvisamente la serranda cominciò ad alzarsi inondando la stanza di luce e rivelando una ragazza dai lunghi capelli biondi e ricci.

 

Ranma:  Ma tu..tu sei Mikage, l’autrice della fanfiction!

 

Mikage :  Esattamente…e potrei usare altri mezzi per convincerti a collaborare a questo AU!! (sguardo folle alla Kodachi) Potrei sempre scrivere della dolcissima storia d’amore tra Kuno e la ragazza con il codino…o magari un lemon che ti vede protagonista insieme ad Obaba…Che ne dici?

 

Ranma: MA CHE SCHIFO!!Ehm…tornando a prima… mi sembra un’ ottima idea!Comincio subito a contattare le ragazze!

 

Detto questo abbandonò la stanza a tempo di record.

 

Mikage: OHOHOHOHOH!(risata folle alla Kodachi) Certo che so essere convincente quando voglio!

 

 

Strada costiera di Nerima ore 11:15

 

La mattinata era molto calda, ed il sole, che batteva forte, si rifletteva accecante sui lampioni spenti e sulle splendide cromature di una macchina da corsa nera, scoperta.Al volante una ragazza con degli occhiali da sole a specchio che sfidavano il sole forte ed i capelli corti che ondeggiavano per l’alta velocità. La strada era ampia e sgombra, fiancheggiata da alte palme che a tratti donavano un po’ d’ombra. Nel bel mezzo del tragitto verso l’interno, quando la quiete e la tranquillità avevano raggiunto le più godibili punte, un suono sgradevole la riportò alla realtà.

Allungò un dito verso il piccolo schermo che si trovava sul cruscotto, attivando la comunicazione.

 

“RANMA?!”

 

“Proprio io... ci sono un po’ di novità…”

 

Akane:  Non posso crederci…ti hanno promosso!Cosa c’è, perché hai chiamato?

 

Ranma:  Non certo perché ho bisogno di sentire in maschiaccio violento come te…

 

Akane:  Ma come ti permetti, idiota impert…

 

Akane aveva già stretto il pugno, e stava dirigendolo a tutta potenza verso lo schermo.

 

Ranma:  No,ferma!Sarebbe già il trentesimo negli ultimi due mesi…

 

Akane si fermò di colpo. Si era lasciata andare all’ira troppo spesso, e non poteva aggiungere un altro schermo rotto alla già lunga lista di debiti con la sorella, che finanziava l’agenzia. Si impose la calma, e dopo un lungo sospiro cercò di concentrarsi su quello che le avrebbe detto di serio Ranma.

 

“Come stavo dicendo, prima che tu come al solito mi interrompessi…”-Akane represso un moto di rabbia- “c’è un caso della massima importanza, e vorrei che fossi tu ad occupartene…so che ne sei all’altezza…ti aspetto alla sala segreta B5 tra una mezz’ora. A presto.” E con un occhiolino chiuse la comunicazione.

 

Akane era rimasta basita, e continuava a fissare la schermo ormai spento (e come fa a guidare contemporaneamente?nda).Era una cosa incredibile…era proprio Ranma quello?Lo stesso ragazzo superbo ed antipatico che non faceva altro che offenderla? Quello che suo padre voleva a tutti i costi che sposasse? Aveva un caso difficile per le mani… ed aveva pensato a lei!Si fidava di lei!  Finalmente si era accorto del suo valore! Magari, dopo aver risolto questo caso, anche lei sarebbe stata promossa…ed avrebbero affrontato assieme i peggiori criminali del paese e scalato la vetta del successo, nel segno del rispetto reciproco e della complicità…sì, si disse, sorridendo a se stessa.

Le cose non potevano far altro che migliorare…

 

Cambiò la marcia e si diresse a tutta velocità verso il parco pubblico di Nerima.

 

Sala segreta B5  Ore 11:45

Akane, dopo aver parcheggiato l’auto, si diresse in tutta fretta verso l’ingresso del parco di Nerima, cercando di apparire quanto più disinvolta possibile, e confondersi bene tra le tante persone che affollavano il parco in mattinata. Sforzandosi di ricordare dove fosse la sala segreta, si diresse verso est, cercando con lo sguardo il passaggio. Quando vide in lontananza la statua a forma di fenice, le ritornò in mente tutte le informazioni che aveva cercato sulla sala B5, in cui non era mai stata. Si avvicinò lentamente alla statua, ed abbassò l’ultima piuma della coda, a mò di leva. Subito sotto di lei, alzando un po’ della polvere che la ricopriva, si rese visibile una botola. Guardandosi intorno con circospezione, e accertatasi che non c’era nessuno nei pressi, sollevò la botola e cominciò a scendere la gradinata, illuminata solo da piccole luci fioche. Era una parte che malediva…la maggior parte delle agenzie avevano a disposizione grandi uffici, lusso e tecnologia, e loro dovevano fare convegni in una cantina ammuffita? Era tipico di  Nabiki ridurre al minimo le spese, ma così…

Continuando ad avanzare il corridoio si allargava e si sentiva l’odore recente delle pareti ritinteggiate di un bianco brillante, illuminate da grandi neon. Forse aveva sbagliato a giudicare sua sorella così duramente. Per quanto se ne potesse dire di lei, quando faceva qualcosa la faceva sempre per bene!

Continuò a percorrere il corridoio, fino ad arrivare ad una porta sulla destra, anch’essa completamente bianca.Cercava di tenere il respiro sotto controllo, ed il cuore le batteva all’impazzata. Spalancare quella porta voleva dire avanzare a grandi passi nel futuro, un futuro che poteva promettere solo cose grandiose…

 

 

“Lanma, amole, ma è necessario che ci sia la spatolona? Potremmo mandarla a fare un giretto…”

 

“Giù le manacce, smorfiosa cinese!”

 

Akane rimase con la mano incollata alla maniglia, fissando allibita la scena:due ragazze, che lei conosceva mooolto bene si guardavano in cagnesco, stringendo i pugni, mentre Ranma era disinvoltamente appoggiato alla scrivania, stranamente vestito in giacca e camicia. Cosa ci facevano Ukyo e Shan-pu  al SUO appuntamento?!

 

Ranma:  Ah, Akane, sei arrivata finalmente!

 

Le ragazze, impegnatissime nello scontro di sguardi, misero una tregua alle ostilità per girarsi verso la porta.

 

Shan-pu:  Aya!C’è anche la ragazza violenta?

 

Ukyo:  Ah, capisco Ran-chan, volevi che assistessero al mio trionfo…

 

Akane si risvegliò di colpo dal torpore dovuto allo sbalordimento trasformandolo subito in rabbia. Che vuol dire “anche”? E spettatrice a cosa?

 

Akane:  Che significa, Ranma?Credevo che avessi scelto me per questo caso!

 

Ranma:  Certo! Confermo quello che ho detto…ho scelto te…e loro!

 

Come basta una semplice ondata per radere al suolo in un niente un castello di sabbia, così tutti i sogni di gloria di Akane furono spazzati via con queste semplici parole. Anche Ukyo e Shan-pu assunsero un’espressione che faceva capire che anche i loro castelli dorati si erano sgretolati miseramente… Pensandoci la situazione poteva sembrare assolutamente paradossale, ma il tono serio di Ranma non lasciava la possibilità di credere che fosse tutto uno scherzo.

 

La stanza si riempì di un silenzio gelido. La quiete prima della tempesta, pensò Ranma, decidendo di intervenire all’istante.

 

“Vedete ragazze, all’inizio il progetto di formare una squadra composta da voi è nata ai piani alti dell’agenzia, che ha analizzato le vostre referenze e vi ha visto come l’ultima possibilità di risoluzione di uno dei casi più spinosi che ci sia mai finito tra le mani. All’inizio ero scettico anch’io, ma una cordiale (grr…) chiacchierata con il direttore generale mi ha aperto gli occhi, con degli argomenti molto…ehm… mooolto convincenti…” (aggiustandosi la frangia ribelle e sfoderando il suo sorriso da figo) “…e adesso sono sicuro che unendo le nostre forze riusciremo ad ottenere grandi successi…(tono commosso da attore consumato) Tutte le speranze mie e dell’agenzia sono riposte i voi… la salvezza dell’umanità dipende solo da voi…io mi fido di voi!”

 

Ukyo e Shan-pu : (sospirando) Oh, Ranma!

 

Akane : Tsk!

 

Ranma:  Bene ragazze, sapevo che avreste capito!Posso contare su di voi?

 

Shan-pu: Certo, amole!

 

Ukyo:  Per te qualsiasi cosa, Ran-chan!

 

Ranma:  E tu, Akane?

 

Akane ci pensò non poco. Se avesse dovuto seguire l’istinto, avrebbe sbattuto la porta dietro di sé da un pezzo, invece di stare a sentire la scena madre di Ranma, che con i suoi discorsi sembrava una delle Sailor. D’altro canto però, se la decisione veniva da così in alto…magari l’avrebbero degradata e le avrebbero dimezzato lo stipendio, e poi con cosa avrebbe finito di pagare i debiti a sua sorella e mantenere il suo stile di vita? E non ultimo, correre il rischio di lasciare Ranma nelle grinfie di quelle due oche?

 

“E va bene…partecipo anch’io!”

 

Ranma:  Perfetto!  * Non credevo sarebbe stato così facile! * accomodatevi pure!

 

Le ragazze si sederono sul divanetto di pelle bianca che si trovava a poca distanza di fronte alla scrivania, ognuna persa nei propri pensieri, mandandosi occhiatacce di sottecchi.

 

Ukyo e Shan-pu: * Potrebbe essere una buona occasione per dimostrare chi è la migliore…ed eliminare questa concorrenza invadente! *

 

Akane: * Ma chi me lo ha fatto fà!*

 

Nel frattempo Ranma aveva messo in funzione un proiettore, e si era spostato accanto al telone dove apparivano le immagini. La prima immagine era quella di una serie di negozi con le serrande abbassate ed accanto ad essi delle persone in lacrime.

 

“Avrete senza dubbio sentito parlare di questo in agenzia e ne avrete osservato gli effetti in giro per la città…gli ordini di biancheria intima femminile destinati ai negozi specializzati non arrivano più a destinazione da mesi, e questo li ha ridotti tutti in ginocchio e molti sono falliti. Si corre il rischio di non trovare più un solo negozio in tutto il paese…”

 

Tutte: Ma è terribile!!

 

“E’ quello che penso anch’io… ma dopo lunghe ricerche sono riusciti a risalire al colpevole” spinse un tasto sul piccolo telecomando che aveva tra le mani, e l’immagine di un vecchio, piccolo ed orrido, sostituì la precedente. “Ecco, questo è il signor Happosai, ma per tutti meglio noto come Mr.H, grande imprenditore nei più svariati rami, è sempre stato conosciuto come un incredibile maniaco ed inguaribile feticista. Ora in vecchiaia ha fondato un impero sulla pornografia…la cui rivista di punta è play (old)man, per i vecchi bavosi come lui… prima avevamo solo dei forti sospetti, ma dopo la misteriosa sparizione di tutti gli agenti che si sono messi sulle sue tracce…”

 

Cambio di diapositiva.La pianta stellare di un grosso edificio .

 

“Questa è la villa dove soggiorna, nell’isola più grande delle Hentai Islands, un piccolo arcipelago che ha recentemente acquistato. Abbiamo saputo che sabato terrà lì un grande party blindatissimo. Per prima cosa è necessario infilarsi alla festa, e poi mettere in azione il piano…

 

Colpi alla porta .Un bell’uomo sulla trentina vestito con un elegante completo scuro e degli occhiali neri, che in contrasto con gli abiti che incutevano un po’ di soggezione aveva un volto rilassato e rassicurante, fece capolino dalla porta.

 

Uomo: Disturbo?

 

Ranma: No, anzi entri pure! Ragazze, questo è il dottor Tofu, il direttore del laboratorio dell’agenzia.Si occuperà di tutto ciò che vi sarà utile nella missione.

 

Dott.Tofu: Salve, ragazze! Ho portato quello che potrà servirvi per questo caso…

 

Trascinandola e poi sollevandola posò con grande fragore sulla scrivania una grossa valigia di metallo satinato, e cominciò ad aprire le sicure che la bloccavano.

 

Dott.Tofu: E uno -CLICK e due -CLICK e tre -CLICK e quattro -CLICK e cinque -CLICK e sei -CLICK…

 

Un’ora dopo…

 

“E centosessantasette -CLICK , e centosessantotto –CLICK, e centosessantanove –CLICK…”

 

Ranma: E basta!!Ma quante sicure  ci sono?

 

Dott.Tofu: “E’ per sicurezza…ecco ho finito.”

 

Aprì con estrema delicatezza la valigia, tirando fuori dalla custodia in gomma un piccolo schermo quadrangolare.

 

“Questo è un piccolo palmare che vi permette di tenervi in contatto con Ranma e con le altre, che potete comodamente allacciare al polso.Converrebbe che lo teneste sempre con voi…

 

Rimettendolo al suo posto prese poi una piccola pistola…

 

“Questo è uno spara-ganci…vi permetterà di aggrapparvi ovunque…”

 

Un paio d’occhiali…

 

“Questi sono degli occhiali ad infrarossi…così potrete vedere senza problemi al buio”

 

E poi un sacchetto che conteneva delle piccole palline.

 

“Con queste potrete creare delle cortine fumogene…”

 

Tutti: Ma sono petardi!!

 

Dott. Tofu : Embè? I vecchi metodi sono spesso i migliori…

 

 Tutti.: Ehm…

 

Dott.Tofu:  Ma soprattutto, abbiamo elaborato questo gioiello della tecnologia…un’arma sofisticata che abbiamo creato appositamente per voi…

 

Tutti: “Oooh…”

 

 

Fine parte uno

 

 

E così le angiolette sono pronte per entrare in missione…riusciranno le nostre eroine a salvare l’umanità dalla triste perdita di coulotte e perizomi? Riuscirà Ranma a salvarsi dalle minacce dell’autrice? Riuscirà il Dott.Tofu a richiudere tutte le sicure della sua valigia?  Riuscirà l’autrice a continuare la fanfiction nonostante la lunga fila di lettori disgustati che si apposterà sotto casa sua con l’intenzione di randellarla?  Lo scoprirete nella prooosssssima puntata!

 

 

 

  
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