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Autore: martaweasley    29/04/2019    0 recensioni
Sono Anne Rosie Withman e ho ventitré anni. Mi sposerò a venticinque anni e a ventisette avrò il mio primo bambino. C'è solo un piccolo problema, per il mio piano ho bisogno di trovare la mia anima gemella, ma non è mica facile, sapete?
Così ho ideato un piano, cercherò la mia anima gemella, tra i miei amori platonici, amori del passato ai quali non mi sono mai dichiarata. Sono sicura che l'amore della mia vita sia tra loro.
Dal testo:
«Ma perché l'amore della tua vita dovrebbe essere uno di questi cinque ragazzi?»
«Mamma per la milionesima volta, è come nei film: una ragazza si innamora, ma non viene corrisposta e lei non si dichiara, ma dopo anni lei e lui si rivedono e BOOM! Nasce l'amore. Sono sicura che sarà così anche con me e uno dei cinque ragazzi»
«Tra me e tuo padre non c'è stato nessun BOOM! Come dici tu, ci siamo innamorati pian piano e non ci siamo mai persi di vista, lui era il mio migliore amico»
«Lo so, però fidati di me, il mio principe azzurro è uno tra quei cinque ragazzi»
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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10. Normal Day

 
 

«Anne sono sempre stato innamorato di te» mi rivela con la sua bellissima voce seducente, mentre io sento le mie gambe farsi molli e il cuore battermi forte.
«Davvero? Dici davvero? Non posso crederci»

Lui annuisce per poi avvicinarsi a me, rimaniamo a guardarci negli occhi, per qualche secondo, poi lui si avvicina ancora di più e poggia la sua mano sulla mia guancia. Al suo tocco mi sale un brivido lungo la schiena, non riesco più a reggermi, tra poco sverrò. 
Lo vedo sorridere, quanto è bello. 
Proprio quando Sebastian Stan sta per baciarmi sento una voce in lontananza chiamarmi e purtroppo apro gli occhi.

Era un sogno? Sebastian Stan non mi ama?

«Anne sei sveglia?»

Richiudo in fretta gli occhi, ma Lucy deve essersene accorta e si siede sul bordo del mio letto. La ignoro e cerco di riaddormentarmi, è mattina presto ed è domenica.
Ma perché mi ha svegliato? 
Sebastian Stan ha detto di amarmi, poi quasi ci saremmo baciati e invece no, Lucy mi deve svegliare!! 
Voglio riaddormentarmi e continuare il sogno.

«Anne?» mi chiama ancora colpendomi il braccio.
«Lo so che sei sveglia, ti ho visto aprire gli occhi»

Va bene, so che non se ne andrà mai finché non le rispondo, faccio un bello sbadiglio, in modo che Lucy capisca che sono ancora stanca, ma niente resta ancora seduta sul mio letto.

«Okay Lucy, sono sveglia. Mannaggia a te! Stavo facendo un bellissimo sogno con Sebastian Stan» mormoro strofinandomi gli occhi per poi girarmi nella sua direzione. 
Per fortuna non ha tirato su le tapparelle, se no ci sarebbe stata troppa luce e sarebbe stato un pessimo risveglio, peggio di questo.

«Buongiorno raggio di sole» mi saluta la mia amica felice.

Perché tutta questa felicità di prima mattina?

«Quindi cosa vuoi?»
«Richard mi ha chiamato stamattina»

Ma è prestissimo? Perché la chiama all'alba, se mai il mio futuro ragazzo/marito dovesse fare una cosa del genere gli taglierei la mano.

«Sono le dieci del mattino, non è presto, se è questo che stai pensando» mi informa Lucy, come se mi avesse le to nel pensiero.
«Le dieci? Non sono le otto? Sicura? E comunque la domenica si dorme fino a mezzogiorno» rispondo sbuffando, però poi girarmi verso di lei.
«Mi ha raccontato della serata»

È più pettegolo di me.

«Mi ha raccontato cosa vi siete detti, sono qui perché lui mi ha chiesto di uscire stasera e io volevo ancora avere la tua conferma che per te va bene»
«Si, Lucy va benissimo per me, sono contenta per voi, ti ha già detto dove ti porta?» chiedo curiosa, la mia amica sorride per poi scuotere la testa.
«Ha detto che è una sorpresa. Stasera Susan esce con Dylan, tu cosa farai?»

Sarebbe bello chiedere ad Ashton di venire così potremmo guardare un film insieme e parlare un po', sia di Midge che di Lucas.

«Puoi invitare Matthew, no?»
«Non lo so, forse, ci penserò quando sarò più sveglia» rispondo alzandomi per andare in bagno.
«Non vuoi tornare a dormire?»
«Lo sai che quando sono sveglia non riesco più a riaddormentarmi» rispondo prima di uscire dalla camera, la sento chiedermi scusa per avermi svegliata prima di entrare in bagno.
 

***


Domenica sera sono rimasta a casa da sola, Ashton non poteva venire da me perché doveva uscire con Midge. Ci sono rimasta male, è da tanto che io ed Ashton non passiamo una serata insieme a guardare un film a casa mia. Mi manca passare le serate nerd con lui.
Ho pensato allora di chiedere a Matthew, come mi aveva suggerito Lucy quella mattina, ma niente. Neanche lui poteva. Dopo aver superato l'ansia ed essere riuscita a chiamarlo e ad invitarlo, lui mi ha detto che era a casa di amici e non poteva proprio venire. Si, lo capisco perfettamente, aveva un altro impegno.
Quindi ho passato la serata a mangiare m&m's guardando Dragon Trainer 3, poi dopo aver pianto per il finale, sono andata a letto. 

Quando arrivo a lavoro trovo già tutti indaffarati, domani nella nostra libreria verrà un autore a firmare le copie del suo nuovo libro. Stanno tutti preparando la sala, spostando alcuni scaffali. Riconosco subito Ashton, sta cercando di spostare uno scaffale da solo, pensa sempre di poter fare tutto lui da solo. È sempre stata una persona che preferisce fare da solo un lavoro per non far scomodare le altre persone. Nelle mie prime settimane di lavoro faceva metà del mio lavoro per non farmi stancare. Alcune persone potrebbero approfittare della sua bontà. È sempre disponibile ad aiutare gli altri, non dice mai di no, è fantastico.

«Withman so di avere un certo fascino, ma che ne dici di aiutarmi, invece di stare lì ferma a fissarmi?» mi chiede sogghignando, che imbarazzo lo stavo guardando imbambolata.
«Si, scusami arrivo» vado a lasciare la borsa e la giacca nel mio armadietto, nel retro del negozio, poi torno dagli altri colleghi.
«Mi sembra di non vederti da una vita» dice Ash appena torno da lui. Come al solito indossa una maglietta colorata con una stampa, questa volta ha la maglietta bianca con Tony Stark seduto sul trono di spade. I suoi capelli sono sempre spettinati, a volte vorrei sistemarglieli, ma so che tornerebbero disordinati dopo pochi minuti.
«Sei sempre fuori con Midge» rispondo mentre sistemo le copie del libro da autografare sul tavolo al centro della sala. 

Ashton si ferma e mi guarda sorridendo. Cosa si ride? 
Mi ha dato buca, ha preferito uscire con Midge che stare con me.

«Sei gelosa»

Cosa? Io? Gelosa? No.

«Non lo sono» affermo tornando verso la cassa, postazione che ho oggi.
«A me sembra proprio di sì» dice correndomi dietro, lo sento ridere, per poi continuare ad insistere sul fatto che io sia gelosa di lui e Midge.
«Comunque sei sempre la mia piccola Withman, la mia collega preferita, la mia piccola amica»

Alzo gli occhi al cielo, allora Ash inizia a farmi il solletico per farmi ridere.

«Anne Rosie Withman ammetti di essere gelosa ed io smetto di farti il solletico»
Non riesco a respirare, sto addirittura piangendo dalle risate, i nostri colleghi ci guardano ridendo, ormai sono abituati a queste scenette mie e di Ashton.
«No» dico a fatica tra una risata e l'altra.
«Invece si» dice lui poi smette finalmente di torturarmi e mi sorride, io gli mostro il dito medio, poi scappo in direzione della cassa. Lo conosco bene e so che avrebbe ricominciato a farmi il solletico se mi avesse raggiunto.
«Voi siete proprio due bambini» sento dire da Molly quando arrivo alla cassa.
«Lei è una bambina gelosa» dice Ashton il quale mi ha raggiunto con gran velocità.
«Sei tu il bambino! Tu mi fai il solletico» ribatto per poi accorgermi che Molly se n'è andata, senza ascoltare niente di quello che ho detto.

«Come va con Matthew?» chiede poi sedendosi alla cassa affianco a me. 
In questo momento non sembrano esserci molti clienti, quindi mi volto per parlare con Ashton, dando le spalle all'entrata.

«Bene, ci stiamo conoscendo meglio, mi piace tanto passare il tempo con lui»
«Ma...?»
«Nessun 'ma'» dico tornando a fissare l'ingresso del negozio. 
Oggi c'è più sole, rispetto gli altri giorni e la luce illumina tutta l'entrata.
«Però non senti ancora le farfalle nello stomaco» aggiunge Ashton facendomi di nuovo voltare verso di lui. Riesce sempre a capirmi, senza che io debba dire nulla.
«Già... e tu per Midge? Senti le farfalle nello stomaco?» chiedo anche se non vorrei ficcanasare, però è più forte di me, voglio saperlo. Midge molte volte lascia i suoi ragazzi dopo due mesi, non voglio che Ash possa rimanerci male.
«No» risponde per poi tornare a guardare verso l'ingresso per via dell'entrata di un cliente.
«No? Allora perché l'hai baciata?» chiedo sussurrando e avvicinandomi a lui, lo vedo irrigidirsi poi si volta verso di me imbarazzato e confuso.
«Come fai a..? Ovviamente te l'ha detto» borbotta più a se stesso che a me. Tuttavia non rispondere alla mia domanda, anzi si allontana dalla cassa per avvicinarsi al cliente.

——

Dopo la mattinata a lavoro mi dirigo a casa pronta per studiare, anche se prima mi piacerebbe dormire o fare una pausa serie tv.
No, Anne non puoi.
Gli esami si avvicinano.
Finisco per ascoltare la voce della mia coscienza, quindi una volta a casa mi preparo una tazza di tè per poi chiudermi in camera e studiare. 
Lucy e Susan sanno che quando mi chiudo in camera è perché sto studiando e non voglio essere disturbata, quindi cercano sempre di non fare rumore. Per fortuna oggi Lucy è fuori per lavoro e Susan tornerà a casa per cena, nessuna distrazione.
Nessuna distrazione... certo, come no.
Trovo più interessante fissare il muro che fare riassunti e schemi sulle lezioni.

Chissà se Midge ha già riassunto l'ultimo capitolo del libro? 
Quando sto per scriverle cambio idea, molto probabilmente inizierebbe a parlarmi di Ashton e l'idea non mi va per niente. Uno perché non posso essere distratta e due perché non ho ho voglia di sentire della loro relazione, almeno non da lei. Vorrei sapere più Ashton cosa ne pensa e se non sente le farfalle nello stomaco perché esce con lei? E chi è la ragazza che gli piace, ma che lei non ricambia?
Voglio sapere di più, io e lui siamo amici perché non me ne parla? 
Io gli ho raccontato del mio piano.
Forse mi considera troppo piccola per capire? Mi chiama sempre "piccola amica", "piccola Anne" anche se abbiamo solo due anni di differenza.
Continuo a pensarci e ripensarci, quando mi accorgo poi che è passata un'ora e non ho fatto nulla.

Merda.
Perché?
Non è possibile che sia passata veramente un'ora!?

Vabbè essendo già passata un'ora non importa se perdo altri minuti, prendo il telefono, che per tutto questo tempo era rimasto in modalità aereo, così non mi avrebbe distratto e decido di scrivere a colui che mi ha fatto perdere un'ora di studio. È colpa sua se non ho studiato, lui non si confida con me, è ovvio che poi io cerchi di capire da sola. Ed è anche colpa di Storia della Filosofia Antica, che è dannatamente noiosa e non riesco a concentrarmi su di essa quando studio.
 

Anne:
Non hai più risposto 
alla mia domanda.

Ashton: 
Quale?

Anne:
Sai benissimo quale, 
Perché non ti confidi con me? 
Siamo amici, no?

Ashton:
Non so a quale domanda 
tu ti riferisca. 
Certo che siamo amici.

Anne:
Allora rispondi alla 
domanda che ti ho fatto stamattina 
Non fingere di non sapere quale

Ho visto che hai letto 
il messaggio, perché non ti
confidi con me, io lo faccio.

Ashton: 
Semplicemente non mi va
di parlare con te di queste cose

Anne: 
Come vuoi

Allora c'è un'altra cosa
che non mi hai detto 
Lucas Carter 
Non mi hai ancora detto 
dove l'hai trovato

Ashton:
Hai presente il pub 
in cui siamo andati,
per la festa di Harriet?

Anne: 
Si

Ashton:
Ecco lui lavora lì, 
se vuoi domani sera 
possiamo andare a trovarlo

Anne:
Non devi uscire con Midge?

Ashton: 
No, domani no.

Sei ancora gelosa eh

Anne: 
Non sono gelosa
Facciamo mercoledì sera,
domani vado da Matthew

Ashton: 
Si, capisco 
Due amori platonici in un giorno 
non sono facili da gestire.  
Va bene per mercoledì, 
ti accompagno così non devi 
fare la strada da sola. 
Ti passo a prendere per le 22.00. 
E sì, sei gelosa

Anne:
Va benissimo 
Smettila! Non sono gelosa! 


Lancio il telefono sul letto e torno a fissare lo schermo del computer portatile. Non sono riuscita a farmi dire nulla. Perché non vuole parlarne con me? Si vergogna? Perché? 
Sono seduta alla mia scrivania da quasi tre ore e ho studiato solo la metà del tempo. Comunque non sono in vena di continuare a studiare, quindi mi sposto sul letto.

Per fortuna domani dopo l'università vado da Matthew e non mi tocca stare in libreria a controllare una mandria di persone durante il firma copie.
Aspetta! Ashton ha detto che Lucas lavora dove siamo andati per festeggiare Harriet! Ed ecco che tutto riappare nella mia mente come piccoli filmati.
La ragazza dai capelli azzurri al bancone che chiede ad un ragazzo di nome Carter di prepararmi il toast, quel ragazzo è Lucas! Ecco perché poi mi sembrava familiare!

Che scema! Stupida! Come ho fatto a non capirlo prima?
Idiota! 
Mi schiaffeggio da sola la fronte per roteare gli occhi al cielo. Lo faccio spesso quando mi rendo conto di essere stata una cretina!

Ding

Sarà ancora Ashton che insiste che io sia gelosa. Cosa che non è vera, almeno non del tutto, forse solo un pochino. 
È che mi manca il mio amico.

Controvoglia prendo il telefono per vedere cosa mi ha scritto e rimango piacevolmente sorpresa quando leggo il messaggio.

Messaggio di Matthew: Non vedo l'ora di guardare Friends con te domani

Mi ritrovo a sorridere come un idiota fissando lo schermo del telefono. 
Anch'io non vedo l'ora. 







 

Capitolo tranquillo. 
Non succede molto, però spero vi sia piaciuto.

Il prossimo capitolo sarà più emozionante, lo giuro. 
Succederà qualcosa di inaspettato. 
Eh eh

Cosa pensate che accadrà?

Kiss and hugs 
||MartaWeasley||

   
 
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