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Autore: kibachan    23/07/2009    6 recensioni
con i suoi occhi rossi come il sangue e il suo strano comportamento Stefany Darçigann era sicuramente la strega di 11 anni più inquietate che avesse mai messo piede alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Questo romanzo racconta la storia tormentata di questa ragazza, fatta di amore e morte, un intreccio tenero e crudele, una storia ALTERNATIVA a quella di Harry Potter, ma forse altrettanto interessante...
Genere: Romantico, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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dunque, innanzi tutto una piccola precisazione, cos'è questa storia?? come dice il titolo è una storia ambientata ad Hogwarts, e nel contesto di Harry Potter, ma ALTERNATIVA. Non è incentrata su Harry, ne su Ron ne su Hermione o altri. i personaggi principali sono quasi tutti inventati. Ma attenti! la linea base rimane la stessa! sarà sempre Harry a battersi con Voldemort, è sempre lui il prescelto, sempre lui viene estratto dal calice di fuoco ecc.. solo tutto ciò, nella mia storia rimane sullo sfondo, e in primo piano ci sono le vicissitudini di ALTRI studenti, studenti che Harry non conosce ma che hanno comunque una vita, delle sensazioni, delle esperienze, dei drammi... un rapporto con Voldemort e la guerra. E' di questo che si parla qui. 

bene... e ora andiamo a incominciare ^^

CAP 1

 

Primo settembre 1991. una piccola folla di bambini stava in trepidante attesa sull’immensa scalinata che conduce alla sala grande del gigantesco palazzo di Hogwarts, in attesa che l’austera professoressa McGrannith si facesse di nuovo viva per lo smistamento nelle rispettive case.

Circa in terza fila una bambino alto non più di un metro con i capelli color sabbia e gli occhi celesti stava allungando il collo nel tentativo di vedere che stava succedendo qualche gradino più in su, dove un ragazzino biondo platino stava discutendo con un altro moro con un paio di buffi occhialetti tondi.

Vicino a lui una bambina di uguale altezza si guardava attorno con gli occhi bassi visibilmente intimorita. Il ragazzino le sorrise e le prese la mano “tranquilla Stef… non c’è di che preoccuparsi… ci sono io…” le disse a bassa voce con tono molto dolce. Lei gli sorrise alzando il capo rivelano una splendida coppia di occhi molto vividi, e rossi come il sangue… “si, Sim..” rispose in un sussurro stringendo di più la mano dell’amico. Non appena il bambino si voltò di nuovo verso la scena, che ormai era diventata una vera e propria lite ora che ci si era messo di mezzo anche un ragazzino a suo parere altissimo con i capelli rossi, la piccola riabbassò lo sguardo a terra. Era da quando erano partiti, su quel buffo treno scarlatto, che aveva uno strano presentimento, e sfortunatamente nulla di piacevole. Conosceva abbastanza bene se stessa da poter affermare con sicurezza che stare insieme a così tanti ragazzi non sarebbe stata un impresa facile..

Un ragazzo dalla pelle scura e discretamente alto si avvicinò al biondino che le teneva la mano “ma tu ci hai capito qualcosa? Perché litigano?” gli chiese.

“non ho capito molto bene, comunque mi pare che quello con gli occhiali sia Harry Potter!!” gli rispose tutto esaltato. Il ragazzino strabuzzò gli occhi “quell’Harry Potter????” chiese ancora. il biondo annuì.

“incredibile..” commentò ancora l’altro sporgendosi per tentare di vedere meglio in faccia la celebrità “ah! Comunque io sono Dean!!” si presentò al biondo porgendogli la mano. Quello la strinse  “io mi chiamo Simous! E questa qui è Stefany!” disse tirando per la mano la ragazzina che quasi inciampò sul gradino. Lei guardò il nuovo arrivato e lo salutò con un timidissimo ciao. “hem.. piacere Stefany” esitò Dean come se fosse spaventato da qualcosa. La bambina lo guardò attentamente e sospirò. Aveva paura. Glielo si leggeva in faccia. Lo vedeva come guardava con timore le sue grandi iridi rosse, la sua pelle bianco latte, e i suoi capelli così neri che la notte sembrava sbiadita al confronto. Ma soprattutto, quel ragazzino sconosciuto fissava i suoi occhi. Quegli occhi che lei non poteva nascondere, quegli occhi di quel colore unico che, non aveva ancora capito perché, terrorizzava gli altri… “l’uomo teme ciò che è diverso…” le aveva sempre detto sua madre fin da quando era in fasce e gli amici di famiglia si rifiutavano con non chalance di prenderla in braccio. L’unico che era sempre parso non farci caso era Simous. Forse perché erano cresciuti insieme, forse perché a lui non importava molto dei luoghi comuni, lui sembrava non vedere il problema. Anche adesso strattonò Dean per la manica e cominciò a conoscerlo meglio facendogli un sacco di domande, raccontandogli che lui aveva il padre babbano, che era amico di Stefany da sempre e così via.

In quel momento la professoressa McGrannith ricomparve in cima alla scalinata riportando a una velocità sorprendente l’ordine tra i primi gradini dove si teneva la disputa tra il platinato e il celeberrimo Harry Potter. Stefany si era sempre chiesta il vero perché di tutta questa fama. Sapeva la storia di Tu-sai-chi e tutto il resto ma era sempre stata convinta che il merito di tutto andasse ai genitori del ragazzo, e che lui era solo un povero bambino innocente rimasto completamente orfano, con una magra consolazione.. ma su questo non era riuscita a convincere neanche Simous. Harry Potter per tutti era un eroe.. il bambino sopravissuto e tutte queste altre sciocchezze a cui ora Stefany non poteva proprio pensare.. stavano entrando, scortati dalla professoressa di trasfigurazione, in sala grande; stavano sfilando davanti a una folla immensa di ragazzi più grandi che li guardavano con facce curiose e ridacchiando. Lei tentò di nascondersi il più possibile tra la piccola folla approfittando della sua scarsa altezza. Si stava avvicinando il momento per il quale aveva un brutto presentimento… si stava avvicinando pericolosamente lo sgabello a tre gambe con sopra quel cappello malconcio che avrebbe deciso il suo destino di cui le sue sorelle le avevano tanto parlato….

 

  
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