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Autore: Erica K Lovett    12/05/2019    0 recensioni
" Amo essere libero, visitare nuovi luoghi, il vento tra i capelli...ma, da quando ti ho conosciuto, ho capito che è proprio per l'avventura che ho perso ciò che avevo di più caro, e...non voglio che accada ancora...non ho bisogno di altre avventure se so di avere te accanto...fratello-
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ehi, amico, attento là fuori, gli sgherri di Black sono ovunque- Lerry mise in guardia McAle, ormai teneva molto a quel ragazzo un po' troppo cresciuto - Sarò pronto- lo salutò con un cenno della mano
- Ho fatto il possibile perchè non ti mancasse nulla, Jinger- la locandiera sembrava mamma chioccia, anche per quell'uomo grande, grosso e vaccinato -La ringrazio-
McAle scese da cavallo e si avvicinò alla promessa sposa, la cinse a sè e le sussurrò qualcosa all'orecchio
-Quando sentirai la mia mancanza stringi questo al petto, è il mio portafortuna- il cowboy si sciolse il nodo del fazzoletto che portava al collo e lo porse alla ragazza, il profumo del pistolero era più forte che mai e Suzanne non poteva esserne più felice
-Lo accetterò...ma solo se tu terrai questo sempre vicino al cuore- era un piccolo diario rilegato in cuoio, Jinger sorrise amorevolmente
-D'accordo- risalì a cavallo e partì circondato dalla segretezza della notte.
"Dannazione, com'è possibile arrivare in una locanda che cade a pezzi e affezionarsi così tanto al fratello della propria promessa sposa tanto da doverlo andare a cercare perchè ti manca? Sembra una barzelletta" il nero destriero galoppava più veloce che poteva e McAle non era intenzionato a rallentare.
"Chi si ferma è un uomo morto diceva sempre mio padre" una fredda pioggia sferzava il viso maturo del cowboy, il vento era contro di lui e la totale oscurità gli era nemica, aveva sempre amato i temporali notturni, ma quella volta non poteva permettersi di ammirarlo e nemmeno il Diavolo in persona lo avrebbe fermato.
                                                                                                                  *
A notte fonda Lucas non era ancora riuscito a prendere sonno, uscì silenzioso dalle lenzuola e osservò curioso la fidanzata
-Ora che la guardo meglio non è più così tenera come quella volta al saloon- Jolene stava russando pesantemente, senza far rumore il ragazzo uscì in giardino e si stese a guardare il cielo stellato
-Chissà cosa starà facendo Jinger in questo momento...spero solo di aver fatto la cosa giusta-.
Lucas, in fondo al cuore, era combattuto, come mai prima d'allora
-Solo ora posso capire il tuo tormento, amico mio...-

La mattina seguente Jolene sembrava di buon umore, stranamente, e Lucas voleva sfruttare la situazione, sperando che la ragazza cambiasse idea -Buongiorno amore mio- la baciò su una guancia e lei sorrise radiosa
-Oggi non ti fai pregare di uscire dal letto?- il ragazzo la strinse a sè
-...che ne dici se invece ci torniamo insieme...nel letto?- Jolene lo guardò sospettosa e divertita
-E' per caso una trappola?- Lucas appoggiò la testa sulla sua spalla, guardandola con gli occhioni di un bambino
-Va bene, bimbo viziato- il ragazzo la prese per un braccio e cominciò a farle il solletico, la ragazza sembrava...diversa, tenera come quando l'aveva conosciuta
Lucas la fece sedere sulle proprie gambe e la guardò attentamente, lo sguardo algido aveva lasciato il posto ad uno semplice ed ingenuo, il cuore del ragazzo riprese a battere come durante il loro primo incontro al saloon
-Qualcosa non va?-
-No...tutto a posto- Jolene lo baciò sull'angolo della bocca
-Lascia che mi prenda cura di te- il ragazzo si stese ad occhi chiusi sul letto e lasciò che la giovane giocasse con le sue guance.
Uno sguardo incuriosito incrociò gli occhi ingenui della ragazza
-Sicura di stare bene?-
-Certo, io sto benissimo, tu piuttosto mi sembri parecchio strano oggi...-
-Sono solo felice di...rivederti- la ragazza non capì, ma Lucas riusciva a scorgere attraverso quegli occhioni azzurri una dolce bambina, quella che aveva conosciuto tempo fa.
-Rilassati- il corpo morbido e delicato di Jolene sfiorò quello dell'amante, i suoi baci erano come tizzoni ardenti.
Jolene si adagiò accanto all'amato e lo strinse a sè
- Credo che oggi rimarrò a casa con te amore, non so cosa ti sia preso, ma questa tua stranezza non voglio proprio perdermela-.

A metà pomeriggio il ragazzo aprì gli occhi -Ben svegliato...sei molto tenero quando dormi-
Lucas la abbracciò dolcemente -Devo darti una brutta notizia, però...è arrivato un telegramma, mio fratello è in gravi condizioni, perciò mi assenterò per qualche giorno-
gli occhi del giovane brillarono speranzosi, nonostante Jolene sembrasse profondamente scossa, non tanto per la notizia, ma per il fatto di dover lasciare l'amato solo.
-Oh, cara, stai tranquilla-
-Naturalmente al mio ritorno mi aspetto di trovare la casa in ordine, intesi?- Lucas sapeva che sotto quella richiesta si nascondeva una sordida minaccia
-Certamente, non potrei mai disobbedirti- Jolene lo baciò sulla fronte, distaccata, l'ordinario sguardo algido era riapparso.
-Partirò dopo cena-
                                                                                                     *
Suzanne era seduta in veranda, sconsolata.
-E' un bravo ragazzo e sono certo che sarà anche un ottimo marito- Lerry si sedette accanto alla ragazza
-Il deserto è pieno di pericoli e, per quanto possa essere il pistolero migliore in circolazione, gli agguati sono sempre dietro l'angolo...e Lucas, come starà? Si troverà bene con quella donna?- la ragazza abbassò nuovamente lo sguardo
-Dovresti essere felice ora che ha trovato l'amore...- Lerry tentò di rassicurarla
- Ma se non la conosco nemmeno e, da come l'ha descritta Jinger, mi sembra una vipera...-
-Ovvero?-
-Sguardo algido, una donna bellissima ma dal cuore di pietra, non ricordo il suo nome, forse qualcosa con la J...- Lerry divenne pensieroso
-Eppure mi pare di conoscere qualcuno con queste caratteristiche...ma chi?-.
                                                                                                        *
Jolene partì senza troppi convenevoli
-Torna presto, cara- la finta tristezza di Lucas lasciò il posto ad un sorriso smagliante
"Devo partire immediatamente non aspetterò un minuto di più"
-Praterie del Nord, sto arrivando!-.
Nell'esatto momento in cui Lucas inforcò il destriero per abbandonare l'adorabile casetta, Jolene scese da cavallo, proprio nel bel mezzo di una cittadina abbandonata
-Gente! Sono tornata!- l'urlo giunse forte e chiaro e un piccolo gruppo di seven sins accorse verso la donna, esultando
-Divertiamoci!- sorrise malvagia e due uomini la sollevarono in aria, era finalmente tornata dalla sua famiglia, o questo era quello che lei credeva.
                                                                                                    *
Erano ormai giorni che McAle era in viaggio, le verdeggianti pianure del Nord erano ben diverse dall'arido deserto a Ovest, maestosi pini e specchi d'acqua lo riportarono a casa, persino l'aria sembrava più limpida e, sapere che presto anche Lucas si sarebbe unito alla festa, lo faceva sentire appagato, non era una certezza, ma aveva lo strano presentimento che il ragazzo si sarebbe fatto vivo.
I due cowboy sentivano la speranza crescere, i cavalli galoppavano veloci quasi quanto i cuori dei due mandriani
"Questa volta gliela faccio vedere io come si monta un bisonte"
" Ragazzino, farai meglio a trovarti lì, altrimenti verrò a cercarti anche in capo al mondo"
il caldo torrido non scalfì le loro membra e le gelide notti non irrigidirono la loro volontà.
-Stanno arrivando, lo sento nelle viscere- zio Earl sorrise ad Aba
-Qualcosa mi dice che avranno molte cose da dirsi e non sarò certo io ad infastidirli, se capisci quello che intendo- la vecchietta fece l'occhiolino all'anziano
-Prepara il vino, ne avranno bisogno-.
Zio Earl era stranamente teso, sembrava dovesse incontrare da un momento all'altro la sua anima gemella
-Coraggio, ragazzi, non fatevi aspettare- da lontano gli zoccoli di un destriero veloce preannunciavano l'arrivo di qualcuno
-Diamine figliolo! Dovevi avere parecchia fretta!- McAle arrestò il cavallo di colpo con un'impennata, proprio davanti al vecchio zio
-Zio Earl! Sono così felice di rivederti- il cowboy era trepidante
-E' chiaro che stai aspettando qualcuno, figliolo, te lo leggo in faccia- Jinger arrossì
-E' davvero così evidente?-
-Tuo zio ha un fiuto particolare per questo genere di cose...sei arrivato giusto in tempo per la cena, che ne dici di mettere qualcosa sotto i denti e riposare un po'? Mi sembri piuttosto stanco-
-Dormire? Adesso?Ma...-
-Non accetto un "no" come risposta, giovanotto- zio Earl era proprio testone quando voleva
-D'accordo, vecchio lupo, ma se arriverà...-
-Certo, manderò il maggiordomo ad avvertirti- rise l'anziano.

A notte fonda Lucas sentiva il sonno calare sulle sue membra
-Coraggio, ancora poco e ci sono...mi fermerò da zio Earl e domani ripartirò-il ragazzo si adagiò al cavallo e socchiuse gli occhi per un attimo
"Stiamo aspettando solo te, figliolo, non vorrai farlo attendere, vero?" Lucas si svegliò d'improvviso come colpito da una rivelazione
-Zio Earl! Oh...era solo un sogno...- le luci della casetta brillavano ancora
-Che mi stiano aspettando davvero?- il ragazzo inforcò il cavallo ed entrò silenziosamente dalla porta sul retro, trovando Aba e zio Earl seduti al tavolo della cucina
-Finalmente! Credo proprio ci sia qualcuno che voglia rivederti...-.
Il gruppetto salì le scale e senza alcun rumore si avvicinarono al pistolero dormiente, McAle si stava agitando nel sonno, il caldo quella sera era insoppostabile
-Lucas...-
Zio Earl rise sotto i baffetti, Lucas guardò il cowboy con tenerezza
-Credo dovresti dargli un bacio per risvegliarlo- il ragazzo rise e si avvicinò a McAle un po' titubante, guardarlo a torso nudo...gli sembrava di invadere la sua privacy.
Lucas appoggiò la mano su una spalla del cowboy, Jinger spalancò gli occhi -Non provarci nemmeno a baciarmi-
-Cominci già con i divieti?- sorrise il ragazzo, Jinger lo tirò a sè e lo strinse in preda alla felicità
-Facciamo che per qualche giorno dimenticherò di essere burbero ed intransigente- il sorriso sul volto dell'uomo valeva quanto duecento cavalli, Lucas poteva persino sentire il suo cuore, sembrava dovesse esplodere da un momento all'altro.
Zio Earl sospirò, davanti a quella scena si sentì in pace con sè stesso
-Sono proprio nati per essere fratelli- Aba non poteva avere più ragione di così.

-Proporrei un bel giro per tutti!- zio Earl festeggiava spesso con un boccale di vino, o meglio, parecchi boccali
-Un brindisi ai miei cari nipoti!- Lucas e McAle si sorrisero e, senza farselo ripetere due volte, buttarono giù il primo sorso d'un fiato
-Allora, ragazzo, com'è la vita da marito?- Lucas guardò Jinger imbarazzato
-Veramente...non ci siamo ancora sposati...-
-Ma come? Avevi così fretta- il giovane si rabbuiò e McAle fece finta di non notarlo
-Sono sicuro che hai i tuoi motivi, ma, per ora, riempi quel boccale!- Jinger versò un altro po' di vino al ragazzo
-E tu?- -Suzanne è davvero fantastica...vorrei solo non si preoccupasse per me, spero di riuscire a trattarla come merita...-
-Niente tristezza questa sera! E' un ordine- rise lo zio riempiendo i boccali vuoti dei nipoti
-Voglio che voi due passiate un po' di tempo insieme e non si discute- i quattro alzarono i boccali al cielo e non pensarono ad altro.

La mattina seguente furono i raggi di sole a svegliare Lucas
-Buongiorno bella addormentata- McAle mugugnò e si girò dalla parte opposta
-Ho capito, qualcosa mi dice che toccherà a me il giro in città-
il ragazzo si allontanò guardando Jinger con la coda dell'occhio
-Ehi, ragazzo...non credere che non ti abbia sentito!-
-Allora ti conviene muoverti perchè zio Earl freme dalla voglia di far ripartire la vecchia carretta- il cowboy si alzò sospirando
-Credo proprio che la vecchiaia sia alle porte-
-Coraggio nonnetto o dovremo farcela a piedi!-.
Zio Earl, con un sigaro tra le labbra, guardò i nipoti varcare la soglia, Lucas saltellava come un capretto, McAle si massaggiava la schiena dolorante -Forza Jinger! Ho quasi settant'anni e mi sento come un trentenne!- il cowboy fulminò il vecchio zio con uno sguardo sarcastico
-E dimmi...qual'è il tuo segreto? Perchè a casa ho una ragazza piuttosto...energica- Lucas trattene un sorrisetto nervoso.
-Sali e te lo spiego!-
La strada era piuttosto accidentata e le condizioni del carretto non aiutavano di certo la schiena di Jinger
-Ti prego zio Earl, dimmi che questo posto non è lontano, ho urgente necessità di sentire queste parole- il vecchio rise divertito e porse al cowboy dolorante il sigaro
-Questo ti terrà buono per un po' - McAle tirò una boccata che finì dritta in faccia a Lucas
-Per Dio, Jinger! Tieni lontana da me quella roba!- McAle guardò dubbioso il sigaro e poi rivolse lo stesso sguardo al giovane.
-Perchè? Ti ha per caso ucciso la famiglia?- il ragazzo scosse la testa
-Tieni per te i tuoi "vizietti"- il cowboy inarcò il sopracciglio
-Non mi pare di averti mai chiesto di smettere di tracannare alcool come un...- zio Earl si rivolse ai nipoti
-Ehi, principesse! Siamo arrivati- la piccola cittadina non ospitava molte abitazioni, ma era ben rifornita
-D'accordo, ci troviamo qui diciamo...a mezzogiorno?- i due cowboy annuirono
-Prendete tutto quello che vi serve, sono sicuro che due baldi giovani come voi non avranno problemi - Lucas rise superbo
-...diciamo che non vale per entrambi- McAle tirò una gomitata al braccio del ragazzo
-Torniamo subito zio Earl-.
-Ma come farei io senza te e i tuoi...infallibili montanti?- il ragazzo si stava ancora massaggiando il braccio
-Te la sei cercata...solo io posso dire di essere anziano e poi...se non brucia non è amore, giusto?-
-Parli di una relazione o di un proiettile calibro 45 nello stomaco?- McAle rise divertito.
-Ehi, Jinger, che ne dici di dividerci?- il cowboy lo guardò sorpreso
-Diamine, ragazzo! Le prime parole brillanti che pronunci!- Lucas gli fece una boccaccia
-...sei proprio identico a tua sorella, gli stessi occhi, lo stesso sorriso...-
-D'accordo, Romeo. Ci troviamo qui tra poco, non mancare alla chiamata, non amo aspettare- il ragazzo si allontanò rivolgendogli un occhiolino.
                                                                                                        *
-Credo non manchi nulla- Lucas appoggiò le provviste sotto il porticato di un piccolo saloon
-Che caldo! Mio caro Jinger, credo proprio che ti aspetterò qui sotto...-il ragazzo si sedette sul pavimento di legno e, guardando meglio, notò un manifesto a terra
-...gara di ballo? Questa sera?Hmm...questa cittadina non mi sembra pullulare di ballerini, probabilmente il più giovane tra tutti, al momento, sono io...ma...interessante-
proprio in quel momento McAle uscì dalla drogherìa accanto e Lucas nascose il manifesto nel taschino dei pantaloni
-Trovato niente?- chiese il cowboy
-Ohh, sì...è sorprendente cosa si possa trovare in giro- McAle guardò sospettoso il ragazzo
-Ceeeerto, il caldo deve averti dato alla testa...meglio tornare al carretto-.
Il viaggio di ritorno lasciò spazio alla tranquillità
-Ammirate ragazzi, questa meraviglia mica la vedete da casa, eh eh!-
Lucas cinse le spalle dell'amico con un braccio e sospirò -Quanto vorrei che quella fosse la mia casa, io, tu, Suzanne e Lerry...-
-...e la tua promessa sposa?- Lucas sorrise imbarazzato
-La andrei a trovare regolarmente, ovviamente- il cowboy rivolse uno sguardo sarcastico all'amico
- Ragazzo, dici seriamente? Ahah!- McAle non era mai stato più felice di sentire quelle parole, non perchè fosse geloso, ma...sentirsi al primo posto della lista gli piaceva.
-Arrivati, tutti giù da questa trappola mortale prima che si sfasci a terra!-.
-Datemi solo un secondo e sarò da voi- Jinger salì velocemente la scalinata, immerse il viso accaldato in una tinozza d'acqua e tornò al pian terreno. -Avete bisogno di una mano per cucin...-McAle osservò con sguardo indagatore lo zio e il biondissimo amico
-Cosa diamine state confabulando voi due?- il cowboy sorrise, felice di aver sventato una presunta tresca
-Oh...nulla, davvero- Lucas sfoggiò un sorriso a trentadue denti
-Ragazzo, il mio cane saprebbe mentire meglio di te...qualcosa da dire a riguardo, zio Earl?- il vecchio rise gioioso
-Il piccolo voleva solo confidarmi alcuni...problemi personali- lo zio fece l'occhiolino a Lucas e McAle fece finta di caderci
-Donne, eh? Se avete bisogno di me sono di sopra, a schiacciare un pisolino-.

McAle si svegliò di soprassalto -Che incubo orribile...-
Lucas era seduto ai piedi del letto -...sei giusto in tempo per la cena, cowboy-
Jinger guardò dubbioso il ragazzo e lo strinse a sè
-Ehi! Se avevi bisogno di un abbraccio bastava chiedere...cos'hai sognato?- lo guardò dritto negli occhi ancora spaventati
-Io e te...eravamo stesi proprio davanti a casa di zio Earl, guardavamo le stelle e poi...un temporale...un fulmine ti ha colpito, dritto nel cuore e tu...-il ragazzo strinse nuovamente a sè Jinger
-...so che è solo un sogno, ma...era così reale- il cowboy appoggiò il volto sulla spalla di Lucas
-Ho giusto una cosa che farà al caso tuo-
-E' per caso un altro insulto? Perchè se è così non credo di essere in grado di incassarne altri per oggi-
-Lo vedrai dopo cena-.
Il carretto di zio Earl aspettava all'esterno della casa, l'aria era fresca e rinvigorente, l'atmosfera giusta per un giro notturno
-Vuoi portarmi a fare un giro al chiaro di luna?- McAle scrutò il ragazzo in cerca di risposte
-Può darsi- Lucas sorrise compiaciuto Il cowboy salì al posto di guida
-Per stasera conduco io- sentenziò il giovane, fiero di sè
-Sicuro di saper gestire questa carretta?-
-Le dico, signore, che dopo questa notte non ricorderà nemmeno il proprio nome...ma le assicuro che arriverà sano e salvo a destinazione- Lucas bendò il cowboy
-Vuoi veramente che sia una sorpresa, eh?- il ragazzo porse a Jinger una fiashcetta
-E questa? Devo preoccuparmi seriamente?-
-In caso il viaggio fosse troppo...noioso-
-Noioso? Dove siamo diretti, esattamente?-
-Tu fai troppe domande! YHAA!- Lucas fece partire al galoppo i cavalli con uno schiocco di redini e il carretto sobbalzò violentemente
-Tieniti!- Jinger si aggrappò come potè, aprì la fiaschetta e bevve
-RUM!? Ahah sei proprio folle, ragazzo!- il vento confondeva le parole e Lucas non fece caso al burbero amico
-YHAA! Più veloce, più veloce!-
-Così ci farai ammazzare!- il carretto inchiodò proprio davanti alla drogheria.
Il ragazzo sciolse la benda intorno agli occhi del cowboy
-Siamo giunti a destinazione, sani e salvi, proprio come promesso, signore- fece un piccolo inchino ed indicò un gazebo di legno, la pista da ballo era vuota, ad eccezione di un ossuto vecchietto con in mano un banjo
-Mi concede l'onore...?- McAle sorrise e trascinò il ragazzo in pista senza troppi convenevoli
- Segui i miei passi- Lucas osservò il pistolero con aria di sfida
-Mi dispiace signor McAle, ma so già ballare, tutto merito di mio padre- i piedi del ragazzo cominciarono a muoversi guidati dalla musica country
-Ah, davvero? Vediamo che sai fare- Jinger non esitò e silenziosamente prese a ballare.
I due cowboy erano in perfetta sintonia, come se un filo li unisse e la musica non accennava a terminare.
McAle chiuse gli occhi e sorrise, Lucas sentiva di aver riacceso la scintilla, quella che lui stesso aveva contribuito ad estinguere.
-Ho bisogno di sedermi-il ragazzo lasciò la pista da ballo per risalire sul carretto, Jinger lo raggiunse con sguardo preoccupato
-Qualcosa non va?- il cowboy gli porse la fiaschetta
-Sai...mi manca stare con te- il ragazzo bevve un sorso e tossì
-Sono qui accanto a te proprio ora-
-No...intendo...tutto. Mi manca cavalcare al tuo fianco, agguantare banditi, la mia famiglia, la libertà-
- C'è qualcosa che devi dirmi?- Lucas guardò l'amico, poteva leggergli la preoccupazione in volto
-Nah...-sdrammatizzò
-Strano, perchè io stavo proprio per chiederti di restare- gli occhi del giovane brillarono di speranza, ma, nel cuore, sentiva di non potere.
Jinger alzò le braccia in segno di resa
-Segui ciò che ti dice il cuore- il ragazzo sospirò sconsolato
-Questo lo offre la casa- il cowboy gli porse un boccale di birra
-Non ho molta voglia di bere...-
-Coraggio, ragazzo! Non mi sono lasciato trascinare fin qui bendato come un salame per vedere quel muso lungo, la notte è giovane, proprio come il sottoscritto-il cowboy gli fece l'occhiolino
-Come farei senza di te, Jinger McAle?-.

Dopo parecchi boccali i due cowboy non ricordavano più nemmeno i loro nomi
-Tu ricordi...la strada di casa, vero?- Lucas era steso a terra, completamente ubriaco
-Ma se non so nemmeno in che anno siamo- Jinger era persino messo peggio
-Coraggio, torniamo da zio Earl- il cowboy tentò di prendere sotto braccio Lucas, ma cadde rovinosamente a terra
-Sai, credo sia più saggio aspettare qui fino a domani-
-Non dire sciocchezze, ragazzo. Andiamo, salta sù- con non poca fatica riuscirono a salire sul carretto.
Tra scossoni e brusche sterzate sulla strada sterrata giunsero miracolosamente indenni alla dimora dello zio
-Fine corsa! I passeggeri sono pregati di scendere dalle uscite laterali!- Jinger si scaraventò direttamente sul manto erboso
-Potevi almeno usare la scaletta!-
-Nah, è per mammolette- le stelle sembravano più luminose quella notte e McAle colse l'occasione per ammirarle
-Se penso che dopo domani dovrò tornare da quella strega...sarà furiosa ahah!- Lucas chiuse gli occhi cercando di non pensarci
-Puoi sempre restare e poi...ce ne torneremmo a casa-
McAle guardò Lucas sperazoso e preoccupato, aspirando una boccata dal sigaro appena acceso
-Ma siamo già a casa-
-Intendo...casa casa, alla locanda-
-Rinunceresti davvero all'avventura?-il cowboy abbassò il sigaro, il cuore di McAle era intrappolato tra due fuochi, di nuovo
-Amo essere libero, visitare nuovi luoghi, il vento tra i capelli...ma, da quando ti ho conosciuto, ho capito che è proprio per l'avventura che ho perso ciò che avevo di più caro, e...non voglio che accada ancora...non ho bisogno di altre avventure se so di avere te accanto...fratello-
                                                                                                         *
-Qualcuno potrebbe portare da bere alla mia cara sorellina? -
Jolene era concentrata sulle carte con un sigaro tra le labbra, il fumo le era di gran aiuto
-Blackjack! Ho vinto di nuovo...-
-L'ho sempre detto che hai una gran fortuna, sorella-un bifolco portò un boccale di birra alla giovane
-Grazie, tesoro- di tutta risposta il tirapiedi bonfocchiò qualcosa di incomprensibile
-Ti fidi a lasciarlo solo?-
-No, certo che no, anzi, sono più che certa che ora sia dal suo amato pistolero. Naturalmente lo prenderò alla sprovvista...-
-Gli sparerai?- Jolene scosse la testa
-Sei avventato, fratello, un po' di calma...ci serve McAle completamente solo, lascia fare a me, riavrai il tuo onore-
                                                                                                *
-Diamine! La mia testa...Lucas questa volta non la passi liscia- McAle si alzò dal letto ancora barcollante, trascinandosi verso Lucas, ancora dormiente
-Ehi! Ehi, ragazzo! Hmm...ha il sonno più pesante di una locomativa- il cowboy gli tirò uno schiaffo sul viso
-Oh! Jinger! Ti sembra il modo?-
-Questo è per avermi fatto ubriacare- gli tirò un secondo schiaffo sulla guancia opposta
-Questo è per avermi fatto dimenticare ogni cosa-
infine lo strinse a sè
-E questo è per aver trascorso del tempo insieme- Lucas sorrise nonostante il viso bruciasse
-...non c'è di che-.
Aba e zio Earl erano in cucina, sembravano genitori pacati pienamente consapevoli della sbronza presa dai figli ed in attesa di una confessione
-Allora com'è andata la gita notturna?- l'anziano fece l'occhiolino a Lucas
-Tu lo sapevi! Lo sapevi e non mi hai detto nulla! Gli hai persino dato del rum!- il vecchio zio rise divertito
-Insomma Jinger, non c'è bisogno di farne una questione di stato-
-Certo, se solo ricordassi una sola, singola, cosa di ieri notte-
-Il viaggio di andata lo ricordi di certo- McAle rivolse al ragazzo uno sguardo distaccato.
-Meglio che prenda una boccata d'aria prima di impazzire del tutto...-
Il cielo era limpido e terso, sembrava una perfetta giornata primaverile
-Questo paesaggio mi mette sempre di buon umore- McAle sorrise al ragazzo
-Seguimi, voglio mostrarti il mio nascondiglio segreto- il ragazzo montò a cavallo, sapendo cosa aspettarsi.
I due cowboy arrivarono alle pendici di una piccola collina
-La famosa infertile collina-
-Non sono così d'accordo- McAle rivolse uno sguardo tenero all'unico fiore vermiglio presente
-Dunque...questo è il tuo ultimo giorno da zio Earl?- la domanda colpì il ragazzo al cuore
-Già...-McAle osservò lo sguardo vacuo dell'amico e tirò fuori dal taschino della giacca il piccolo diario di Suzanne
-..."Jinger è l'uomo dei miei sogni, premuroso ed altruista, persino con un grembiule da donna è affascinante...per non parlare poi a letto! Ha un meraviglioso..." ehm, questa parte è meglio saltarla...ecco, qui..."mi manca parecchio quel testone di mio fratello, e , devo ammetterlo, sono preoccupata...- Lucas alzò il volto in preda all'ansia
-...non conosco la sua futura moglie, ma...è come se sentissi un campanello d'allarme nel cuore, vorrei solo riabbraciarlo un'ultima volta."-
McAle richiuse il diario, giusto in tempo per notare una lacrima scorrere sul viso sbarbato di Lucas.
-Anche tu mi manchi sorellina-.
   
 
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