- Frocio.

- Pezzente.

- Fallito.

Questo sentiva il ragazzo, ogni mattina quando passava nel corridoio della sua scuola.

Inutili erano le sue cuffie, che non riuscivano a coprire quelle voci.

Inutile era la musica, che non riusciva a sovrastare le parole.

Inutile era il suo cappuccio, che non riusciva a nasconderlo.

Inutile era lui stesso, che non riusciva ad essere forte.

Non lo sarebbe stato mai, tanto era inutile.

Tutti erano contro lui, tutti lo odiavano.

Anche sua madre, anche suo padre.

Poteva vederlo dai loro occhi.

- Pezzente.

Lo era davvero.

- Frocio.

Non poteva negarlo, gli piacevano i maschi.

- Fallito.

Falliva sempre, era maledettamente vero.

Era uno sbaglio, un errore. 

Non doveva esistere.

- Sei forte.

Non è vero.

- Sei gentile.

Chi lo dice?

- Sei umano.

Sono ancora umano?

- Provi sentimenti.

Non sono diventato un fantoccio senza sentimenti?

- Guardami.

E il ragazzo alzò lo sguardo, puntandolo sugli occhi che aveva di fronte a sè.

- Sei bello.

Il ragazzo non fiatava.

- Io non ti odio.

Se avrebbe parlato avrebbe distrutto tutto.

- Perchè non parli?

Il ragazzo scosse fortemente la testa, rifiutandosi.

- Frocio.

- Fallito.

- Pezzente.

Le voci in corridoio continuavano.

- Non ascoltarli.

Si offuscò la vista del ragazzo, a causa degli occhi pieni di lacrime. 

Il proprietario della voce posò una mano sulla guancia del ragazzo, levando col pollice una lacrima sfuggita.

- Piangi, se ne senti il bisogno.

- Sfogati.

- Ci sono io qua. Non ti lascerò andare.

Il ragazzo si lasciò andare, aggrappandosi a quelle spalle, come fossero l'ancora della sua salvezza.

- Salvami.

Una sola parola, il ragazzo disse una sola parola. Ma l'altro lo capì.

Si strinsero forti, in quel corridoio.

- Pezzenti.

- Froci.

- Falliti.

- Froc...

Le voci smisero di esistere, nessuna parola arrivò più a loro due. 

I due ragazzi erano nel loro mondo, dove nessuno poteva entrarci, nemmeno le parole.

Due sorrisi, spuntarono sulle facce di entrambi i ragazzi.

- Grazie.

Un sussurro, timoroso di spezzare l'armonia.

Il ragazzo che lo aveva salvato gli sorrise, e si avvicinò lentamente.

Un bacio.

Semplice bacio.

Ma carico di emozioni.

Carico di amore.

Non si sarebbero separati più.