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Autore: cucciolotta92    24/07/2009    0 recensioni
Una nuova ragazza è arrivata ad Hogwarts e con lei la vita nel castello si complica. Questa è la mia prima fic, spero piaccia
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Il primo giorno
-Primo anno ad Hogwarts, sono così eccitata, non solo sono la prima della famiglia ad avere dei poteri magici, ma sono stata anche ammessa in un istituto inglese di massimo prestigio!
Eccoci, il treno per la scuola è arrivato a destinazione. Spero di sapermela cavare...Ok, rilassiamoci, non mi sarà chiesto nulla d’estremo! E allora di che mi preoccupo, credo che nessuno ce l’abbia su con gli italiani.. giusto? No, perchè altrimenti passerò degli anni d’inferno.
Oh, al diavolo! Se davvero lo voglio sapere devo scendere.-
-Bene con lo smistamento mi hanno assegnata alla Casa dei Serpeverde al quinto anno dato che ho già 15 anni (da non credere che non si sono accorti prima dei miei poteri!) fin qui tutto bene, se non fosse che le ragazze con cui ho rivolto la parola prima dell’assegnazione che sono entrate in Tassorosso e Grifondoro ora mi guardano con sguardi assassini come se la Casa Serpeverde fosse senza nobiltà e devo ammettere che se ciò è vero mi sentirei un po’ triste perché vuol dire che non sono chi credevo..Dopo la cena i direttori delle rispettive case ci hanno consegnato gli orari delle lezioni e non sono poi così malaccio anche se credo non sarà così facile come invece speravo; fortuna che mi sono tirata avanti con erbologia, pozioni e difesa contro le arti oscure imparando la teoria dei testi fino a metà così avrò più tempo per il resto!! Dopotutto nell’altro istituto non ho imparato un bel niente (era dei babbani) e dato che è questo il migliore, ho pensato di passare ai loro libri di testo prima del trasferimento. Ora si va a nanna e domani c’è il primo giorno!Wow, non vedo l’ora!!!-
Ma non feci in tempo ad alzarmi dalla sedia della sala comune che sentii una presenza dietro di me
“Allora, tu vieni da un istituto totalmente femminile babbano, vero?” una voce profonda e anche troppo vicina alle orecchie mi fece voltare
“Si. Tu saresti??”
“Ah, gia. Io sono Marcus Flitt. Piacere.” Poi aggiunse con un ghigno  “So che la scuola da dove vieni non è delle migliori, in nessun ambito, vuoi un ripasso?”
“Beh, in effetti mi servirebbe in trasfigurazione.. tu sei bravo?” dissi sperando che fosse questo quello che intendeva il ragazzo che sembrava avere ben altre intenzioni, molto meno...scolastiche
.“Eccome, sono il primo della classe in tutte le materie, allora ti va se ci incontriamo dopo le lezioni di domani?”
“Subito dopo?” chiesi.
“Certo, nella sala grande così ti aiuto in tutto. Va bene?” disse con uno sguardo che doveva essere attraente, e che invece su di lui non era che una smorfia a dir poco orripilante.
“Va bene, basta che la smetti di guardarmi in quel modo, grazie!” dissi coprendomi la visuale con una mano un po’ sconcertata dall’ espressione dipinta sul suo volto.
“Seguiremo gli stessi corsi a quanto pare.. bene, meglio così!” disse sbirciando i miei orari ed evitando accuratamente di badare alla mia osservazione.
Osservazione che, forse, avrei fatto meglio ad evitare.
“Davvero? Tu segui tutti questi corsi?!”
“Certo, cosa vuoi che siano per un fuori classe come me?”
“Io, pensavo che non sarebbe stato facile seguire tanti corsi con gli allenamenti di Quidditch e la selezione dei nuovi giocatori.”
“Sai che sono capitano?”
“Si, beh, continuavi a parlare di tattiche di gioco con i tuoi compagni, a cena, quindi mi è venuto normale pensarlo.”
“...”
"Flitt! Ti muovi?"
"Si, arrivo Jason! Beh, a domani all'ora."
"Ciao." risposi in un sussurro osservando lo sguardo curioso che questo Jason mi rivolgeva.

Il giorno dopo, prima lezione, trasfigurazioni
“Bene, finalmente sei puntuale Signor Flitt!”
“Come se le dispiacesse togliermi dei punti.” Disse piano guardandola con odio.
“Oggi, avendo una nuova compagna ripasseremo l’intero programma nelle due ore in cui staremo insieme. Qualche obiezione?”
“No professoressa McGranitt.”rispose il coro di allievi rassegnato alla rottura più grande del secolo.
“Bene, allora partiremo dalle basi.”Dopo un’ora e mezza di noia mortale da parte degli studenti e di felicità abilmente nascosta della professoressa:
“Non te la cavi affatto male, Signorina Black. Perché hai detto che vorresti un aiuto?”
“Beh, nell’altra scuola non ho mai studiato magia, come sa vengo dal mondo dei babbani e per un errore ho saltato quattro anni prima di venir chiamata. Quindi non credevo di poter riuscire a fare cose simili nonostante avessi studiato i miei poteri da sola per tutti questi anni. Che mi dice di questo?” le chiesi rivolta all'armadio trasfigurato in un armadillo..
“Perfetto direi, sì. Contando anche questa trasfigurazione Serpeverde guadagna cinquanta punti. La lezione è finita!”
“Ma prof, ci mancano ancora trenta minuti prima della fine della lezione!!” Disse un grifondoro ricevendo in seguito sguardi assassini da tutti gli altri
“Approfittatene allora, Signor Baston, perché non credo ci saranno molte altre volte nelle quali mi sentirò così rilassata con voi. Su, andate!”
Gli studenti eseguirono immediatamente l’ordine con grande gioia.
“Perché diamine mi hai chiesto se potevo farti un ripasso se sai trasfigurare alla perfezione un mobile intero?!”
“Insomma, mi hai detto che sei il migliore del corso e poi credevo foste più avanti! Quello era solo il quarto capitolo del libro di teoria.”
“Va bene, va bene. Ora abbiamo storia della magia, erbologia e pozioni; almeno in quest’ora posso fare quello che mi pare.” Disse rivolto all’ultima.

“In seguito, nel 1436 il Barone McFillan scrisse una nuova Legge dei Rapporti con i Babbani accettata dal ministro Collins ...”
“Mi scusi Professor Rüf.” Dissi improvvisamente scattando con la mano in aria
.“Dimmi Signorina.. ehm..”
“Black, signore. Volevo dirle che si è sbagliato.”
 “Come? E su che cosa se posso chiedere?” Aveva improvvisamente cambiato tono, non era un tono offeso, ma curioso.
Ed era alquanto strano che cambiasse tono dato che era un fantasma da parecchi anni ormai.
“Sulla Legge dei Rapporti con i Babbani scritta dal Barone McFillan nel 1436, poiché non è stata accettata subito, ma solo dopo due anni nei quali il ministero ha deposto il ministro Collins ed eletto il signor Davis che era entrato nel Ministero solo da cinque anni. Questo mago fu eletto perché era grande amico dei membri del Consiglio.”
“Complimenti, finora sei stata l’unica che mi ha badato per capire che stavo sbagliando. Come premio dieci punti a Serpeverde. Ora continuiamo.”
“Ei, pss.”
“Che c’è?!” chiesi scocciata girandomi.
“Ma ti sei studiata tutto il libro?” mi chiese l'amico di Flitt, Jason.
“Naturale, e ora stà zitto, grazie!” E mi girai senza badare a nessun altro che non fosse il professore.Alla fine della lezione
“Storia della magia è molto più interessante dal vivo che sui libri di testo. Il vostro professore è veramente unico al mondo. Te lo giuro!”
“Per forza, è un fantasma!”Dice alzando gli occhi al cielo un suo compagno mentre la raggiunge per il corridoio.
“Grazie Jason, sei stato illuminante.. davvero.” Rispose la ragazza con astio verso il compagno di corso il quale per tutta risposta se ne andò. Non le era piaciuto dal primo momento in cui l’aveva visto. Sembrava fosse in un qualche modo legato ai guai che le succedevano al di fuori delle aule. Che non erano assolutamente da ignorare; dopotutto quella mattina era tornata alle sei dall’infermeria per una contro-fattura alla pelle che era diventata squamosa.
“Tu che ne pensi della lezione?”
“Se per te era speciale, allora non sai che vuol dire divertirsi! Ma ora frena il tuo entusiasmo per favore. Sono ancora imbambolato.”
“Ma.. hai dormito tutta l’ora?!”
“Si, non te ne sei accorta? Tutti dormivamo, ci siamo svegliati solo quando hai interrotto il suo flusso di parole. Sai, è raro trovare qualcuno che stia attento come te. Ora abbiamo erbologia, che rottura!”“Almeno lì starai attento, spero.”dissi guardandolo storto.

“Buongiorno, ragazzi!”
“Buongiorno professoressa Sprite!”
“Oh la nuova allieva. Il professor Ruf mi ha informata della sua riflessione Signorina Black, complimenti! Spero faccia altrettanto bene nella mia materia.”
“Farò del mio meglio, lo prometto!”

Dopo la lezione di erbologia in cui non si verificarono incidenti venne quella di Incantesimi.

“Per me tu non fai parte della Casa di Salazar Serpeverde. Sei troppo morbida con i grifondoro!” Disse Jason dopo che un grifondoro del nostro anno mi aveva resa muta così che non potei rispondere alle domande del professor Vitius ad incantesimi ( se ci provavo l’unico verso che mi usciva era un grugnito!) e persi la possibilità di ottenere un bel po’ di punti.
“Cosa dovrei fare, allora? Tirar schiaffi a tutti loro come Pansy Parkinson del primo anno?”
“ Beh, anche! ..Ok, ok come non detto. Ma dovresti almeno cercare di rispondere ai loro incantesimi, non vorrai continuare ad essere trattta così nelle lezioni che abbiamo in comune con loro, vero?”
“Certo che no! Ora andiamo che abbiamo pozioni e devo tirar su il nostro punteggio.”
“Non credo ti convenga, al prof non piace molto che si chiaccheri durante le sue lezioni e non facciamo mai teoria, ma pratica. Mi spiace, ma dovrai aspettare domani per tirar su punti.”
“Che ingiustizia!” dissi rassegnata ai ragazzi mentre entrambi ( Marcus e Jason Cornak) mi guardavano scioccati. Dopotutto dovevano essere loro ad aiutarmi, non io ad aiutare loro: sono appena arrivata.

“Oggi, sarò magnanimo con voi, chi riuscirà a fare correttamente la pozione entro la fine della prima lezione otterrà venti punti. Cominciate!”
“Questa pozione è semplicissima; chiunque potrebbe farcela. Se davvero prende le nostre parti ha proprio sbagliato pozione!”
“Non ti preoccupare Alexis che i Corvonero non riusciranno mai a finire in tempo con il professore che sta loro con il fiato sul collo.”
Infatti, il primo studente che riuscì a finire la pozione fu Flitt, un asso a pozioni, seconda io e terzo un Corvonero che, a detta del professore, aveva copiato Flitt e me. Quindi gli tolse tre punti.
“Flitt, Black!Tornate qui.” I due ragazzi si guardarono mentre si avvicinavano alla cattedra, chiedendosi cosa mai poteva volere il professore dal primo del suo corso e da una nuova arrivata.
“Ho del lavoro da svolgere per voi. Dovete prepararmi tre fiale di pozione contro la licantropia.”
“Una cura da somministrare subito dopo essere stati morsi intende?” Chiesi cauta essendo venuta a conoscenza dell’astio dell’insegnante nei confronti delle domande stupide.
“Suvvia ragazza! Ti sembro forse Madama Chips?! A me serve una pozione per bloccare le trasformazioni nelle notti di luna piena. Flitt, di te mi fido: so che saresti in grado di fare qualsiasi pozione, e in quanto a te... impara in fretta.”
“Ma perché noi? Sarebbe compito suo, e poi va contro il regolamento. Degli studenti non possono creare delle pozioni da somministrare ad altri, figuriamoci poi se la pozione considerata è contro le mutazioni licantropiche o come si dice!”
“Adesso ascoltami Black. Tu porti un cognome che io odio dal più profondo del cuore, quindi faresti meglio a fare tutto ciò che dico. Chiaro?”
“No!”rispose secca l’allieva senza timore nella voce.
“Per tutte le maledizioni, sei ottusa come i tuoi parenti, perché?!”
“Perché va contro il regolamento! Non è perm..” ma non riuscì a terminare la frase che l’insegnante la interruppe quasi urlando.
“Se non sbaglio ricordo che il regolamento dice anche di eseguire i compiti assegnati dagli insegnanti!! No?” aspettò l’annuire della ragazza e proseguì
“Quindi ora tu abbassi la cresta e vedi di rigare dritto! Non ho intenzione di denunciare questa violazione del regolamento studentesco al preside,poiché sei una Serpeverde, ma se sarò costretto..”“D’accordo, ok. Bastava dirlo, non urlarlo alla classe intera.” Concesse lei sussurrando.
“Ecco finalmente.. quale classe?”  Chiese leggermente scosso dall’eventualità che qualcuno lo avesse potuto sentire. Poi la vide: la classe che avrebbe dovuto avere dopo le quinte era entrata ed ognuno aveva preso posto. Deglutì rumorosamente e si impose di restare calmo.
“Ve n’ eravate accorti già prima, vero?” Al cenno affermativo degli studenti si schiarì la gola e li congedò dicendo a Flitt
“Spiegale come si dovrebbe comportare e fate quel compito. Quando avete finito passate per il mio ufficio.”

“Perché cavolo hai iniziato a contestare la sua decisione?”
“Marcus Flitt!!Non credevo che potessi avere una così bassa considerazione per le regole.”
“Aaah, sei impossibile!” Fece lui mettendosi le mani dietro la testa in segno di arresa.
“Però...”
“Si?”
“Non credi che sia terribilmente affascinante quando si arrabbia?”
Attimo di silenzio nel quale ci guardiamo negli occhi.
“........”
“Marcus?”
Altro momento di silenzio assoluto in cui decido di avvicinarmi per accertarmi che stia bene.
“........”
“Marcus, ci sei?”
“........”
“Marcus, perché sei rigido? Ti hanno lanciato un Pietrificus? Marcus, non farmi preoccupare!”
“Tu..tu..tu.”
“Vuoi iniziare a parlare e smetterla di fare il telefono occupato?” Dico sempre più seccata credendo in uno scherzo.
“Il che?” Chiede tornato totalmente lucido.
“Lascia perdere, piuttosto, perché sei diventato rigido all’improvviso? Mi hai fatta preoccupare!”
“Tu hai appena detto che il professor Piton è sexi!”
“Ssssh! E comunque non ho detto così, ho solo detto che quando si arrabbia diventa..”
“Affascinante che è sinonimo di sexi.”
“Ma tu la sai la tua lingua? Non sono due sinonimi.”
“Per gli uomini si.”
“Ammazza aò, che intelligenza.”
“Grazie.”
“Prego. Andiamo alla lezione di volo? Siamo in ritardo!”
“Comunque il discorso non è finito! Diamine, a te piacciono i vecchi!” disse correndo dietro l’amica che era partita a razzo.

fine primo capitolo!!
Lo so, non è un granchè, quindi ringrazio moltissimo se qualcuno vuole leggere e recensire. Al prossimo cappy!

cucciolotta92
  
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