Camminerò ancora
per Porta Romana
con la luce negli occhi
e nelle orecchie il silenzio.
Ti cercherò fra gli alberi
dal chiaro tremore
affiderò con un grido
il tuo nome al vento.
che ascolta e consola
mi guardi adesso
da sopra i miei occhi;
tu che eri foglia
nata in autunno
ascolterai muta
il mio pianto.
sopra questo silenzio
ora tocchi con mano di giada
il mio capo;
le stesse parole
che non son più d’amore,
e io mi aprirò
alla spinta del vento
per sentire il tuo abbraccio.
sotto lo stesso cielo.
Alla mia nonna