Storie originali > Avventura
Ricorda la storia  |      
Autore: DINARIDDLE    03/06/2019    0 recensioni
e se esistesse un portale che può condurre a un mondo parallelo abitato da animali che si comportano come umani...
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Aprii gli occhi: ero distesa su della terra umida, probabilmente mi trovavo in una foresta, davanti a me vidi la mia gemella Rosie svenuta, sul suo viso ricadevano delle ciocche dei suoi capelli castani, mi misi in ginocchio e le scostai  una delle ciocche dal viso, le sue palpebre erano dolcemente chiuse. Le scossi dolcemente il braccio sussurandole “Rosie, svegliati” le sue palpebre si aprirono lentamente rivelando i suoi occhi verde smeraldo “L-lina, dove siamo?” mi chiese guardandosi intorno: eravamo circondate da alberi alti e folti, ci trovavamo in una foresta che sembrava infinita. “non lo so” le risposi alzandomi “cerchiamo un'uscita” le proposi allungandole la mano, lei mi guardò e prese la mia mano sorridendo e mi disse “tu vai a destra e io a sinistra” annuì e iniziai a camminare.
Erano passati circa 2 minuti quando mi trovai in una zona circolare senza alberi, al centro si trovava una porta di legno di Noce ornata con rose rosse e nere. Di fronte alla porta c'era una scatolina di legno, la presi in mano e chiamai Rosie ad alta voce “ROSIE!” iniziai subito a sentire dei passi che poi diventarono una corsa sfrenata finché non vidi la sagoma di Rosie arrivare velocemente. Quando arrivò mi chiese stremata perchè l'avessi chiamata, io le feci vedere la scatolina e la porta “aprila” mi chiese indicando la scatolina,io l'aprì: all'interno c'era uno specchietto dorato con incisioni floreali “Lina, secondo te a che serve una porta se non conduce da nessuna parte?” mi chiese “non lo so, ma potrebbe essere un bel passatempo” “la oltrepassiamo?” “si, dai tanto non succederà niente” e saltammo.
Ci ritrovammo nella solita zona circolare, alzai la testa, Rosie aveva gli occhi sbarrati, e non solo: era diventata un gatto, un umano che si comportava come un umano, vestito come un umano ma trasformato in un gatto, indossava un abito rosso di pizzo, il suo pelo era bianco a macchie marroni e nere, io invece guardandomi allo specchio che si trovava dentro la cesta ero anche io un gatto, il mio pelo era marrone a macchie nere con le zampe bianche, indossavo un abito verde anche io di pizzo. Appena voltai lo sguardo verso la foresta rimasi sbalordita: c'erano dei villaggi, dei palazzi... e gli abitanti erano animali: cani, gatti, cavalli, pavoni, volpi, galline e molti altri ancora tutti come noi “Rosie, dove ci troviamo?” “non lo so, cerchiamo informazioni” “avviamoci verso quel grande palazzo di cristallo e pietre preziose, lì ci deve essere la regina” e ci avviammo.
Arrivate al palazzo incontrammo dei cani come guardie che immediatamente ci chiesero”avete il permesso per entrare?” “no, ma siamo nuove e volevamo informazioni” a quella frase uno dei due cani tirò fuori un bigliettino e ce lo diede “questo è il permesso” ci disse aprendoci le porte “grazie” rispondemmo, e passammo.
All'interno del palazzo c'erano gemme e cristalli di ogni genere, di fronte a noi c'era un tappeto rosso che conduceva fino a un trono fatto d'oro e argento, seduta sul trono si trovava la regina, aveva il corpo di una volpe rossa e indossava un lungo abito verde con qualche rosa rossa “salve” la salutai inchinandomi “non vi ho mai viste, siete nuove?” ci chiese alzandosi dal trono e avvicinandosi a noi “si, volevamo sapere la storia di questo villaggio” “un tempo eravamo un regno di umani, ma poi un popolo per conquistare questo territorio ci ha esiliati in questo regno da cui si può entrare ma non uscire, a meno che qualcuno non inserisse una gemma blu speciale dentro quella coppa” indicò una coppa d'oro ornata con rubini, appena sentì la parola “gemma blu” pensai subito alla gemma che portavo nella mia collana “per caso è questa?” le chiesi lei la prese e provò ad infilarla nella coppa...combaciavano, era felicissima e ci disse di seguirla. Ci portò sulla torre più alta dove con un microfono annunciò a tutto il popolo che era libero e che sarebbero scappati tra 5 minuti “ragazze, andate verso la porta, tra 5 minuti sarete libere” ci disse, e noi felicissime andammo verso la porta.
Passarono i 5 minuti, la regina della torre annunciò a gran voce “ANDATE!” c'era un'immensa folla che iniziò a correre oltrepassando la porta, tutti tranne la regina che si era ritirata nel suo castello, ci restavano ancora 7 minuti prima che il portale si chiudesse, alora andammo a chiamare la regina al suo castello. Appena arrivate le riferimmo a gran voce “ora siamo liberi, vieni con noi!” il suo sguardo era freddo, ci rispose con tono calmo “non posso venire, per liberare tutti uno si deve sacrificare rimanendo qua e sparendo con tutto il mondo” “non può essere!” urlai “invece sì” lo sguardo di Rosie si illuminò e disse “regina, seguici!” e iniziammo a correre verso la porta. Arrivate ci mancavano 30 secondi “che vuoi fare?” chiesi a Rosie, lei si avvicinò alla regina e le disse”mi dispiace” e la spinse oltre la porta “ma che fai?!” le urlai “lo sai che adesso una di noi si dovrà sacrificare” “infatti” rispose “non abbiamo tempo, ci rimangono 7 secondi” lei si avvicinò a me e mi sussurò ”addio Lina” e mi spinse oltre la porta infilandomi nella tasca un immagine 3..2...1...
Aprì gli occhi: ero distesa su della terra umida, difianco a me c'erano tutti... tranne Rosie, lei era sparita con tutto il mondo lasciandomi come unico ricordo una nostra imagine con scritto “con affetto, Rosie”.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Avventura / Vai alla pagina dell'autore: DINARIDDLE