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Autore: Nini1996    07/06/2019    0 recensioni
Lilì e Freddie si conoscono nel lontano 1977. lei è una giornalista, lui il frontman della band rock più famosa al mondo. Sarà la nascita di una bellissima amicizia e di qualcos'altro.
A CAUSA DI UN ERRORE SI E' CANCELLATA TUTTA LA SERIE, HO DECISO DI RIPOSTARE LA STORIA DA CAPO. SCUSATE. Nini
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< Perché sei così nervosa? > domandò Freddie quasi divertito da quella scena, lasciando da parte il menù.
Lilì arrossì tutta:< Beh non saprei. Forse perché sono al pub con Freddie Mercury e lui mi ha appena offerto da bere. >
Fred fece mezzo sorriso:< Nessuno ti ha mai offerto da bere? >
< Sì ma non era una star mondiale! > replicò la ragazza abbozzando un sorriso.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Freddie Mercury, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Come al solito Lilì era sempre in ritardo agli appuntamenti importanti.
La sveglia non era suonata e adesso stava correndo come una pazza verso lo stadio dove i Queen stavano provando.
Era in stra ritardo.
Comprò una pizzetta al volo e sperò che il taxi arrivasse in tempo all'appuntamento.
Saltò fuori dall'auto, pagò l'autista dimenticando il resto e si diresse correndo verso il retro palco.
Faure, la segretaria, l'aspettava con il pass in mano.
La ragazza lo prese e a passo svelto raggiunse i Queen.
Eccoli finalmente.
Lilì non li aveva mai visti da così vicino.
Era stata a diversi loro concerti prima di allora da fan qual era della loro musica.
La prima volta era assieme a Sophie in Svizzera, a Basilea nel 1977. Un regalo anticipato da parte di mamma.
Successivamente aveva assistito a due spettacoli consecutivi a Parigi del 1978 grazie ai pass gratuiti di Sophie.
Ad ogni modo conosceva la band e aveva persino scritto una breve recensione di un loro concerto in uno dei suoi primissimi articoli per Il paradiso del vinile.
Insomma non era una giornalista incapace o poco informata sui fatti, ma una fan a tutti gli effetti.
Questo però i Queen non potevano saperlo, almeno non subito.
Erano seduti su un divano decisamente troppo vecchio e troppo polveroso per uno dei migliori gruppi rock della storia.
Avevano tutti l'aria piuttosto seccata, soprattutto Roger che era il più diretto dei quattro e non si era fatto troppi problemi a farlo notare.
John la fissava e poi distoglieva lo sguardo. Era un po' nervoso e impacciato.
Brian invece era composto e sembrava il più sereno dei tre, tre perché di Freddie nemmeno l'ombra.
Lilì si sedette su una sedia e chiese proprio di lui.
< Freddie? Non credo verrà. > rispose educatamente Brian:< È impegnato altrove. >
La ragazza annuì.
< So che non gli piacciono troppo le interviste. > replicò Lilì con un sorriso.
< In effetti no. >
< E perché mai? > domandò lei.
< Diciamo che non gli piacciono i giornalisti, come lei. > fece Roger con un sorriso ironico stampato in faccia.
Lilì sorrise a sua volta:< Forse. So che molti miei colleghi tendono ad esagerare molto spesso. >
< E lei non è così? > chiese Roger.
< No. > continuò la ragazza:< Parlo di musica, non di pettegolezzi. Non sono di Vanity Fair. >
Il gruppetto si mise a ridacchiare, poi John si rivolse alla ragazza.
< Direi che possiamo iniziare. > disse offrendole una birra.
Lilì accettò di buon grado ed iniziò a fare un sacco di domande.
Loro si stupirono perché quella ragazzina non faceva mai domande banali o scontate.
Inoltre non insisteva sui pettegolezzi che giravano attorno alla band o a Freddie.
Chiedeva di come venivano strutturati gli spettacoli, di come si trovavano nel loro nuovo studio a Montreux, della loro costumista.
Certo, c'erano anche delle domande sulla vita privata e dietro alle quinte, ma Lilì era bravissima a non eccedere o a far sentire gli ospiti a disagio.
Lilì aveva quasi finito le domande e Freddie non si era ancora fatto vivo.
La ragazza iniziava a pensare che avrebbe avuto dei seri problemi con il caporedattore se Bulsara non gli concedeva qualche dichiarazione.
Eppure Freddie aveva sentito ogni singola parola dell'intervista.
Era in camerino a poca distanza da lì, con in mano una birra e parlava con uno dei suoi collaboratori della ragazza.
Sembrava diversa da tutte le altre. Non era insistente o rude, o stronza.
Anzi. Era gentile e quasi simpatica.
< Come si chiama? > domandò a un tratto sorseggiando la birra.
< Angeline Rocher. > replicò il ragazzo accendendosi una sigaretta.
< E com'è? >
< Carina. Una vera francesina. >
Freddie annuì:< Come sta messa a...? >
< No. Non molto purtroppo. > ridacchiò il collaboratore un po' imbarazzato.
Freddie si alzò e guardò attraverso la porta socchiusa.
< Se la sta ridendo alla grande con i ragazzi. > commentò con un sorriso.
Il collaboratore fece spallucce.
Lilì fece l'ultima domanda a Brian sulla sua abitudine di usare un penny al posto del plettro per suonare la chitarra.
Brian rispose e Lilì prese appunti.
< Il tempo per l'intervista è finito. > disse Beach.
I tre si lamentarono anche perché la ragazza era riuscita a creare uno splendido ambiente.
< Grazie ragazzi è stato un piacere. > disse lei stringendo le mani a tutti e tre.
< Su su. I ragazzi devono provare. > insistette il manager spingendola via.
< Non essere così maleducato Miami. > disse invece Freddie facendo finalmente il suo ingresso nella stanza:< Sembrava che vi steste divertendo molto... >
Lilì divenne rossa come un peperone.
< Abbiamo forse trovato una giornalista timida? > la stuzzicò Mercury inchiodando gli occhi grandi color nocciola ai suoi verdi.
< Come ti chiami darling? > domandò ancora lui.
Lilì deglutì a fatica:< Angeline Rocher, ma tutti mi chiamano Lilì. >
< Ma che bell'accento inglese! E quanti anni hai? Sei piuttosto giovane o sbaglio? > si informò Mercury scrutandola da cima a fondo.
Lilì era imbarazzatissima, la guardava come se fosse stata senza vestiti!
< Ho compiuto 21 anni da poco. > rispose lei.
< Uhm... > fece Freddie confuso:< Da quando Rolling Stone manda delle giornaliste così carine, giovani e capaci? >
< Non sono di Rolling Stone, ma di un giornale che tratta esclusivamente di musica a Parigi e in Francia in generale. > replicò la ragazza.
Freddie sorrise ancora una volta.
< Ti va una birra? >
Lilì lo guardò allibita:< Scusa? >
< Una birra. Una... Come si dice in francese? Ah sì, una bière. Oui? >
Lilì sorrise:< Avevo capito. Perché? >
< Perché la tua intervista non è ancora finita my dear Angeline. >
< Ma le prove! > protestò Jim Beach.
< Andiamo Miami! Si tratta di qualche minuto. > ribatté Mercury seccato, poi la prese sottobraccio:< Seguimi darling. Sono curioso di sapere cos'hai da chiedermi. >
Lilì era confusa. Stava andando con Freddie a prendere una birra al pub, come se fossero stati vecchi amici.
Non sapeva davvero cosa aspettarsi quando si sedettero al tavolo e Freddie ordinò due medie.
< Allora? Non dovrebbe essere un intervista? > domandò lui con un sorriso.
La ragazza tirò fuori le domande. C'erano anche quelle che Fabre aveva chiesto ESPLICITAMENTE di fargli.
Angeline annuì.
   
 
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