24/07/2009
3 recensioni"Non così in fretta" una voce acuta e strisciante provenne da una delle due figure. "Già non così in fretta" ripeté l'altro.
"Dannazione" mormorò Kakashi, poi a voce più alta "Orochimaru, Kabuto" li salutò "vi siete uniti alla festa anche voi..."
"Oh, non essere sciocco Kakashi" soffiò Orochimaru "dovresti sapere che noi Guardiani non ci imbuchiamo mai ad una festa a cui non siamo invitati" disse beffardo."Ora consegnaci il ragazzo e facciamola finita"aggiunse con sguardo tagliente.
"Non credo sia possibile, Oro" disse Kakashi. "Noto con dispiacere che non hai perso le cattive abitudini da quando hai lasciato i Guardiani" disse Orochimaru sprezzante. "Già da quando ci hai abbandonati..." ripeté Kabuto.
"COSA?!" esclamò Naruto. "Sakura" chiamò Kakashi "via di qui".
Kabuto, infatti, si era lanciato contro di loro per attaccarli, ma quando era a pochi centimetri dal gruppo, questo scomparve e la sua mano tesa afferrò l'aria. "Maledetta Jumper, crede di essere più veloce di me...prima o poi la acciufferò" giurò Kabuto. Orochimaru era semplicemente furioso "E ora chi lo dice al Capo..."si voltò e fece per andarsene. "Già, il Capo..." disse Kabuto."MALEDIZIONE!!! SMETTILA DI RIPETERE QUELLO CHE DICO!!!" inveì Orochimaru poi entrambi scomparvero nella notte.
Nel frattempo al rifugio dei Paladini...
La stanza sembrava vuota, ma l'enorme quantità di mappe e fogli sparsi sul tavolo indicavano una recente e frenetica attività. Iruka, stretto collaboratore di Kakashi da ormai 2 anni, era l'unico non componente della Squadra a conoscere l'esatta ubicazione del Rifugio; la segretezza era importante nel loro lavoro. "A quanto pare sono fuori. Beh, non mi resta che sedermi e aspettare...Ah no, stanno arrivando" infatti aveva colto nell'aria un tremolio o, meglio, un'increspatura e si spostò di un paio di metri dal punto in cui si trovava. Pochi istanti dopo 8 persone apparvero nella stanza: la squadra al completo insieme a 3 sconosciuti, probabilmente Powers appena messi in salvo.
"Iruka mi hai quasi spaventato..." Kakashi l'accolse con un sorriso . Iruka sorrise a sua volta "Volevo verificare che la missione si fosse conclusa bene." poi fissò il viso di Naruto: sembrava sconvolto "Naruto cos' hai?"
"Lei...lei...è vero quello che ha detto il Guardiano?"disse il ragazzo rivolto a Kakashi. "Naruto..." "MI RISPONDA!!!". Kakashi diede un'occhiata agli altri. Sai lo guardava senza vederlo realmente, Sakura teneva gli occhi bassi, Sasuke fissava un punto della parete dietro il suo orecchio destro. "Sì" disse "è tutto vero"
"È un Guardiano...come ha ...potuto...?!?" la rabbia impediva a Naruto di trovare le parole.
"Ascolta Iruka" disse Kakashi "prenditi cura di queste tre persone mentre io parlo con la mia squadra" "Certamente capitano...se volete seguirmi..." Iruka e la famigliola uscirono.
"Ora a noi...è vero, sono stato un Guardiano ma è vero anche che non lo sono più da tanto tempo..." "Ma come ha potuto fare una cosa del genere...dopo tutto quello che ci ha detto sull'importanza della libertà e sull'usare i nostri poteri a fin di bene..." Sakura era vicina alle lacrime. "Dovete sapere che la Gilda una volta non era il nido di serpi che ora conoscete, anzi..." Kakashi sospirò e si sedette su uno sgabello
"La Gilda nacque prima che voi veniste al mondo ad opera di un grande guerriero uno che ha sacrificato la propria intera vita e alla fine si è immolato per la nostra causa. Il suo nome era Jiraya,il mio mentore; era come un padre per me." Sul volto di tutti comparve un'espressione sgomenta. Ogni Power conosceva la storia di Jiraya l'Inafferrabile un jumper di prim'ordine, scomparso misteriosamente anni prima.
"Appena raggiunta la maggiore età decisi di entrare nella Gilda. Sono un Pusher, come il mio vero padre, e potevo dare una mano a rintracciare e proteggere persone come noi. Questo era l'unico scopo della Gilda e della mia vita. Poi alcuni anni fa Jiraya portò nella Gilda un giovane promettente, il suo nome era Nagato. Era in possesso di un potere a dir poco strabiliante, in grado di contrastare qualsiasi abilità. Riusciva a immobilizzare le particelle che costituiscono i corpi: atomi, molecole e così via. Jiraya gli fece da maestro...In breve tempo acquisì un notevole prestigio, causato da un aura di morte che aleggiava intorno a lui e i suoi "seguaci", altri Guardiani soggiogati dal suo carisma. Al culmine del suo delirio ambizioso sfidò Jiraya per il comando. Io cercai di impedirlo ma il mio mentore era troppo orgoglioso e non volle ammettere di aver fallito con Nagato. E perse la vita nello scontro. Io ero sconvolto , fuori di me. Attaccai anch'io lo "Stopper" ma stavo per morire a mia volta. Se non fosse stato per l'intervento di una Guardiana molto vicina a Nagato non sarei qui a raccontarvi questa storia. Ferito, riuscii a fuggire e fondai la Compagnia dei Paladini per riscattare il mio passato e quello del mio Maestro. Il resto lo sapete"
Il silenzio pesava come una cappa oscura mentre Kakashi concludeva il racconto, finché Naruto disse, guardando negli occhi del capitano"La gilda mi ha portato via la famiglia...a quanto pare l'ha fatto a molti" compunto aggiunse "Mi dispiace, Capitano, di averla attaccata senza pensare" sorrise "come sempre". Kakashi stava per rispondere che andava tutto bene quando Sai s'intromise "Questo non è il momento delle scuse"disse con gli occhi velati; poi tornò in sé e aggiunse, fissando Naruto "Sora è in pericolo".
Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Voglio ringraziare kaitlee90 per avermi aggiunto tra le seguite e openyoureyes per avermi aggiunto anke tra i preferiti. Ringrazio anke ki ha semplicemente letto la mia fanfic! Mi raccomando RECENSITE!!!! Alla prossima settimana con il terzo capitolo!!! CIAO