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Autore: L o t t i e    09/06/2019    2 recensioni
But do you feel like a young god?
You know the two of us are just young gods
And we'll be flying through the streets with the people underneath
And they're running, running, running again


[826 parole]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Young Gods








Buio, un secchio di vernice oscuro, profondo e immenso. Nym sente il respiro mancarle.
«Dio è un pittore e l'ha spruzzato di colori.»
Puntini bianchi, gialli, blu e rossi. Linee sinuose al neon.
«Eh?»
«Yuriy, guarda giù: è tutto così colorato», la voce sognante, acuta, allegra. Allunga un braccio verso il vuoto. «Voglio buttarmi da qua.»
«Io preferirei di no», mormora Yuriy, continuando distrattamente a fumare. Cupo. «Stai avendo i tuoi cinque minuti di mania?»
«Non lo so? Non voglio pensare a quella roba. Voglio correre. Corriamo? Dai, corriamo. Dai!»
Yuriy sbuffa, si lamenta, un altro sorso di vodka. «Non rompere i coglioni, dai», la canzona con un sorrisetto.
«Allora mi ammazzo.»
Yuriy le lancia un'occhiataccia. «Okay, corriamo.»
Nym esulta, un versetto di entusiasmo le varca le labbra. Osserva impazienze il suo ragazzo - il ragazzo che ama, lo ama tantissimo, tanto, troppo, lo ama, lo ama - spegnere la sigaretta su una roccia, poi calciare giù dal precipizio la bottiglia di vetro. Luccica mentre cade. Nym vorrebbe essere quella bottiglia.
«Andiamo?»
Nym sta ancora osservando giù, la bottiglia non ha fatto un suono, non la vede nemmeno più.
«Nym, non vuoi correre più?»
«No. Sì.» Il pensiero di buttarsi le carezza ancora una volta la mente. «Arrivo.»
Quando si volta vede Yuriy che cammina, si sta allontanando senza lei. Lo osserva fino a non capire più cosa sta guardando, fin quando i colori del suo ragazzo si mescolano con il buio della campagna.
Potrebbe buttarsi e lui non se ne accorgerebbe.
L'euforia che le scorreva poco prima tra le vene si è dissipata, adesso si sente apatica, vuota. Non riesce a muovere un muscolo. Ma si muove. Si muove, respira, corre. Respira, si scrolla di dosso quei pensieri irrazionali, combatte gli impulsi. L'aria fredda, tagliente sulla pelle, le scombina i capelli. Finalmente scorge Yuriy e il cuore riprende a batterle forte, fortissimo, pulsa forte, le ronzano le orecchie. Gli corre incontro e si sente invincibile, le viene quasi da piangere, urlare. Scorge le luci dei lampioni che ornano la strada asfaltata poco lontano, brillano tantissimo, sono così luminose - sono fuori dalla vegetazione, si lasciano la campagna alle spalle. Il precipizio, la morte. Nessuno può fermarla.
Yuriy le urla contro, ridono, si scontrano e si baciano. Si amano così tanto che fa male, Nym trabocca di amore, di emozioni così potenti che piange. Piange colori: lacrime bianche, gialle, blu e rosse. Le luci sinuose e arancioni dei lampioni.
«Perché stai piangendo?», grida Yuriy, sorride confuso afferrandola per un braccio, per fermare quell'uragano.
«Perché ti amo troppo!!», Nym ansima, ride, sente il corpo formicolare, un capogiro - ha mangiato oggi? Non importa, non in quel momento. Yuriy la tiene stretta e non la lascia andare, le dice che la ama anche lui e ride. «Sei una pazza» e si toglie la felpa perché sente caldo. Le braccia di Yuriy sono bianche a pois rossi, i capelli carminei e le radici nere. Gli occhi marroni e le occhiaie violacee. Yuriy è bellissimo e Nym ha la mezza idea di spogliarsi e fare l'amore lì, sulla strada, l'asfalto duro. Vuole toccare Yuriy ovunque, carezzare le cicatrici sul suo corpo e vuole che lui faccia lo stesso. Ma il freddo la tiene a bada. Sta tremando e Yuriy la copre con la sua felpa.
Il nero la copre ed è tutto così surreale, come l'adrenalina viene prosciugata bruscamente dalle sue vene, si sente come se l'avessero derubata delle sue emozioni, dei suoi colori e vorrebbe morire. Adesso. Tornare su quel dannato precipizio e gettarsi giù come quella bottiglia di vetro e frantumarsi in silenzio.
«Ti sei calmata?»
Nym annuisce, ma Yuriy non ha davvero bisogno di una risposta, glielo legge in faccia che l'euforia è passata, che probabilmente adesso si sente vuota e vorrebbe fare qualcosa di pericoloso. Nym è un dannato libro aperto, anche quando crede di star nascondendo le sue emozioni. Quindi la stringe di più a sé, la rassicura e le dice che non la lascerà mai.
E Nym annuisce di nuovo, sente le lacrime pizzicarle gli occhi perché ama Yuriy e non se lo merita, non si merita il suo amore e una vocina nella sua testa le sussurra che presto lui la lascerà da sola come tutti gli altri. E allora potrà morire come desidera da sempre, perché allora sarà davvero sola, inutile al mondo, uno spreco di spazio.
Ma adesso è lì. Piange e respira, sente il dolore esploderle nel petto, così intenso e stringe Yuriy a sé perché ha bisogno di quel contatto, di sentirlo reale. Ha paura che potrebbe scomparire, che tutto questo non sia reale. Lei, Yuriy, tutta un'illusione di qualche Dio crudele.
Yuriy le propone di tornare a casa, nel loro appartamento scadente al quinto piano, e anche se gli risponde di sì a Nym non importa più di tanto. Mentre camminano verso la città, il mondo non è più così luminoso e colorato.









deliri note dell'autrice:
𝗌𝖼𝗋𝗂𝗍𝗍𝖺 𝗇𝖾𝗂 𝗆𝗂𝖾𝗂 𝖽𝗂 “𝖼𝗂𝗇𝗊𝗎𝖾 𝗆𝗂𝗇𝗎𝗍𝗂” (𝗂𝗇𝖿𝖺𝗍𝗍𝗂 𝗇𝗈𝗇 𝗆𝗂 𝖺𝗌𝗉𝖾𝗍𝗍𝗈 𝖼𝗁𝖾 𝗊𝗎𝖺𝗅𝖼𝗎𝗇𝗈 𝖼𝗂 𝖼𝖺𝗉𝗂𝗌𝖼𝖺 𝗊𝗎𝖺𝗅𝖼𝗈𝗌𝖺) 𝖾 𝗉𝗎𝖻𝖻𝗅𝗂𝖼𝖺𝗍𝖺 𝖽'𝗂𝗆𝗉𝗎𝗅𝗌𝗈, 𝗉𝗂ù 𝗅𝖺 𝗅𝖾𝗀𝗀𝗈 𝗉𝖾𝗋 𝖾𝖽𝗂𝗍𝖺𝗋𝗅𝖺 𝗉𝗂ù 𝗉𝖾𝗇𝗌𝗈 𝖼𝗁𝖾 𝖽𝗈𝗏𝗋𝖾𝗂 𝗌𝗉𝗈𝗌𝗍𝖺𝗋𝗅𝖺 𝗇𝖾𝗅𝗅𝖺 𝗌𝖾𝗓𝗂𝗈𝗇𝖾 𝗇𝗈𝗇𝗌𝖾𝗇𝗌𝖾 𝗈 𝖼𝖺𝗇𝖼𝖾𝗅𝗅𝖺𝗋𝗅𝖺, 𝗆𝖺 𝖼𝗈𝗇𝗈𝗌𝖼𝖾𝗇𝖽𝗈𝗆𝗂 𝗇𝗈𝗇 𝖿𝖺𝗋ò 𝗇𝗎𝗅𝗅𝖺, 𝘺𝘪𝘬𝘦𝘴


  
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