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Autore: LadyVarana    11/06/2019    1 recensioni
[Gerita 619 parole]
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- Alzati in fretta che se non usciamo in tempo il supermercato chiude e se il supermercato chiude non possiamo comprare la pasta e se non compriamo la pasta io non posso cucinarla per domani e se non posso cucinarla allora non posso neanche mang-"
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il serio e preoccupato teutonico era rigidamente seduto sulla poltrona verde militare posta in mezzo a quel piccolo ma accogliente salotto che condivideva ormai da numerosi anni con il suo minuto amore. Indossava il suo inamidato pigiama azzurro e stava fissando il muro tinteggiato di bianco latte quando la squillante e acuta vocina di Feliciano lo risvegliò dai suoi asfissianti pensieri che andavano ad accavallarsi l'uno sull'altro creando solo un gigante guazzabuglio.

-Doitsu Doitsu!! - l'italiano, muovendo le braccia frettolosamente e scompletamente, cercò di attirare l'attenzione dell'altro.

- Alzati in fretta che se non usciamo in tempo il supermercato chiude e se il supermercato chiude non possiamo comprare la pasta e se non compriamo la pasta io non posso cucinarla per domani e se non posso cucinarla allora non posso neanche mang-

Ludwig fermò con un lieve gesto di mano quello che sarebbe stato un lunghissimo soliloquio sull'importanza della pasta da parte dell'italiano. 

- Feli ho capito, dobbiamo andare a comprare la pasta perché altrimenti domani non possiamo mangiarla - l'italiano mosse la testa in segno affermativo con un genuino sorriso sulle labbra. Sembrava quasi un bambino quando faceva così.

- Aspetta cinque minuti che mi preparo ed andiamo - il tedesco non fece neppure in tempo ad alzarsi che il più giovane gli afferrò il polso e con una forza che il teutonico non credeva possedesse, lo trascinò fuori casa mentre farneticava brevi cantilene sul fatto che non avevano tempo di cambiarsi, uscire in pigiama non era un problema, che il supermercato avrebbe chiuso di li a poco e che la pasta era una priorità assoluta. Usciti dal piccolo cancello del condominio dove abitavano, l'italiano si fiondò dentro la macchina parcheggiata li vicino spronando il tedesco a muoversi.

- Doitsu doitsu! sbrigati ad entrare in macchina dobbiamo andare al supermercato. Speriamo che non sia già chiuso altrimenti non so cosa farei senza la mia amata pasta -

Solo a quel pensiero il più piccolo rabbrividì leggermete.Il biondo salì in macchina e messosi al posto di guida fece partire il motore e si diresse all'alimentari più vicino, con Feliciano che ogni 30 secondi chiedeva se erano arrivati. Appena videro in lontananza il negozietto, il ragazzo non fece neppure in tempo a parcheggiare che l'italiano era già sceso dell'automobile fiondandosi verso la serranda mezza abbassata del negozio. Un piccolo ometto sulla cinquantina, illuminato da un lampione che emanava una soffusa luce giallastra, stava chiudendo la porta del negozio fischiettando un'allegra canzone. Feliciano vedendo quella scena si mise in ginocchio in mezzo al marciapiede con gli occhi che si stavano lentamente riempiendo di lacrime.

- N-niente pasta...-. Ludwig uscì dalla macchina e vedendo il suo piccolo italiano accasciato sulla strada ebbe una stretta al cuore. Si avvicinò a lui e, dopo essersi seduto al suo fianco, lo strinse in un forte e caldo abbraccio. - Dai Feli, non è mica la fine del mondo se non mangiamo pasta, possiamo fare un po di salsicce -.

Prese il suo volto tra le mani e gli lasciò un piccolo bacio sulla fronte. - Ci stai? -.Il più piccolo si asciugò le lacrime e sorrise teneramete. - Mi sembra una bella idea... -. 

Entrambi si alzarono e quando si accinsero a rientrare in macchina il vecchietto del negozio si avvicinò al castano e gli porse un pacco di spaghetti Barilla.- Sembra che tu ci tenga tanto a questi - ridacchiò l'omino per poi sparire dietro a un piccolo vicolo. 

Gli occhi di Feliciano si illuminarono e dopo aver lasciato un dolce bacio sulle labbra del suo tedesco preferito, salì in macchina per tornare a casa con le due cose più importanti della sua vita: la pasta e il suo Doitsu.

   
 
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