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Autore: rebycloud    12/06/2019    1 recensioni
Si fermò però quando un pensiero gli attraversò la mente. Un sorriso gli comparve sulle labbra e si voltò di nuovo verso Yoongi.
“Hyung?” lo chiamò.
“Dimmi.”
Il cuore prese a battergli forte nel petto e arrossì lievemente.
“Ti amo.”

Pairing: Taegi
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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 Tell me that you love me 



 

“Yoongi hyung?”

L'interpellato sobbalzò appena, colto di sorpresa, le dita lunghe e affusolate che si ritrassero di scatto dalla tastiera, trasalendo.

Si voltò, fissando il suo interlocutore negli occhi, lo spavento e la sorpresa ancora dipinti sul suo viso.

“Tae…mi hai fatto prendere un infarto. Bussa la prossima volta, cazzo.” Lo rimproverò, voltandosi poi nuovamente per tornare a concentrarsi sulla tastiera.

Poggiato contro lo stipite della porta dello studio di Yoongi, Taehyung sorrideva, lo sguardo puntato sulla figura esile e minuta del più grande, già nuovamente immerso nel suo lavoro, come se l'improvvisa irruzione del minore non l'avesse minimamente scalfito o quasi causato un colpo al cuore.

Prese un profondo respiro: il profumo di Yoongi gli invase le narici e un calore famigliare gli scaldò il cuore.

“A dire il vero ho bussato e mi sono annunciato, ma tu non mi hai sentito…quindi alla fine sono entrato lo stesso.” Ammise candidamente, voltando la testa da un lato.

“Mh…” asserì Yoongi.

Taehyung sorrise di nuovo: anche se dava l'impressione di non aver udito una sola parola, in realtà sapeva con certezza che Yoongi l'aveva ascoltato.
Yoongi ascoltava sempre con estrema attenzione, anche quando sembrava farsi i fatti suoi, stava ascoltando. E questo era forse una delle sue qualità più belle: il saper ascoltare e capire, l'essere presente nei momenti in cui se ne aveva più bisogno.

Calò il silenzio: Taehyung era sempre fermo davanti alla porta dello studio e osservava Yoongi suonare la piccola tastiera sulla sua scrivania, il corpo rigido e l'espressione concentrata. Il piccolo studio si riempì di suoni delicati, armoniosi, di una melodia dolce, malinconica e comunicativa.
Taehyung chiuse gli occhi e rimase ad ascoltare quel susseguirsi magico di note e accordi, che penetrò pian piano nel suo corpo, fino a giungergli nel cuore, carezzandogli l'anima. Sospirò e arrossì lievemente.

Poi la musica cessò e Taehyung si ritrovò ad aprire gli occhi, amareggiato dal fatto che quella piccola quanto meravigliosa estasi musicale fosse già finita. Fissò nuovamente lo sguardo su Yoongi.

“Hai bisogno di qualcosa?” gli chiese Yoongi, senza alzare gli occhi dal foglio su cui stava ora scrivendo.

“Nulla in particolare…” gli disse, scrollando appena le spalle. “Io, Hoseok hyung e Jimin stiamo per uscire e andare a mangiare fuori. Mi chiedevo se ti andasse di venire con noi.”

Yoongi smise di scrivere e si prese il suo tempo per riflettere e valutare la richiesta che gli era stata fatta. Taehyung ne approfittò per continuare a osservarlo. La luce della lampada sulla scrivania gli illuminava i tratti delicati del viso: il piccolo naso, la pelle chiara e luminosa, gli occhi penetranti, le labbra rosee e lucide e la frangia rossiccia che gli cadeva sulla fronte. Il cuore di Taehyung sfarfallò nel suo petto.

“Penso che per stasera passo…devo finire di lavorare, non mi va di lasciare tutto a metà. Comunque, grazie.” Rispose e tornò sulla tastiera, riprendendo a suonare la medesima melodia di qualche minuto prima, questa volta però più piano.

“D'accordo.”

Non insistette. Sapeva quanto il lavoro fosse importante per Yoongi e che non gli piacesse essere interrotto mentre componeva, perciò decise di lasciarlo continuare a lavorare in pace. Sarebbero andati fuori a cena un'altra volta.
Si staccò dallo stipite e si apprestò ad uscire dallo studio. Si fermò però quando un pensiero gli attraversò la mente. Un sorriso gli comparve sulle labbra e si voltò di nuovo verso Yoongi.

“Hyung?” lo chiamò.

“Dimmi.”

Il cuore prese a battergli forte nel petto e arrossì lievemente.

“Ti amo.”

Vide Yoongi sussultare di nuovo e irrigidirsi, preso in contropiede una seconda volta, bloccandosi di colpo. Il silenzio riempì nuovamente la stanza e il viso del più grande si tinse di un rosa acceso. Taehyung sentì il cuore contrarsi in un minuscolo spasmo e un sorriso appena accennato si dipinse sulle sue labbra.
Quelle due semplici paroline, per lui, valevano più di tutto l'oro del mondo, erano preziose e di valore inestimabile. Non le diceva spesso, ma quando lo faceva, ci metteva sempre tutto l'amore e il calore possibile. E lo riempiva di grande emozione sapere che sortivano quell'effetto sul suo hyung.

Lo guardò intensamente, quasi a voler imprimere nella sua mente quell'immagine che tanto gli scaldava l'anima.
Rimasero in silenzio per un minuto circa, poi finalmente Yoongi parlò di nuovo:

“Grazie Tae…” gli disse, la voce timida e quasi tremante.

Taehyung si imbronciò appena, non contento della risposta che aveva ricevuto: grazie non era esattamente quello che voleva sentirsi dire.

Prima che Yoongi potesse mettere nuovamente le mani sul piano e riprendere a suonare, Taehyung lo chiamò ancora, la voce carica di tenerezza.

“Hyung…”

“Cosa, Tae? Cosa c’è?”

Prese un profondo respiro.

“Ti amo.”

Anche questa volta, Yoongi arrestò di colpo i suoi movimenti e il rossore sul suo viso si fece più intenso; Taehyung si sentì invadere da un affetto smisurato e un amore incondizionato e gli occhi gli si fecero lucidi per l'emozione.

“Lo so, Tae…” fu la risposta di Yoongi, questa volta.

E, nuovamente, riprese a concentrarsi sulla tastiera, nonostante le mani tremanti. Taehyung si mordicchiò il labbro inferiore, tentando di contenere l'irrefrenabile voglia di attraversare la soglia dello studio e correre a gettarsi fra le braccia del suo hyung per riempirgli il viso e le labbra di baci e per soffocarlo con i suoi ti amo, fino a consumarsi le corde vocali e sentire finalmente Yoongi dirgli lo stesso.

Perché voleva sentirglielo dire…sentiva di averne bisogno.

Sospirò e lo chiamò ancora, stavolta con voce soffice e lamentosa…bisognosa.

“Hyung…”

“Cosa vuoi, Taehyung? Dimmelo e basta.” Gli disse piano, più come una necessità di sapere che non un rimprovero.

Il minore prese un respiro profondo, mentre il suo cuore batteva forte nel petto, come se fosse costretto dentro la cassa toracica e sentisse la necessità di liberarsi e urlargli tutto il suo amore. Se avesse potuto, glielo avrebbe ripetuto in eterno.

“Non me ne vado finché non me lo dici anche tu…voglio sentirtelo dire, hyung. Ti prego.”

Non era un capriccio o una richiesta…era un bisogno.
Attese: fermo, sulla soglia della porta, il respiro trattenuto e il cuore che si agitava nel petto. Si morse il labbro inferiore con forza.
C'era un silenzio quasi soffocante fra loro, Yoongi continuava a stare immobile di fronte alla scrivania, le dita lunghe e affusolate posate sulla tastiera, e Taehyung non riusciva a capire se il tempo si fosse fermato o si fosse solo rallentato. Era impaziente: più i secondi passavano, più il silenzio si faceva opprimente e Taehyung sentiva il cuore contrarsi dolorosamente.

Dopo aver aspettato per quella che gli era parsa un’eternità, Taehyung decise di non insistere oltre…si apprestò ad allontanarsi dallo studio di Yoongi, con un enorme senso di vuoto dentro. Sospirò, affranto, e fece per voltarsi quando la voce di Yoongi gli giunse alle orecchie in un sussurro timido, impacciato ma carico di intensità.

“Ti amo, Taehyung…”

Taehyung ebbe per un attimo l’impressione di sentire le gambe cedergli e il cuore balzargli in gola. Era stato un sussurro talmente tanto sottile e soffice, che si sarebbe potuto perdere nell'aria, ma il più giovane l’aveva percepito con una chiarezza tale che gli pareva l'avesse urlato, tanto quelle tre semplici parole gli stavano rimbombando nelle orecchie.
Si voltò di scatto verso Yoongi, gli occhi sbarrati e lucidi dall'emozione e le guance rosse.

Yoongi si era finalmente voltato nella sua direzione e Taehyung quasi si commosse nel vedere le stesse emozioni che stava provando lui riflesse nel più grande: non lo guardava negli occhi, ma anche le sue gote erano rosse – e Taehyung pensò che quel colore fosse semplicemente splendido sul suo viso – e i suoi occhi erano lucidi a sua volta. Si leccava le labbra e si torturava le mani, nervosamente, e Taehyung era quasi sicuro di poter sentire il cuore del suo hyung battere con la stessa intensità con la quale stava battendo il suo.

Si sentì improvvisamente più leggero e sereno, come se fosse improvvisamente atterrato su una nuvola e si stesse lasciando cullare dalla sua morbidezza, contemplando un cielo azzurro e purissimo.
Si portò una mano al petto e strinse il tessuto della maglietta, come se volesse imprimersi quella dichiarazione nell'anima, nel cuore.

Yoongi alzò finalmente gli occhi verso di lui e quando i loro sguardi si incontrarono, Taehyung gli sorrise. Gli sorrise con tutta la dolcezza di cui era capace e il suo viso divenne raggiante. Il più grande arrossì nuovamente e voltò la testa da un lato, incapace di sostenere la bellezza sfolgorante di quel sorriso.

Taehyung ridacchiò appena fra sé e sé, poi si voltò e, chiudendosi la porta alle spalle, lasciò lo studio di Yoongi per raggiungere Hoseok e Jimin. Non aveva bisogno di dirgli altro…sapeva che Yoongi voleva continuare a lavorare e gli era stato anche fin troppo d'intralcio. E comunque era felice ed incredibilmente sereno. Perciò andava bene così.

“Ah eccoti, TaeTae!” gli disse Jimin, non appena lo vide arrivare. “Pensavamo ti fossi perso…non arrivavi più.”

“Scusate…” disse Taehyung non appena li ebbe raggiunti. “Dovevo fare una cosa…”

Ripensò alle parole di Yoongi e un sorriso radioso gli spuntò sul viso.

“Taehyungie?” lo chiamò Hoseok, vedendolo perso nei suoi pensieri. “Ci sei? Tutto a posto?”

Taehyung si riscosse e annuì con decisione, sorridendogli calorosamente.

“Sì, hyung…va tutto benissimo. Andiamo, su…”








Note dell'autrice:

Ehilà!

Spero che questa piccola OS possa piacervi...è una Taegi e l'impulso di scriverla mi è nato dopo aver visto la live di Yoongi, dove c'era anche Taehyung, e hanno avuto quello scambio dolcissimo. Quel piccolo momento mi si è inciso nel cuore – e siccome sono molto soft per i Taegi – ho scritto questa piccola cosina basandomi su di esso. Ce l'avevo nelle bozze da più di due mesi oramai e ho pensato che era arrivato il momento di pubblicarla.

È veramente una fic semplice, puro fluff, senza pretese, uno scenario di tenerezza e dolcezza, niente di più.

Spero davvero possa essere di vostro gradimento, lasciatemi pure una recensione se vi va, mi farebbe davvero piacere. Non mi perdo in ulteriori chiacchiere e vi saluto! Alla prossima, si spera.


rebycloud




 

   
 
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