Anime & Manga > Yu degli spettri
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Autore: DadaOttantotto    25/07/2009    4 recensioni
I ragazzi sono invitati a festeggiare la loro vittoria nel Torneo delle Arti Marziali Nere. Ma Yusuke ha un brutto presentimento... Cosa succederà? Cosa si troveranno a dover affrontare i nostri eroi?
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1
INCUBI E INVITI


Nell'oscurità, intravede un lungo corridoio. Improvvisamente una luce si accende. Lui avanza lentamente, un bruttissimo presentimento gli attanaglia lo stomaco. Qualcosa attira la sua attenzione. Un mucchio di stracci, forse.
No, non sono stracci. Più si avvicina, più lo vede chiaramente. E lo riconosce. Accelera il passo. Il cuore perde un battito. Non è possibile, non può essere...
- NOOOOO!!!!!
Yusuke si svegliò di soprassalto. Kuwabara dormiva della grossa sul pavimento.
Si ricordò tutto. Il suo migliore amico si era fermato a dormire a casa sua, dopo un pomeriggio passato ad allenarsi.
Si guardò intorno. Sì, era nella sua camera.
Quindi era stato solo un sogno. Meditò di svegliare Kazuma e raccontargli tutto, liberarsi da quel peso che gli opprimeva il petto. Vedendolo dormire così beatamente, rinunciò e si ridistese. Provò a riaddormentarsi, ma non ci riuscì.

Alle prime luci dell'alba, Yusuke si alzò dal letto. Stando molto attento a non calpestare l'amico disteso a terra, s'infilò in bagno. Si lavò più volte il viso, cercando di scacciare i brutti pensieri. Si specchiò, e quello che vide non gli piacque per niente. Tutto lasciava trasparire che non avesse dormito molto quella notte.
- Buongiorno Yusuke.
Si voltò. Sua madre lo stava guardando.
- Buongiorno mamma.- le rispose.
- Non hai una bella cera... - disse lei, scrutando il suo viso.
- Non ho dormito bene.
- Ah... quello sul pavimento di camera tua è Kazuma?
- Si mamma. - Yusuke stava cominciando a stancarsi di quella situazione, così si spostò di lato cercando una via d'uscita. Ma la madre lo blocco.
- Va davvero tutto bene, Yusuke?- il suo sguardo era serio. Aveva capito che c'era qualcosa che non andava in suo figlio. Certe cose le madri le capiscono subito.
Il ragazzo rimase incerto sul da farsi. Una parte di lui avrebbe voluto dirle quello che era successo, ma una vocina lo dissuase. Del resto era stato tutto un sogno, e, per quanto potesse essere stato spaventoso, non voleva preoccupare la madre.
- Tutto tranquillo, mamma - accennò a un sorriso - Niente di cui preoccuparsi
Detto questo, riuscì ad uscire dal bagno.
Il telefono squillò esattamente in quell'istante. Fu Yusuke a rispondere.
- Pronto?
- Ciao! Sono Kurama... - disse la voce all'altro capo dell'apparecchio.
- Ciao Kurama! Tutto ok?
- Sì, grazie! Ascolta... potresti venire da Genkai? Dice che è abbastanza importante...
Lo stomaco di Yusuke si strinse automaticamente, mentre i suoi pensieri tornarono all'incubo avuto quella notte.
- Yusuke, amico??? Ci sei ancora? - la voce di Kurama lo riportò alla realtà.
- Sì, sì... ci sono...
- Bene, allora ci vediamo dopo! Ah, un'ultima cosa... non riesco a rintracciare Kuwabara... sai per caso dov'è?
- Lo so, è qui da me... appena riesco a svegliarlo, ti raggiungiamo al tempio...
- Perfetto!! A dopo! - disse il rosso, e riagganciò,
Yusuke, invece, rimase per un po' di tempo con il ricevitore tra le mani.
Il richiamo del suo stomaco brontolante lo riportò con i piedi per terra. Raccolse tutto il suo coraggio, e si convinse a tentare di svegliare Kazuma.
- Avanti pigrone! Ci stanno aspettando! - cominciò. Sapeva che quella sarebbe stata un'impresa ardua, ancora più difficile che sconfiggere Toguro nel Torneo delle Arti Marziali Nere.
Per tutta risposta, Kuwabara si mise a russare più forte.
Così Yusuke cominciò a scuoterlo.
-Sveglia!!! Il sole è già sorto da un pezzo!! E noi dobbiamo anda... - Non riuscì a terminare la frase, perché improvvisamente l'amico lo abbracciò.
- Yukina, amore mio!!!- mugugnò il ragazzo. Evidente stava facendo un bellissimo sogno sulla ragazza di cui era follemente innamorato, la koorime Yukina.
Più cercava di liberarsi, più quello stringeva. Il moro sentì la rabbia salirgli al cervello.
-Amore mio!! Non scappare!!!
Questo è veramente troppo, pensò.
- KUWABARA!!!! Io ti... ti... te la do io una bella sveglia!!!! -. Detto questo, gli assestò un bel cazzotto in volto.
- Urameshi!! Ti sembra questo il modo di svegliare il tuo migliore amico???- disse il ragazzo dai capelli rossi, massaggiandosi il naso.
- Vestiti, che ci stanno aspettando!
- Ci stanno aspettando? Chi? E dove?
- E muoviti!!!! - gli rispose Yusuke, che intanto si era già vestito.

Dopo poco meno di un'ora, si trovavano tutti al tempio della vecchia Genkai.
Appena entrati, Kazuma notò l'esile figura dell'amata. E subito si precipitò da lei. Questo portò l'attenzione di Yusuke su un'altra ragazza, seduta poco distante dalla koorime.
- Buongiorno, Keiko - disse
La sua amica d'infanzia lo guardò e sorrise.
- Buongiorno, Yusuke.
Si sedette accanto a lei, e con un cenno del capo salutò il resto del gruppo: Kurama, Hiei, Botan e Shizuru, sorella di Kazuma.
- Come mai anche voi siete qui?- chiese alla ragazza.
- Kurama mi ha chiamato, chiedendomi di venire. - rispose Keiko.
In quel momento, Genkai fece il suo ingresso nella stanza.
- Buongiorno a tutti! Vi chiederete perché vi ho fatto venire qui...- iniziò la maestra.
I ragazzi annuirono.
- Andrò subito al sodo. Avete ricevuto un invito da parte del Sig. Tsuruki Hikado, il quale vuole conoscervi.
Dice di aver organizzato una sorta di "festeggiamento" per i vincitori del Torneo delle Arti Marziali Nere. E naturalmente l'invito è esteso anche alle ragazze.
- Abbiamo?- la interruppe Kurama. - Se vuole rendere onore ai vincitori del torneo, perchè non ha invitato anche te?
- Questo non lo so, ma è meglio così. Sono troppo vecchia per certe cose -  rispose lei, sorridendo.
Tutti risero. Tutti tranne Yusuke.
La sua mente, intanto, viaggiava su tutt'altra lunghezza d'onda. I suoi pensieri tornarono ancora a quell'incubo, lo stomaco ancora contratto dall'orrendo presagio che qualcosa di brutto stava per accadere.
- Bene, ragazzi!! Adesso potete andare - disse ad un tratto Genkai.
- Che ne dite di un bel gelato? - propose Kuwabara.
Shizuru sorrise. - Finalmente una buona idea da quella tua testa bacata, fratellino...
-Cosa vorresti dire, eh?
Botan s'intromise -Avanti, non litigate...
- Già, con una così non ne vale la pena! - le rispose Kazuma, uscendo con gli altri dal tempio.
- Yusuke, puoi rimanere ancora un attimo?
Il ragazzo si voltò indietro. Poi fece un cenno ai suoi amici, come a dire "non aspettatemi".
Si sedette di fronte all'anziana donna.
- Cos'hai, Yusuke? - gli chiese lei.
- Io? Niente...perchè? - rispose lui, cercando di apparire il meno finto possibile.
- Non puoi mentire alla tua maestra. E in più quelle occhiaie non aiutano...
Yusuke si arrese. Le raccontò dell'incubo, del presentimento e delle sue angosce. Sfogarsi gli servì a sentirsi meglio.
Quando terminò, Genkai rimase un attimo in silenzio. Poi disse:
- Secondo te cosa significa?
Il ragazzo scosse violentemente il capo, quasi a voler fare uscire qualunque cosa ci fosse dentro.
- L'unica cosa che so è che ho visto Keiko morta, ho la sensazione che possa succedere davvero e ho paura che io non riesca a far niente per evitarlo. E la cosa non mi piace, proprio per niente. - Detto ciò si alzò e uscì.
- Avrei dovuto dirglielo? - chiese Genkai ad un'ombra dietro di lei.
- Non importa - rispose questa. - Tanto non potrebbe fare niente per evitarlo.
   
 
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