Il passato

Un bambino che gioca all'asilo. Lui è contento perchè ha trovato degli amichetti con cui passa il tempo. Non crede che esista amicizia più vera e si reputa fortunato, nonostante non sia un bambino bravissimo c'è comunque chi gli sta affianco.                                                                    
Passano gli anni dell'asilo e ritrova i suoi amici di giochi anche alle elementari. Sono tutti cresciuti ed è da un anno che non li vede, appena è di fronte a loro inizia a dire quanto sia felice di non essersi più trasferito in un'altra città così da poter di nuovo passare del tempo con loro. I suoi amici lo guardano un po' confusi, *forse perchè non si aspettavano di vedermi qui*, pensa il bambino.*non li ho nemmeno avvisati.* Ma i suoi compagni si riprendono subito sollevando il morale del piccolo.
Passa una settimana ed i suoi amici smettono di passare la ricreazione con lui, si giustificano dicendo che è per via della squadra di calcio, il maestro ha detto loro di passare più tempo tra i compagni di gioco, così riusciranno meglio anche in campo.Non si deve preoccupare che passeranno del tempo anche con lui.
Passa il primo anno ed il bambino non ha più passato una sola ricreazione con i suoi amici dell'asilo, ma arriva l'estate e pensa che ora avranno tempo per lui, la squadra di calcio fa pausa d'estate. Ma niente, dicono che vanno a fare campeggio con il maestro ed allenatore, lui però non può venire perchè non è della squadra.E poi ci saranno le ferie con i genitori che non vogliono avere un altro bambino a cui badare.
Inizia il secondo anno ed il bambino sente da dietro un albero quelli che credeva amici parlare mle di lui. Preso da un impulso irrefrenabile esce allo scoperto e scappa piangendo. Poi a fine scuola va diretto a casa correndo e piangendo, dice ai suoi genitori che è d'accordo con il trasferimento e che vuole partire subito. I geniori cercano di farsi dire perchè, ma lui non parla e allora lo accontntano partendo il giorno dopo. "Tanto la casa l' abbiamo già comprata e ci saremo trasferiti comunque alla fine di quest'anno."
Arrivano nella nuova città, è più grande e chiassosa, lui va a scuola, ci sono un sacco di altri bambini nella sua classe. *Di sicuro troverò un amico!* pensa felice, non possono essere tutti come i suoi ex compagni, no?
Così riesce a passare le elementari felice, con compagni sinceri, non veri amici, ma almeno non voltafaccia.
Poi la notizia, "Dobbiamo partire di nuovo, tuo padre ha ricevuto un incarico importante, è un'occasione che non puù perdere, ma non ti preoccupare, potrai tornare per trovare i tuoi amici." Così il bambino si lascia convincere.
Quando vede che è arrivato in un piccolo paese di montagna si chiede quale potrebbe essere l'offerta di suo padre, ma non espone i suoi pensieri perchè non sono affari suoi e il posto gli piace, percui non si vuole lamentare.
Arriva il giorno delle medie, è così felice! Si è già dimenticato della brutta esperienza al primo anno di elementari e non vede l'ora di conoscere nuovi coetanei. Finisce in una classe molto rumorosa, ma la cosa non gli dispiace, fa contrasto con la calma all' esterno e gli ricorda la città in cui è vissuto per quattro anni.
Trascorre un anno felicemente tra uscite con il padre in mezzo ai boschi, giochi e feste con i compagni di scuola. E si accorege che qualcosa è cambiato. Ora guarda una ragazza in modo diverso, particolare.Quando a religione il professore parla dell'amore lui ne vuole sapere di più, vuole sapere degli effetti che provoca e si scopre essere innamorato di lei, Arianna, la sua compagna di banco. Aspetta ancora un anno prima di pensare di essere pronto a dirglielo, dopotutto è ancora piccolo e le ragazzine guardano già i più grandi.Ora è pronto e glielo dice, ma lei non è come credeva, lo rifiuta in malo modo, lo offende dicendogli che è un mostro, che non si metterebbe mai con uno con la gobba! Che lei è troppo bella e che ha già un fidanzato che ha 17 anni che la fa felice.Gli dice di andarsene dalla sua scuola e di non guardarla mai più!
"Ma, e allora perchè sei rimasta mia compagna di banco? E perchè ogni volta che mi parlavi eri così dolce e gentile?"
"Me lo hanno detto i professori.Dicono ce se non ti trattavamo così allora saresti stato male, ma io non credo che tu meriti tutto questo.Sei solo un gobbo!!" Così lui scappa da scuola, e si rifugia nel pezzo di bosco che meglio conosce e che condivide con i suoi compagni, ma è chiaro che non lo avrebbero mai cercato, perciò si sentiva al sicuro. Nessuno lo avrebbe mai trovato.Mai.... Ma si sbagliava, ai suoi genitori importava di lui anche se aveva la gobba e furono felicissimi di poterlo riabbracciare dopo che i cani lo ebbero ritrovato. Fu allora che smise di cercare amici e gli unici verso cui iniziò ad avere fiducia furono i suoi genitori ed i grandi del paese che in fine dei conti erano per davvero gentili con lui. Anche se a volte leggeva nei loro sguardi una pietà dolorosa.
Fu per allontanarsi da ciò che scelse un istituto privato in cui si dedicò con tutta l'anima alla scienza, era il mioglior studente della regione in fisica, chimica, matematica e meccanica. Partecipò a numerosi convegni scientifici, e vinse molte competizioni de La Scienza tra i Giovani. Arrivò a 25 anni che era il miglior chimico del posto e molte Università lo cercavano per accrescere la propria importanza nel mondo dell'istruzione.
Ma lui non accettò, anzi, si rifugiò nella prima casa della sua famiglia che aveva ricomprato con i propri risparmi e lì iniziò a lavorae sul serio su un proggetto che da sempre era uno dei sogni irrealizzabili dell'uomo.
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Bene, siete arrivati alla fine del primo capitolo e per questo mi congratulo con voi!! sarò felicissima se qualcuno recensisce anche le critiche sono bene accette, così mi aiuterete a migliorare. Ciao ciao... ^_^ cucciolotta92
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