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Autore: Overlock    19/06/2019    1 recensioni
Luci che si spengono, riflettori che si accendono. È tutto così dannatamente confuso da quissù, sul palco, sento le gambe tremare e la testa girare. Non so se sono pronto a tutto questo, al debutto, alla fama o a qualsiasi cosa questo gruppo ci porterà.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Jung Hoseok/ J-Hope
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Luci che si spengono, riflettori che si accendono. È tutto così dannatamente confuso da quissù, sul palco, sento le gambe tremare e la testa girare. Non so se sono pronto a tutto questo, al debutto, alla fama o a qualsiasi cosa questo gruppo ci porterà.
Adoro i miei hyungs e mi fido di loro, ma mi manca casa. Mi manca la mia stanza, i miei poster e la mia scuola di danza; dopo questi anni da trainee ho perso il senso del tempo, ogni giorno è lo stesso eppure diverso: si avvicinava il giorno in cui avremmo debuttato ed erano tutti così dannatamente nervosi. Non riusciamo a parlare tra noi senza bisticciare e questa cosa mi fa stare male. Sono l’unica famiglia che ho dopo aver lasciato la mia a Busan e mi mancano così tanto, mi manca mia mamma, mio papà e mio fratello. Qui sono tutti gentili e cordiali e ci trattano davvero bene ma non lo so mi sento ancora piccolo. Ho tanta voglia di fare, ma sono davvero davvero pronto?

Mi guardo allo specchio della sala di danza e prendo un grosso respiro, poi inizio a ballare. Voglio essere perfetto, tutti contano su di me e non posso deludere nessuno, neanche una delle persone che ci vengono dietro ogni giorno. Metto un piede male e cado sbattendo il ginocchio per terra, fa male! Fa malissimo, o forse è il mio cuore che trema.
Non lo so, sento più dolore al petto che al punto sbattuto; non riesco a vedere niente, delle lacrime amare mi rigano il volto e la mia forza di trattenermi svanisce in un attimo.
Scoppio a piangere rannicchiandomi su me stesso, non mi accorgo neanche che la porta è stata aperta, ma solo dopo pochi secondi sento delle braccia avvolgermi e un profumo dolce e tenue inondarmi le narici. Non ho il coraggio di aprire gli occhi, anche se credo di sapere chi sia

“Shh Jungkookie, è tutto okay. Ti sei fatto tanto male?”

Strizzo gli occhi a quelle parole e prendo a stringermi al corpo che mi è venuto in soccorso, infilo il viso nel suo incavo del collo e inspiro cercando di calmarmi.
Sa di rose, sa di qualcosa di caldo, sa semplicemente di casa.
Mi lascio coccolare dalle sue mani che mi stringono a sé, mi carezzano la schiena e i capelli. Il ragazzo prende a cullarmi e io mi perdo tra le sue braccia, addormentandomi poco dopo aver sussurrato un lieve ‘grazie’.
 
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Il suo odore era divenuto irrimediabilmente il mio posto preferito. Rifugiarmi con la testa sul suo collo era diventata abitudine e quando ne avevo bisogno, lui era già lì a braccia aperte pronto a coccolarmi.
Se sono riuscito a reggere tutta l’attenzione e lo stress fino ad adesso, dopo anni, è grazie a lui. Durante questi, piú lo avevo vicino, meno sentivo la mancanza di casa. Tutti e sei erano diventati presto la mia casa, ma lui un po’ di più. Il prendersi sempre cura di me, il consolarmi quando mi ritrovavo a piangere da solo, il riuscire a farmi addormentare quando avevo gli attacchi di insonnia. È esattamente la mia luce fuori dal tunnel, il nido in cui ho bisogno di rifugiarmi una volta ogni tanto per caricare le batterie.
Non so cosa provo, non so se è qualcosa che va oltre l’amicizia o la fratellanza, non so se è amore perché non l’ho mai provato, ma so di aver bisogno di lui per stare bene, per sentirmi completo, come se fosse l’ultimo pezzo del puzzle della mia anima.

Il suo odore non era cambiato di una virgola e tutt’ora mi ritrovo ad inspirare con il naso contro la sua pelle: è liscia e morbida e non riesco a non lasciarle sopra un tenero bacio

“Hey, che fai?”

Mi domanda risvegliandosi dal flusso di pensieri che gli riempivano la mente. Il alzo lo sguardo sul suo viso e sorrido appena

“Mi piace così tanto il tuo odore”

Lui ride e mi lascia un bacio sulla fronte

“Me lo hai detto così tante volte ormai che lo so per certo”

Ridacchio anch’io e rimaniamo in silenzio per qualche secondo

“Non hai sonno?”

Scuoto la testa dopo aver guardato la sveglia che segnava le due e quarantacinque di notte

“Ma se tu hai sonno vai”

Mormoro in realtà controvoglia. Non ho proprio voglia che se ne vada, tante volte mi è capitato di dormire insieme a lui e il suo odore mi fa stare bene per tutta la notte, che io dorma o no. Il ragazzo porta una mano ad accarezzarmi i capelli ed appoggia per bene la testa sullo schienale del divano non smettendo di guardare i miei occhi

“Nah, non ti lascio solo”

È ciò che mi ripete sempre quando, sull’orlo di una crisi di pianto o di panico gli urlo di starmi lontano. Probabilmente è la persona che ha visto più lati della mia personalità, mi ha visto al peggio e mi ha elogiato al meglio. È il mio hyung e non riesco a non averlo al mio fianco

“Bene perché se lo avessi fatto ti avrei già fermato per chiederti di rimanere con me”

Sussurro ancora scostando lo sguardo da lui per non far caso alle mie gote rosse. Lui ridacchia e si avvicina alla mia guancia, lasciandogli più bacetti teneri. Mi sciolgo a quell’azione e, forse guidato dalla stanchezza, dal bisogno di attenzioni o probabilmente da cosa mi scatena il suo odore ormai da anni, giro il volto e appoggio le
labbra alle sue. È un contatto lieve, che dura pochi secondi, subito dopo mi accovaccio sul divano e nascondo il viso tra le ginocchia, avendo paura di subire la reazione del mio hyung

“Jungkookie, hey”

Il ragazzo tenta di alzarmi il viso, riuscendoci in pochi secondi. Lo guardo per un attimo per poi abbassare gli occhi sui miei piedi fasciati dai calzini

“Ti va di dormire insieme?”

Domanda dolcemente porgendomi una mano, io mi mordo il labbro e annuisco intrecciando la mia mano con la sua. Ci alziamo e ci dirigiamo verso la mia camera, lì ci sdraiamo e non mi da il tempo di sistemarmi che mi attira a sé con una mano che contorna il mio bacino e l’altra sulla mia guancia, travolgendomi in un bacio decisamente più concreto. Spalanco gli occhi per la sorpresa ma li chiudo subito dopo, beandomi non solo del suo odore ma anche del suo sapore.

È il mix perfetto.

Jung Hoseok è perfetto, ed è solo mio.
   
 
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