Hermione rilesse per la terza volta la frase che le balzava davanti agli occhi, poi si lasciò sfuggire un sospiro: era troppo sopraffatta per concentrarsi. 
Non che fosse una sorpresa, dal momento che aveva trascorso una settimana intera cercando di riportare l’attenzione sullo studio mentre la sua mente lottava per virare su altri argomenti, meno scolastici e più.. pericolosi.

Tra una lezione e l’altra tendeva a ritrovarsi persa in pensieri che non le appartenevano e questo, sebbene si rifiutasse di ammetterlo, la mandava in confusione. Ron ed Harry non si erano ancora accorti di niente, certo, ma quanto sarebbe durata? Quante altre volte avrebbe faticato così tanto a studiare Aritmanzia (la sua materia preferita!) prima che notassero il recente cambiamento nei suoi modi impeccabili?

Quanto ci avrebbe messo, soprattutto, a disinnamorarsi di Fred?


No! Non a disinnamorarsi, ma a farsi passare quella stupida cotta che l’aveva colta di sorpresa. 
Insomma, dire che si trattava di amore era fin troppo esagerato, nonché rischioso, mentre definire quel suo stato d’animo un’infatuazione passeggera la rassicurava vagamente, come se riuscisse almeno a ritrovare il controllo nel caos dei suoi sentimenti.

Una cotta era superabile. 
Dimenticabile in fretta, con tanto studio e numerose distrazioni.. facile da lasciarsi alle spalle. Ma l’amore? 


Se si fosse innamorata di Fred Weasley, avrebbe perso la sua credibilità. 
Già faticava a restare focalizzata su una stupidissima pagina di un libro di scuola, come avrebbe potuto sostenere un compito in classe? E gli esami? 
La sua media scolastica ne avrebbe risentito e lei non poteva proprio permetterselo.

Ecco, questo era il motivo per cui cercava di reprimere il batticuore quando lui le rivolgeva la parola o la torturava con le sue battute. Soltanto questo, una paura più che giustificata. 


Perché mai, altrimenti? 
Insomma, lei era la strega più brillante della sua generazione, un po’ di amore non poteva spaventarla. Con Viktor aveva funzionato a meraviglia, e anche con quel suo amico Babbano conosciuto al mare, Fred era soltanto troppo.. troppo.

Troppo familiare, troppo vicino, troppo divertente, troppo diverso da lei. 
Era il fratello del suo migliore amico e il ragazzo più noto della scuola, nonché incredibilmente carino, simpatico e -era pronta a scommetterlo- pure sensibile, come i suoi rari momenti di serietà le avevano dimostrato. Era un amico leale e la faceva ridere.. 


Ma lei non poteva innamorarsene. 
Se fosse successo, avrebbe perso davvero tutto.

Non tanto la credibilità (quella scusa teneva poco) quanto la sua sicurezza. La corazza di rigore che si portava dietro e che non era pronta a lasciar andare per un ragazzo così destabilizzante, qualcuno che -ne era certa- non l’avrebbe ricambiata. 

Insomma, era impossibile che lui trovasse divertenti i suoi rimproveri costanti, interessanti i suoi discorsi perfettamente studiati, attraenti le sue gonne al ginocchio e i suoi capelli crespi, per non parlare dell’atteggiamento da sapientina che tendeva ad assumere come difesa. Hermione Granger non era la ragazza che avrebbe mai scelto, proprio no. 

Lei lo sapeva e l’aveva accettato, perciò si rifiutava d’innamorarsi di Fred. 


Ogni qualvolta tirava troppo la corda si ritraeva spaventata e, inevitabilmente, poi tornava sui suoi passi come attratta da una forza invisibile, senza lasciarsi mai andare ai sentimenti che le si gonfiavano nel petto. Rideva, scherzava, fingeva di aiutarlo con lo studio, gli cedeva frammenti di sé.. ma non era mai del tutto coinvolta. 

Non poteva esserlo, perché era una strada troppo pericolosa da percorrere. 
Qualcosa da cui tenersi alla larga finché fosse stata in grado di farlo, l’opzione da non scegliere, quella a cui preferire menzogne piuttosto che la verità.
 
Meglio illudersi di non provare determinati sentimenti per un ragazzo che non l’avrebbe mai ricambiata, piuttosto che ammettere con se stessa che stavolta aveva fallito nella prova più importante di tutte, con un risultato insufficiente. 


Lei che prendeva sempre il massimo in ogni compito, di qualsiasi materia si trattasse, aveva incontrato un ostacolo insuperabile. 
Un campo in cui incantesimi, formule, libri e impegno non valevano niente, un ambito nuovo. 
Quell’amore da cui fingeva di fuggire, mentre già ne era prigioniera.