In her mind she's repeating the
words
All the love you put out will retun to you
(She's not like the
other girls - The rasmus)
La canzone era sempre la stessa e lei tutti i giorni versava alcune lacrime.
Quella ragazza era, e sempre sarebbe un mistero per lui.
Sentiva che la distanza con quella ragazza aumentava giorno dopo giorno, un tempo erano stati grandi amici, con la scusa che abitavano vicini e che andavano a scuola insieme si vedevano quasi sempre e tutte le volte finiva che rientravano tardi e venivano sgridati... Però poi l'adolescenza li portò su due strade diverse che per un motivo o nell'altro non si incontrarono più.
Lui aveva preferito i suoi amici e lei.. lei aveva perso i suoi, aveva fatto delle scelte sbagliate ecco cosa dicevano tutti.
In giro c'erano tante voci su di lei, alcune più superficiali dicevano che fosse semplicemente fuori di senno altre più cattive che facesse parte di alcuni giri loschi. Entrambe le voci, lui poteva benissimo confermarlo anche ad occhi chiusi sebbene i lunghi anni di silenzio tra loro, erano false.
Lei fin da piccola, e lui lo ricordava, aveva paura di non essere se stessa e di lasciarsi trascinare, aveva paura di non camminare con i suoi piedi, e così aveva assunto un'aria stravagante e tetra, era quelli che molti definiscono una goth, che però lei sentiva molto vicina a se stessa.
La faccenda dei "giri loschi" era saltata fuori grazie ai pregiudizi per i ragazzi che frequentava, tutti come lei. Scosse la testa, stava iniziando a ragionare come gli altri e non andava bene. Kagome sarebbe stata la sua amica nonostante tutto, anche se però molte volte lui facendosi prendere dalla presenza dei suoi amici ignorava quei piccoli gesti come una saluto con la mano o un sorriso che gli rivolgeva sempre quando lo vedeva.
Eppure lei non ci faceva caso se lui non rispondeva, lei voleva che lui sapesse che lei era sempre li dove era stata.
E ora lui la spiava da dietro un albero, mentre lei si divertiva in una maniera che molti avrebbero considerato infantile, ma che lei e come del resto lui, consideravano normale. Solo che lui non poteva concedersi un tale svago, o forse semplicemente aveva paura di perdere tutta la popolarità che aveva ottenuto con gli anni.
Sbatté un pugno sul tronco dell'albero davanti a lui, era solo uno stupido! Stava buttando anni di sincera amicizia per dei pregiudizi.
<< Inuyasha >> Un sussurro gli giunse alle orecchie canine. Si voltò nella direzione di quella voce e vide che era lei, si stringeva nelle braccia e dei singhiozzi le pervadevano il corpo. << Perché mi sento così sola? Perché mi hai lasciata sola? Io non volevo che finisse così! >>
Altri singhiozzi gli giunsero alle orecchie senza che lui potesse fare nulla. << E' colpa mia, pensavo che tutto l'amore che doni ti ritornerà,... >> la vide sedersi a terra e la lunga sottana di pizzo adagiarsi sull'erba tutt'intorno a lei, iniziò a giocare con un passerotto che zampettava accanto a lei. << ...ma non era vero nulla, nessuno si preoccupa più di me, e tu mi considererai una pazza come tutti... >> rise, mentre accarezzava il piccolo volatile che aveva preso a beccare un merletto del corsetto scuro << ma io non voglio questo! Io ho sbagliato tutto vero? >> Appena pose questa domanda all'uccellino questi volò via lasciandola nuovamente sola.
Era ufficiale dopo questa "dichiarazione" si sentiva un idiota fatto e finito, l'amicizia non la stava perdendo... molto semplicemente l'aveva già persa.
Il telefono gli vibrò in tasca, lo prese fuori e notò un nuovo messaggio. "Stasera tutti al solito locale." Guardò il messaggio, il solito locale era quello dove passavano le loro serate a far casino e a cercare nuove ragazze, l'occhio gli ricadde sulla ragazza in nero vicino al laghetto che ora guardava assorta il lago mentre il sole tramontava.
<< Ciao >> Si sentiva impacciato come mai in vita sua.
Lei volse sorpresa il capo nella sua direzione. Inarcò un sopracciglio scettica e con una mano asciugò un'ultima lacrima che le cadeva. << Ciao >>
Si sentiva uno stupido, decise che sedersi a terra insieme a lei sarebbe stato meno imbarazzante. << Oh mi sorprendi! >>
Lui la guardò non capendo, lei sbuffò con il riso sulle labbra. << Lascia perdere.. Come mai da questa parti? >>
<< Nulla facevo una passeggiata >>
Silenzio.
<< E tu? >>
Una ciocca nera le cadde davanti mentre voltava la testa verso di lui. << Il solito... Bèh mi dirai che il sabato sera tu lo passi al parco! >>
Colpito e affondato. << Oggi volevo fare una passeggiata, qualche problema? >>
Lei alzò le mani al cielo, scuotendo le mani in segno di diniego. << No no... E' solo che mi sembra strano che uno come te non abbia di meglio da fare... >>
Sospirò lo immaginava. << E tu allora? >>
<< Oh penso che andrò a bere qualcosa, vuoi venire anche tu? >>
<< Non vorrei disturbare i tuoi amici... >>
L'altra sbuffò. << Non c'è bisogno di allarmarsi sono da sola. >>
<< Ah, ma no è che pensavo che li avrei annoiati... >>
Lei pose il capo sulle ginocchia che teneva strette al corpo. Sussurrò a denti stretti << A me non mi annoi >> e poi rivolgendogli uno dei suoi soliti sorrisi << Eddai >>
Sorrise e annui. << Benissimo! >> Si alzò in piedi facendo ondeggiare tutti i pizzi e i nastrini che aveva addosso. << Vieni, è qui vicino. >>
<< Ma.. ma andiamo così? >>
Kagome si diede una spolverata alla gonna nera e si sistemò il corsetto. << Io sono a posto... andiamo? >>
Rise, era lei, era sempre lei. << Si certo... >>
Camminavano
in silenzio, ma il loro non era un silenzio imbarazzato di chi non sa
cosa dire, ma un silenzio di chi non ha bisogno di parlare.
Kagome guardava l'amico che le camminava accanto, doveva ammettere che
era davvero un bel ragazzo e lei dopotutto ne era sempre stata attratta.
I lunghi capelli argentei, gli occhi dorati e quelle orecchiette che da
piccola amava accarezzare. Lui si accorse che lo stava guardando e lei
distolse subito lo sguardo guardando altrove.
<<
E' passato molto tempo dall'ultima volta che ci siamo parlati...
>>
Sentì la ragazza sospirare. << Già
e ho notato che hai molti amici ora, sei stato accettato, ne sono
felice! >> Sorrise come a dar credito a ciò
che diceva, dopotutto ricordava che era sempre stato ciò che
più voleva.
<< Conoscenti Kagome, non sono ancora amici
>> Lei si sorprese di quelle parole ma non aggiunse
altro. << Eccoci davanti allo Shikon, anche se ora che
siamo qui non so se il come locale sia di tuo gradimento.
Era
eccentrico come locale non c'era che dire, alternava decorazioni
macabre come teschi e bare a decori tradizionali giapponesi,
l'atmosfera era accogliente. << A me non dispiace!
Entriamo? >>
Vide gli occhi dell'amica illuminarsi. << S...
Sì ok! >> Appena dentro Kagome
salutò una cameriera, indossava dei pantaloni stracciati in
jeans -e a prima vista si vedeva che erano fatti da lei- e una canotta
nera, senza maniche e agli avambracci aveva dei manicotti di raso.
I capelli erano legati in una coda alta e il viso era ornato solo da un
lieve ombretto amaranto.
<< Il solito tavolo? >>
<< Sì, ah Inuyasha, lei è Sango una
mia grande amica, Sango Inuyasha... >>
Lei gli porse la mano. << Finalmente ti vedo! Mi ha
parlato molto di te! >> Kagome arrossì
<< Sango! Vieni sediamoci che è meglio!
>>
La cameriera rise. << Vi faccio portare la carta dei
drink da Miro, ho alcuni tavoli da servire... >>
Inuyasha
vide l'amica trattenere il respiro. << Che succede?
>>
Lei rise in modo forzato. << Nulla, nulla
>>
Vide un ragazzo avvicinarsi sorridente -un po' stonava in quel
ambiente- gli occhi erano color zaffiro e i capelli erano legati in un
codino basso, era vestito completamente di nero, maglia nera a maniche
corte e pantaloni del medesimo colore.
<< Ecco la carta dei drink, oh divina Kagome,
qual buon vento! Quando vi deciderete a donarmi un figlio?
>> Il ragazzo non fece in tempo a finire di parlare che
un vassoio lo colpì alla testa. << Ha detto
che vi servirà Sango, ah ci saranno i Lacrimas Profundere in
concerto, ci sei vero? >>
<< E me lo chiedi!? Certo! >>
Il ragazzo assunse uno sguardo malizioso alla vista di Inuyasha.
<< Oh ma
finalmente hai compagnia! Vi lascio soli allora
>>
<< Miroku!! >>
<<
Bene hai conosciuto i miei due amici Sango e Miroku >>
Inuyasha rimuginava sulle parole del ragazzo. << Kagome,
perché Miroku ha detto "finalmente hai compagnia"?
>> Preferì evitare di fare domande sulla
storia del figlio...
<< Perché di solito vengo qui sola, non ho
molte amicizie, al contrario di quello che pensano tutti, so che
sembrano strani ma sono a posto fidati!
>>
<<
Cosa vi porto? >> Sango ricomparve per gli ordini.
<< Per me una ceres >> Dissero all'unisono
i due.
Sango fece una faccia di chi la sa lunga. << Due ceres,
bene! >>
<<
Che bello, sono felice! >>
Sorseggiando la sua birra Inuyasha la guardò scettico.
<< La reggi così poco una ceres?
>>
<< Baka! E' per i Lacrimas! Li vedrò in
concerto! Non ho voglia però di parlare di musica, dimmi tu
di solito cosa fai al sabato sera? Mi dispiace ma non la bevo quella
del "mi andava di fare una passeggiata" >>
<< Di solito vado per locali con gli altri o vado in
discoteca, anche se preferisco evitare ho l'udito troppo fine e mi
scoppia la testa... Tu invece? Non ti vedo mai in giro! >>
<< Tu no, ma io vedo regolarmente i tuoi amici,
sono originali, l'ultima volta mi hanno chiamata
Shinigami... >> Rise triste. << Per il
resto di solito vengo qui o per concerti >>
Inuyasha aveva sentito solo la prima parte del discorso, e dire che era
stato chiaro, lei non andava offesa per nulla al mondo!
<< Mi dispiace >>
<< Per cosa? >>
<< Per quei, chiamiamoli, amici >>
<< Oh ma non ti preoccupare, ci sono abituata,
è solo la conseguenza delle mie scelte, sapevo a cosa andavo
incontro abbracciando il gotico >>
<< Sono solo dei vestiti! Non dovrebbero trattarti
così! Quando li frequentavo per le prime volte ricordo bene
i tutti gli scherzi che volevano farti! >>
Sospirò sconsolato << Sono degli emeriti
idioti, mi dispiace davvero >>
Gli
sorrise sincera. << Grazie Inuchan! >> Lui
arrossì a quel nomignolo e prima che potesse replicare
sopraggiunse Sango. << Kaggy, io e Miro abbiamo finito il
turno, pensavamo di andare al cinema... Vieni con noi? >>
Lei subito guardò Inuyasha. << Vieni?
>>
<< Basta che non mi fate vedere una commedia smielata!
>>
Miroku da dietro rise. << Tu non conosci bene queste due,
l'ultima volta si sono esaltate a vedere "Saw IV" >> Gli
diede una pacca sulla spalla. << Non hai da temere nulla!
>>
Per
strada chiacchierarono molto, e Inuyasha scoprì molte cose
che non sapeva dell'amica e ne rimase un po' triste, stava per buttare
un'amicizia per degli inetti! << Oh oh >>
Tutti si voltarono verso Kagome che si era nascosta dietro un angolo.
<< Cosa c'è? >>
Indicò un gruppo di ragazzi fermi davanti al cinema.
Inuyasha li riconobbe subito erano i suoi amici. <<
Non ti preoccupare se dicono qualcosa stavolta ho indossato il
tirapugni! >> Miroku mostrò fiero il suo
guanto borchiato. << Non ce ne sarà bisogno
tesoro >> Sango gli abbassò la mano che aveva
alzato mostrando il pugno.
Passarono davanti al cinema e i commenti fioccarono per tutti e tre.
<< Oh è di nuovo qui lo Shinigami!
>> << E quei due chi sono? Guarda come sono
vestiti! >> Ma la goccia che fece traboccare il vaso fu
il commento del demone che rispondeva al nome Koga. << Ho
visto delle accompagnatrici con lo stesso corsetto, lavori di
già Kagome? Ti dona sai? >>
Lei fece per passare oltre, ma qualcuno non era dello stesso parere.
<< Taci lupastro! >>
<< Inuyasha!? Perché ti accompagni a simili
persone? Ecco perché non hai risposto al messaggio!
>> Il demone era molto sorpreso di vederlo in quella
situazione.
<< Ti ho già detto di non considerare Kagome e
i suoi amici tempo addietro! Ma vedo che l'avvertimento non fu recepito
a quanto pare! Ti consiglio di finirla se non vuoi finire male!
>>
Detto ciò prese la mano di Kagome e la portò
dentro al cinema seguito da Sango e Miroku che guardavano la scena
allibiti.
<<
Non dovevi litigare con i tuoi amici per colpa mia! Io... Mi sento in
colpa! >>
Inuyasha le strinse la mano. << Non preoccuparti, e poi
Miroku e Sango sono molto più simpatici di quelli, allora
che film guardiamo? >>
<< Io proporrei "Boogeyman 2"! >>
<< Ma Sango l'abbiamo già visto la settimana
scorsa! >>
<< Beh c'è anche "The Eye: Infinity"!
>> Kagome aveva gli occhi illuminati.
<< Mi hanno detto che fa davvero paura Kagome
>> Fu il commento di Miroku.
Sango e Kagome a queste parole si fiondarono a comprare i biglietti.
Appena
in sala Kagome si ritrovò seduta accanto a Inuyasha,
logicamente non poteva separare Miroku da Sango!
Il film piacque a tutti soprattutto alle due ragazze che all'uscita dal
cinema non la finivano più di ripetere le scene che gli
erano piaciute di più. Visto che era piuttosto tardi
decisero di rincasare e si separarono, Miroku accompagnò a
casa la sua ragazza visto che abitavano entrambi lì nelle
vicinanze e Inuyasha si diresse verso casa con l'amica ritrovata.
Appena
davanti alla scalinata del vecchio tempio, dove Kagome abitava, si
salutarono.
<< Bene sono arrivata >>
<< Già, mi sembra di rivivere i vecchi tempi,
allora ciao, ci sentiamo! >>
Kagome guardava la schiena di Inuyasha allontanarsi, doveva fare una
cosa o se ne sarebbe pentita. << Inuyasha!
>>
Lui si volò sorpreso e lei gli corse incontro, poi senza
dire nulla si mise sulle punte e gli scoccò un bacio sulla
guancia.
Fatto ciò scappò su per la scalinata del tempio
lasciando un Inuyasha allibito.
Mentre correva le tornarono alla mente le parole della canzone.
All the love you
put out will retun to you...
-Tutto l'amore che
doni ti ritornerà-
"Allora non mi sbagliavo, grazie Inuchan, grazie per essere tornato!"
Fine