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Autore: cuoreaffranto    29/06/2019    1 recensioni
"Sono lieto di annunciarvi che la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts quest'anno sarà la sede del Campionato magico internazionale tra scuole di Quidditch" dalla sala si levò un rombo di approvazione.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Famiglia Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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IL CAMPIONATO

CAPITOLO I

Bentornata Rose

I due si stavano ancora rotolando tra e lenzuola, la luce del giorno era alta ed entrava a fiotti dalle tende della camera da letto ma non sembravano curarsene. Albus indossava solo l’intimo mentre Lorcan aveva addosso una maglietta blu scuro, stavano ridendo e si baciavano, appassionati, godendosi l’ultimo giorno delle vacanze. Albus si liberò sorridendo dalla stretta dell’altro per sporgere la mano ad afferrare un vasetto appoggiato sul comodino quando un rumore al piano di sotto li interruppe, si guardarono per un attimo e in un baleno entrambi si stavano rivestendo.

“Non dovevano tornare prima di pranzo” sbuffò Albus mentre si infilava una scarpa e con uno schiocco delle dita fece sparire il barattolo dal comodino: vivere in una famiglia di maghi gli dava la possibilità di fare qualche magia di tanto in tanto. Perché dovevano sempre rovinargli tutto il divertimento? Ma in fin dei conti era l’ultimo giorno di vacanze e ad Hogwarts i due sarebbero potuti stare insieme quanto avrebbero voluto.

Dei passi lungo e scale li avvertirono che qualcuno era lì vicino, si scambiarono un ultimo, veloce, bacio prima di fingere di comportarsi normalmente.

Harry, con un gran sorriso e una busta marrone sotto il braccio, entrò in camera senza bussare e sorrise ancora di più vedendo Lorcan seduto sul letto. ‘Se solo sapesse’ si disse in silenzio Albus soffocando un ghigno.

“Tua madre sarebbe furiosa se sapesse che hai invitato qualcuno senza nemmeno rifare il letto” lo rimproverò fiaccamente e con un colpo della bacchetta le lenzuola si sistemarono da sole. “Ho comprato da mangiare, Lorcan vuoi rimanere?”.

Per la prima volta i due si girarono verso l’orlogio, non se n’erano accorti ma effettivamente era già ora di pranzo, Lorcan disse che gli avebbe fatto piacere e i tre scesero in cucina.

“Brutta storia al Ministero” disse Harry sporzionando una grossa torta di patate. “Lucy! James!” urlò e poco dopo i due Potter rimasti arrivarono in cucina. Ginny sarebbe rmasta a lavoro tutto il giorno, avrebbe dovuto controllare l’edizione del pomeriggio del telegiornale delle streghe: la comunità magica inglese era stata infatti la prima a decidere di adottare le televisioni babbane per ricevere le notizie e guardare programmi di varia sorta e Ginny era la Direttrice del telegiornale della Gazzetta del Profeta.

“Cosa è successo pa’?” chiese Albus masticando un grosso boccone di torta.

Harry scosse la testa e mormorò “Top secret” prima di far arrivare una bottiglia di succo di zucca al centro del tavolo.

James guardò Albus strizzando un occhio mentre si versava del succo nel bicchiere: sapevano che Harry non avrebbe tenuto a bocca chiusa a lungo e infatti dopo poco si mise a spiegare di come una delegazione di maghi arabi aveva cercato di arrivare a Londra a bordo di tappeti volanti, cosa che non sarebbe stata di sua competenza se questi non avessero lanciato incantesimi a caso sui babbani sotto di loro tanto per divertirsi.

“Ah ragazzi, i vostri vestiti per stasera sono pronti nelle vostre camere” terminò il discorso e con un colpo di bacchetta sparecchiò la tavola.

Rose stava riempiendo il suo baule quando qualcuno bussò alla porta della sua casetta. Si affrettò a mettere dentro le ultime cose per poi uscire. Augustus la stava aspettando sulla terrazza con in mano un mazzo di fiori.

“Mi mancherai Rose” e disse tirandosela a sé e lasciandole un lungo bacio sulle labbra.

Qualche lacrima scese sule lacrime delle ragazza, e gli promise a mezza voce che si sarebbero visti nelle vacanze estive.

“Devo andare adesso, la mia passaporta partirà tra dieci minuti” gli disse trattenendo un singhiozzo e si girò, non prima di averli lasciato un altro lungo bacio.

La passaporta era appoggiata sul suo letto e, una volta terminato di aver preparato i bagagli, la afferrò; con uno strappo all’altezza dell’ombelico si sentì sollevare da terra e un attimo dopo si ritrovò nella sua camera da letto, che non vedeva da più di un anno. Ripose il bagaglio in un angolo e scese le scale per andare in cucina dove s aspettava di trovare la sua famiglia: sua madre e suo fratello infatti, non appena la videro le corsero incontro e la strinsero in un abbraccio soffocante.

“Oh tesoro, come stai?” le chiese sua madre tenendola per le spalle e squadrandola con un cipiglio preoccupato, “Sei dimagrita, cos’è non vi danno da mangiare a Castelobruxo?” le chiese riprendendola tra le sue bracia.

“Basta mamma sto benissimo” rispose lei arruffando i capelli de fratellino non appena si fu liberata dall’abbraccio, “Quando viene papà?”.

Il silenzio calò sulla stanza, i genitori di Rose si erano separati tre anni prima ma avevano cercato di mantenere dei rapporti civili anche se non avevano ottenuto degli ottimi risultati. “Beh, stasera… sai avevamo pensato di organizzare una piccola festa...” Rose alzò gli occhi al cielo alla notizia. “Oh non fare così tesoro non ci sarà troppa gente!” si difese Hermione sorridendo e facendo segno alla figlia di sedersi, sul tavolo c’era il suo piatto preferito.

“Posso andare da Albus?” chiese l ragazza prendendo una fetta di torta dopo che ebbe finito di mangiare.

“Ma sei appena tornata e poi… beh lo vedrai stasera!” le rispose la madre sorridendo affettuosa, Rose annuì tristemente e si diresse verso camera sua dove fu raggiunta poco dopo dalla madre.

“Non voglio disturbarti ma ti ho comprato una cosa” le disse porgendole un pacchetto e aspettando gongolante che lo aprisse.

Rose sorrise e prese a scartare il pacco, un bellissimo abito di seta verde le scivolò nelle mani e lei guardò la madre raggiante: “Ho pensato che potresti metterlo stasera” le disse lei apprezzando la reazione della figlia, che rispose che l’avrebbe fatto sicuramente.

Scorpius si guardò un’ultima volta allo specchio, soddisfatto del suo riflesso.

“Dobbiamo andare per forza papà?” chiese con la classica voce strisciante dei Malfoy.

Il padre, bellissimo nel suo completo bottiglia, lo guardò di sbieco e non si degnò di dargli una risposta: “Vai al camino. Andrai prima tu così sono sicuro che non rimarrai qui” e gli indicò le fiamme verdi che scintillavano nel camino.

Scorpius sbuffò e si infilò nel camino apparendo in un camino dall’altra parte dell’Inghilterra, in una casa di campagna finemente arredata.

“E tu” lo sorprese una voce di sua conoscenza, “cosa ci fai a casa mia?”.

Si girò sorridendo beffardo e non si sorprese quando vide Rose Weasley fissarlo a braccia incrociate in un bellissimo abito di seta verde che risaltava le sue forme, doveva ammettere che era diventata davvero carina da quando non si erano più visti.

“Rose cara” e le si avvicinò nel tentativo di dare un bacio sulla guancia, che lei prontamente scansò, “sei bellissima stasera”.

Un attimo dopo suo padre era apparso dietro di lui e Hermione si avvicinò per salutarlo molto, troppo pensò Rose, caorosamente.

“Perché sono qua mamma?” chiese Rose guadando male entrambi i nuovi arrivati.

“Non gliel’hai detto Hermione?” chiese la voce strascicata di Draco.

“Dirmi cosa?”

Scorpius, sorrise beffardo e si schiarì la gola: “Beh papà e i Ministro… loro stanno insieme”.

Bentornata Rose!

 

 

 

 

 

  
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